Blu Notte - Anna Laura Pedron (Il Delitto Di Via Colvera)

  • mese scorso
La giovane bambinaia Annalaura Pedron venne soffocata con un cuscino il 2 febbraio 1988. La giovane faceva parte della setta Telsen Sao, molto in voga nella Pordenone bene di fine anni 80.

Category

📺
TV
Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00Il caso che raccontiamo questa sera è uno dei più misteriosi, agghiaccianti e toccanti che abbiamo mai raccolto.
01:20Gli elementi sono quelli di un vero e proprio film del terrore, un film di Dario Argento o di Roman Polanski oppure di John Carpenter come Halloween.
01:29C'è una setta, una babysitter, un omicidio, un bambino che piange, eppure a guardarlo bene non è proprio così.
01:36Intanto non si tratta di un film o di un romanzo, ma di un fatto vero, un fatto di cronaca.
01:40E poi, dietro a tutto questo, dentro a tutto questo, c'è una persona, c'è una ragazza che è più di un personaggio o un titolo di cronaca, la babysitter della setta.
01:50C'è Anna Laura, che è molto di più, che sarebbe stata molto di più se non fosse successo qualcosa.
01:56Questo qualcosa accade a Pordenone, in un tranquillo condominio di periferia, il 2 febbraio 1988.
02:13La nostra storia inizia veramente come un film del terrore, ed inizia con il suono più inquietante che si possa immaginare, un bambino che piange.
02:27Il bambino si chiama Andrea, ha 20 mesi, e a sentirla è sua madre.
02:31La signora Marina è tornata a casa attorno alle 12.45, come tutte le mattine, dopo essere stata a scuola a prendere la figlia grande.
02:39A casa, nell'appartamento numero 14 di via Colvera numero 4, c'è Andrea, assieme alla babysitter, come quasi tutte le mattine da circa un mese.
02:49La signora Marina infila la chiave nella serratura per aprire la porta, ma questa non funziona, non gira, come se ci fossero altre chiavi infilate dall'altra parte.
02:59Allora bussa, piano e due volte, per non svegliare Andrea e per far capire alla babysitter che è lei, è una di famiglia, che può aprire senza problemi, ma niente, la babysitter non viene ad aprire.
03:11Allora prova a suonare, prima piano e poi più forte, ed ecco che Andrea si mette a piangere, ma nessuno viene ad aprire.
03:19La signora Marina si preoccupa, dietro a quella porta c'è suo figlio che piange, eppure la babysitter non viene ad aprire. Perché? Dov'è?
03:30La signora Marina, allora, corre al piano di sopra, al quinto, dove abita la famiglia Tesolin, da lì telefona di sotto, a casa, ma il telefono è occupato, sempre occupato.
03:42Da chi, se nessuno risponde al campanello della porta?
03:45Sempre più allarmata, la signora Marina si affaccia al terrazzo dei signori Tesolin, si sporge per guardare nell'appartamento di sotto, prova a chiamare la babysitter, ma niente, c'è solo Andrea che piange.
03:56Allora si spaventa davvero e chiama i vigili del fuoco. I vigili del fuoco arrivano attorno a Luna, salgono sul terrazzo dell'appartamento, forzano la finestra ed entrano.
04:09La signora Marina, intanto, aspetta sul pianerottolo, dopo aver lasciato la figlia grande di sopra dai signori Tesolin.
04:15Il vigile del fuoco che le apre ha un'aria sconvolta e le dice che forse è meglio se non entra, ma non è possibile, la signora Marina non ci pensa neanche a non entrare,
04:23là dentro c'è suo figlio che piange, per cui sposta di lato il vigile del fuoco ed entra di corsa, diretta verso la camera di Andrea.
04:31Ma mentre attraversa l'ingresso, in fretta, nota qualcosa nel soggiorno, qualcosa di strano.
04:44Distesa su un tavolo nell'angolo della camera, dietro un divano, c'è lei, la babysitter che non rispondeva.
04:51Si vede subito, si capisce, anche passando così di corsa, che è morta.
04:56La ragazza si chiama Anna Laura e ha 21 anni.
04:59Alla polizia, agli agenti Pezzulle ed Arroz della volante che interviene subito e poi anche ai funzionari della squadra mobile e della scientifica che arrivano subito dopo, appare chiarissimo che è stata uccisa.
05:10Ce lo racconta l'ispettore superiore Antonio Bovio, allora sovrintendente alla squadra mobile della questura di Pordenone, intervistato da Lorenzo Viganò.
05:19Ispettore Bovio, come si presentava la scena del delitto?
05:23La scena del delitto, la stanza che era un soggiorno, non apparve messa a suo quadro.
05:33Solo l'angolo del salotto, il tappeto, la poltrona, il tavolino erano abbastanza un po' mossi, spostati, non messi in ordine.
05:49Tant'è che la lambada in vetro del soggiorno era rovesciata e rotta in più parti, vi era un cuscine che sicuramente faceva parte dell'arredo del salotto che si trovava a fianco al volto della povera ragazza.
06:09Voi capiste subito che si trattava di un omicidio?
06:13Sì, perché a parte i segni di collottazioni che erano abbastanza evidenti, sia per la lambada e sia per altre cosettine, quindi immediatamente ipotizziamo che fu prima strancolato e poi soffocato con il cuscino.
06:35Anna Laura è stata uccisa e nel suo omicidio ci sono tanti particolari misteriosi, contraddittori, quasi paradossali.
06:44Giace su un tavolino di vetro, supina, con le gambe piegate ad angolo retto e le braccia aperte come in croce.
06:51È seminuda, ha la canottiera e la maglia della tuta sollevate sopra il petto e ha gli slip e i calzoni abbassati fino quasi alle caviglie, ma non è stata violentata.
