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Milano, 12 lug. (askanews) - "È un anno che si accinge a concludersi in una maniera positiva. È indubbio però che qualche segnale lo dobbiamo intercettare e cogliere per tempo. C'è indubbiamente una tensione sul prezzo: è vero che nel 2024 i prezzi sono aumentati meno rispetto al 2023, però è sempre un aumento che si somma a a quelli degli anni precedenti. Se oggi consideriamo il valore di una vacanza del 2019, pre Covid, e una del 2024 il delta è sicuramente molto importante e questo attacca per possibilità degli italiani di fare questo tipo di vacanza". Pier Ezhaya, presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, ha tracciato ad askanews un bilancio sulla situazione del turismo organizzato in Italia nel corso del 2024."Quindi finora non vediamo un arresto della domanda - ha aggiunto - ma un aggiustamento delle prenotazione: si cerca magari un albergo di categoria inferiore, o una durata più breve, si cerca magari di andare in un periodo meno costoso: per esempio giugno e settembre sono stati due mesi molto positivi dal punto di vista delle prenotazioni. È però indubbio che l'inflazione incide sulle scelte degli italiani, del resto anche i dati che vediamo sul largo consumo ci parlano di segnali di tensione sull'inflazione. Noi come operatori dobbiamo essere bravi a intercettare per tempo questo tipo di cambiamento di domanda che ovviamente non. Ha a che fare con la voglia di vacanza, ma con la possibilità di spesa, visto che non sono solo le vacanze ad essere aumentate, ma un po' tutti i beni".

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00:00È un anno che si accinge a concludersi in una maniera positiva, è indubbio però che
00:09qualche segnale lo dobbiamo intercettare, lo dobbiamo cogliere per tempo, c'è indubbiamente
00:15una tensione sul prezzo, è vero che nel 2024 i prezzi sono aumentati molto meno rispetto
00:20al 2023, però è sempre un aumento che si somma ad altri aumenti che sono avvenuti negli
00:26anni precedenti. Se oggi consideriamo il valore di una vacanza del 2019 pre-covid per
00:32capirci del 2024, il delta è sicuramente molto ingombrante e questo attacca ovviamente
00:38le possibilità degli italiani di poter fare questo tipo di vacanza. Quindi finora non
00:45vediamo un arresto della domanda, vediamo un aggiustamento della prenotazione, quindi
00:49si cerca magari un albergo di qualche categoria di stelle inferiore piuttosto che una durata
00:55più bassa, si cerca magari di andare in un periodo meno costoso, ad esempio giugno e
01:00settembre sono stati due mesi molto positivi dal punto di vista delle prenotazioni. Ecco,
01:05però è indubbio che l'inflazione un po' incide sulle possibilità degli italiani, del resto i
01:11dati che vediamo anche sul grande consumo ci dicono che c'è qualche segnale di tensione
01:16sull'inflazione, quindi ecco dobbiamo essere pronti noi operatori a intercettare per tempo
01:21questo tipo di cambiamento di domanda che indubbiamente non ha a che fare con la voglia
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01:32vacanza ad essere diventata più cara ma un po' tutti i beni che noi acquistiamo.

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