• 3 mesi fa
Nella docuserie "La dimensione umana", Alice Sotero e tutte le persone che l'hanno accompagnata nella carriera svelano gli obiettivi, le emozioni e anche i retroscena di un'atleta che parte per le Olimpiadi. Ecco le parole della pentatleta in vista dei Giochi olimpici di Parigi

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Sport
Trascrizione
00:00Correre, correre a perdi fiato, correre con tutto il fiato che hai nei polmoni, con tutta
00:07la forza che hai nelle gambe, con tutti i sogni che hai nel cuore e nella mente, verso
00:11quella fiamma, quella fiamma olimpica, verso quel podio, verso quei cinque cerchi.
00:16La corsa è la prova che determina il risultato finale, ma è anche liberazione, perché comunque
00:23un traguardo è vicino.
00:24Per Alice è il traguardo della terza olimpiade.
00:28Il sogno è dare sempre il meglio di sé, perché è lì che l'atleta, quando si guarda
00:33allo specchio, vince comunque la sua medaglia.
00:35Il sogno per tutti è quello di vedere addirittura sventolare un tricolore, risentire suonare
00:41il proprio inno e sedere, anzi salire, sul gradino più alto di quel podio.
00:47Faremo a vedere se questo sogno si realizzerà, ma vai Alice, sogna e dai il meglio di te.
00:54Se farei questo vinceremo già tutti insieme a te.
01:08Per me la cosa più importante è vivere lo sport in maniera sana, affrontare le olimpiade
01:16in maniera serena, forse per un atleta, per quanto mi riguarda, impossibile.
01:19Per quanto possano essere belle da vedere in televisione, da vivere in villaggio e poter
01:26dire ho fatto un'olimpiade, l'atleta che le vive è messo sotto pressione al 100%.
01:32Spesso diventando un atleta professionista, con ovviamente il peso dei grandi obiettivi,
01:38della grande fatica, perdi un po' quell'elemento di leggerezza che invece spesso è la chiave
01:43per ottenere grandissimi risultati.
01:45Per chi la vede è più di divertimento, per quelli che sono lì, lavorano e devono partecipare
01:53sicuramente è molto stressante, poi sì, c'è una parte quando finisci che può essere
01:59anche di divertimento, soprattutto se è andata bene, il risultato è buono.
02:03Di solito facciamo gare che ci sono magari 50-100 spettatori, 200 e vai lì e ci sono
02:1020.000 persone, 30.000 persone, 40.000 persone, quindi entri e sei protagonista di una cosa
02:18che non sei abituato a fare.
02:19In quel posto ci sono solo persone che stanno coronando il proprio sogno, per cui è difficile
02:24trovare un altro posto così, un altro luogo dove decine di migliaia di persone sono lì
02:31e sono estasiate da quello che hanno raggiunto, quindi si respira un'aria che è difficile
02:37descrivere.
02:39Diciamo che il sogno olimpico è una cosa che è sempre stata insegnata e inculcata
02:44dal nostro allenatore Fabrizio Marello e ci ha raccontato la storia del vecchietto che
02:50guarda le olimpiadi, l'atleta vince la medaglia e dice il vecchietto spinto dalla forza che
02:57ha dato le olimpiadi prende i pantaloncini e va a correre e lui dice voi dovete fare
03:01questa cosa qua, voi dovete dare il massimo tutti i giorni perché nello sport e comunque
03:07nella vita sarete sicuramente di ispirazione a qualcuno e questa ispirazione darà la forza
03:11alla gente.
03:12Alicio lo vista molto cambiare in questi anni, nel senso che il suo approccio alle gare sta
03:21diventando sempre più analitico, se prima si dava molti giudizi su di sé, sulla sua
03:26performance adesso non è vero che non lo fa più, lo continua a fare, ma riesce a essere
03:31anche molto più oggettiva nell'analizzare la sua prestazione, quindi a individuare le
03:36cose che stanno funzionando e le cose che stanno andando così così per poterle modificare.