07:02Addosso ha numerose ferite, al petto, al collo, alla parte anteriore delle spalle, che sembrano prodotte con un oggetto accuminato e tagliente, come uno dei cocci di una lampada che viene trovata accanto a lei.
07:16Vicino ad Anna Laura c'è anche un coltello dalla lama seghettata, uno di quelli che si usano in cucina, però non è stato quel coltello a produrre le ferite, perché sono diverse e perché il coltello ha la lama perfettamente pulita.
07:30E poi, comunque, Anna Laura non è morta per quelle ferite. Anna Laura è stata soffocata. Qualcuno le ha premuto sul volto un cuscino che viene ritrovato ancora schiacciato sul suo viso.
07:42Prima, però, ha cercato di strangolarla, come dimostra un lungo segno dello spessore di 6 mm che le corre attorno al collo.
07:49A parte questo, a parte quell'angolo della camera, a parte una poltrona spostata e il tappeto e quella lampada che è caduta rompendosi, a parte alcune ferite che Anna Laura ha sul palmo della mano e uno strano pezzo di nastro adesivo che viene trovato attorcigliato vicino al suo braccio, a parte questo non ci sono altri segni di collutazione e di disordine.
08:10C'è sangue, però. Strane macchie di sangue in giro per casa. All'ingresso ce n'è una su un'argentina di proprietà di Anna Laura e un'altra sul citofono che apre la porta. Ce ne sono sui vestiti di Anna Laura, sulla tuta e sui calzoni.
08:24E poi ce n'è una sul manico di quel coltello seghettato, non sulla lama, sul manico. In cucina ci sono macchie di sangue sull'anta di un pensile che custodiva quel coltello, in alto, lontano dalle mani dei bambini.
08:38E poi ce ne sono nel lavello, colate assieme all'acqua in un bicchiere che ci stava sotto, come se qualcuno si fosse lavato le mani e poi se le fosse asciugate.
08:48Inoltre ci sono due particolari strani ancora. Il telefono ha la cornetta sollevata e appoggiata di fianco all'apparecchio e le chiavi, che di solito stavano su una mensola di fianco alla porta, sono inserite nella serratura.
09:02A parte questo, tutto come sempre e dall'appartamento non manca nulla. Sarebbe stata una giornata come tutte le altre. La signora Marina avrebbe aperto la porta, avrebbe salutato Anna Laura, avrebbe ripreso il piccolo Andrea e Anna Laura sarebbe ritornata a casa.
09:19E invece no, Anna Laura è morta, l'hanno uccisa, l'hanno soffocata con un cuscino. Chi e perché? Cosa c'è dietro questo omicidio?
09:28Chi è veramente Anna Laura? Anna Laura è la babysitter del piccolo Andrea, va bene, ma non basta, perché Anna Laura non è veramente una babysitter, fa quel lavoro soltanto da un mese, non è quella la sua aspirazione, è soltanto un lavoro temporaneo trovato per guadagnare un po' di soldi.
09:45Anna Laura, lo abbiamo detto, ha 21 anni, è una ragazza molto bella e molto particolare. Ce lo racconta sua madre, Paola Pedroni, intervistata da Lorenzo Viganò.
09:54Signora Pedroni, chi era Anna Laura? Era una ragazza molto riservata, timida, introversa, ma capace di slanci, di curiosità, di fantasia.
10:16Era la primogenita delle sue tre figlie? Sì, la primogenita. Che tipo di rapporto aveva con lei?
10:26Il rapporto potrei dire che si è fermato quando aveva 16 anni. Fino a 16 anni è stata una ragazza normale, come tante, inserita nella famiglia normalmente.
10:48Era una ragazza piena di interessi? Sì, andava alla scuola, faceva il liceo, le piaceva studiare e pensava di continuare gli studi dopo il liceo. Era una ragazza normale, le cose che succedono in ogni famiglia, i rapporti con le sorelle, niente di straordinario.
11:18Era una ragazza bella, molto intelligente, brillante, anche molto riservata. Anna Laura è una ragazza piena di interessi, a cui piace studiare, piace scrivere, tanto che dice che diventerà una giornalista.
11:30Anna Laura è una ragazza con una forte personalità, fino da piccola, anche nei rapporti con le sorelle. Ce lo racconta una di queste, Silvia, intervistata per noi da Alessandro Riva.
11:40Silvia, tu sei la più piccola delle sorelle Pedron. Anna Laura com'era con te? Avevate un rapporto alla pari o si sentiva la differenza di età?
11:48La differenza di età non è mai stata un problema, due anni e mezzo non sono tanto. Io ne faccio una questione di personalità di Anna Laura, è sempre stata la più grande, ma proprio la più seria, la più posata e quella a cui noi andavamo dietro.
12:11Non so esattamente, perché comunque tra lei e la Francesca c'è un anno di differenza che non è niente, però l'Anna Laura era il capo, più o meno.
12:22Anna Laura è il capo, come succede tra fratelli e sorelle. Tutto questo però fino a 16 anni. A 16 anni succede qualcosa. La famiglia di Anna Laura viene contattata da un'amica.
12:33C'è un uomo che ha fatto esperienze extrasensoriali e attorno a questo sta costituendo un gruppo. La famiglia di Anna Laura prende le distanze, ma Anna Laura no.
12:44Le figlie di questa signora sono sue coetanee, vanno a scuola con lei, si stanno avvicinando a quell'uomo e al suo gruppo e anche lei si lascia attrarre.
12:52A 16 anni succede qualcosa. Anna Laura entra in una setta.
12:57A un certo punto a 16 anni accade qualcosa. Che cosa accade ad Anna Laura?
13:03Da i 16 ai 20 anni era come se non fosse più con noi. Era come se non partecipava più alle cose di famiglia, si asteneva da qualsiasi cosa e non collaborava più a niente.
