"Inside Out 2" è al cinema. Con le voci di Pilar Fogliati e Deva Cassel

  • mese scorso
(askanews) - È un'esplosione di emozioni la vita dell'adolescente Riley in Inside Out 2, l'attesissimo film Disney Pixar nei cinema dal 19 giugno. Sono passati nove anni dal film d'animazione vincitore di Oscar e Golden Globe, campione d'incassi, che dava un volto alle emozioni della protagonista Riley. Qui ha 12 anni e nella sua vita, oltre a gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto irrompono emozioni ben più destabilizzanti, come ansia, invidia, imbarazzo e ennui, cioè noia.
"È stato fatto e rifatto una decina di volte"
Regista e produttore di Inside out 2, Kelsey Mann e Mark Nielsen, sono venuti a Roma per presentare il film. «Volevamo fare un film divertente ma che avesse un significato importante, qui le emozioni sono più complesse. - ha spiegato Mann - Ci sono voluti un po' di anni, noi alla Pixar facciamo e rifacciamo i film: facciamo storyboard, li guardiamo, e se non ci convincono ricominciamo. In questo caso è successo una decina di volte, e poi alla fine abbiamo trovato il giusto equilibrio».

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Pilar Fogliati e Deva Cassel tra le voci italiane
"nside out era stato per bambini e adulti uno strumento per conoscere ed interrogarsi sulle proprie emozioni. Nel secondo film è naturalmente l'ansia che travolge tutto, che fa immaginare scenari, proiezioni e cerca di gestire tutto. A darle voce nella versione italiana è Pilar Fogliati, mentre Deva Cassel è la noia, Marta Filippi l'invidia e Federico Cesari l'imbarazzo. «Mi si accendono molti schermi anche a me quando parte una nuova sfida, a volte sono schermi stimolanti, a volte più ansiosi, però quello che si accende sempre è l'idea di progettualità, di possibile errore, in questo sono simile al personaggio a cui dò la voce, che è l'ansia», ha detto Pilar Fogliati.

Al polo opposto dell'ansia, placida, distaccata, c'è l'emozione della noia, e Deva Cassel rivela: «Io quando ero piccola mi annoiavo tantissimo e odiavo la noia. Per me l'idea di rimanere a letto e non fare niente, stare con gli amici però sentirsi sola perché non hai voglia di far niente... proprio no. Poi invece crescendo e con l'aiuto della mia mamma, soprattutto, che mi diceva sempre che la noia è l'emozione più importante. Con le vite intense e tumultuose e rapide che abbiamo per avere il tempo di riflettere su se stesso e capire quello che vogliamo fare, non c'è nient'altro che la noia».

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