03:41Con la mia psicologa abbiamo sempre parlato di obiettivi e non è mai un obiettivo di
03:47classifica ma sempre un obiettivo di quello che riguarda il mio sport, quando sparo cerco
03:53di non pensare a se esco prima o seconda ma a quello che sto facendo durante la piazzola,
04:00stessa cosa vale per tutti gli altri sport quindi mi dare un obiettivo prestativo sicuramente
04:04non mi ripetizione. Bisognerebbe chiedere ad Alice, Alice qual è il tuo obiettivo
04:08per questa terza Olimpiade? In realtà non ce lo siamo ancora fatto, definirsi degli
04:13obiettivi di prestazione così con largo anticipo per un evento in realtà rischia di aumentare
04:19addirittura il livello di ansia e di peso che si aggiunge a questa competizione, non
04:25la tratteremo come una gara diversa dalle altre, quindi definiremo degli obiettivi sulla
04:30base dell'andamento in quel momento pur sapendo che comunque è una gara diversa dalle
04:36altre perché l'Olimpiade ha una dinamica tutta sua in realtà.
04:40L'Olimpiade la cosa più importante è la programmazione, è una gestione in tal
05:00modo che si prepara in un quadriegno perché non è che l'ultimo anno, anzi l'ultimo
05:04anno è proprio di cercare di gestire bene la programmazione che nel pentatono non è
05:09così semplice perché accadono mille situazioni per cui tu sei sempre parti da un canavaccio
05:19in cui metti dentro un po' tutti gli step da fare fino all'appuntamento olimpico però
05:24poi devi sempre fare degli aggiustamenti un po' per problematiche fisiche un po' anche
05:30perché la stagione non va come tu avevi previsto.
05:32Devo dire che è una gara anomala, è una gara particolare e quindi diciamo più sotto
05:39l'aspetto psicologico piuttosto che su quello della preparazione fisica che va posta molta
05:46attenzione.
05:47Quindi creare il clima giusto, l'avvicinamento alla gara deve essere fatto con determinazione
05:58ma nello stesso tempo con tranquillità.
05:59La prepari giorno per giorno per anni, dicono quattro anni ma in realtà sono molto di più
06:04nel senso che quando tu decidi che quello è il tuo destino, il tuo obiettivo della
06:09vita lì inizi a preparare le Olimpiadi quindi magari gli anni a volte sono anche dieci
06:13non solo quattro.
06:14Devi crederci ogni giorno, devi avere idea dell'obiettivo finale ma avere idea anche
06:21che ogni giorno conta tanto quanto l'obiettivo finale perché sennò non arrivi a meta quindi
06:27è molto complicato per questo motivo qua perché è un obiettivo a lungo termine fatto
06:31di tantissimi obiettivi a breve termine.
06:32La corsa è un aspetto su cui Alice ha lavorato moltissimo, a un certo punto della sua carriera.
06:49La Sotero prende una decisione determinante per il suo percorso, quella di allenarsi e
06:54continuare la preparazione in città.
06:56Parte dal palazzetto dello sport, attraversa le vie della città e tanti astigiani virtualmente
07:03l'abbracciano nel suo percorso, un percorso fatto di impegno, di determinazione, di voglia
07:09di raggiungere dei traguardi insperati.
07:11La corsa è forse la disciplina che rappresenta di più il carattere di Alice Sotero, un carattere
07:17determinato, un carattere mai arrendevole dove lei veramente esprime tutta la sua tenacia,
07:23tutta la sua potenza, dove vengono fuori i suoi sacrifici, i suoi allenamenti.
07:27Nel giro astigiano che ha espresso tantissimi campioni di Pentaton, lei non era la più
07:34forte, aveva delle rivali sicuramente più dotate tecnicamente, eppure le ha lasciate
07:40tutte dietro proprio in virtù di una forza di volontà fuori dal comune che fanno di
07:46lei davvero una fuoriclasse.
07:49Adesso la tende la sua terza Olimpiade, che per una terza astigiana rappresenta un record
07:54assoluto, e anche per il Pentaton femminile, al quale manca ancora un'unica cosa, una medaglia.
08:10Mi sto preparando in maniera diversa rispetto alle Olimpiade di Tokyo, secondo me i carichi
08:14di volume sono aumentati, spero di poter riuscire ad avere i risultati sperati, nonostante
08:21la preparazione mi sembri un po' più difficile rispetto a quella di Tokyo.
08:25Sicuramente stiamo studiando tutte le sue avversarie, con i video che vengono inviati
08:30da lei o dallo staff presente alle ultime competizioni, per capire dove sono i punti
08:36deboli e quali sono i punti di forza delle sue avversarie, in modo da riuscire ad anticipare
08:44quello che sarà poi il vero e proprio combattimento in gara.