13:27Non scambiava con noi più pensieri, più niente. L'unica cosa che esisteva era il gruppo.
13:39La nostra figlia viene totalmente fagocitata e noi tutti ci siamo trovati davanti passando sempre pochissimo tempo e poi per lungo tempo ancora.
13:53Era una specie di automa, non aveva più sguardo, non era nemmeno più la ragazza allegra, argota e spiritosa che conoscevamo.
14:04Anna Laura diventa un'altra, un'altra persona, distaccata, distante, un'automa, una che vive lì ma è sempre altrove, al centro, con la setta.
14:15Come si era evoluto il rapporto tra di voi?
14:18Non si era evoluto, si era involuto. Non esisteva, da un certo punto in poi non esisteva rapporto.
14:27L'ultimo periodo in cui eravamo io e lei sempre a casa da sole, eravamo nello stesso posto e poi riuscivamo ai 24 ore a non incontrarci nemmeno mai, non salutarci, non parlarci.
14:37Mangiavamo sempre separatamente, non esisteva niente, guardare la tv non esisteva, niente, niente.
14:45Avevate amici, interessi in comune?
14:47No, assolutamente no, vietato.
14:50Era vietato da che cosa?
14:51Dall'organizzazione della setta in sé, loro escono a gruppetti, non sono mai da soli, fanno tutto insieme, tutto quello che gli deve bastare è organizzato all'interno della setta, come gruppo proprio, per restare forte, tutto fra di loro, anche perciò erano moltissimi giovani.
15:10Tel Sensao, Cenacolo 33, popolo di Gen Shaele, così si chiama la setta.
15:16L'ha fondato un signore che si chiama Renato Minozzi e che dice di aver avuto esperienze extrasensoriali dopo aver avuto un'emoragia cerebrale.
15:24Ha avuto contatti con civiltà extraterrestri, è arrivato fino alla suprema soglia ed è tornato con i segreti del tempo, che vuole dividere con i suoi adepti, all'inizio 12 discepoli,
15:34ma che in seguito, nel periodo di massimo splendore della setta, arriveranno fino a un centinaio.
15:40All'ingresso nella setta, gli adepti devono cambiare nome.
15:43Lui, Renato Minozzi, si fa chiamare Geshar, sua figlia Shamira, Anna Laura di Venteviana.
15:51L'attività degli adepti consiste nello studiare una specie di Bibbia redatta da Renato Minozzi.
15:56Consiste nell'imparare a memoria una lingua parlata sulla Terra 25.000 anni fa e rivelata dagli extraterrestri a Minozzi, mentalmente.
16:04Nel farsi battezzare, nel praticare i riti che mesconano antiche tradizioni cattoliche ad usanze pagane e alla fantascienza.
16:13Nel vestirsi tutti uguali, con tute paramilitari, con tuniche bianche o vestiti sgargianti.
16:19Intanto lui, Renato Minozzi, compila un vocabolario di lingue Geshaeli, disegna semafori astrologici, dipinge, scolpisce,
16:28fonda una scuola per piloti astrali, per viaggi fuori dal corpo e calcola la proiezione reincarnativa di Michael Jackson.
16:36Ci sarebbe da ridere, pur con tutto il rispetto dovuto ad ogni tipo di credenza diversa,
16:41se non fosse che almeno un centinaio di persone proponde tutte le sue energie e le sue risorse nella setta.
16:46Anche Anna Laura.
16:48Chissà, forse in quel momento non è sicura come crede di essere, ed è un buon soggetto per l'abbraccio avvolgente di una setta.
16:56Forse sono quegli strani riti a colpirla, a colpire un suo senso esasperato dello spettacolo e dell'esibizione.
17:03Forse è soltanto un momento di ribellione adolescenziale.
17:07Comunque qualcosa scatta in lei, qualcosa che la fascina e la coinvolge tanto da sottrarle a lei e alla sua famiglia sei anni,
17:14forse gli anni più belli e più importanti, dai 16 ai 21.
17:19Comunque qualcosa in quel momento, poco prima di essere uccisa, qualcosa stava cambiando.
17:25A un certo punto, dopo 5 anni di permanenza all'interno di questa setta, intorno ai 21 anni di Anna Laura però succede qualche cosa. Che cosa?
17:34Succede che sembra tornare in vita.
17:39Lo sguardo non è più spento, forse spento non è la parola giusta perché tra noi e lei c'era un muro che naturalmente era espresso anche dallo sguardo.
17:56Invece sembra rianimarsi, parla normalmente, comincia a interessarsi di nuovo anche delle cose di famiglia, tutto in maniera molto lenta e molto velata.
18:12Questo cambiamento anche dovuto a un lavoro che aveva cominciato a fare?
18:15Sì, aveva fatto questo corso di laterografia e di stenografia e evidentemente qualcosa aveva aperto un piccolo orizzonte.
18:32Alla fine della scuola l'è stato proposto da uno del gruppo di fare da babysitter a due bimbi di amici loro.
18:46Quando ha cominciato ad acudire a questi due bimbi, ad uno in particolare perché l'altro era piccolissimo, tornava a casa sorridente, aperta e quindi si divertiva a raccontare le cose curiose che avevano detto,
19:03ho fatto le domande, le cose che aveva visto, le domande che le avevano fatto.
19:11Io la ripeto in cucina nella casa di allora e mi dice sai cosa mi ha detto oggi, non mi ricordo il nome del bimbo,
19:22mi ha raccontato un aneddoto veramente simpatico e lì è uscita con una risata così spontanea, così aperta, così sua, così come era solita fare prima dei 16 anni, che mi resta tuttora, la ricordo così.
