IMPIANTO RIFIUTI IN FIAMME, MESSINA DEVE CONFERIRE ALTROVE L’UMIDO

  • 2 mesi fa
Le fiamme che hanno danneggiato l’impianto di Catania dove viene conferita la frazione dell’umido mette in difficoltà circa 200 comuni del messinese e del catanese. A Messina ancora non è emergenza rifiuti perché MessinaServizi sta gestendo il disagio e nel frattempo si sta cercando una alternativa fuori regione. Con un inevitabile aggravio di costi.

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00:00La città non se n'è accorta perché Messina Servizi è stata brava sinora a garantire il
00:05servizio ma dietro l'angolo, anche per Messina, c'è una nuova tegola sul sistema dei rifiuti
00:09regionale. Nei giorni scorsi è andato in fiamma l'impianto di compostaggio REM della zona
00:15industriale di Catania rendendolo inutilizzabile, non si sa per quanto tempo. L'azienda ha infatti
00:20comunicato a 180 comuni che conferiscono i propri rifiuti nell'impianto di contrata
00:26soprattutto del catanese e del messinese l'impossibilità di accettare la frazione
00:30organica, insomma l'umido, della raccolta differenziata. I comuni, tra cui Messina,
00:35dovranno trovare rapidamente soluzioni alternative per evitare l'accumulo di rifiuti.
00:40In città sinora non c'è un'emergenza immediata, anche il sindaco Basile e Messina Servizi stanno
00:46lavorando per individuare delle soluzioni alternative e al momento la raccolta dell'umido
00:51non ha subito ripercussioni. Nel capannone della REM nella zona industriale di Catania
00:56stanno operando i vigili del fuoco e anche il personale del nucleo nucleare, biologico,
01:00chimico e radiologico perché si registra ancora qualche piccola fiamma e l'obiettivo è di non
01:04far riprendere l'incendio. Poi occorrerà bonificare il sito, rimetterlo in funzione,
01:09l'ultima parola aspetterà agli enti di monitoraggio ambientale, l'ARPA, l'ASP,
01:13che dovranno verificare se i parametri rientreranno nella normalità. Solo allora si potrà dare l'ok
01:19alla ripresa del conferimento. Un mese, due mesi o sì, alla fine dell'anno, i tempi ancora non si
01:25possono conoscere. Allora occorre trovare un'alternativa, quella che sta cercando Messina,
01:29che lì scaricava 500 tonnellate di umida a settimana. Con tutta probabilità occorrerà
01:35andare fuori regione con un aggravio di spesa che viaggia tra i 30 e i 50 euro in più a tonnellata,
01:40un problema che riguarda il capoluogo ma anche tantissimi comuni della zona ionica che devono
01:45loro trovare una soluzione proprio nei mesi in cui il conferimento aumenta per la presenza di
01:49tanti turisti o proprietari di seconde case. Il problema è stato sollevato anche dal sindaco
01:54di Roccalumere, deputato regionale di Sud Chiamanordo Giuseppe Lombardo, che ha sottolineato
01:58con una nota come il problema principale è quello dell'impiantistica in Sicilia, talmente precario
02:03che basta che si inceppi per far aumentare i costi, a volte insostenibili, per le piccole realtà.
02:08Lombardo ha chiesto la convocazione urgente di un'audizione a Lars con il presidente della
02:12regione che riveste anche il ruolo di commissario straordinario per il ciclo dei rifiuti,
02:16l'assessore all'energia Roberto Di Mauro e il dirigente generale del dipartimento rifiuti Arturo Vallone.

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