Difetti di progettazione, errori di giudizio e protocolli falliti: così sono nati alcuni dei peggiori disastri che il mondo abbia mai visto. Li racconta “Grandi disastri: 10 errori fatali” la serie Rai Cultura in onda da venerdì 21 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Dall’incidente dell’Hindenburg alla Deepwater Horizon, le catastrofi umane più famose del mondo hanno una cosa in comune. Ciascuna fu il prodotto di una catena di errori. La serie si concentra su un disastro diverso in ogni episodio e rivela come i fallimenti spesso iniziarono sul tavolo da disegno e continuarono fino al momento in cui si verificò il disastro. Dall'assassinio di JFK alla distruzione delle Torri Gemelle, agli incidenti aerei del Boeing 737, ogni catastrofe viene messa a nudo, rivelando i momenti cruciali che ne hanno segnato il destino. Nel primo appuntamento, introdotto e contestualizzato dal professor Gregory Alegy il fatale incidente al dirigibile Hindenburg. Il 6 maggio 1937, alle 19.25, l'Hindenburg prese fuoco e venne completamente distrutto, nel giro di circa mezzo minuto, mentre cercava di attraccare al pilone di ormeggio della Stazione Aeronavale di Lakehurst, New Jersey.
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DivertentiTrascrizione
00:0022 novembre 1963, il Presidente degli Stati Uniti John Kennedy viene ucciso a colpi di
00:10arma da fuoco, sotto gli occhi dei suoi sostenitori.
00:12Dopo un evento del genere non si può tornare indietro o far finta che non sia successo,
00:18è impossibile dimenticare quel giorno tremendo, l'hanno visto tutti.
00:22Dopo l'omicidio, molti si sono chiesti come sia stato possibile uccidere così facilmente
00:28il più importante leader del mondo libero.
00:30L'assassinio di JFK ha segnato una svolta nella storia del mondo intero.
00:35Grazie all'ausilio di documenti recentemente declassificati, analisi approfondite e rapporti
00:40investigativi, individueremo i dieci errori fatali che hanno portato alla sua morte.
00:45Col senno di poi mettersi in una posizione così vulnerabile è stato a dire poco avventato.
00:51Dalle minacce ignorate.
00:53Il più grande errore di JFK è non aver compreso gli stati del sud.
00:57Alle sviste dei servizi segreti.
00:59Non essere riusciti a ricomporre i vari pezzi del puzzle è stato un errore molto grave.
01:04Fino alle palle nei sistemi di sicurezza.
01:07Se ci fosse stata una capota a prova di proiettile, il presidente Kennedy sarebbe stato al sicuro.
01:13È inconcepibile far viaggiare un presidente su una decappottabile.
01:17Ecco i dieci errori fatali che, se evitati, avrebbero cambiato il corso della storia.
01:22Non so cos'è più sconcertante.
01:24L'assassinio stesso, il fatto che sia stato commesso da un americano o che non fosse stato
01:29nemmeno pianificato con anticipo.
01:31Non avrebbero potuto organizzare un corteo migliore per farlo assassinare.
01:35Il discorso di insediamento di Kennedy cambia per sempre l'immagine del presidente degli
01:49Stati Uniti.
01:57A soli 43 anni, John Fitzgerald Kennedy è il primo presidente cattolico degli Stati
02:05Uniti e il più giovane mai eletto.
02:07Quando è stato eletto, Kennedy si è dimostrato un presidente davvero unico nel suo genere,
02:13rivoluzionario e capace di oltrepassare i limiti.
02:16Non c'era mai stato un presidente come lui, prima.
02:19La sua vita da presidente degli Stati Uniti è sotto gli occhi del mondo intero.
02:24John Kennedy voleva trasmettere al mondo intero l'immagine di un presidente giovane, energico
02:31e pieno di vitalità.
02:32Trasudava carisma e intelligenza da ogni poro e si è impegnato molto perché questo suo
02:38modo di essere venisse recepito dagli elettori.
02:41Oggi, quel forte desiderio di Kennedy di creare un rapporto con il pubblico, di stare in mezzo
02:46al pubblico, appare decisamente ingenuo e pericoloso.
02:50Quando viene ucciso, tutto il mondo è in lutto.
02:57Ma il viaggio verso l'omicidio di JFK inizia molto prima di quel tragico giorno di novembre.
03:03Comincia tutto tre anni prima, quando un sistema di sicurezza scadente permette a un
03:17altro assassino di arrivare quasi a ucciderlo prima ancora del suo insediamento.
03:21Dallas non è stata la prima volta che qualcuno provava ad assassinarlo, ma aveva già rischiato
03:26in passato.
03:27L'8 novembre 1960, John Kennedy batte Richard Nixon per pochi voti e diventa presidente
03:43degli Stati Uniti d'America.
03:46Molti però non sono soddisfatti dell'esito delle elezioni.
03:49Ha vinto le presidenziali superando di pochissimo l'avversario conservatore.
03:55All'epoca, negli Stati Uniti, molte persone amavano il presidente Kennedy e la sua famiglia.
04:01Altre invece non erano dello stesso avviso.
04:03Tra i più indignati per questa vittoria con così poco di stacco c'è Richard Pavlik,
04:10un impiegato postale 73enne in pensione che vive a Belmont, nel New Hampshire.
04:15Nella piccola cittadina dove si è stabilito dopo essere andato in pensione, Richard Pavlik
04:21è conosciuto da tutti come lo svitato del paese.
04:24Ha iniziato prendendosela con la sua stessa città, scrivendo spietate lettere minatorie
04:29all'editore del quotidiano locale.
04:31Poi però la cosa si evolve e si fa strada nella sua mente una vera e propria teoria
04:36di complotto contro il presidente entrante Kennedy.
