Torino, 31 mag. (askanews) - L'astronauta italiano dell'Esa, Luca Parmitano, colonnello pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare e già comandante della Stazione Spaziale Internazionale, ha testato, negli stabilimenti di Torino di Thales Alenia Space, il prototipo del Lunar I-Hab (International Habitation Module), il modulo abitativo della futura stazione cislunare, Lunar Gateway.Obiettivo: valutare l'accessibilità e la manovrabilità all'interno del modulo, nello svolgere attività e operazioni quotidiane e straordinarie una volta in orbita. I risultati permetteranno agli ingegneri di Thales Alenia Space di identificare potenziali problemi ed ottimizzare l'ergonomia, l'efficienza, la sicurezza e la conformità prima dell'approvazione definitiva del design , rispettando i requisiti di sistema richiesti. Con lui anche l'astronauta della Nasa, Stanley G. Love.Nelle ultime settimane, Lunar I-Hab ha affrontato test molto rilevanti per l'avanzamento del programma, per studiare e migliorare la vita umana al suo interno. Per il programma lunare Artemis questo è stato un momento molto significativo poiché ha visto riunirsi a Torino un team straordinario composta da membri provenienti dai programmi di ESA e NASA, i quali, assieme al team di Thales Alenia Space, si sono impegnati duramente nel valutare ergonomia e svolgimento delle future attività all'interno del modulo.La campagna degli Human-in-the-Loop (HITL) test è una parte essenziale nella fase di progettazione e sviluppo di Lunar I-Hab. Questi test ruotano intorno alla presenza umana all'interno di un modello in scala reale della cabina pressurizzata. I partecipanti dei test hanno ricoperto un ruolo centrale, poiché in grado di influenzare il processo di progettazione. Per questa considerevole occasione, ESA e NASA hanno coinvolto "utenti" straordinari, gli astronauti Luca Parmitano e Stanley G. Love. Grazie alla loro esperienza acquisita nelle missioni in microgravità a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, hanno fornito molti feedback preziosi per il team di programma di Thales Alenia Space, aiutandoli a comprendere come organizzare e sfruttare al meglio lo "spazio" a disposizione per supportare la vita e le operazioni all'interno di Lunar I-Hab.Il gruppo di Thales Alenia Space si è avvalso di figure molto eterogene, tra cui: ingegneri di sistema, ingegneri dei fattori umani e della configurazione fisica, supervisori del controllo qualità, ingegneri delle operazioni e manutenzione, operatori per la salute e la sicurezza ed ingegneri dell'assemblaggio, integrazione e test, i quali hanno lavorato a stretto contatto con i rappresentanti dei programmi ESA e NASA. Inoltre la presenza di due membri della nuova generazione di astronauti ESA, Rosemery Coogan e Marcus Wandt, ha rafforzato ulteriormente l'approccio "human centric" proprio dei test.Il prototipo del Lunar I-Hab continuerà ad essere utilizzato per supportare la fase di progettazione sino alla Revisione Critica del Design di Sistema (CDR), una pietra miliare significativa che certificherà e finalizzerà il design di progetto, segnando l'inizio delle fasi di assemblaggio, integrazione e verifica. Da quel momento in poi, verrà aggiornato per aumentare il suo livello di fedeltà, incorporando interfacce per simulare operazioni sempre più complesse.In qualità di Prime Contractor per la fornitura di Lunar I-Hab, Thales Alenia Space è responsabile della gestione complessiva del programma, dell'ingegneria di sistema, della definizione dell'architettura funzionale, della configurazione, disposizione e implementazione degli aspetti ergonomici dei fattori umani, dei sistemi termici e meccanici, della produzione della struttura primaria, dei portelloni e delle porte di attracco. L'azienda è inoltre responsabile dell'Assemblaggio, dell'Integrazione e dei Test (AIT) in linea con i requisiti del Gateway della NASA e degli obiettivi della missione ESA.
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