19:46Anna Laura si stava svegliando, non abbastanza per il vescovo della sua diocesi che dopo la morte le negherà i conforti religiosi, ma Anna Laura si stava svegliando perché non è soltanto quello Anna Laura,
19:59non è soltanto una babysitter che fa parte di una setta, non è Ediana, è Anna Laura, una bella ragazza di 21 anni, intelligente e brillante che si sta svegliando e sta ritrovando se stessa e chissà cosa sarebbe diventata dopo, cosa avrebbe fatto?
20:12Non può, perché qualcuno la uccide, qualcuno la soffoca con un cuscino in quell'appartamento di Via Colvera, chi e perché?
20:21All'inizio in che direzione si orientarono le indagini?
20:24Cercammo di ricostruire le ultime ore della povera Anna Laura, le ultime ore in vita della povera Anna Laura e poi indirizzammo le indagini nell'ambiente dove la stessa frequentava, conoscenti, amici, parenti.
20:43Quanto durarono le indagini?
20:45Le indagini andarono avanti a tempo pieno per circa due anni.
20:50E sentiste molte persone?
20:51Sì, furono sentite oltre centinaia di persone, fra cui anche le persone del condomine dove lavorava la povera Anna Laura.
21:06Le indagini non sono facili, per prima cosa la polizia ricostruisce i movimenti compiuti da Anna Laura quella mattina, ma quella mattina Anna Laura non ha fatto niente di particolare.
21:17È uscita di casa verso le otto e avrebbe preso la bicicletta, ma ha trovato una gomma a terra.
21:26Allora ha deciso di prendere l'autobus, anche perché sta piovendo, ed è andata fino in via Colvera.
21:34Lì ha salutato la signora e ha cominciato a prendersi cura di Andrea, come avrebbe dovuto fare normalmente.
21:46Fino alle dieci, perché a quell'ora viene uccisa.
21:49Il medico legale, infatti, stabilisce che Anna Laura è stata uccisa alle dieci di mattina.
21:54L'ora viene confermata da un giovane che abita nell'appartamento al piano di sopra, al quinto, e che quella mattina era a casa a studiare.
22:02Il ragazzo si chiama Roberto Tesolin e dice di non aver udito suonare il campanello al piano di sotto, ma di aver udito altri rumori, molto strani.
22:10Un grido femminile, prolungato e abbastanza insistente, tanto che il ragazzo chiama la madre perché sente anche lei.
22:17La madre sente come un sospiro soffocato, niente campanello, niente rumori di collutazione, un grido e un sospiro soffocato,
22:26ma non danno importanza alla cosa e tutte e due tornano alle loro occupazioni.
22:31C'era qualcuno in quel momento con Anna Laura?
22:35Se c'era qualcuno, doveva essere una persona conosciuta oppure qualcuno che aveva un buon motivo per essere lì,
22:42perché Anna Laura era molto scrupolosa e quando si trovava da sola col piccolo Andrea, si chiudeva dentro e non apriva certo al primo venuto.
22:50E allora chi c'era con Anna Laura?
22:53C'è un'impronta, una sola, che può essere messa in relazione col delitto e si trova su un coccio insanguinato di quella lampada frantumata accanto ad Anna Laura.
23:01Però è un'impronta appena leggibile e non può essere utilizzata dal punto di vista giudiziario.
23:08Però ci sono delle testimonianze, delle segnalazioni.
23:12La signora Tesolin dice di aver sentito bussare alla porta dell'appartamento del piano di sotto, qualche giorno prima, verso le nove del mattino.
23:20Due colpi, come era solito fare chi conosceva la casa.
23:23Allora la signora ha guardato dallo spioncino, ma da quella posizione non è riuscita a vedere molto.
23:28Però qualche giorno dopo ha sentito dei rumori fuori dalla porta di casa ed è riuscita a intravedere un uomo col capelli lunghi, fermo, come in attesa.
23:39Altre testimonianze invece parlano di una donna.
23:43La mattina del delitto, una signora che non abita nel palazzo, vede fermarsi una macchina vicino all'entrata del condominio di via Colvera.
23:50Dentro c'è una donna bionda che si ferma a cercare qualcosa nell'abitacolo, poi sbatte la portiera con violenza e si avvia verso il condominio con aria arrabbiata.
24:00Ancora una donna bionda viene vista da una signora che esce dal palazzo verso le 9.40 del mattino, mentre sempre a quell'ora qualcuno suona il citofono del condominio, ma quando la porta viene aperta non sale nessuno.
24:13Qualche tempo dopo un'altra testimonianza importante.
24:16Un'anziana signora ha parlato col parroco della parrocchia che sta vicino al condominio e il parroco le ha consigliato di dire alla polizia quello che ha raccontato a lui.
24:26La signora era ospite della figlia al secondo piano di quel condominio e proprio la mattina del delitto, verso le 8.55, stava uscendo per andare a messa.
24:37Aveva chiamato l'ascensore e dentro ci aveva trovato un ragazzo sui 18 anni con uno zaino sulle spalle.
24:43Il ragazzo saliva, lei scendeva e così lui l'aveva accompagnata fino al pian terreno per salire dopo.
24:50Le aveva anche detto che non era a scuola perché c'era sciopero.
24:54Segnalazioni, voci sentite attraverso il pavimento, movimenti nella via.
24:59Quel palazzo di 5 piani di via Colvera numero 4 è un tranquillo condominio alla periferia di Pordenone e ha anche un nome piacevole e carino.
25:07Si chiama Condominio Annette, ma lì dentro è entrato un assassino.
25:13Com'era quel palazzo quella mattina? Ce lo raccontano Alessandro Riva e Lorenzo Biganò.
25:19La via che stiamo percorrendo è via Colvera, che è una via alla periferia nord di Pordenone.
25:25Sono da poco passate le 9.30 e oggi è martedì, esattamente come era martedì quel 2 febbraio 1988.
25:32Alla nostra sinistra, qui accanto, c'è la casa dove è stata uccisa Anna Laura.