04:40Secondo Richard Pavlik, Kennedy ha rubato la vittoria a Nixon e per questo è intenzionato
04:46a uccidere il presidente entrante.
04:48La popolarità di Kennedy e la sua disponibilità con i media rendono estremamente facile per
04:54Pavlik raggiungerlo nella sua seconda casa a Palm Beach.
04:58Kennedy voleva avere un rapporto stretto con i media, quindi per sapere dove sarebbe stato
05:03il presidente entrante bastava letteralmente aprire il giornale e leggerlo tra le notizie.
05:08Il problema di essere così celebre e aperto all'esposizione mediatica è che questo attira
05:14inevitabilmente non solo i tuoi sostenitori, ma anche chi non è contento del tuo operato.
05:20Pavlik compra dieci candelotti di dinamite e parte per la Florida.
05:24Ha pianificato quello che oggi chiameremmo un attentato suicida.
05:28L'intento è di indossare l'esplosivo e cercare di avvicinarsi il più possibile
05:32al presidente Kennedy.
05:34Una volta fatto questo azionerà il detonatore e si farà esplodere,
05:37uccidendo così anche il presidente entrante.
05:40L'undici dicembre, poco più di un mese dopo la vittoria alle elezioni presidenziali,
05:45Kennedy sta per andare alla messa della domenica a Palm Beach.
05:49Mentre esce di casa, Richard Pavlik lo osserva da lontano.
05:54Quel giorno Pavlik vede il presidente entrante apparire sulla soglia di casa
06:00ed è pronto a uscire dalla sua auto, avvicinarsi e innescare la bomba suicida per ucciderlo.
06:05Ma proprio in quell'istante escono anche la moglie di Kennedy e la piccola Caroline, sua figlia.
06:10Quando Richard Pavlik vede Caroline al fianco del papà cambia idea.
06:17A quanto pare, come ha poi confessato alle forze dell'ordine,
06:20vuole uccidere solo Kennedy e nessun altro.
06:23Quindi decide di non portare a termine il suo piano di farsi esplodere
06:28per uccidere il presidente che tanto disprezzava.
06:30È proprio la morale di Pavlik e non l'intervento dei servizi segreti
06:35a salvare la vita a John Kennedy.
06:37Incredibile ma vero, l'attentatore continua a pedinare il nuovo presidente
06:43per altri quattro giorni prima che qualcuno se ne accorga.
06:46Alla fine viene fermato dall'FBI, ma solo per caso.
06:52Pavlik ha scritto all'ispettore postale della sua cittadina nel New Hampshire
06:59utilizzando delle espressioni piuttosto minacciose nei confronti di Kennedy.
07:03Questo spinge l'ispettore a segnalarlo alle autorità ed è solo in quel momento
07:07che inizia la caccia Richard Pavlik a Palm Beach.
07:10Ironia della sorte, non viene fermato per questo dalla polizia,
07:14ma per una banale inflazione stradale.
07:16Una volta uniti i puntini però,
07:18gli agenti capiscono di avere fra le mani un potenziale assassino.
07:21Al processo, Pavlik ridicolizza la mancanza di protezione di JFK.
07:27È chiaro che il sistema di sicurezza ha delle falle,
07:31ma non viene fatto nulla a riguardo.
07:33L'attentatore del 1960 è un uomo vecchio,
07:38probabilmente con problemi di salute mentale.
07:40Il suo profilo di certo non corrisponde a quello di un possibile assassino di presidenti.
07:46Per questo è più facile chiudere la faccenda e considerarla un'eccezione
07:50di cui non tenere conto e che non c'è bisogno di prendere sul serio.
07:54Tre anni dopo, alla fine del suo primo mandato,
07:58John Kennedy e la sua scorta continuano a fare sempre gli stessi errori.
08:03Alcuni documenti recentemente declassificati rivelano che sono stati ignorati degli indizi
08:11che avrebbero potuto salvare la vita del presidente.
08:14Il 22 novembre del 1963, JFK è diretto a Dallas, in Texas,
08:26per raccogliere voti per la propria rielezione.
08:29Ma scegliere Dallas si rivelerà un errore fatale.
08:33Il presidente, infatti, non è molto amato al Sud,
08:36a causa della sua posizione sulla legge per i diritti civili.
08:39In quel momento Dallas è un focolaio di violenza razziale,
08:45cosa che non dovrebbe stupire, dato che è così più o meno in tutto il Sud.
08:48Basti pensare che vengono linciate centinaia di persone e il Ku Klux Klan la fa da padrone.
08:53Insomma, Dallas non è affatto una città sicura.
08:56Ma il presidente ignora gli avvertimenti sulla pericolosità della città
09:01e un'ora dopo il suo arrivo viene ucciso.
09:04È il classico esempio del politico del Nord che si reca negli stati del Sud
09:10e non comprende come stiano davvero le cose laggiù.
09:13Recarsi nella città dell'odio è stato il suo più grande errore.
09:17Durante la campagna per le elezioni, dai sondaggi emerge il netto svantaggio
09:29di Kennedy negli stati conservatori del Sud, in particolare in Texas.
09:33Così il futuro leader manda a Dallas il collega candidato come vicepresidente,
09:38Lyndon Johnson, di origini texane, per guadagnare terreno.
09:42Devo ammettere che Kennedy non avrebbe potuto scegliere un texano migliore.
09:51Lyndon Johnson era un uomo estremamente sfacciato, imponente, virile
09:56e soprattutto parlava la stessa lingua degli stati del Sud.
10:00Nella squadra di JFK c'è qualcuno che può racimolare consensi a Dallas.
10:05Quel qualcuno è proprio Lyndon Johnson.
10:08Ma nemmeno lui, nonostante la sua popolarità,
10:12riesce a placare l'avversione degli elettori del Texas per Kennedy.
