E' sempre emergenza aggressione negli ospedali.

  • 2 mesi fa
E' sempre emergenza aggressione negli ospedali. A denunciarlo la Uil FP che ha chiesto l''intervento della Prefetta.
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00:00La Will FPL ha chiamato a raccolta i propri iscritti nell'auditorium del presidio ospedaliero
00:06Papardo per un'assemblea dei lavoratori per discutere delle gravi criticità derivanti
00:10dalla gestione dei pazienti psichiatrici TSO e le frequenti aggressioni nei confronti
00:15degli operatori sanitari. A luglio sono stati già diversi casi segnalati. Il più grave
00:21è quello di un medico in servizio al pronto soccorso che fu celtrato al volto con una
00:25testata da un paziente. Il fatto accaduto mentre all'interno del pronto soccorso generale
00:30si trovavano due pazienti in codice rosso, dodici in codice giallo, quattro pazienti
00:36psichiatrici e in attesa una decina di pazienti tra codici bianchi e verdi. Dopo una lunga
00:42attesa uno dei pazienti psichiatrici aveva aggredito uno dei due medici in servizio proprio
00:47mentre il dirigente cercava di persuaderlo ad assumere la terapia. Le recenti vicende
00:52scrive in una nota il sindacato, in particolare Livio Andronico e Corrado Lamanna, che hanno
00:58visto dirigenti medici e personale dell'area del comparto subire violenza da parte di familiari
01:04di utenti, ovvero ancora dagli stessi in attesa del trasferimento, meritano una grandissima
01:09attenzione ed adeguati interventi risolutivi. Bisogna agire con urgenza per evitare eventuali
01:15episodi di violenza, moltissime volte causati dalle lunghe attese di utenti psichiatrici in
01:22corso di TSO, che dopo essere stati visitati dai medici del pronto soccorso generale, invece di
01:28essere trasferiti urgentemente nelle strutture sanitarie adeguate, rimangono per ore all'interno
01:34del pronto soccorso, causando negli stessi uno stato di agitazione psichica che in alcuni casi,
01:41come peraltro recentemente avvenuto, scatena violenze fisiche nei confronti dei lavoratori.
01:46Chiesto quindi un tavolo tecnico con l'intervento della prefetta di Messina, Cosima Di Stani.

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