• 3 mesi fa
La storia la conosciamo. Venerdì scorso arrivano dei dati dall’America che sorprendono. Gli Stati Uniti, vera locomotiva della crescita mondiale, hanno creato meno posti di lavoro. La Federal Reserve non ha tagliato i tassi, che significa che i soldi presi in prestito costano in interessi come prima, non meno. Le Big Tech considerate vincenti in questi anni hanno però raggiunto quotazioni impensabili solo un anno fa. A questo va aggiunto che in Medio Oriente la crisi potrebbe allargarsi.Il meccanismo è chiaro. Queste crisi accadono in estate o in autunno. E dopo che i mercati sono cresciuti molto come in questi anni. Chi di mestiere gestisce soldi inizia a fare qualche conto.  Gli investitori fanno i bilanci sui propri investimenti. E se i guadagni potenziali sono positivi, come accaduto in questi mesi si pensa a portare a casa quelle che tecnicamente si chiamano plusvalenze. E cioè guadagni.A questo si aggiunga il fatto che chi sta sui mercati teme che le perdite possano allargarsi. La parola d’ordine è vendere. Gli anglosassoni come al solito sono affilati nelle definizioni: panic selling. Vendite da panico dovute alla paura che i prezzi scendano ancora si rimanga con il cerino acceso in mano.Questa la descrizione di quanto accade e sta accadendo sui mercati.E noi piccoli risparmiatori? Quello a cui si deve prestare attenzione non è la miccia che fa esplodere la situazione, sia essa la disoccupazione americana (indice di rallentamento più che di recessione statunitense) o il mancato taglio di tassi o la quotazione delle nbig tech.Ma, come i dicono gli economisti, gli analisti finanziari, gli elementi fondamentali di uno Stato se abbiamo investito i nostri soldi in titoli emessi da quel Paese, per esempio l’Italia. O i fondamentali di un’azienda se abbiamo investito parte dei nostri soldi. Se siamo in grado di rispondere possiamo decidere per conto nostro. Ma se non siamo in grado di decidere meglio affidarsi a chi fa questo di mestiere. 

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00:00Le borse crollano, gli spread si allargano. La storia la conosciamo,
00:08ma nel discorso arrivano dei dati dall'America che sorprendono. Gli Stati Uniti, vera locomotiva
00:14della crescita mondiale, hanno creato meno posti di lavoro. La Federal Reserve non ha tagliato i
00:20tassi, che significa che i soldi presi in prestito costano in interessi come prima, non meno. Le Big
00:27Tech considerate vincenti in questi mesi hanno però raggiunto quotazioni impensabili solo poco
00:34tempo fa. Se ci aggiungiamo poi che in Medio Oriente la crisi potrebbe allargarsi, ebbene
00:40il meccanismo è chiaro. Fateci caso, queste crisi accadono in estate o in autunno, e dopo che i
00:47mercati sono cresciuti molto come in questi anni. Chi di mestiere gestisce soldi inizia a fare
00:54qualche conto. Gli investitori fanno i bilanci sui propri investimenti, e se i guadagni potenziali
01:01sono positivi, come è accaduto in questi mesi, si pensa a portare a casa quelle che tecnicamente
01:08si chiamano plus valense, e cioè guadagni. A questo si aggiunge il fatto che chi sta sui
01:15mercati teme che le perdite possano allargarsi. La parola d'ordine quindi è vendere. Gli
01:22anglosassoni, come al solito, sono affilati nelle definizioni panic selling, vendite da panico,
01:30dovute alla paura che i prezzi scendano ancora e si rimanga con il cerino acceso in mano. Questa
01:38è la descrizione di quanto accade e sta accadendo sui mercati, ma noi piccoli risparmiatori? Quello
01:44a cui si deve prestare attenzione non è la miccia che fa esplodere la situazione, sia essa la
01:50disoccupazione americana, indice di rallentamento più che di recessione statunitense, o il mancato
01:58taglio di tassi o la quotazione delle big tech. Come dicono gli economisti, gli analisti finanziari,
02:04bisogna stare attenti agli elementi fondamentali di uno Stato, se abbiamo investito i nostri
02:11sorti in titoli di quel Paese, per esempio l'Italia, e cioè capire se quel Paese è solido
02:19o meno, o i fondamentali di un'azienda, se abbiamo investito lì parte dei nostri soldi,
02:25se quell'azienda potrà continuare a crescere o meno. Se siamo in grado di rispondere, possiamo
02:33decidere per conto nostro, ma se non siamo in grado di decidere, meglio affidarsi a chi fa questo
02:39di mestiere. Del resto, se ci si guasta l'automobile, andiamo da un meccanico, e quindi perché dovremmo
02:46pretendere di saperne di più di chi di mestiere gestisce soldi, purché sia affidabile quasi
02:53quanto il medico a cui abbiamo affidato la nostra salute.

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