25:38L'appartamento dell'omicidio, il balcone dell'appartamento dell'omicidio è il secondo dall'alto.
25:44Le persone che ci abitano oggi sono sostanzialmente proprietari dell'appartamento in cui vivono e sono sostanzialmente le stesse famiglie che lo abitavano 11 anni fa.
25:53Noi abbiamo sentito un po' tutte le persone che lo abitano.
25:56Tutte queste persone ci hanno raccontato che all'interno del palazzo le famiglie si fanno un po' gli affari loro,
26:02anche se poi in realtà si sente tutto, le pareti sono sottili e quindi qualsiasi rumore si riesce a percepire anche da un appartamento all'altro,
26:10tenendo un po' sotto controllo quella che è tutta la situazione del palazzo.
26:13Infatti questa non solo è una casa molto tranquilla, ma è anche una zona tranquilla, passano poche macchine.
26:18Noi siamo qua dalle 8.20, è proprio l'ora all'incirca in cui arrivò quel mattino Anna Laura,
26:24e dalle 8.20 a adesso sono passate molte poche macchine e soprattutto poche persone che sono uscite dal portone.
26:33C'è stata solo una signora che è uscita dal portone, più due macchine che sono uscite dal garage della casa.
26:39E anche quel 2 febbraio tra l'altro erano state pochissime le persone che erano uscite dal palazzo.
26:45Va bene, e come è fatto ad entrare? Da dove è entrato l'assassino?
26:49Dunque può essere entrato dal portone, dal portone principale, che direi che è anche l'unica via d'entrata,
26:57l'unica porta d'entrata, anche perché c'è un'altra porta dalla quale si può uscire, ma soltanto uscire dalla porta che dà ai garage.
27:04Ma appunto si può soltanto aprirla dall'interno, mentre per aprirla dall'esterno corre la chiave.
27:09E come è fatto? Come si fa ad entrare qui?
27:10Entrare è abbastanza facile, noi abbiamo visto anche mentre eravamo qua, per esempio abbiamo visto un ragazzo
27:18che doveva mettere la posta nelle caselle e ha citofonato a qualcuno e si è fatto aprire tranquillamente.
27:24Anche noi abbiamo provato ad entrare e la cosa singolare è che quando abbiamo citofonato e abbiamo detto che eravamo giornalisti
27:30non ci hanno fatto entrare, quando invece abbiamo citofonato e abbiamo detto che dovevamo mettere della pubblicità ci hanno aperto subito.
27:35E infatti abbiamo poi fatto lo stesso itinerario che presumibilmente ha fatto l'assassino,
27:42cioè siamo entrati, abbiamo preso l'ascensore e siamo saliti sino al quarto piano.
27:46Devo dire che ci siamo mossi completamente disturbati, non abbiamo incontrato nessuno,
27:50proprio perché c'è uno scarso via vai all'interno del palazzo.
27:53E questo fatto se da un lato può rendere più difficoltoso entrare nell'edificio per chi non ha la chiave,
27:58dall'altro lato invece può anche facilitare il fatto di muoversi, il suo movimento che può essere totalmente indisturbato.
28:05Ecco allora, si entra da lì ed è facile entrare, uscire?
28:09Allora per uscire può essere uscito dalla stessa porta, però probabilmente sarebbe stato più facile uscire dalla porta che dai suoi garage.
28:18Tra l'altro appunto in maniera da essere più defilato, da non farsi vedere.
28:29Perché Pordenone? Perché un delitto del genere in una città come questa?
28:35Pordenone è una città bellissima, una città tranquilla, una città che per quanto a pensarla sembra lontana,
28:41quando ci arrivi ti viene voglia di fermarti.
28:44In una città così non dovrebbe esserci un delitto come questo, non dovrebbe esserci un mistero.
28:49In una città come questa tutti dovrebbero sapere tutto di tutti, anche i nomi degli assassini e ancora prima che colpiscano.
28:57E invece sono così le città dei misteri.
29:00Piccole cittadine di provincia che per quanto belle e solari siano, hanno sempre un angolo scuro e silenzioso.
29:11A ragione Eraldo Baldini che ambienta i suoi libri in provincia, è dove il sole batte più forte che l'ombra è più nera.
29:18Chi ha ucciso Anna Laura? Chi è entrato e chi è uscito da quel palazzo in quella mattina di febbraio?
29:25Le indagini della squadra mobile, del commissario Tetti e del sostituto procuratore Matteo Stuccilli si orientano subito sull'ambiente della setta.
29:34Anche perché c'è qualcuno che dice di aver visto una macchina con l'adesivo della setta ferma vicino a quel condominio in quei giorni.
29:41I primi ad essere interrogati sono il fidanzato di Anna Laura, Pietro Pagnes, che fa parte della setta, e il suo capo, Geschar, Roberto Minozzi.
29:51Pietro però ha un alibi. È rimasto in casa sua tutta la mattina a suonare la chitarra.
29:56È sceso per fare colazione verso le 8.30, è risalito in camera sua verso le 9.15 e lì c'è rimasto fino alle 11.30,
30:04fino a quando sua madre non è salita per chiedergli cosa voleva da mangiare.
30:07Anche Renato Minozzi ha un alibi. Quella mattina è uscito verso le 7.30 per andare a comprare i giornali.
30:14Poi è uscito di nuovo verso le 8.30 per portare a scuola il figlio. Ha fatto colazione in un bar ed è rientrato verso le 9.00.
30:21Poco dopo ha incontrato un prete suo amico col quale è rimasto tutta la mattina.
30:26A parte qualche discrepanza negli orali, la polizia considera valido il suo alibi e Renato Minozzi esce dagli indagini e non ci entra più.
30:33Addirittura collabora con la polizia, organizza una serie di viaggi astrali per rivivere l'omicidio di Anna Laura e vedere il suo assassino,
30:43il cui fa un identikit che consegna alla polizia, la quale però non ne tiene conto.