10:15Quando nel 1960 Lyndon Johnson arriva a Dallas per portare avanti la campagna elettorale,
10:23lui e la moglie Lady Bird vengono letteralmente assaliti da una folla inferocità di donne bianche
10:29appartenenti ai ceti medio-alti.
10:31Vengono trattati senza il minimo rispetto ed è scioccante come la
10:35folla interagisca con Lyndon Johnson e sua moglie.
10:38La folla è fuori controllo, sputa addosso alla coppia, li spintona.
10:43Qualcuno addirittura strappa di mano a Lady Bird i suoi guanti e li getta in un tombino.
10:48L'ostilità e la tensione sono palpabili.
10:50C'è un vero e proprio clima di rivolta.
10:53Infatti quel giorno passerà la storia come la rivolta delle pellicce di visone.
10:57Questo avrebbe dovuto farli riflettere.
11:00Se anche un texano veniva trattato così dalla sua stessa gente,
11:03cosa sarebbe successo a Kennedy, multimilionario liberale della East Coast, in un luogo simile?
11:08Non si tratta di un movimento di proletari.
11:12L'opposizione a Kennedy è coordinata e appoggiata dalle persone più influenti di Dallas,
11:19tutte fortemente indignate per la sua posizione a favore della legge sui diritti civili.
11:24L'ostilità dimostrata a Kennedy e persino a Lyndon Johnson è davvero sconvolgente.
11:31Lyndon Johnson, disprezzato in quel modo, è il chiaro segnale che la situazione politica
11:37negli Stati del Sud è a dir poco rovente.
11:39Il movimento di opposizione a JFK diventa sempre più forte durante il suo primo mandato.
11:45Solo quattro settimane prima dell'arrivo di Kennedy a Dallas, la storia si ripete.
11:51In visita in città, l'ambasciatore delle Nazioni Unite, Hadley Stevenson,
11:58si trova coinvolto in una manifestazione non proprio pacifica.
12:02A un certo punto la folla circonda Hadley Stevenson e lo attacca.
12:09Viene spintonato, gli sputano addosso.
12:11Una signora tra le manifestanti presenti al raduno politico a cui aveva partecipato
12:16l'ambasciatore addirittura lo colpisce in testa con un cartello.
12:20Durante il suo discorso, quindi, Hadley Stevenson non viene attaccato solo verbalmente,
12:26ma anche fisicamente.
12:28La visita di Hadley Stevenson a Dallas è un altro segnale d'allarme che mostra quanto
12:32possa essere difficile e soprattutto pericoloso per il presidente recarsi di persona nella
12:38città texana.
12:39L'ambasciatore, decisamente scosso dopo l'accaduto, è tra i consiglieri più fidati del presidente.
12:46Dallas è una polveriera ed è lui stesso a suggerirgli di non recarvisi.
12:52Ma Kennedy ignora ogni avvertimento e meno di un mese dopo la visita di Stevenson, la
12:58polveriera esplode.
12:59Recarsi in una parte della nazione dove sapeva benissimo che il disprezio e l'odio nei suoi
13:05confronti erano manifestati apertamente è stata una scelta un po' arrogante da parte
13:11del presidente.
13:12Se tutti avessero prestato maggiore attenzione agli avvertimenti non sarebbe andata in quel
13:16modo.
13:17Ma la minaccia non è rappresentata solo dagli estremisti di destra.
13:24L'assassino di JFK era già noto agli agenti dell'FBI.
13:32Ma quel militante filocomunista non era considerato potenzialmente pericoloso.
13:37OTTOBRE 1959 Quattro anni e mezzo prima dell'assassinio
13:52di John Kennedy, mentre la guerra fredda è all'apice della criticità e le tensioni tra
13:57gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sono sempre più forti, la CIA riceve una soffiata.
14:02Un ex-marine di vent'anni, nonché abile cecchino, vuole disertare e recarsi in Russia.
14:08Si chiama Lee Harvey Oswald.
14:13Bisogna considerare che vivere negli Stati Uniti per un cittadino americano è decisamente
14:19molto conveniente.
14:20Quindi se qualcuno ha intenzionato ad andarsene è normale voler scoprire il perché di questa
14:25scelta.
14:26Una militanza o un orientamento politico opposti a quello dello Stato, come nel suo caso, sono
14:32campanelli d'allarme a cui si dovrebbe fare attenzione.
14:35È la CIA a monitorare Oswald dopo la defezione e il trasferimento in Russia, in quanto agenzia
14:43deputata al controllo delle minacce esterne.
14:45Ma nel giugno del 1962, l'ex-marine torna negli Stati Uniti con la figlia e la moglie
14:51russa.
14:52Non si può dire di no a un americano che vuole tornare in patria, e dato che nel frattempo
14:57ha sposato Marina, anche lei ha diritto a tornare con lui, così tornano tutti a casa.
15:03Una volta tornato negli Stati Uniti, Oswald non è più una responsabilità della CIA.
15:09Ora è compito dell'FBI, l'agenzia che si occupa degli affari interni, tenerlo sotto
15:14controllo.
15:15Ma a quanto pare, l'FBI non viene informata dalla CIA del ritorno in patria del simpatizzante
15:22comunista.
15:23Una delle maggiori difficoltà dello spionaggio è unire i puntini, e questo è ancora più
15:28complesso quando le indagini sono svolte contemporaneamente da organizzazioni diverse.
15:33Nonostante la CIA non abbia informato l'FBI, degli agenti di Dallas scoprono poco dopo
15:39che un disertore con addestramento militare si è trasferito nella zona sotto il loro
15:44controllo.
15:45Interrogano due volte Oswald circa i suoi legami con l'Unione Sovietica, ma entrambe
15:51le volte lui si rifiuta di collaborare.
