Parigi 2024, il cantiere perenne e la città senza la città

  • 2 mesi fa
Parigi, 29 lug. (askanews) - Parigi, la mattina, la prima domenica dei Giochi olimpici. L'atmosfera è strana, nonostante il sole e una luce finalmente estiva dopo tanta pioggia. Molte strade sono deserte, le auto praticamente invisibili, diverse fermate della metropolitana restano chiuse. La città è silenziosa, la gente si muove a piedi lungo itinerari ben precisi, che non possono essere cambiati. Ci sono ancora le tracce della Cerimonia inaugurale che ha attraversato tutta Parigi, ma sono già giornate di competizioni, eppure sembra tutto ancora in divenire. La sensazione di vivere in un cantiere perenne è forte, tutto quello che non è sotto i riflettori globali delle tv di tutto il mondo sembra mantenere un'aria provvisoria, le transenne sono ovunque, così come i blocchi della polizia. Ma quello che si vede, al di là dei vari sbarramenti, è uno scenario di quiete totale e irreale, somiglia a un rendering piuttosto che a una città vera, men che meno a una metropoli complessa e globale come Parigi.E la stessa sensazione di improbabilità la danno anche gli Champs-Élysées deserti, con l'Arco di Trionfo solitario sullo sfondo. È come se i Giochi, massima vetrina della città nel mondo, avessero in qualche modo sospeso la città, le avessero in un certo senso tolto ciò che la rende viva nel senso più profondo. Poi luoghi come il Grand Palais o monumenti come la cupola d'oro de Las Invalides continuano a raccontarci Parigi e il suo fascino che dura nel tempo, e seguire le gare olimpiche in queste location è un'esperienza unica. Ma qualcosa, al di fuori delle sedi ufficiali dei Giochi, continua a sembrare che non torni del tutto, come se si fosse verificato un inceppamento nel sistema di quella che abbiamo chiamato finora "realtà".

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00:00Parigi, la mattina, la prima domenica dei giochi olimpici. L'atmosfera è strana nonostante
00:08il sole e una luce finalmente estiva dopo tanta pioggia. Molte stalle sono deserte,
00:12le auto praticamente invisibili, diverse fermate della metropolitana restano chiuse, la città
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00:22cambiati. Ci sono ancora le tacce della cerimonia inaugurale che ha attraversato tutta Parigi,
00:26ma sono già giornate di competizione, eppure tutto sembra ancora in divenire. La sensazione
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00:35globale delle tv di tutto il mondo sembra mantenere un'aria provvisoria, le transenne
00:40sono ovunque, così come i blocchi della polizia. Ma quello che si vede, al di là dei vari
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00:49che a una vera città, men che mena a una metropoli complessa e globale come Parigi,
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00:58con l'arco di trionfo solitario sullo sfondo, è come se i giochi, massima vetrina della
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01:12o monumenti come la cupola della Seine Valide, continuano a raccontarci Parigi e il suo fascino
01:17che dura nel tempo, e seguire le gare olimpiche in queste location è un'esperienza unica,
01:21ma qualcosa, al di fuori delle sedi ufficiali dei giochi, continua a sembrare che non torni
01:26del tutto, come se si fosse verificato un inceppamento nel sistema di quella che abbiamo
01:31chiamato finora realtà.

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