25 anni sono passati da Il sesto senso, ma M Night Shymalan non ha smesso di metterci di fronte ai nostri peggiori incubi. Dall'accettazione della morte (ricordate il mitico finale del film con Bruce Willis e Haley Joel Osment?) all'incubo di ritrovarsi (ancora una volta un adulto e un ragazzino) alle prese con una nuova paura... Trap è il nuovo thriller di M Night Shyamalan, il regista indiano-americano che a cavallo dell'inizio del Terzo Millennio ha sconvolto e rivoluzionato Hollywood. Questo suo 16mo film, uscito al cinema, ha per protagonisti Josh Hartnett e sua figlia Saleka Shyamalan, musicista. È lei che interpreta Lady Raven, giovane pop star adorata dai teenagers stile Taylor Swift. Hartnett Cooper, padre che accompagna la figlia. E canzone dopo canzone scopre di una sconvolgente verità: di essere in trappola... Perché Cooper è "il Macellaio", efferato serial killer. E la polizia che vede in forze al concerto è li per lui... La trappola, è per lui...
Shymalan ci fa assumere il punto di vista di uno spietato serial killer, dalla doppia identità. Padre e assassino. Dice il regista: «Tutti stanno lottando con questo dualismo. Anche io in passato, quando riprendevo i concerti di mia figlia, ero combattuto tra il godermi la sua performance e il riprenderla con la camera per aver un ricordo per il futuro. Nel film inconsciamente ho ritratto mia figlia in un modo un po' benevolo».
Al suo fianco, il protagonista Josh Hartnett: «Penso che sia una bella storia Ho letto molti libri sulla psicopatia per prepararmi alla parte e ho pensato letteralmente che tutti possono essere degli psicopatici. Cooper, il mio personaggio, sta sperimentando il narcisismo social che domina il nostro mondo. E ci porta necessariamente a voler essere visti. È qualcosa che tutti stanno sperimentando quotidianamente in questi giorni, mostrando ogni piccolo aspetto della loro vita. Oggi in un certo modo siamo tutti un po' come Cooper».
Shymalan ci fa assumere il punto di vista di uno spietato serial killer, dalla doppia identità. Padre e assassino. Dice il regista: «Tutti stanno lottando con questo dualismo. Anche io in passato, quando riprendevo i concerti di mia figlia, ero combattuto tra il godermi la sua performance e il riprenderla con la camera per aver un ricordo per il futuro. Nel film inconsciamente ho ritratto mia figlia in un modo un po' benevolo».
Al suo fianco, il protagonista Josh Hartnett: «Penso che sia una bella storia Ho letto molti libri sulla psicopatia per prepararmi alla parte e ho pensato letteralmente che tutti possono essere degli psicopatici. Cooper, il mio personaggio, sta sperimentando il narcisismo social che domina il nostro mondo. E ci porta necessariamente a voler essere visti. È qualcosa che tutti stanno sperimentando quotidianamente in questi giorni, mostrando ogni piccolo aspetto della loro vita. Oggi in un certo modo siamo tutti un po' come Cooper».
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NovitàTrascrizione
00:00E' arrivato nei cinema italiani Trap, il nuovo film di M. Night Shyamalan con Josh
00:13Arnett e Salika Shyamalan, la figlia musicista del regista, nei panni di Lady Raven, una
00:20giovane cantante adorata dai teenager.
00:22Un thriller che porta lo spettatore ad assumere il punto di vista di uno spietato serial killer
00:28dalla doppia identità.
00:29Il protagonista è intrappolato all'interno di una sala concerti con migliaia di giovani
00:35e con la polizia pronta a catturarlo alla fine della serata.
00:39«Penso che sia una bella storia», ha raccontato Arnett, «ho letto molti libri sulla psicopatia
00:45per prepararmi alla parte e ho pensato letteralmente che tutti possono essere degli psicopatici».
00:52Dietro al genere thriller, il film offre spunti di riflessione anche sul mondo dei social
00:58e su quale impatto abbia nei giovani di oggi e non solo.
01:02«Copper, il protagonista, sta sperimentando questo, ha spiegato l'attore, quel narcisismo
01:11che ci porta necessariamente a voler essere visti, è qualcosa che tutti stanno sperimentando
01:17quotidianamente in questi giorni, mostrando ogni piccolo aspetto della loro vita.
01:22Oggi, in un certo modo, siamo tutti un po' come Cooper, tutti stanno lottando con questo
01:30dualismo, ha spiegato il regista, anche io in passato quando riprendevo i concerti di
01:35mia figlia ero combattuto tra il godermi la sua performance e il riprenderla con la camera
01:41per avere un ricordo per il futuro.
01:43Nel film, inconsciamente, ho ritratto mia figlia in un modo un po' benevolo».