CEO e designer come gli allenatori di calcio?

  • 2 mesi fa
CEO e designer come gli allenatori di calcio? Vinci il torneo, ti tengo, perdi una partita, ti licenzio, fai le bizze, ti esonero. Non vendi la collezione? Se sei un designer al massimo aspetto la fine del contratto. Se sei un CEO vai via prima.
La mentalità del mondo del calcio è entrata nel mondo della moda che non ha opposto nessuna resistenza, perché entrambi i settori fanno parte di un sistema economico-finanziario che è votato al guadagno immediato e milionario. I gruppi finanziari e gli azionisti che giocano in borsa sono proprietari delle squadre di calcio come dei fashion brand. E chissà se qualche fondo finanziario non controlla sia gli stadi che gli atelier.

Onestamente anche il pubblico di riferimento, con tutti i distinguo del caso, si comporta allo stesso modo. Ci sono tifoserie e curve sud nel calcio come attorno alle passerelle. E allo stesso modo ci sono gli esperti di calcio in ogni Bar Sport, come gli esperti di moda sono in ogni piattaforma di social network. E in realtà Bar Sport e social network è lo stesso posto. Semplicemente con la differenza che al bar sport si rischia l'incolumità fisica e sui social network quella psicologica.

Un'immagine che diventa sempre più reale grazie anche alla cronaca degli ultimi giorni, con gli allenatori blasonati cacciati a bordo campo per intemperanze ritenute ingiustificabili al momento ma tollerate in molte altre occasioni, e amministratori delegati della moda, prima corteggiati e vezzeggiati, e poi cacciati a mezzo stampa senza neanche avere l'onore di essere citati per nome e cognome.

Viviamo tempi in cui tutto si mischia, anche se mai avremmo creduto che l'estetica della moda si confondesse con le urla del pallone. Quindi sono molto lontani i tempi in cui si diceva che la moda della strada doveva entrare nell'atelier, ma mai gli atelier avrebbero potuto scendere per la strada. L'impressione allora è che siamo tutti in mezzo a una strada.

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