30:48La segnalazione di quella signora che aveva visto un giovane in ascensore orienta le indagini su un altro membro della setta, Stefano Moso, di 19 anni.
30:57Inizialmente la signora lo riconosce con assoluta certezza da una fotografia,
31:00poi però in un confronto all'americana comincia a dubitare e non conferma il riconoscimento.
31:05Le indagini allora si orientano su un altro membro della setta, Gianni Costantini, di 21 anni.
31:10Gianni suona il basso in un gruppo musicale che fa parte della setta e in cui canta anche Anna Laura come corista.
31:17A colpire gli inquirenti è l'abitudine di Gianni di fasciarsi le dita con del nastro adesivo per suonare meglio il basso
31:24e vicino ad Anna Laura c'era un pezzo di nastro adesivo.
31:26Però non ci sono altri riscontri concreti e anche Gianni esce dalle indagini.
31:31Chi ha ucciso Anna Laura?
31:33Che cosa è successo nell'appartamento numero 14 del condominio Annette alle 10 di mattina di quel 2 febbraio?
31:40Torniamo in quell'appartamento, andiamoci con il commissario Silvio Bozzi della scientifica di Bologna e cerchiamo di capirci qualcosa.
31:57Carlo, con l'aiuto del computer e dei nostri collaboratori, Luca Mannocci e Lorenzo Chiavuta,
32:04abbiamo ricostruito in grande fedeltà gli ambienti in cui si è verificato l'omicidio Petronio.
32:10Cominciamo ad analizzare la prima immagine, grazie Luca.
32:14Cominciamo da considerazione di carattere generale, questa è la pianta dell'appartamento.
32:18Come prima cosa localizziamo l'ingresso che è qui.
32:22Poi vediamo che è un appartamento situato al quarto piano, abbastanza grande, con molte stanze e molti punti luce.
32:30Il punto in cui è stato ritrovato il corpo di Anna Laura è quello che noi chiamiamo angolo cieco.
32:36Angolo cieco per questo motivo, perché è il punto più lontano dalle possibili vie di fuga.
32:42La prima vie di fuga, ipotizzabile, è quella relativa all'ingresso che abbiamo visto prima.
32:47La seconda quella è il terrazzo, un terrazzo che è piuttosto ampio.
32:51Vediamo la seconda immagine.
32:53Bene, questa è una sagoma che abbiamo disegnato per restituirci l'idea della posizione del corpo della ragazza,
33:00quindi molto fedele alla posizione originaria.
33:03Come vediamo la ragazza giace suppina su questo tavolino.
33:06Sulla parte sinistra del corpo troviamo delle cose piuttosto insolite,
33:10quindi un coltello da cucina, quindi con la lama seghettata, non sporca di sangue, lungo circa 30-31 cm
33:17e con una piccola traccia ematica all'altezza dell'impugnatura dello stesso coltello.
33:23Poi un'altra cosa abbastanza singolare, quindi un nastro, di quei nastri telati con una faccia adesiva,
33:30attorcigliato su se stesso, quindi non appallottolato, di una lunghezza di circa 55 cm.
33:37Non l'ha colpita con quel coltello, quindi?
33:39Non è stata colpita con questo coltello, perché non ci sono tracce di sangue sul coltello,
33:43né è pensabile che sia stato ripulito, perché soprattutto le tipologie di lesione,
33:48quindi il dettaglio, non sono compatibili con questo tipo di lampada.
33:51Con l'aiuto di questo manichino abbiamo riprodotto con fedeltà la posizione del braccio destro della ragazza.
33:58Vediamo un pochettino il cuscino, quindi ancora sul volto di Anna Laura,
34:05e i pezzi di vetro, i frantumi, i cocci di vetro della base di questa lampada,
34:11una specie di bulbo di vetro.
34:14Potrebbe essere stata colpita con quella lampada, Anna Laura?
34:18Lo escludo in maniera assoluta, anche perché se la lampada fosse stata presa,
34:22in modo di corpo contundente, quindi è lanciata, usata contro la ragazza,
34:27avremmo avuto una distribuzione verso tutte o più direzioni dei pezzi di vetro
34:34e non li troveremmo così raccolti in quella posizione.
34:37Allora, cosa può essere successo in quella stanza?
34:39Carlo, per capire esattamente quello che è accaduto dobbiamo prestare attenzione a dei particolari apparentemente insignificanti.
34:47Tutte le informazioni relative alla dinamica sono fissate, quasi bloccate dal tappeto,
34:53o meglio, dalle ondulazioni che sono presenti sul tappeto.
34:56Vediamo di ricostruire esattamente, quindi secondo dopo secondo, la dinamica dell'aggressione.
35:02Anna Laura sta qui, in piedi, di fronte al divano, quindi tra il divano e il tavolino.
35:07Non riesce a scappare, avverte la minaccia, la situazione che si fa via via più critica.
35:14Tenta di scappare ma non può, probabilmente perché l'aggressore le ostacola e sbarra il passo
35:18stando in una posizione strategica, quindi tra la porta e i tavolini.
35:21L'aggressore dimostrando di essere assai rapido, quindi la intercetta, gira e compie una serie di movimenti che sono evidenti
35:28e sono tutti raccolti in questo ricciolo, in questa ondulazione del tappeto.
35:33Quindi aggiramento, corsa, slancio, frenata in questo modo, forza d'inerzia, impatto e la povera Anna Laura cade qui.
35:42Cade sul tavolino.
35:44Prima cosa abbatte probabilmente con quella mano destra la lampada che va in frantumi.
35:49I frantumi rimangono raccolti come abbiamo visto in quella zona circoscritta del tavolino.
