Ora che è partita ufficialmente la campagna elettorale per le Europee, si può dire con certezza che il generale Vannacci non sarà l'unico candidato in mimetica. Tutti i leader, infatti, si stanno vestendo per nascondere a Roma quello che faranno a Bruxelles, per nascondere a Bruxelles quello che stanno facendo a Roma. Clamoroso il caso del Partito popolare europeo. Ieri a Roma c'era la candidata ufficiale di quel partito alla carica di presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ma non è stata invitata alla manifestazione di apertura del suo partito di riferimento in Italia, che è appunto Forza Italia. E anzi la forzista Licia Ronzulli l'ha definita un cavallo zoppo. In realtà, nel gergo politico americano si dice anatra zoppa, ma sarebbe suonato sessista. E un po' come quando Forza Italia non votò il Mes che era stato lanciato, varato dalla commissione presieduta dalla popolare Ursula von der Leyen.In quanto a travestimenti poi Elly Schlein non si fa mancare nulla. Sta provando a mandare ad eleggere a Bruxelles, in un gruppo socialista europeo che è nettamente schierato per il sostegno all'Ucraina, dei parlamentari che sono invece si battono apertamente contro il sostegno all'Ucraina. E d'altra parte il Pd non ha votato a Bruxelles quella riforma del patto di stabilità che era stata negoziata dal suo stesso commissario italiano, Paolo Gentiloni.Giorgia Meloni, poi, sta fingendo di fare campagna per una maggioranza di centrodestra a Bruxelles che lei sa benissimo non ci sarà perché i popolari non si potranno alleare neanche morti con gli alleati di Salvini. E nello stesso tempo lei sa perfettamente che il presidente della Commissione dovrà sceglierlo insieme con i socialisti, Scholz e Sànchez e con il liberale Macron.Insomma, il voto in Italia non c'entra nulla con l'Europa. E poi dicono che i cittadini si sentono lontani dall'Europa.
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