• 2 mesi fa
Nella sua rubrica «Palomar», Antonio Polito commenta le modalità con cui si svolgerà la prossima assemblea costituente del Movimento 5 stelle e il passaggio da un modello di democrazia diretta a quella partecipativa. Un’evoluzione che non si annuncia meno complicata della precedente: «Gli iscritti compileranno un modulo sul web in cui indicheranno i temi di cui vorrebbero discutere – nota Polito – Il materiale, selezionato non si sa da chi, verrà discusso in 30 tavoli da 300 rappresentanti sorteggiati. L'intero processo verrà mediato da una società privata». Ma un gruppo di parlamentari grillini protesta perché dice di aver appreso della novità solo da un comunicato: «Il timore – conclude Polito – è che sotto la nuova democrazia partecipativa o deliberativa, in realtà funzioni il vecchio sistema patrimoniale. Infatti, la prima cosa da decidere sarà chi è il proprietario del simbolo e del nome del partito: entrambi rivendicati da Grillo».

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Trascrizione
00:00I Cinque Stelle non smettono mai di sorprenderci. Un tempo cercavano la democrazia diretta,
00:10poi finì che a votare sul web rimasero poche migliaia di persone e a decidere era sempre
00:15Grillo. Adesso Conte vuole passare alla democrazia partecipativa, ma la cosa non sembra meno
00:22complicata. La prossima assemblea costituente di ottobre da lui voluta dovrebbe funzionare
00:28così. Gli iscritti compilano un modulo sul web in cui dicono di che cosa vorrebbero discutere.
00:35Il materiale viene selezionato, non si sa da chi, e poi vengono sorteggiati 300 rappresentanti
00:44che discuteranno di quei temi in 30 tavoli, naturalmente affiancati da esperti ed eletti
00:50non scelti per sorteggio. L'intero processo verrà mediato da una società privata, che
00:57a potenza dei nomi non è più la vecchia Rousseau, ma si chiama avventura urbana.
01:02Il processo è così democratico che un folto gruppo di parlamentari sta protestando perché
01:10dice di averne appreso da un comunicato stampa e di non essere stato nemmeno consultato.
01:14Il rischio e il timore è che sotto la nuova democrazia partecipativa o deliberativa in
01:22realtà funzioni il vecchio sistema patrimoniale. Infatti la prima cosa da decidere sarà chi è il
01:30proprietario del simbolo e del nome del partito. Grillo dice che sono suoi e se li può portare
01:36via quando vuole e se continuare a dare al fondatore un salario di 300 binaero l'anno,
01:43sperando nella sua benevolenza.

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