Derivava dalla 200 Quattro, di cui conservava la parte centrale della carrozzeria e la meccanica (motore, cambio automatico e differenziale posteriore di tipo Torsen esclusi). Esternamente le differenze fondamentali erano il frontale con il cofano comprendente la calandra (la V8 è stata la prima Audi ad esserne equipaggiata) e il disegno dei paraurti, più elegante e raccordato. All'interno la struttura generale richiamava la 200, arricchita notevolmente sia come dotazione di accessori, sia come qualità e raffinatezza dei materiali. La V8 era la prima berlina d'altissima gamma prodotta dalla Audi, ed è anche il primo modello della casa ad essere equipaggiato di cambio automatico abbinato alla trazione integrale Quattro con tre differenziali. Le sospensioni (indipendenti su tutti gli assali) erano comuni a tutte le Audi 4x4. Il differenziale posteriore però, anziché essere bloccabile, era autobloccante di tipo Torsen, come il centrale. Raffinati i freni, che erano a dischi ventilati su tutte le ruote, integrati da sistema ABS. Degni di nota gli anteriori di tipo "UFO rotors". Il motore, un V8 a iniezione di 3562 cm³, derivava dall'unione di due 4 cilindri bialbero 16 valvole di 1781 cm³ e sviluppava 250 CV. Le testate erano quelle del 1.8 installato sulla Golf GTI 16V. Al momento della presentazione l'unica trasmissione disponibile era quella automatica a 4 rapporti di produzione ZF
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