08:48La preparazione per Parigi in questo momento è ancora nella parte finale di un periodo
08:57di lavoro importante, sotto il punto di vista quantitativo, iniziamo una parte più specifica
09:04che poi nel corso del tempo ci accompagnerà a Parigi, nel tentativo di portarla nella
09:11migliore condizione della vita nel giorno giusto.
09:15A me fa piacere perché ultimamente si è veramente trasformata, è diventata più tiratrice,
09:37prima era un cavallo senza briglie, adesso invece ha il controllo, quindi riesce sicuramente
09:49a gestire più questa componente, dovrebbe un po' deresponsabilizzarsi e affidarsi
09:56un po' quando il tecnico le chiede magari ragionare più su questa fase piuttosto che
10:01su quest'altra componente tecnica, affidarsi più al compito da portare in gara piuttosto
10:06che a doverla vincere a tutti i costi.
10:08Quest'anno l'ho vista allenarsi veramente come non mai, per cui ho sensazioni solo positive,
10:14poi vedo anche la sicurezza come affronta le gare anche nei periodi dove non aveva preparato
10:21granché la gara e mi sembra che una cosa che abbia migliorato tantissimo è che riesca
10:25a tenere la testa sulla gara anche in gare dove non parte benissimo, cosa che prima aveva
10:32più difficoltà.
10:33Adesso abbiamo un'atleta che è veramente matura, che ha una grande conoscenza di se
10:42stessa, penso che Alice sia ormai abbia raggiunto ovviamente una maturità sia da un punto di
10:50vista atletico sia da un punto di vista mentale, siamo consapevoli di tutte le difficoltà
10:56che troveremo, però abbiamo sicuramente le capacità per poter confrontarci con il
11:04resto del mondo, siamo campioni europei, siamo vice campioni del mondo, un'infinità di
11:11campionati italiani, abbiamo già due olimpiadi, un settimo e un quarto, non posso dire che
11:17cosa mi aspetto.
11:18La medaglia indubbiamente è il nostro obiettivo principale.
11:22Essere all'olimpiadi è già per tantissimi atleti un risultato incredibile, ambire la
11:27medaglia è una cosa che poi ti permette di rimanere nella gloria eterna, tutto quello
11:33che avverrà sarà comunque un grandissimo risultato.
11:36Darà filo da torcere a tutti e battaglierà tantissimo, perché è una cosa che la sempre
11:41contraddistinta.
11:42I tecnici sono un po' scaramantici, mi spingo a dire che ci sono delle buone prospettive.
11:59Vista la stagione passata si possono avere bellissime sensazioni, quando stai davanti
12:04non ti ricordi quelli dietro, però sono tutti molto vicini, ci sono mille cose che non vanno
12:11come prevedi.
12:12Chi vince di solito è quello che riesce a fare meno dagli impossibili.
12:16Il nostro è uno sport molto difficile e delicato dal punto di vista della gestione della competizione
12:24così complessa su cinque prove nell'arco delle due giornate.
12:28Ci sono tante situazioni che possono generare più fortuna, c'è una componente effettivamente
12:33di fortuna.
12:34Quello di cui necessita ce l'ha, direi che la federazione ha cercato di fare in modo
12:40di dare a questi atleti le condizioni per potersi allenare nel modo migliore possibile.
12:46Questo lo stiamo facendo, l'abbiamo fatto, continueremo a farlo fino al giorno dell'Oripiede.
12:50Se sei lì succede, se non sei lì non succede e lei l'altra volta era proprio lì fino
12:55alla fine, quindi il mio augurio è di essere lì fino alla fine, di giocarci fino alla
13:00fine.
13:01Sono contento di dove siamo arrivati, non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto, è
13:07stato un percorso graduale, quasi senza accorgersene, però sì, è un percorso entusiasmante, incredibile.
13:37Un cartello che c'era a Tokyo, bellissimo, dove diceva anche se non avete vinto una medaglia,
13:48è bello che voi possiate essere persone fantastiche, quindi anche se questa volta non dovessi arrivare
13:54a quello che vorrei, vorrei essere una persona fantastica nella vita.
13:58Dopo il quarto posto di Tokyo ho capito che ok, sono un'atleta, ma sono una persona e
14:03come persona vorrei essere la versione migliore di me stessa.
14:07Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
14:37Transcritti e revisione a cura di QTSS

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