• 4 mesi fa
Chi sono, cosa fanno è stato programma di interviste ad esponenti nel panorama politico sociale e culturale italiano condotto da Padre Ugolino Vagnuzzi. In questa puntata viene intervistato Alfio Rapisardi scultore e pittore. Canale 48 - Firenze - Maggio 1977. Alfio Rapisardi ormai da tempo ricoverato nella struttura per anziani di Montedomini, luogo che non gli piaceva, scompare il 1 Agosto 2018. Tratto dagli archivi di Mauro Montagni. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Non pubblicate materiale del canale senza la mia autorizzazione. Se avete da fare dei reclami prima di far partire l'azione sanzionatoria (che a voi non porta nessun vantaggio) contattatemi, anche perchè si tratta di materiale introvabile del quale ho fatto la digitalizzazione da nastro master originale che comunque non è in vostro possesso

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Trascrizione
00:00Ciao come stai, stai bene stai, bene ti farò tante domande, ti farò intanto, qui siamo
00:13nel tuo pensatoio, pensatoio meraviglioso dove qui c'è tanto raccoglimento, dove c'è
00:19la possibilità di potersi concentrare, che cosa ci fai qua?
00:23Beh la frase stessa pensatoio, sono qui con tutti i miei problemi, tutte le mie angosce,
00:28cose positive e negative e tutto ciò che si agita in me cerco di gettarlo fuori il
00:32più possibile.
00:33Ecco ti riesci a gettarlo sempre fuori oppure qualche volta rimane qua dentro?
00:37Eh direi che il 90% rimane dentro.
00:40Ah il 90% addirittura, quindi chissà quante cose avresti ancora da dire, ne ha già dette
00:44tantissime nel campo della scultura e nel campo della pittura.
00:47E' anche difficile dirle perché si è sempre fraintesi, poi purtroppo siamo condizionati
00:53in questa società nevorotica, contemporanea, dove veramente diventa sempre più difficile,
00:59fare l'artista è direi che è una scommessa che uno fa con se stesso, siamo fuori tempo.
01:03Però ci sei riuscito, ci sei, scusami, e facci vedere per gentilezza quelle che sono
01:07state diciamo le tue realizzazioni che hai in questo magnifico studio in via della vigna
01:13vecchia numero 7 qui a Firenze.
01:15Ho visto uno studio che è veramente direi una reggia, una reggia meravigliosa che tu
01:20stesso ti sei costruito in un ambiente del 400 e anzi direi del 200, pitturato però
01:27nel 400.
01:28Sì, ma direi che fortunatamente in questa casa ho trovato quella continuazione, no?
01:33E' come se fosse sempre abitato, evidentemente i miei colleghi mi hanno preparato questa
01:40casa per smaltire tutte le mie malinconie ed è decorata talmente bene, a volte c'è
01:47l'imbarazzo di dover continuare che è già stato fatto tanto e bene in questa casa e
01:53siamo veramente impegnati a lavorare in questa casa.
01:55Bene, è un impegno grave per te, non è vero?
01:59Non facile.
02:00Che ti mette di fronte a certe responsabilità, beh qui ci troviamo di fronte ad una statua,
02:03una statua dunque, che cos'è?
02:05È la statua di un mio collega che è Giuseppe Madonia che io ritengo che è uno dei più
02:08grossi scultori contemporanei.
02:09Bene, andiamo alle tue che ci interessano più diciamo da vicino, non è vero?
02:15Allora, questa di chi è la statua?
02:20Sei un ammiratore allora di questo tuo amico?
02:22Sono un fraterno ma soprattutto sono un grande amatore delle sue cose.
