Chi sono, cosa fanno. Padre Ugolino intervista l'ultimo barcaiolo fiorentino. Canale 48 14 07 1977

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Chi sono, cosa fanno è stato programma di interviste ad esponenti nel panorama politico sociale e culturale italiano condotto da Padre Ugolino Vagnuzzi. In questa puntata viene intervistato Umberto Salvatori l'ultimo barcaiolo fiorentino. Canale 48 - Firenze - 14 07 1977. Tratto dagli archivi di Mauro Montagni. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Non pubblicate materiale del canale senza la mia autorizzazione. Se avete da fare dei reclami prima di far partire l'azione sanzionatoria (che a voi non porta nessun vantaggio) contattatemi, anche perchè si tratta di materiale introvabile del quale ho fatto la digitalizzazione da nastro master originale che comunque non è in vostro possesso.

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Transcript
00:00Gentili telespettatori buonasera a tutti diceva uno scrittore
00:29francese che la storia è fatta di piccole cose e di persone molto semplici e forse aveva tutte
00:38quante le ragioni Umberto Salvatori l'ultimo barcaiolo dell'Arno a Firenze all'età di 68
00:47anni lascia con nostalgia il suo barcone e se ne va in pensione dal luglio del 77 canale 48 si
00:58interessò di questo simpatico personaggio si può dire che lo scoprì e da allora stampa e cinema si
01:07interessarono di lui a più riprese l'altro ieri il sindaco di Firenze gli ha consegnato una medaglia
01:16d'argento del comune e in attesa che al simpatico personaggio venga concessa la pensione della
01:24previdenza sociale il comune di Firenze gli ha elargito per il 1979 la somma di lire 900 mila
01:34Umberto Salvatori in palazzo vecchio non ha saputo trattenere la propria commozione il saluto del
01:44sindaco rappresentava in quel momento il saluto di tutta la città riconoscente al suo benefattore
01:51dalle mani callose ma dal cuore grande grande Umberto Salvatori da oltre 22 anni ha lavorato
02:02al traghetto di ravizzano che in definitiva non era un lavoro facile ma un lavoro molto difficile
02:12e ha lavorato con un barcone che non era nemmeno suo l'aveva avuto in affitto ha svolto questo
02:21preziosissimo lavoro fino a quando non è stato costruito il ponte di varlungo il problema
02:29della sopravvivenza del traghettatore di ravizzano era proprio legato alla realizzazione di quest'opera
02:38in cemento che collega le due sponde dell'arno Umberto Salvatori se n'è uscito da palazzo vecchio
02:48con un grosso mazzo di fiori in mano e con il cuore invalia alla emozione più profonda cari
02:57amici rivediamo ora insieme l'intervista che Umberto Salvatori ci rilasciò in priva all'arno
03:07il 14 luglio del 1977. Gentili telespettatori buonasera a tutti e pace bene dal vostro padre
03:18Golino questa sera vi abbiamo preparato una bella sorpresa abbiamo sentito dire che l'ultimo
03:24barcaiolo fiorentino vuole buttare ormai i remi in porto e allora noi ci siamo portati a ravizzano
03:30per poterlo intervistare e quindi questa sera avremo la possibilità di poterlo presentare
03:36anche a voi saliamo insieme su questa barca sulla quale sono salite tante tante persone da
03:42decine d'anni questa è una barca veramente storica andrà messa nel museo a Firenze e troviamo subito
03:48questo signore che ormai è passato alla storia di Firenze come si chiama lei? Salvatori Umberto
03:54e mi dica da quanto tempo lei fa questo mestiere? Qui al traghetto è 21 anni ma in arno sono sempre
04:01stato prima le va a volare in arno il barchetto. Quindi lei ha passato la sua vita in arno? In arno.
04:06Lei è fiorentino? Si è nato qui a Ravizzano. E mi dica ha trovato soddisfazione nel fare questo
04:13lavoro oppure qualche volta ha trovato anche tante delusioni? Ma capisce il guadagno è poco. È poco?
04:20Si perché gente ne passa ne passa via tante. Quanto ne passa di gente in una giornata? Ora
04:26nell'estate va a pescare anche uno con il motorino insomma ma nell'inverno si fa giornate
04:33si passa due o tre operai soli. Soltanto però d'estate comunque lei ha un discreto lavoro visto
04:39che passano anche delle macchine lei traghetta perfino le macchine. Le macchine anche due insieme
04:44ma si capitano. Si capitano sono colpi buoni quindi non è vero e mi dica quanto prende lei
04:51è licito chiederlo per poter traghettare? Una persona a piedi 100 lire. Si contenta veramente
04:58di poco? Con la bicicletta o il motorino 100 lire e con le macchine se è una persona di 100 lire
05:03se no più il piedaggio se sono più persone un po' di più. Quindi ho capito si contenta però
05:09sempre di poco dell'onesto non è vero? Quando viene a lavorare la mattina qui lei? Un quarto
05:14alle sette. Quindi lei è molto mattiniero? Si qualche operaio entra alle sette e mezzo
05:21qui arriva il predestino. So un po' gli operai ma qualche duro c'è sempre. Noi questa sera avevamo
05:27paura di trovare il suo traghetto fermo. No a notte e mezzo la sera smetto. Ma lei fa un orario molto
05:34ma molto intenso all'ora del lavoro non è vero? Di molto impegnativo. Le chiedo è un lavoro
05:40pericoloso il suo oppure un lavoro diciamo così facile? Pericoloso ci vuole essere pratici quando
