• 3 mesi fa
Nella docuserie "La dimensione umana", Alice Sotero racconta della sua preparazione verso i Giochi Olimpici di Tokyo. Dalle qualificazioni alla gara in Giappone, compresi errori e possibilità sfumate di andare a medaglia in un'edizione caratterizzata dal Covid

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Sport
Trascrizione
00:00La determinazione, una feroce determinazione per arrivare al proprio obiettivo, per centrarlo
00:07nell'obiettivo, ma qual è il sottile punto d'equilibrio tra quella feroce determinazione
00:13e la rabbia?
00:14Quell'equilibrio, quel confine non può essere superato nella prova di tiro a segno,
00:20perché altrimenti vorrebbe dire, avendolo superato quel confine, mancare proprio l'obiettivo,
00:27in questo senso Alice Sotero cerca sempre di centrare quel bersaglio, trovando quel
00:34punto di equilibrio su quel confine tra determinazione e furia, è l'unica strada sottile che porta
00:42a un sogno a cinque scene.
00:44Quando sono atterrata a Rio ho provato tanta curiosità, avevo provato già i luoghi di
01:01gara di una gara preolimpica, ero circondata da persone anche tranquille nei miei confronti
01:06perché nessuno si aspettava il risultato da parte mia, ovviamente il batticuore prima
01:11della gara, prima dell'entrata in sala a schermo, tutte quelle persone che ti guardavano
01:15per me era una cosa stranissima, perché noi non abbiamo molto pubblico durante le gare.
01:20Poi di per sé la gara mi è volata, quindi ora ho ricordi molto vaghi, per lì ero arrivata
01:25ottava, poi mi è stato dato il settimo posto dopo la squalifica di una cinese, per me andava
01:30benissimo così, ero arrivata a top ten a un'Olimpiade, ero contentissima.
01:34L'Olimpiade sicuramente mi ha dato più consapevolezze, era già qualche gara che entrava in top ten,
01:41gli europei di BAT, qualche gara di Coppa del Mondo, si vedeva che stavo crescendo come atleta.
01:51La qualifica delle Olimpiadi di Tokyo è stata una qualifica veramente difficile,
01:55io sono arrivata agli europei di qualifica dove rispetto a BAT avevo tante aspettative,
02:01invece poi ho fatto un torneo terrificante agli europei, non mi sono qualificata con
02:05la carta nominale e ho dovuto inseguire il ranking tutto l'anno preolimpico, mentre
02:10c'era già una mia compagna qualificata tramite mondiali.
02:14Ero stra-invidiosa della qualifica della mia compagna, ma come è possibile, ero io
02:22la punta di diamante della squadra e poi lei è stata lentosissima, pian piano ci ho rimusinato
02:29su e ho capito che effettivamente era meritato.
02:31Ho dovuto rincorrere poi tutta la qualifica l'anno precedente a Tokyo.
02:40Quando sono arrivata a Tokyo è stato stranissimo perché eravamo ancora sotto Covid, quindi
02:45giravano tutti con le mascherine, dovevamo fare i tamponi ogni giorno, eravamo anche
02:50un po' preoccupati del fatto che magari potessimo prenderlo e potessimo non gareggiare,
02:55pubblico, gente per strada non si vedeva, quindi era un'esperienza proprio opposta
03:01a quella che avevo fatto io precedentemente alle Olimpiadi di Rio.
03:04Durante la gara di Tokyo ero, eravamo, eravamo tutti insieme diversi della rappresentativa
03:11italiana in tribuna a sgolarci fondamentalmente, a urlare.
03:15La gara di Tokyo per certi versi è stata una delle gare più belle che io abbia fatto
03:19nella mia vita, ho gestito il torneo di scherma in maniera impeccabile, l'avevamo lavorato
03:24tantissimo col maestro di scherma, con la psicologa.
03:26Alice ha cominciato molto bene, è una grande nuotatrice, ha nuotato molto bene, poi ha
03:31fatto una buona gara di scherma.
03:33Volevo fare benissimo quel torneo perché sapevo che mi sarebbe stato indispensabile
03:36poi in tutta la gara.
03:37Il nuoto è andato molto bene, le prove atletiche le avevo preparate bene.