02:26Se tu permetti, ecco io penso che ai nostri telespettatori interessino moltissimo quelle
02:32che sono state le tue realizzazioni, allora ce le potrai anche spiegare e farcele vedere
02:38proprio da vicino una per una, noi siamo qui in questo studio come ho detto che è semplicemente
02:43meraviglioso, è una reccia, tenuto molto ma molto bene, questo è un gruppo, un gruppo
02:49che tu hai recavato da un castagno dunque selvatico, un castagno selvaggio è un tronco
02:54di un metro cubo, è una tonnellata di legno, è una tonnellata sì, ti dico il fatto di
03:01lavorarlo è già stato problematico, questo l'ho dovuto fare in montagna quando avevo
03:04questa casa sui montagni al passo della frutta, fu trainato dentro addirittura con un cavolo
03:09perché era impossibile muoverlo, che cosa hai voluto dire scusami, qui un po' la genesi
03:15della vita, vedi parte dall'albero grezzo, cioè i nodi che possono essere vuoti e pieni
03:21sono stati secondo me, poi non so se ci sono riuscito, equilibrati bene, poi piano piano
03:26prende forma, prende forma, vedi ti faccio girare un po', prende forma in alcune parti
03:32poi esce fuori, praticamente cosa avviene nel tronco, avviene che tutti ti mescolano
03:38da natura, entri dentro l'albero, poi ogni tanto esci fuori con questa tua goccia o con
03:43tutto ciò che si è acido dentro di te, esci fuori, prendi una boccata di respiro e puntualizzi,
03:47poi ritorni nell'albero fino a trovare tutta la possibilità espressiva, in certi rapporti
03:55vuoi sofisticare di più, d'altra parte non vuoi rovinare quello che è il legno, allora
03:59ho fatto una fusione tra bronzo e legno, anche perché in certe sofisticazioni nel tronco
04:05per l'intero non può avvenire, allora ho fatto una fusione tra bronzo e legno, anche
04:10perché il legno a un certo punto se va in controvenatura diventa il cosiddetto biscotto
04:19che si rompe, allora in un tronco così fare una mano perfetta sarebbe stato impossibile
04:23perché basta toccarla che si rompe, allora l'ho realizzata in bronzo, l'ho modellata
04:27e realizzata, per cui ho trovato una fusione abbastanza simpatica, credo più o meno che
04:31l'ho realizzata, questo materiale bronzo e legno che è una combinazione, poi ho visto
04:36scusami Alfio, ritorniamo indietro, non vorrei passare davanti a quella telecamera, ritorniamo
04:42indietro, qua ho visto una figura di Cristo che mi ha interessato moltissimo, dunque tu
04:47l'hai ricavata completamente da legno, non è vero?
04:51È un ontano, è un tronco unico e ho voluto realizzarla senza aggiunto, per questo è
04:59schematizzato abbastanza, perché non volevo mettere aggiunta altrimenti si cade soltanto
05:03nel mestiere, mentre invece il mestiere deve servire per esprimersi, è anche la composizione
05:09stessa queste mani verso l'alto, la testa che ne esce perché era il nodo che viene
05:12fuori, cioè cercare di sfruttare il più possibile il legno, questo tronco che viene
05:21da un fiume, perché gli ontani conoscono i fiumi, che è un legno morbido però è morbido
05:29e duro allo stesso tempo, morbido perché si lavora abbastanza bene e poi duro perché
05:33dove si trova ad esempio qui la testa che era la parte più espressiva dove il nodo
05:38per cui realizzarla ho trovato una certa difficoltà, però le difficoltà si superano quando sei
05:44mescolato dentro e c'è questo impeto di poter lavorare.
05:48Senti Alfredo scusami, io interrompo diciamo quella che è la spiegazione di questo tuo
05:54Cristo che hai realizzato con questo ontano, ma la figura di Cristo mi richiama la fede
05:59mi richiama, tu ce l'hai una fede sì o no?
06:01Sì enormemente, dico purtroppo ecco questo è il discorso iniziale, oggi l'uomo è
06:06soprattutto smarrito perché non crede più, la fede è qualsiasi cosa tu creda, l'importante
06:11è credere in qualcosa, il credo è quello che ti porta avanti, ti spinge, altrimenti
06:16c'è questa visione dell'oscurantismo più completa, non c'è possibilità di esprimersi.
06:21Quindi l'hai fatto anche con il cuore, non soltanto con lo scalpello e con tutto l'istrumento?
06:25Con tutto ciò che si agita dentro di me.

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