15:54Così, dato che l'FBI non ha altri motivi per trattenerlo, viene rilasciato.
15:59Dopo essere stato interrogato dall'FBI, nell'aprile del 1963, Oswald si è trasferito
16:21a New Orleans.
16:24Progetta di aprire nella città una sede di un'organizzazione a supporto di Cuba e del
16:30suo nuovo regime comunista.
16:32Lee Harvey Oswald fa parte di un movimento di comunisti statunitensi che opera su scala
16:39nazionale e che si oppone alla visione anticomunista, anticubana e anticastrista che caratterizza
16:45il presidente Kennedy e di conseguenza tutto il suo governo.
16:49Due anni prima, JFK ha provato a rovesciare il leader comunista cubano Fidel Castro con
16:54la tristemente famosa invasione della Baia dei Porci.
16:58Dopo il colpo di stato fallito, chiunque simpatizzi per Cuba viene automaticamente sospettato
17:03dai servizi segreti.
17:04Ma a causa della mancanza di comunicazione tra le agenzie dell'FBI, il filo comunista
17:12Lee Harvey Oswald non viene considerato una vera e propria minaccia.
17:16Negli anni 60, l'FBI aveva molti uffici sparsi per il paese che non sempre comunicavano
17:25tra loro in maniera efficace.
17:26È quindi plausibile che un ufficio avesse determinate informazioni e che queste non
17:31venissero subito condivise con gli altri.
17:33A New Orleans, Lee Harvey Oswald attira l'attenzione delle autorità essenzialmente perché è un
17:40attivista di estrema sinistra.
17:42Il problema è che per l'FBI l'attivismo di estrema sinistra non è ancora associato
17:47a una minaccia terroristica.
17:48Oswald viene arrestato anche a New Orleans, ma di nuovo si rifiuta di collaborare con
17:54l'FBI.
17:55Viene accusato di disturbo della quiete pubblica, ma dopo essere stato rilasciato fa perdere
18:00velocemente le sue tracce.
18:01Se ci fosse stata maggior comunicazione tra i vari uffici, forse le cose sarebbero andate
18:09in modo diverso.
18:11Sono stati fatti degli errori, non sono state condivise tutte le informazioni e la situazione
18:17non è stata analizzata correttamente, ma l'errore più grave è stato non confrontarsi
18:22su cosa significasse tutto quanto.
18:24Due mesi prima dell'assassinio del Presidente Kennedy, l'FBI perde le tracce di Lee Harvey
18:36Oswald.
18:37Qualcun altro, però, potrebbe ancora fermarlo, come si evince da alcuni documenti rilasciati
18:44nel 2017.
18:45In quel periodo la CIA ha delle prove che Oswald è in contatto con il KGB, l'Agenzia
18:51di spionaggio russa.
18:52Purtroppo, però, non fa nulla a riguardo.
18:55Perché un cittadino americano telefonava in Unione Sovietica e in particolare al KGB
19:04e perché nessuno ha indagato più a fondo?
19:06Mentre l'FBI prova a localizzare Lee Harvey Oswald, l'ex Marine è sparito di nuovo.
19:21Questa volta attraversa il confine e lascia gli Stati Uniti.
19:26Nel settembre del 63, Lee Harvey Oswald raggiunge Città del Messico in autobus.
19:33Ed è in questo momento che attira l'attenzione della CIA, perché è un cittadino americano
19:40che ha lasciato gli Stati Uniti e sta intavolando delle comunicazioni con l'Ambasciata Sovietica
19:45e con quella cubana presenti a Città del Messico, presumibilmente con l'intenzione
19:50di chiedere un visto.
19:51Quindi è probabile che stia considerando di tornare in Unione Sovietica.
19:56Non era tanto il fatto che fosse andato in Messico a dover testare i sospetti, il vero
20:00campanello d'allarme era che si era recato sia all'Ambasciata Cubana che a quella Sovietica,
20:06le autorità avrebbero dovuto intuire che non si trattava di un viaggio di piacere.
20:09Dei documenti declassificati rivelano che la CIA ha intercettato le telefonate fatte
20:16da Oswald dalle due ambasciate in Messico.
20:19L'hanno sentito parlare a un ufficiale del KGB, appartenente a un dipartimento top secret
20:25che si occupava di sabotaggi e omicidi.
20:28Mentre Lee Harvey Oswald si trova in Messico fa una telefonata all'Ambasciata Sovietica
20:35direttamente al KGB.
20:37Il fatto che un cittadino americano viaggi fino in Messico, vada all'Ambasciata Sovietica
20:42e usi la loro linea per telefonare al KGB a Mosca avrebbe dovuto far suonare non uno
20:47ma un'infinità di campanelli d'allarme.
20:50Nonostante le intercettazioni delle telefonate tra Oswald e un dipartimento dell'Agenzia
20:56di spionaggio sovietica, strettamente collegato agli assassini politici, la CIA non fa nulla
21:02a riguardo e Oswald ritorna negli Stati Uniti.
21:05Il punto è in quale momento ci si sarebbe dovuti preoccupare di Oswald.
21:10Avere delle idee di sinistra non era abbastanza per costituire una minaccia ma una volta divenuto
21:15estremista avrebbe dovuto destare sospetti.
21:18Una volta tornato negli Stati Uniti, il disprezzo di Oswald per la politica americana cresce
21:26esponenzialmente.
21:27E la cosa preoccupante è che questo simpatizzante comunista in contatto con il KGB viene lasciato
21:33libero di circolare per il paese.
21:35Nei mesi precedenti l'assassinio di JFK, le agenzie di spionaggio non riescono a riconoscere
21:48l'effettiva minaccia rappresentata dall'IRB Oswald.
