Piovella (Soi): "Le sfide dell'oculistica italiana, dare risposte"

  • 3 mesi fa
Roma, 8 lug. (askanews) - Tempi di attesa lunghi, visite ed esami 'a tappe' con appuntamenti ch si spalmano lungo i mesi, mancanza di attrezzature. Problemi con cui l'oculistica italiana si trova ogni giorno a combattere. Da qui la sfida lanciata a mettersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni e offrire assistenza sempre più efficace al paziente."I 7mila medici oculisti italiani - sottolinea Matteo Piovella, Presidente Soi - salvano la vista a 2 milioni di persone ogni anno. L'assistenza oculistica è però in gravissima difficoltà, questo perché il sistema sanitario nazionale presenta oltre un anno di attesa per una visita oculistica che è fondamentale e che oltre tutto viene fatta a pezzetti e che non ha la capacità di eseguire gli esami diagnostici fondamentali contestualmente, cioè nel tempo della visita, cioè il paziente deve prendere appuntamenti e aspettare ulteriori mesi. Così però non si dà un'assistenza". "D'altro canto - aggiunge Piovella - l'oculistica si è trasformata da specialità di tipo prevalentemente medico con pochi risultati a specialità totalmente chirurgica con risultati miracolistici ma che oggi non possono essere attivati in tempi giusti, perché ci sono 2 anni di attesa per un intervento di chirurgia della cataratta che è il tipo di intervento più eseguito al mondo".Cosa è necessario fare per superare questi ostacoli? "Bisogna prima di tutto prendere coscienza di queste nuove problematiche ed esigenze, dare dei fondi sufficienti perché oggi la maggior parte degli ospedali non ha proprio le apparecchiature e le attrezzature e soprattutto riconoscere chi sa operare bene, ha una formazione" e "mettersi a disposizione dei pazienti perché oggi sembrerebbe che il sistema sanitario nazionale diventi una stazione di scambio per indirizzare i pazienti verso il privato", ribadisce il presidente Soi, che lancia la sfida: "È ora di sedersi a un tavolo e di trovare le soluzioni che la Società oftalmologica italiana ha già messo sul tavolo da oltre 15 anni".

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00:06mancanza di attrezzature, problemi con cui l'oculistica italiana si trova ogni giorno a
00:11combattere. Da qui la sfida è lanciata a mettersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni e offrire
00:17assistenza sempre più efficace al paziente. I 7.011 oculisti italiani salvano la vista a
00:23due milioni di persone ogni anno. L'assistenza oculistica è comunque in gravissima difficoltà,
00:32questo perché il Sistema Sanitario Nazionale, nella difficoltà che tutti conosciamo,
00:38presenta un anno di attesa per una visita oculistica fondamentale, che oltretutto viene
00:45fatta a pezzetti e oltretutto non ha la capacità di poter eseguire gli esami diagnostici fondamentali
00:53contestualmente, cioè nel tempo della visita. Il paziente deve prendere degli appuntamenti e
00:58aspetta ulteriori mesi, così veramente non si dà un'assistenza. D'altro canto l'oculistica
01:05si è trasformata da specialità di tipo prevalentemente medico con pochi risultati,
01:11a specialità totalmente chirurgica con dei risultati miracolistici, che però oggi non
01:18possono essere attivati nei tempi giusti, anche perché ci sono oltre due anni di attesa per
01:24effettuare l'intervento di chirurgia della catarata. Ti ricordo che è l'intervento
01:28maggiormente eseguito al mondo. Cosa è necessario fare per superare questi ostacoli? Bisogna prima
01:35di tutto prendere coscienza di queste problematiche, di queste nuove esigenze,
01:40dare dei fondi sufficienti, perché oggi la maggior parte degli ospedali non ha proprio
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01:53a riconoscere chi sa operare bene a una formazione e soprattutto però mettersi a disposizione dei
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02:07stazione di scambio per indirizzare i pazienti verso il privato. E' ora di sedersi a un tavolo
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02:19da oltre 15 anni.

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