35:54Seconda fase dell'aggressione, dopo la spinta, dopo l'impatto, l'aggressore si butta sulla povera ragazza
36:02prende uno di quei pezzi di vetro e comincia a ripassarli sopra in modo di lametta sul corpo della ragazza.
36:10Infatti non ci sono ferite da difesa sulle mani, come nei casi di aggressione da coltello per esempio.
36:16Infatti, però considera quello che ho detto prima, l'assassino, l'aggressore, non chiamalo ancora assassino,
36:23l'aggressore prende uno di quei pezzi di vetro che hanno questa forma arcuata, quindi lo prende,
36:27quindi lo tiene stretto dentro il pugno e ferisce, quindi prova con quelle famose lesioni che abbiamo visto da taglio, non da taglio a punta.
36:35Quindi le passa nella zona del collo e del torace, nella parte anteriore del torace della ragazza Diana Laura.
36:41Quindi non può dipendersi, ma può dipendersi in maniera assolutamente blanda, cioè inefficace.
36:49E poi si difesa, questo è dimostrato anche dalle piccole lesioni che ha sulla mano destra la ragazza da destrima,
36:54quindi si difesa, ma in maniera inefficace, è come se tentasse di contrapporsi a una sorta di coltello invisibile,
37:01di arma invisibile che le passava sopra sulla parte anteriore del torace e del collo.
37:06Quando Anna Laura viene colpita, quindi la maglietta è ancora vestita?
37:09È ancora vestita perfettamente. L'aggressore, sfruttando l'effetto sorpresa inevitabile, si stende,
37:18è sempre stessa, quindi tiene Anna Laura sopra il tavolino, impossibilitata di dipendersi in maniera efficace, possiamo dire,
37:28e passa alla seconda fase dell'attacco. Può aver fatto in questo modo? Io penso.
37:34Ha esercitato dall'alto questo tipo di attacco, quindi pressando, ma come vedi, non potendo fare un giro completo a tono al collo,
37:43l'attacco stesso è piuttosto inefficace. Tanto è vero che non riesce a scaricare grande energia sul collo della povera ragazza,
37:54e la ragazza infatti non muore, è ancora viva. La prova di questa parziale efficacia dell'attacco è data anche dalla circostanza
38:02che le cartilagini tiroidei non sono abbattute, non sono rotte, quindi è un tentativo modesto per intensità,
38:12rapido e efficace in quanto ha velocità di movimento, sono momenti sincopati che si producono tutti in uno spazio molto ristretto,
38:19però non accompagnati da una forza necessaria. Ha capito, quindi non riesce ad ucciderla.
38:25Non riesce ad ucciderla. Allora prende un cuscino alla propria sinistra che stava sul divano, si avvicina alla ragazza che oramai non reagisce più,
38:34pressa, preme per una serie di minuti il cuscino sul volto, quindi soffocandola. Ma è proprio questo particolare che mi fa pensare,
38:44sospettare, che l'assassino possa essere un mancino. Perché dici questo? Perché il capo è permanentemente ruotato sulla destra,
38:52quindi pistato da una parte al muro, tocca il muro con l'apice del capo, ed è ruotato sulla destra sicuramente, sicuramente per due ragioni.
39:03Innanzitutto vediamo la direzione della pressione esercitata, che è da sinistra verso destra, e questo perché le cartilagini nasali sono deviate verso destra,
39:13e poi i capelli della povera ragazza sono tutti anch'essi orientati verso la parte destra, quindi è stata esercitata una pressione in questo senso
39:22e solo un mancino può aver fatto, come può aver compiuto lo stesso gesto in maniera efficace un destro? Non può averci mai fatto insomma.
39:31Chiaramente, e premendolo da sopra avrebbe potuto comodamente e liberamente respirare.
39:36Tranquillamente, in questa specie di cono d'aria formato. Luca, se mi dai l'immagine relativa ai pantaloni,
39:45subito dopo aver commesso l'omicidio, subito dopo la morte di Anna Laura, l'assassino compie una serie di atti,
39:52in cui si leva la magliettina di Anna Laura fino a scoprire il seno e abbassa in due tempi i pantaloni della tuta.
40:00E' qui che lascia due imbrattamenti ematici molto particolari, innanzitutto distinguiamo con chiarezza la presa dell'assassino,
40:14la zona ipotenale del palmo della mano piena di sangue, della mano sinistra che corrisponde alla gamba destra della ragazza,
40:25e tira giù in due fasi, ma si distinguono nettamente, sia la zona ipotenale delimitata, lineare,
40:32e questi imbrattamenti ovalari che corrispondono alla parte digitale, sulla gamba destra,
40:40quindi corrispondenti perfettamente alla mano sinistra dell'aggressore, che è quella insanguinata.
40:46Quindi probabilmente chi ha ucciso Anna Laura è una persona che usa la sinistra.
40:51Non solo che usa la sinistra, ma anche che compie subito dopo l'omicidio una serie di attività strane, particolari,
40:58non solo in quella sala soggiorno che è il teatro dell'omicidio, ma in altri punti della casa,
41:03dimostrando in questo modo di conoscere bene gli ambienti o quantomeno di muoversi con una scherza di singoltura.
41:07Siamo in cucina e vediamo una piccola traccia di sangue, qua sul lanta della cucina, dove stava il coltello,
41:14tracce di attività di ripunitura che riguardano il canovaccio, rimposto con un certo ordine,
41:20dove ci sono delle evidenti tracce di ripunitura, di dopo un lavaggio del sangue che aveva sicuramente addosso l'assassino.
41:28E poi tracce, come dicevamo prima, di comunicazione con l'esterno, grazie a Luca l'immagine del citofono.
41:34Qua ci sono anche delle tracce di sangue, come se avesse voluto aprire il portone di sotto
41:42o mettersi in contatto con qualcuno che stava all'esterno dell'appartamento.