21:52L'ex marine, nonché cecchino, è sospettato di avere contatti con un agente del dipartimento
21:58del KGB specializzato in omicidi.
22:01Se solo le varie agenzie unissero tutti i puntini, potrebbero ancora fermarlo.
22:08Oggi sappiamo che erano stati raccolti dalle varie agenzie dei piccoli indizi che suggerivano
22:15un possibile attentato al presidente.
22:1715 ottobre 1962.
22:29Poco più di un anno prima di Dallas, il delegato della marina statunitense a Canberra, in Australia,
22:36riceve una telefonata che rivela l'esistenza di un complotto per uccidere Kennedy.
22:39Un giorno un uomo telefona alla marina dicendo di essere un autista polacco, assunto come
22:48chauffeur per accompagnare degli ufficiali sovietici nei loro viaggi in giro per l'Australia.
22:53Afferma di aver origliato, mentre era in servizio, alcune conversazioni riguardanti cospirazioni
22:59omicide e, in particolare, un complotto per uccidere il presidente Kennedy.
23:04L'informatore anonimo sostiene che i paesi della Cortina di Ferro sono disposti a pagare
23:10100.000 dollari per l'omicidio del presidente americano.
23:12Quando le autorità australiane indagano sulla telefonata, però, non c'è traccia di nessun
23:18autista, né tanto meno di un qualsiasi impiegato polacco in servizio presso l'ambasciata sovietica.
23:23In quel momento il presunto autista polacco viene liquidato semplicemente come un pazzo
23:31e non viene preso sul serio. Quindi l'informazione non viene considerata attendibile e non viene
23:37riportata dall'ufficio australiano ai piani alti di Washington.
23:41La telefonata è archiviata come uno scherzo e l'avvertimento di un possibile attentato
23:48alla vita di JFK non viene riferito ai servizi segreti statunitensi. Se fosse stato preso
23:53sul serio, gli addetti alla sicurezza del presidente sarebbero stati avvertiti della
23:58possibile minaccia e sarebbero stati in allerta.
24:03La condivisione delle informazioni è cruciale nello spionaggio nazionale e internazionale
24:08e una delle priorità dei servizi segreti è stare in allerta per non essere colti di
24:13sorpresa nel caso di avvertimenti.
24:15Nel jargo dello spionaggio questo è chiamato il chiacchiericcio. Si tratta di un massiccio
24:21aumento di discorsi o messaggi, a volte in codice o comunque poco specifici, che però
24:26girano tutti intorno allo stesso argomento e finiscono per indirizzare l'attenzione
24:32verso un evento preciso che potrebbe accadere a breve.
24:35Il giorno dell'assassinio, poco prima di mezzogiorno, il corteo presidenziale di Kennedy
24:43lascia l'aeroporto e si dirige verso il centro di Dallas. 35 minuti prima che Lee Harvey
24:49Oswald spari il primo colpo, a 8.000 chilometri di distanza dall'altra parte dell'oceano
24:55atlantico, arriva un'altra telefonata misteriosa.
24:58Un giornalista di Cambridge, in Inghilterra, riceve una telefonata anonima e lo avverte
25:05con urgenza che c'è un grande scoop in arrivo e che, se vuole aggiudicarselo, deve
25:11chiamare immediatamente l'ambasciata americana.
25:14La soffiata è così vaga che il giornalista la ignora.
25:18Rispetto agli anni Sessante, esaminare il chiacchiericcio è ancora più complicato
25:22oggi. Individuare la soffiata in mezzo al mare e le informazioni che arrivano è come
25:27cercare un ago in un pagliaio.
25:29Non appena si diffonde in tutto il mondo la notizia dell'assassinio di JFK, il giornalista
25:37contatta la polizia. I servizi segreti inglesi avvisano l'ufficio della CIA a Londra e alla
25:43fine l'informazione raggiunge l'FBI.
25:46Il giorno seguente, l'autista polacco di Canberra richiama la base navale per sapere
25:52se hanno tenuto conto della soffiata fatta l'anno prima.
25:55Ma in entrambi i casi hanno detto troppo poco, ed è troppo tardi.
26:00La loro mancanza di immaginazione è stata fatale. Nonostante ci fossero state soffiate
26:07che avvisavano di un probabile complotto contro Kennedy, nessuno le ha mai considerate abbastanza
26:13concrete da obbligare il presidente a non viaggiare più su auto decappottabili mentre
26:19attraversava le città.
26:20La CIA e l'FBI avevano tutti i pezzi del puzzle tra le mani, ma non hanno saputo ricomporli
26:26per ricostruire il quadro generale.
26:28Già parecchio tempo prima dell'attentato, ci sono nell'aria molteplici segni di quello
26:36che sta per accadere, dalle soffiate ignorate ai rapporti di Lee Harvey Oswald con il dipartimento
26:42omicidi del KGB. Poi, come se non bastasse, pochi giorni prima dell'assassinio i servizi
26:48segreti indicano inconsapevolmente al cecchino la posizione perfetta in cui appostarsi.
26:54Se volessi far uccidere il presidente durante un corteo, quello sarebbe il percorso perfetto.
27:00Nel tentativo di guadagnare consensi in Texas, JFK accetta di fare un corteo presidenziale
27:14di 45 minuti nelle strade di Dallas, prima del pranzo d'affari in programma.
27:18È comprensibile che un leader che punta molto sulla vicinanza alle masse, ai cittadini e
27:25ai potenziali elettori voglia farsi vedere in un corteo presidenziale per le vie della
27:29città. Ma col senno di poi mettersi in una posizione così vulnerabile è stato a dir
27:35poco avventato.
27:36Otto giorni prima della visita a Dallas, un agente dei servizi segreti verifica il percorso
27:43del corteo e lo approva, segnando per sempre il destino del presidente. Il corteo farà
27:49attraversare a Kennedy Dilley Plaza e fiancheggerà numerosi edifici molto alti, compreso il Texas
27:56School Book Depository, da cui è partito il colpo fatale.