03:41Io quando ho visto Alice ho avuto un'attivazione emotiva fortissima perché sapevo il percorso
03:47che avevamo fatto per arrivare a quel momento.
03:50In realtà poi la figura dello psicologo si fa prendere emotivamente a guardare le gare
03:55degli atleti che segue in maniera molto umana.
03:59Mi preoccupava tantissimo l'equitazione perché era un percorso molto più alto rispetto
04:02a quello che facevamo prima.
04:04Guardando la classifica mi sono ritrovata quarta perché gli altri in realtà avevamo
04:07fatto benissimo.
04:08Da lì in realtà non ho pensato troppo alla classifica, però ero in un periodo in cui
04:13col tiro non avevo molto feeling e in gara purtroppo poi ci diste.
04:17Rientrata dopo il penultimo giro seconda e poi dopo ebbe questo calo nell'ultima sessione
04:25di tiro per poi uscire quarta e non riuscire più a recuperare la posizione mantenendo
04:30il quarto posto.
04:31Lo sparo, il laser run, gli ultimi atti la portano a perdere la medaglia per soli cinque
04:38punti.
04:39Cinque miseri punti dopo una fatica inverosimile.
04:41Un quarto posto che lascia tanto amare in bocca ad Alice ma più in generale a tutti
04:47gli atleti.
04:48Alice si è inceppata, la pistola di Alice si è inceppata e lei per questo motivo ha
04:53perso una medaglia che aveva già in tasca.
04:55Arrivando quarta ci rimangono impresse le lacrime che lei aveva versato durante la premiazione
05:01e immortalate a livello mondiale mentre assisteva appunto al podio delle sue amiche rivali.
05:08Dopo la gara, vabbè ovviamente ci sono subite le interviste che io ho fatto dopo un quarto
05:14d'ora perché non riuscivo a smettere di piangere.
05:16C'era con me la mia compagna Elena che anche lei non smetteva di piangere perché anche
05:22lei era andata parecchio male.
05:23Poi ci sono state le premiazioni e ho deciso di rimanere lì perché non c'era pubblico
05:29sugli spalti, comunque eravamo tutti noi, cioè eravamo tra di noi pentatleti mentre
05:36un'Olimpiade si merita di avere spettatori quindi io ho deciso di rimanere lì ad applaudire
05:41le tre persone che erano state più bravi di me.
05:43Ho preferito parlarle quando diciamo fosse tornata più diciamo in un momento di calma.
05:49Bisogna cogliere il momento adatto per poter parlare con gli atleti.
05:54Per me è sempre stata ed è una grande atleta e non è certo il risultato così che avrebbe
06:02cambiato la mia idea su di lei.
06:04Tra le mie varie vicende a Casa Italia dell'incrocio con Alessio Boggiatto, nuotatore, campione
06:11del mondo che ho allenato da bambino che è arrivato tre volte quarto all'Olimpiade
06:14e qui Alessio ha detto guarda fammi parlare con Alice se ti serve così gli spiego cosa
06:19vuol dire arrivare quarto e insomma c'è stato questo siparietto divertente che Alessio purtroppo
06:25nei quattrocento misti è arrivato tre volte quattro su tre Olimpiadi diverse quindi pure
06:29entrando all'Olimpiade di campione del mondo.
06:31Ed è stato fantastico perché è andata in mondo visione la prima cosa che ha detto
06:38dopo l'intervista ha detto mi dispiace sono triste ma immediatamente ha detto ho capito
06:44dove posso migliorare e alle prossime Olimpiadi provo a vincere la medaglia.
06:49Secondo me quell'emozione lì quando sei in una finale olimpica di arrivare a gareggiare
06:55veramente per vincerla perché lei comunque è stata con la prima fino agli ultimi bersagli
07:03del tiro ti dà veramente forse ti dà l'emozione per cui veniamo tutti i giorni in piscina o lei
07:12tutti i giorni si allena in tutti questi sport quello è il momento migliore.
07:22La sconfitta è prevalentemente su me stessa ho sbagliato io probabilmente mi sono allenata male
07:29io e non pensavo di averlo fatto quindi a un lavorare su me stessa.
07:33La sconfitta nel campo di un atleta è un evento in realtà se lo dovessi guardare come professionista
07:40direi che è un evento che può essere positivo o negativo ma dipende dalla persona che lo
07:45guarda dall'altra parte il giudizio su un evento lo dà la persona.