05:47c'è la piena ora non voglio vedere ora anche un bambino e la porta la barca vero? Quanto è
05:55profondo qui l'arno? Il massimo 3 metri d'acqua dall'altra parte. Ma è sempre sufficiente per
06:02poterci affogare? Non si finisce. Bene e senta e qual è la tecnica diciamo del suo lavoro? E' molto
06:09facile per lei portare questo barcone di qui dall'altra parte? Che la vuole ora è di molto
06:15pratica insomma sono sempre stato un arno la pratica c'è no? L'esperienza non è molto. E quando
06:22c'è l'arno in piena lei come si regola? E' strutto la forza dell'acqua insomma ci vuole un po' d'occhio
06:29che non fa neppure nel rimorso dell'acqua vero? Le' mai successo a lei di correre pericolo o
06:37rischio di andare a pesci? Sempre nel limite con le piane troppo sforzate non si va. Quanto peso
06:47può reggere questa barca? Questa? Senta la si fa un concerto che dopo il passaggio della guerra
06:57c'era un ufficiale di complemento un sottotenente che scommesso ha messo 105 soldati sopra. Su
07:06questa? Come le sardine a somma 105 soldati. Sono davvero molti sono? 50 in uno. Cominciano a essere
07:16diversi quintali non è vero? Ecco bene vogliamo fare insieme ora qualche passo sull'ardo insieme
07:22con lei? Vediamo un pochettino lei come fa a muovere questa barca vediamo? Lei si tiene attaccato
07:27sempre a questo canapo non è vero? Io ho un certo timore perché lei si tiene attaccato io invece
07:34sono completamente libero non è vero? Quindi mi sento andare via il terreno si direbbe sotto i
07:39piedi. Perché non è pratico? Affatto io non sono pratico sono molto pauroso dell'acqua in questo
07:45caso ecco ci vuole molta forza per poter mandare avanti questa barca. Appostarla dopo la prendi via
07:51o l'acqua la prendi via? Poi va via da sé via. Ecco queste sono due carrucole che sono di protezione
08:04cosa fanno queste carrucole? Qual è lo scopo di queste carrucole? Quando giro la doppio per la
08:08piena quando c'è la piena e avvoco queste qui no ma ora la tengo perché qui lì giro no se che la
08:15barca me la tiene ferma e se no la mando via. C'è una certa tecnica per fare questo lavoro e senta
08:23lei è solo della sua famiglia che lavora qui sull'Arno? Il mio fratello è lì da 80 anni. Quindi
08:31siete in dubbio allora che avete fatto questo lavoro? Lui ha sempre levato l'arena vero? Sì.
08:35Il padrone della barca le ammalò e la presi io in affitto. Lui le stava imprestando le
08:49barchette a levare l'arena io sono stato via il traghetto. Quindi è in affitto la barca ancora?
08:53Sì. Non si era potuta comprare lei? No dall'alluvione insomma non ho pagato più l'infitto
09:01perché non ci rientravo vero? E come ha fatto allora? Loro anzi sono stati molto gentili e me
09:08l'hanno lasciata. Ormai lei è un uomo che è passato come ho detto alla storia di Firenze e
09:12quindi è logico che abbia la sua barca ormai sono dei diritti che avanzano. Infatti il ponte
09:17finisce anche questa. Ecco per questo io sono venuto qua giù ormai il ponte è a buon punto
09:22come si chiama questo ponte? Per ora lo chiamano il ponte di Varlungo. Ma non le sembra una cosa
09:27buffissima che ancora questo ponte non abbia trovato il vero nome? Quello lo troveranno
09:32loro. Ponte di Varlungo per ora non è vero? Quello è da Verrazzano e metteranno un altro
09:38nome a questo ponte. E questo ponte quindi manderà a spasso lei ultimo barcaiolo di
09:43Firenze? I traghetti hanno fatto ponti sono tutti cessati vero? Io penso che questo traghetto qui
09:50abbia tanta poesia e quindi rimanga nel cuore dei florentini. Chissà quanta gente verrà a
09:57trovare lei qua giù. Sì lo so ma il ponte è a due passi. Sì il ponte è a due passi quindi
10:03tanta gente andrà là ma però chi vuol provare una certa emozione come abbiamo fatto noi questa
10:06sera verrà qui sulla sua barca per poter attraversare l'Arno non è vero? Insieme con
10:10lei. Ma quello si invecchia anche io ho 66 anni già finiti. 66 anni già finiti e ancora fa questo
10:19lavoro? Ha consumato il canapo lo vedi da quanto ci ha lavorato sopra? Ci faccia vedere le sue
10:23mani guardi qua come le ha conciate le mani però sono le mani di un lavoratore in questo caso
10:28veramente merita tutto quanto il nostro rispetto bravissimo. Lei come l'ho detto rimane proprio nel
10:33ricordo di tutti quanti i florentini perché tutti parlano di lei lo sanno non è vero? Perché hanno
10:38veduto il lavoro che ha fatto e nello stesso tempo hanno anche apprezzato quello che è un'attività
10:44veramente encomiabile scusate centinaia di rispettatori dobbiamo fare delle manovre tutte
10:48particolari qui perché non è facile rigirarsi in questo barcone. Qui c'è anche un giovanotto
10:53che ha fatto strada insieme con noi grazie è stato molto gentile è stato arrivederci buon
10:57lavoro mi raccomando attento al suo motorino al quale lei è tanto affezionato e mi dica ora noi
11:03dovremmo ritornare dall'altra parte quale è la gente è più quella che viene direi
11:08è più quella che viene da questa parte o quella che viene dall'altra parte?
11:17Secondo, non c'è da far confronti, le volte ne vengono più dedicati, le volte è di là.

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