27:59Se devi proteggere qualcuno non puoi considerare solo cosa c'è a livello del terreno, devi
28:06pensare a 360 gradi. Non devi ragionare come un agente dei servizi segreti, ma come l'assassino.
28:14E c'è ancora un altro grande difetto nel percorso. Arrivando a Dilley Plaza, il corteo
28:20deve diminuire molto la velocità per poter girare su Elm Street.
28:24Non è una curva a sinistra come tante altre, è una curva molto stretta, quasi a gomito,
28:31quindi il veicolo deve quasi fermarsi o comunque andare a una velocità molto bassa per girare
28:36su Elm Street.
28:38Da una delle finestre più alte del Book Depository, l'auto è il bersaglio perfetto per l'abile
28:44cecchino.
28:45Bisogna evitare di stare fermi o di stare nel punto X, come viene chiamato nel gergo
28:52dei servizi segreti. Infatti quando sei nel punto X o quando sei fermo, è molto probabile
28:57essere colpiti.
28:58I servizi segreti fanno un altro grave errore. Il tragitto del corteo viene comunicato a
29:06tutte le forze dell'ordine coinvolte nella visita del Presidente, eccetto l'FBI. L'unica
29:13che avrebbe potuto vedere una possibile minaccia nel percorso scelto. Infatti l'ufficio locale
29:19dell'FBI ha finalmente rintracciato Lee Harvey Oswald. È tornato a Dallas ed è stato appena
29:28assunto al Texas School Book Depository.
29:31FBI e CIA avrebbero dovuto condividere tra loro le informazioni che avevano raccolto,
29:37ma come ben sappiamo c'era una forte rivalità tra loro in quel momento storico e purtroppo
29:42non hanno saputo collaborare.
29:44Il 19 novembre, quattro giorni prima della visita di JFK, l'ufficio dell'FBI del posto
29:51scopre l'esatto percorso che compirà il corteo presidenziale. Non da canali ufficiali, ma
29:57leggendolo sul quotidiano locale.
29:59Meno informazioni di Voogie, maggiore è la sicurezza. Pubblicare il percorso è una pazzia.
30:07Pubblicare il percorso del corteo permette la massima esposizione di JFK al pubblico,
30:14ma anche all'infallibile mira del cecchino, Lee Harvey Oswald.
30:19Credo che se i servizi segreti avessero saputo che qualcuno di così controverso come Oswald
30:26lavorava proprio in un edificio lungo il percorso, avrebbero fatto in modo di cambiare
30:31strada o almeno l'avrebbero messo sotto sorveglianza.
30:35Invece, alle 11 e 55 del 22 novembre 1963, Oswald è in posizione alla finestra del sesto
30:44piano dell'edificio e un altro errore di procedura a carico dei servizi segreti gli permetterà
30:51di agire indisturbato.
30:53Erano a corto di personale e l'hanno riconosciuto come un altro punto debole, un altro loro
30:59errore.
31:07Al giorno d'oggi, i servizi segreti hanno un budget annuo di circa 2 miliardi di dollari
31:12e contano più di 3.000 agenti speciali.
31:14Nel 1963, invece, il loro budget era di circa 20 milioni di dollari.
31:22E l'uomo più potente al mondo aveva solo 28 agenti a fargli da scorta 24 ore su 24.
31:30È un numero estremamente basso, considerato che avrebbero avuto a che fare con una folla
31:35e con numerosi veicoli in movimento, avrebbero dovuto mettere in sicurezza tutto ciò che
31:39lo circondava, edifici compresi.
31:41Per la visita a Dallas, i servizi segreti insistono che gli ufficiali del posto facciano
31:46sorveglianza dai tetti alle due estremità del corteo presidenziale.
31:51Ma durante i 45 minuti di tragetto, è compito degli agenti speciali controllare le finestre
31:57mentre passano con le auto.
32:01Quando i Kennedy arrivano a Dallas ad attenderli, in effetti ci sono molte persone in protesta,
32:07ma ci sono anche molte altre entusiaste della loro visita e che festeggiano il loro passaggio.
32:12In quel momento storico, evacuare gli edifici per sicurezza non è ancora la prassi, anzi,
32:18il presidente vuole proprio che la gente apra le finestre per vederlo, o che almeno lo veda passare dal vetro.
32:25E in più i servizi segreti non controllano se ci siano cecchini.
32:30Col senno di poi viene da chiedersi, ma perché?
32:34Quel giorno, 20.000 finestre vedono passare il corteo di JFK.
32:39All'indomani del suo assassino però, i protocolli dei servizi segreti vengono praticamente rivoluzionati.
32:47Nessuno può prevedere il futuro, ma d'altro canto, in un'era di innocenza in cui tutti credono di essere invincibili
32:53e che niente possa andare storto, è più facile fare errori simili, sottovalutare gli avvertimenti
33:00e non capire un po' ingenuamente la gravità della situazione.
33:03Al giorno d'oggi, quando il presidente è in visita da qualche parte, si fa di tutto e di più.
33:09Si rimuovono le cassette della posta lungo il tragitto del corteo, si sigillano i tombini,
33:14si mettono squadre di cecchini sui tetti alla ricerca di un possibile attentatore.
33:19Ma quello del 63 era un mondo totalmente diverso.
33:23E l'assassinio del presidente ha reso le mancanze dei servizi segreti di dominio pubblico.
33:29Il percorso del corteo che prevede un notevole rallentamento in un punto,
33:33l'esatto tragitto pubblicato sui quotidiani e la mancanza di personale
33:38espongono il presidente a un grosso rischio.
