• 4 months ago
(Adnkronos) - E’ incentrata sul tema 'psicobiota' l’odierna puntata di 'Fermenti, il segreto della vita', la rubrica online di informazione scientifica curata dall’immunologo Mauro Minelli della Fondazione per la Medicina Personalizzata, dedicata all’analisi puntuale della struttura e delle funzioni del microbiota intestinale umano. "In tale gigantesca comunità abitata da miliardi di esemplari, esiste una quota di microrganismi capace di agire sul cosiddetto ‘asse intestino-cervello’, un canale bidirezionale attraverso il quale l’intestino comunica con il cervello e viceversa - sottolinea Minelli - La comunicazione lungo quest’asse viene garantita da alcune molecole che consentono un dialogo costante ed immediato tra i neuroni cerebrali e i neuroni che, distribuiti nell’intestino umano, compongono il cosiddetto ‘plesso neuro-enterico’. Tali molecole sono anche prodotte da diversi batteri del microbiota, chiamati ‘psicobiotici’ ed in grado di interloquire con le cellule neuronali, così intervenendo nelle dinamiche funzionali di quell’asse delicato". "D’altro canto, organizzazioni microbiche intestinali disordinate e squilibrate sono state trovate in varie condizioni neuropsichiatriche, come depressione e ansia, disturbi dello spettro autistico, schizofrenia e persino morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer. E si ipotizza che alterazioni dei segnali del microbiota nei primi anni di vita, se non addirittura nell’ambiente fetale, abbiano importanti ripercussioni sui processi di formazione dei neuroni che andranno a costituire la preziosa struttura cerebrale dell’ippocampo, con conseguenze sul comportamento del bambino e, successivamente, dell’adulto", prosegue l'immunologo.  "In particolare, per quel che riguarda i disturbi dello spettro autistico, in questi pazienti sono spesso osservati disordini gastrointestinali con alterazioni del microbiota più frequentemente rappresentate da un’aumentata abbondanza di clostridi e da un generale aumento di batteri anaerobi tra i quali primeggiano batteri appartenenti al genere sutterella, in realtà - osserva - già in precedenza abbondantemente rilevati in persone affette da sindrome di Down. Nei pazienti con schizofrenia è stata, invece, osservata una associazione tra severità della malattia e abbondanza di batteri appartenenti ai generi Veillonella e Lachnospiraceae".  "Il dato forse più interessante della ricerca - precisa l'esperto - è che il trapianto microbico fecale da pazienti schizofrenici a topi di laboratorio 'germ-free' consentiva di trasferire, negli animali trapiantati, gli atteggiamenti comportamentali tipici della malattia (in particolar modo l’iperattività). Modificazioni del microbiota intestinale potrebbero dunque portare ad alterazioni neurochimiche e neurologiche".  "Recentemente è stato costruito il primo catalogo della potenzialità neurologica del microbiota intestinale ed è stato valutato il suo ruolo nella qualità della vita sia fisica che mentale. Si ricava dall’analisi di questo documento che Faecalibacterium e Coprococcus, batteri produttori soprattutto di butirrato, sono significativamente associati a valori più alti degli indicatori di qualità della vita. Inoltre, Coprococcus e Dialister sono risultati essere significativamente ridotti in persone depresse. Tra i meccanismi identificati come possibili responsabili della benefica associazione tra questi batteri intestinali e la qualità mentale della vita, è stata ipotizzata la produzione di butirrato ma anche di un metabolita della dopamina, l’acido 3,4-diidrossifenilacetico, dotato di azioni benefiche. Per tale ragione, Coprococcus e Dialister sono stati proposti come potenziali guida per lo sviluppo di psicobiotici".  
"Comunità microbiche disbiotiche sono state rilevate pure in disordini neurodegenerativi, come la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer o anche l’uveite sporadica, esempio specifico di malattia neurodegenerativa mediata dai microrganismi intestinali e caratterizzata da un’infiammazione dell’uvea, sottile membrana vascolarizzata posta nell’occhio tra la cornea e la sclera. Topolini affetti da questa malattia hanno mostrato infiammazione e perdita di cellule nella neuroretina con disfunzione della vista. Questa infiammazione è mediata da linfociti T autoreattivi la cui attivazione è stata dimostrata dipendere dal microbiota - conclude - Ulteriori studi sono comunque necessari per comprendere appieno il ruolo del microbiota intestinale e, soprattutto, chiarire se le differenze osservate siano causative o semplice conseguenza di condizioni patologiche altrimenti non correlate".

