Strage Paderno, il legale della difesa: «Il ragazzo è pentito, dolore per vite che non ci sono più»

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Riccardo C., il 17enne che a Paderno Dugnano ha ucciso padre, madre e fratellino per motivi ancora da accertare, martedì pomeriggio è stato nuovamente interrogato dalle magistrate della procura per i minorenni di Milano. «Il movente non è chiaro - dice l'avvocato Amedeo Rizza - Secondo noi non c'è premeditazione, l'idea dell'omicidio è maturata quella sera stessa». La sera, dunque, in cui ci sono stati i festeggiamenti del compleanno del padre dell'omicida.

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00:00No, non sul momento, non sappiamo nulla.
00:02Mentre sulla premeditazione forse avete voluto dire voi qualcosa?
00:05Ha precisato alcuni aspetti che preciseremo meglio ovviamente quando ci sarà poi l'interrogatorio di carenzia davanti al giusto.
00:11Per voi la premeditazione non c'era?
00:13Per noi la premeditazione non c'è e questo è chiaro, però è ovvio che sono aspetti che andranno sviluppati ancora.
00:19E in base a cosa lo sostenete? Visto che lui aveva detto che ci pensava da giù, è corretto questo?
00:23Non è proprio così, però questi aspetti li chiariremo.
00:26Che non è così lo chiarirà anche davanti poi al gruppo.
00:30Ma è ovvio che il suo dolore adesso non è per sé, è per quello che è consapevole,
00:35che ovviamente avrà una condanna e che dovrà fare degli anni di carcio.
00:38Su questo è consapevole il dolore per le vite della famiglia che non ci sono.
00:42Che si avesse riflettuto su questa cosa è una cosa che non avrebbe fatto.
00:45È una cosa estemporanea, sbagliata, ma è estemporanea.
00:48Non lui non ha avuto il tempo di riflettere su questo, altrimenti un gesto che non avrebbe mai compiuto.
00:52E come sta?
00:54Provato anche da un altro interrogatorio e ne subirà un altro fra due o tre giorni, due giorni.
00:59Ha confermato che il dolore che prova adesso non è per le conseguenze sue nei suoi confronti,
01:03ma perché i suoi non ci sono più.

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