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Novità Trascrizione
00:00A Santicolo, oggi frazione di Cortenogolgi, allora fino al 1926 comune a sé, c'è nata
00:07nel 1917, esattamente 107 anni fa.
00:11Tante sono le candeline che Celestina Marconi, vedova moranda, ha spento sulla sua torta
00:17di compleanno.
00:18A festeggiarle, insieme agli ospiti di Casa di Dio, i quattro figli, Filippo, 75 anni,
00:23Giacomo, 74, Gabriele, 67, Graziella, 64, ma anche il vice sindaco di Brescia, Federico
00:31Manzoni, e l'assessore ai servizi sociali, Marco Fenaroli.
00:34Sono tante gente, sono tantissimi.
00:37Finché rimasta Santicolo, gestiva un negozio di alimentari, ma dentro ci trovavi di tutto,
00:42dalle sigarette alla naftalina.
00:43Poi, arrivata a Brescia nel 1962, si è dedicata alla famiglia e ai figli, che nel frattempo
00:49erano diventati quattro.
00:51Prima lavoravo, avevo un negozio, dopo il negozio sono venuto a Brescia, ho ottenuto
00:57i miei figli e basta.
00:58Celestina e suo marito Enrico, dall'Aprica, sono scesi a Brescia, come allora facevano
01:02in tanti, migranti per necessità , per non fare la valigia ed emigrare in Svizzera.
01:07Sono stata bene anche qui, ho messo a lavorare i miei figli, senza mandarli, perché se no
01:15secondo me non bisognava mandarli a Svizzera.
01:18Celestina, racconta la figlia Graziella, carattere forte e sempre stata molto indipendente,
01:24tanto si è sposata a trent'anni, faccenda piuttosto anomala per quegli anni, siamo nel
01:281948, il 31 gennaio, poi non ha mai avuto paura di rischiare, di partigiani ne ha salvato
01:35più di uno e ci fu un giorno in cui lei e la mamma dai fascisti furono rinchiusi nella
01:39stua, la stanza grande di casa, quella calda, perché non avvertissero che stava in montagna,
01:45che si preparava una retata.
01:46Tagliare la torta dei 107 anni non è da tutti e arrivarci con i pensieri limpidi ancor meno,
01:52certo da due o tre anni qualche pastiglia deve prenderla, ma fino ad allora non aveva
01:57mai visto un farmacista.
01:59Io vi ringrazio tanto, tanto di quello che avete fatto per me, grazie.