07:49Dirigenti tecnici diciamo quelli che noi che abbiamo un po' il polso della capacità di
07:55andiamo sempre a cercare il talento nelle capacità fisico atletiche ma in quelle mentali
08:00quindi questo probabilmente è un approccio da rivedere anche per noi no è vero che la
08:06psicologia dello sport è entrata oggi nel mondo sportivo però la ricerca del talento si crea
08:12sempre nel bambino o nella bambina che si muovono meglio che hanno più abilità che hanno più
08:16capacità sempre sotto il profilo motoreo in realtà probabilmente quelle cose lì sono molto
08:20importanti ma altre si sono molto importanti anche altre forse anche nel bilanciamento maggiore
08:26di altre per cui per questo il percorso di crescita diventa poi determinante nel diventare
08:31un atleta di alto livello. Perché il misto dell'atleta è tanta consapevolezza di essere di
08:36quelli di vertice voglio dire di essere forte ma l'umiltà di lavorare con tanto sacrificio e questo
08:44per esempio Alice lavora tantissimo con umiltà con sacrificio ma lavora veramente tanto per
08:51raggiungere l'obiettivo. Dopo aver fatto gare malissimo la gara successiva è andata sicuramente
08:58meglio perché avere qualche dubbio su qualcosa che si è fatto qualche disciplina andata
09:07particolarmente male mi ha sempre spronato ad allenarmi di più sulla disciplina
09:152023 per me è stato un anno magico. 6 competizioni diciamo così del nostro
09:27continente quindi finale di Coppa del Mondo campionati europei campionati mondiali
09:30sostanzialmente insomma tra settore maschile e femminile abbiamo vinte e quattro credo che sia
09:36un anno difficilmente ripetibile. La prima prova di Coppa del Mondo arrivo dalla gravidanza sono
09:41arrivata a sesta un risultato per me impensabile. Mi sono qualificata per la finale di Coppa del
09:45Mondo dove sono arrivata a quarta. Ho fatto gli europei di qualifica olimpica e li ho vinti
09:50prima di Cracovia eravamo convinti io in particolare che la gara sarebbe andata bene
10:14e che avremmo vinto perché i riscontri dell'allenamento in quel momento erano i migliori
10:21in assoluto di sempre e perché la sua dimensione psicologica in quel momento in allenamento era
10:29veramente al massimo. Poi i miei allenamenti sono proseguiti fino al mondiale al mondiale la scherma
10:36non era andata benissimo quindi immaginavo di non giocarmi niente anzi c'era un'altra mia compagna
10:41che non era ancora qualificata per le olimpiadi nonostante fossimo già due e che aveva fatto un
10:44turno di scherma pazzesco quindi ho quasi stracciato il mio biglietto per Parigi e ho detto
10:48vabbè ci andrà lei perché aveva fatto talmente tanti punti che pensavo che arrivasse a podio.
10:52Abbiamo lavorato per rimanere sul qui e ora quindi sul ragionare su quello che era sotto il suo
10:57controllo e su quello che poteva ancora fare in quella gara e in realtà poi le cose si sono
11:02messe a suo favore. Lei è riuscita anche a cogliere tutte quelle altre opportunità che
11:08le hanno permesso poi di arrivare a essere vice campionessa del mondo. E poi invece a podio ci
11:12siamo arrivate io e Elena e il mondiale è diventato da che non ho dormito la notte dopo
11:19il turno di scherma a un mondiale magico. Il primo e il secondo posto due ragazzi italiane non si era mai visto prima.
11:39Elena Micheli è un talento straordinario per quanto riguarda il pentathlon. Ho parlato con lei di
11:46questo nel senso guarda Elena io sono indigiosa di te dei tuoi risultati del tuo talento quindi
11:51lei è sempre stata a conoscenza di quello che ho provato nei suoi confronti. Forse è stato proprio
11:57per questo mi essere diretta che si è creato un legame enorme. Oggi la nostra rivalità secondo me
12:04va quasi di pari passo. La scorsa stagione quando lei è arrivata quarta io arrivavo sesta
12:10rientravo dalla gravidanza quindi andava benissimo così. Quindi secondo me ora come ora ci possiamo
12:16giocare il tutto per tutto insieme.

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