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00:00It is called psychobiota and it is that part of the intestinal microbiota that goes to act on the so-called brain-intestinal axis, that is, that bidirectional axis through which the intestine communicates with the brain and the brain communicates with the intestine.
00:26This communication is guaranteed by a whole series of molecules that allow a constant and immediate dialogue between the neurons of our brain and the many neurons that, distributed throughout the intestine, compose the so-called neuroventricular plexus molecules,
00:48which, moreover, are also produced by a wide range of bacteria of our microbiota, the so-called psychobiotics, bacteria that, through these molecules, are therefore able to dialogue with our neuronal cells
01:05and therefore are able to interpose positively or sometimes negatively in the communication between brain neurons and intestinal neurons.
01:16To partially confirm this premise, a series of observations have been made, thanks to which it has been possible to find that qualitative and quantitative alterations of the intestinal microbiota have been found in patients with neuropsychiatric pathologies,
01:38such as depression or anxiety or disorders of the autistic spectrum or schizophrenia or even neurodegenerative diseases such as Parkinson's disease or Alzheimer's disease.
01:53It has also been hypothesized that alterations of the signals of the intestinal microbiota in early childhood or even during the fetal period can in some way damage strongly the processes of hippocampal neurogenesis,
02:15that is, the processes of the formation of neurons that form the hippocampus, with consequences on the behavior of both the child and later on the adult.
02:27Wanting to go a little further into the details and bringing some examples, we can refer to the disorders of the autistic spectrum.
02:37It happens that in children with disorders of the autistic spectrum, together with intestinal disorders that can be, for example, abdominal pain rather than constipation or diarrhea,
02:52or, in any case, the emission of decomposed feces, often malodorous, sometimes sticky, with flatulence, often malodorous, with alitosis,
03:04together with these disorders, in these children, the presence of a relative abundance of clostrids and other gram-negative bacteria has been observed in the feces,
03:16among which, for example, the bacteria belonging to the genus Sutterella, bacteria that had been preliminarily observed in subjects affected by Down syndrome.
03:30Another example, patients affected by schizophrenia. In these patients, the severity of the schizophrenic disorder is associated with a greater presence of some bacteria belonging to the genus Veillonella and Lachnospilaceae.
03:50These are a series of indications that significantly highlight the presence of certain bacteria and alterations in the intestinal bacterial flora with neurological or neuropsychiatric disorders.
04:06A very interesting fact that emerges from the research is the observation that the transplantation of intestinal microbiota of people affected by schizophrenia in germ-free lab topolines
04:22has determined, in transplanted topolines, the appearance of symptoms that in some way refer to the schizophrenic attitude, with particular reference to hyperactivity.
04:35Recently, the first catalog of the neurological potential of the intestinal microbiota has been built.
04:43Observing this catalog, it has been possible to assess that some bacteria, in particular bacteria of the microbiota belonging to the genus Fecalibacterium, Dialister and Coprococcus,
04:55are able to perform a strongly positive action on the intellectual and neurological capacities, that is, they act positively on the brain-intestinal exchanges
05:08and they act so much positively that it is precisely from these bacteria that it started to build possible probiotics that can be useful in controlling neurological disorders that start from a possible intestinal dysbiosis.
05:27For example, Fecalibacterium, Coprococcus and Dialister are particularly low as a concentration in the intestine of patients affected by depression.
05:41The effectiveness of these bacteria seems to be mediated by the production by these bacteria of butyric acid, but also of other substances, among which I would like to mention in particular a metabolite of dopamine with strong beneficial actions.
06:00Therefore, many studies have been conducted on the psychobiota, but other studies are obviously necessary to better clarify the correlations between intestinal microbiota bacteria and neurological disorders and understand whether the possible alterations of the microbiota are causative or possible consequences of differently correlated pathological states.
06:30Thank you for your attention.

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