33:42Ma il problema più grande a livello di sicurezza è proprio dovuto al design della sua auto.
33:48Alla fine, il problema più grande di tutti è senza dubbio l'auto, l'auto, l'auto.
33:53Prima dell'assassinio di JFK, tutti, dai servizi segreti ai funzionari della Casa Bianca
33:59e perfino il presidente stesso, ignorano o non colgono proprio i segnali
34:04che preannunciano il pericolo imminente.
34:10Ma c'è un'altra cosa che rende Kennedy ancora più vulnerabile
34:14ed è la sua limuzione.
34:17L'auto di JFK è una Lincoln Continental modificata, soprannominata SS-100X.
34:24Costata l'equivalente di più di un milione di dollari del giorno d'oggi,
34:27è un'auto esteticamente bellissima.
34:31Rapportando la sua caratteristica, la caratteristica del suo design
34:35e la caratteristica del suo design,
34:37la caratteristica del suo design e la caratteristica del suo design
34:42è un'auto esteticamente bellissima.
34:45Rappresenta lo stile dei Kennedy e in particolare del presidente.
34:49È quel genere di macchina capace di attirare l'attenzione di chiunque.
34:55Invece di essere nera come la classica auto presidenziale,
34:58la limousine di JFK è blu con finiture cromate per venire meglio in foto.
35:03In più, è una decappottabile.
35:06Non è la classica auto presidenziale,
35:08ma in fondo Kennedy non è il classico presidente che tutti si aspettano,
35:12quindi si addicono l'un all'altro.
35:15Ma al contempo, una limousine non è esattamente il modello di auto più sicuro.
35:20La sua limousine presidenziale non è un'auto sicura,
35:23non è blindata e non ha nessun dispositivo di sicurezza.
35:27Ad esempio, non ha le fiancate o i vetri a prova di proiettile.
35:32Gli unici accorgimenti che garantiscono una maggiore sicurezza
35:35sono il retro più spazioso,
35:37dei predellini estraibili ai lati
35:39e delle pedane nella parte posteriore,
35:41dove possono appoggiarsi gli agenti della scorta.
35:48Infine, l'auto ha un accessorio a cui Kennedy tiene molto,
35:51i sedili posteriori, sollevabili idraulicamente.
35:55Hanno installato nella parte posteriore un sedile sollevabile
35:59per far sedere il presidente più in alto
36:01e far sì che la gente per le strade lo vedesse meglio mentre passava.
36:05Il sedile posteriore sollevabile, però,
36:07rende JFK un bersaglio ancora più facile.
36:13Il presidente degli Stati Uniti non avrebbe dovuto viaggiare su un'auto simile.
36:20Un'altra decisione fatale, questa volta presa dallo stesso presidente,
36:24lo lascia ancora più esposto.
36:27Kennedy, infatti, ha chiesto di rimuovere il tettino della limousine.
36:32Hanno telefonato agli agenti dei servizi segreti all'aeroporto di Dallas
36:36e hanno chiesto com'era il meteo laggiù.
36:38Hanno risposto che c'era bel tempo e che il cielo si stava schiarendo.
36:47Quindi non c'è assolutamente niente a bloccare il colpo che sparerà lì Harvey Oswald.
36:52Non era l'auto adeguata.
36:55Oggi, la limousine presidenziale
36:57è uno dei veicoli più sicuri in tutto il mondo.
37:00Il mondo d'oggi è completamente diverso.
37:02Siamo tutti più cinici e consapevoli delle cose terribili che possono accadere.
37:07La limousine su cui viaggia oggi il presidente è soprannominata la bestia.
37:11Le funzionalità del veicolo sono riservate,
37:14ma vi basti sapere che è praticamente impenetrabile.
37:16Mettere il presidente degli Stati Uniti su una decapottabile nel 1963
37:21è stata una scelta decisamente stupida
37:23e ha dato una bella lezione ai servizi segreti.
37:27È inconcepibile far viaggiare un presidente su una decapottabile
37:31e perfino il papa alla papa mobile per viaggiare protetto.
37:35Seduto sul sedile posteriore,
37:37sollevato in una limousine decapottabile,
37:40JFK è il bersaglio perfetto.
37:43Ma il giorno della sua morte, il presidente fa anche un altro errore.
37:47Mentre il corteo procede per le strade di Dallas,
37:50Kennedy dovrebbe essere fisicamente circondato dalla sua scorta,
37:54ma ha ordinato loro di tenersi a debita distanza.
37:57Un vero e proprio errore fatale.
38:02In un certo senso,
38:03sembra quasi che abbiano sbagliato deliberatamente
38:06e favorito il gesto di Lee Harvey Oswald.
38:18Mentre il corteo presidenziale di JFK attraversa le strade di Dallas,
38:22la folla può vedere da vicino il carismatico e giovane presidente
38:26e la sua affascinante consorte.
38:29JFK è ovviamente molto popolare
38:31e ad accoglierlo c'è una folla immensa
38:33arrivata per mostrargli il proprio supporto.
38:36È uno dei motivi per cui è così amato dalle masse.
38:42Il protocollo standard prevede che le guardie del corpo
38:45stiano il più possibile vicine alla limousine.
38:49Ma JFK vuole fare colpo su Dallas
38:52e non vuole che gli agenti della sicurezza
38:54si frappongano fra sé e gli elettori.
38:58Kennedy vuole mostrarsi come un uomo del popolo,
39:01vicino al popolo.
39:02Non vuole nessuna barriera tra sé e i cittadini.
39:05Tuttavia questo lo sottopone inevitabilmente a un rischio maggiore.
39:10Gli agenti della sicurezza accettano con riluttanza
39:14l'ordine di mantenersi a distanza.
39:16Viaggiano a bordo della seconda macchina
39:18con l'ordine di avvicinarsi solo se la limousine
39:21dovesse rallentare.
39:24JFK viaggia su una decappottabile senza agenti a bordo.
39:28È ben visibile, sta anche sopra elevato.
39:30Non avrebbero potuto organizzare un corteo migliore
39:32per farlo assassinare.
39:34Quando Lee Harvey Oswald preme il grilletto
39:37per la prima volta alle 12 e 30,
39:39la gente più vicino inizia a correre verso il presidente.
39:42Ma è a più di sette metri di distanza.
39:46Quando protegge qualcuno è fondamentale stargli vicino,
39:49così vicino da essere in grado di toccarlo.
39:51Quel giorno non è andata così.
39:55Quando la gente raggiunge la limousine presidenziale,
39:58gli agenti della sicurezza si allontanano
40:01Quando la gente raggiunge la limousine presidenziale,
40:04Kennedy è già stato raggiunto da un secondo colpo,
40:07questa volta fatale.
40:10Bisogna restare sempre molto vicino
40:12alla persona che si deve proteggere.
40:14Un agente non è più veloce di un proiettile,
40:16soprattutto se si trova a debita distanza,
40:18quindi la sua scorta non è riuscita a raggiungerlo in tempo.
40:22Se solo gli agenti fossero stati sui predellini,
40:24avrebbero potuto almeno fargli da scudo.
40:27La decisione di John Kennedy
40:29di tenere lontana la sua scorta
40:31è un gravissimo errore.
40:35Ma anche se gli agenti fossero stati in posizione
40:37sui predellini,
40:39molti di loro non sarebbero stati in grado
40:41di reagire prontamente,
40:43dopo aver passato la sera precedente
40:45a bere fino a tarda notte.
40:47Ripensandoci, non riesco proprio a capacitarmi
40:49di come abbiano potuto pensare
40:51di tenere il presidente degli Stati Uniti al sicuro
40:53con una tale disorganizzazione.
41:00Durante l'inchiesta sull'assassinio di JFK,
41:02molti agenti dei servizi segreti
41:04dichiarano di aver pensato
41:06che il primo sparo fosse solo un mortaretto.
41:10Dieci giorni dopo, però,
41:12il Washington Post fornisce un'altra motivazione
41:14per la scarsa reattività di alcuni di loro,
41:16i postumi di una sbornia.
41:20Non puoi assolutamente essere di servizio
41:22se la sera prima sei uscito e hai bevuto.
41:24Io lo so,
41:26da ex comandante dell'FBI,
41:28quegli agenti non avrebbero dovuto lavorare.
41:32La sera prima del corteo presidenziale,
41:34sei membri della scorta di JFK
41:36si riuniscono a bere fino a tarda notte.
41:40Alcuni si trattengono fino alle tre del mattino.
41:44È l'esempio calzante
41:46di quanto fossero tutti troppo ingenui.
41:50Un agente deve essere sempre pronto all'azione,
41:52quindi il consumo di azione
41:54o altre sostanze è tassativamente vietato.
41:58Dopo l'assassinio,
42:00molti dei presenti affermano di aver visto
42:02la canna di un fucile
42:04a una finestra del Texas School Book Depository.
42:08Non essendo in forma,
42:10gli agenti non hanno osservato attentamente
42:12ciò che li circondava.
42:14Bisogna sempre stare allerta,
42:16tenersi pronti a ogni evenienza,
42:18ma quel giorno la fortuna
42:20era a favore di Lee Harvey Oswald.
42:24Se la scorta di JFK
42:26fosse stata al massimo della forma
42:28e posizionata al suo fianco,
42:30forse il presidente sarebbe sopravvissuto.
42:36Kennedy viene prima colpito al collo,
42:38il proiettile passa da parte a parte
42:40e il presidente rimane seduto,
42:42quindi resta un bersaglio facile
42:44per Lee Harvey Oswald,
42:46che con il secondo colpo
42:48riesce a raggiungerlo alla nuca
42:50e gli fa esplodere il cranio.
42:54Alle 13,
42:56John Kennedy viene dichiarato morto
42:58al Parkland Memorial Hospital.
43:00Dopo un evento del genere
43:02non si può tornare indietro
43:04o far finta che non sia successo.
43:06È impossibile dimenticare quel giorno tremendo,
43:08l'hanno visto tutti,
43:10in prima persona o sui media.
43:12Per gli afroamericani
43:14la morte di Kennedy è stata un duro colpo,
43:16era come se avessero perso il loro paladino
43:18perché il presidente si era battuto
43:20in prima persona per i loro diritti.
43:24Non si possono attribuire
43:26gli avvenimenti del 22 novembre 1963
43:28a un unico grave errore,
43:30ma sicuramente
43:32i dieci errori fatali
43:34che hanno portato alla morte di JFK
43:36hanno fatto sì che nessun altro presidente
43:38rimanesse più così esposto a un attacco.
43:44Il sistema di sicurezza
43:46non è riuscito a stare al passo
43:48con le ambizioni del presidente.
43:50Il voler stare il più possibile
43:52in una società violenta come quella americana
43:54comporta inevitabilmente
43:56un alto rischio senza le giuste precauzioni.
44:00Guardando indietro possiamo individuare
44:02degli errori. Perché nessuno ha visto lì
44:04Harvey Oswald a quella finestra?
44:06Perché qualcosa negli indizi
44:08non torna? Perché CIA ed FBI
44:10non hanno condiviso le proprie informazioni
44:12e non hanno riconosciuto
44:14l'effettiva minaccia?
44:16Quel giorno Dallas ha aperto gli occhi a tutti
44:18su cosa un presidente può o non può fare
44:20e su quanta libertà
44:22possono avere lui e la sua famiglia.
44:24La sicurezza aumenta sempre di più
44:26col passare del tempo.