41:46Vediamo bene il telefono, la cornetta è messa al lato dell'apparecchio ed è l'unica attività,
41:55l'unica azione dell'assassino, riconducibile all'aggressore, all'assassino,
42:00dove non è presente una traccia di sangue.
42:03Questo mi fa pensare che l'assassino abbia staccato la cornetta prima di compiere l'attacco, di organizzare il suo attacco.
42:12Potrebbero essere stati in due a compiere questo omicidio?
42:15Io tendo a escluderlo per diverse ragioni, innanzitutto per lo spazio limitato nel quale ha operato l'agito dell'assassino
42:20e poi due o più persone avrebbero agito in maniera diversa, avrebbero avuto la meglio sulla ragazza in tempi ben più brevi.
42:27Io penso invece che l'assassino fosse sì uno, ma mi dà l'impressione di una persona più veloce che forte, più determinata che massiccia, questo sì.
42:43La ricostruzione della dinamica del delitto è molto chiara, tanto che sembra quasi di vedere un film, un brutto film purtroppo.
42:51Cerchiamo di fare qualche ipotesi.
42:58Attorno alle 10 del mattino qualcuno entra in quell'appartamento.
43:02Forse è proprio una Laura ad aprirgli la porta perché lo conosce e sa che può farlo entrare.
43:07Comunque è qualcuno che conosce le abitudini di casa perché non suona il campanello,
43:12altrimenti Roberto dal piano di sopra lo avrebbe sentito e lo avrebbe sentito Andrea che si sarebbe messo a piangere come quando ha suonato la mamba.
43:20Questo qualcuno è in casa con Anna Laura, nel soggiorno, mentre Andrea dorme nell'altra stanza.
43:26Sembra tutto tranquillo, non ci sono problemi, non c'è un litigio che sarebbe stato sentito, non c'è niente se non l'intenzione dell'assassino di uccidere Anna Laura.
43:35Forse solleva anche la cornetta e la poggia di fianco al telefono nell'eventualità che qualcuno chiude la porta.
43:42Anna Laura si accorge delle intenzioni dell'assassino, cerca di scappare ma non ha via d'uscita.
43:48Gira attorno al tavolo, prova a raggiungere la porta ma lui le sbarra la strada.
43:53Allora cerca di uscire dall'altra parte ma lui è più veloce e la blocca.
44:11Chi è questa persona?
44:14Qualcuno che ha motivi di ressentimento contro la sua persona.
44:18Quindi, quella persona, è Anna Laura?
44:22No, non la conosco, non la conosco.
44:25Ma lei è Anna Laura?
44:28No, non la conosco, non la conosco.
44:31Ma lei è Anna Laura?
44:34No, non la conosco, non la conosco.
44:37Chi è questa persona?
44:38Qualcuno che ha motivi di risentimento contro di lei.
44:42Anna Laura è una bella ragazza.
44:44Forse c'è qualcuno che la desidera e lei invece lo rifiuta.
44:48Sì però,
44:49non ci sono tracce di violenza sessuale e questo non sembra un delitto di quel genere.
44:54Allora forse qualcuno che fa parte della sua cerchia di amicizie e ce l'ha con lei
44:59perché lei sa qualcosa che non dovrebbe.
45:02Sì però,
45:03qualcuno di poco forte, di poco robusto,
45:05perché altrimenti l'avrebbe ucciso in un altro modo come ci ha dimostrato il
45:09commissario Bozzi.
45:11Qualcuno di abbastanza debole,
45:13forse un adulto.
45:15Anna Laura è una bella ragazza,
45:17forse piace a qualcuno
45:18e tra i motivi di risentimento contro di lei, forse c'è anche la gelosia.
45:23Chi la uccide
45:24non è abbastanza forte ma sicuramente più veloce
45:27perché blocca Anna Laura e la spinge su quel tavolino nell'angolo del soggiorno.
45:32Cadendo,
45:33Anna Laura fracassa una lampada
45:35e allora chi vuole ucciderla afferra uno di quei cocci e la colpisce con rabbia
45:39senza quasi che lei riesca a difendersi.
45:41Mano sinistra
45:43perché come abbiamo visto molto probabilmente chi la uccide è una
45:46persona mancina.
45:47Poi prende una corda,
45:49non quel nastro adesivo attorcigliato
45:52perché le ferite sul collo di Anna Laura
45:53probabilmente non sono compatibili.
45:55Una corda che forse si è portato dietro proprio per quello scopo.
45:59Cerca di strangolare Anna Laura ma non ci riesce.
46:02Allora afferra un coscino, sempre con la mano sinistra
46:05e la soffoca.
46:08Poi compie una serie di azioni
46:10un po' per spregio e un po' per depistare le indagini.
46:13Da solo
46:14o magari con l'aiuto di qualcuno chiamato a rimediare le cose.
46:18Spogliare Anna Laura per far credere ad un delitto sessuale.
46:21Macchiare di sangue la sua agendina telefonica
46:24forse per far ricadere la colpa sui numeri segnati in quella pagina.
46:28Sporcare di sangue il citofono e infilare le chiavi nella serratura
46:32per far pensare ad una persona che si è fatta aprire da sopra
46:35magari uno sconosciuto.
46:36Andare in cucina
46:38per lavarsi del sangue di Anna Laura e prendere un coltello che si trova in una
46:41mensola
46:42e anche lì
46:43andando quasi a colpo sicuro
46:45come dimostra quell'unica macchia di sangue.
46:47Metterla in coltello accanto
46:49per far pensare che sia stata minacciata e colpita per quello.
46:54E poi andarsene
46:55sparire nel nulla lasciando un'impronta una sola
46:58su un coccio della lampada.
47:00Un'impronta che in tribunale non serve
47:02ma che comunque può dire molto sull'identità dell'assassino.
47:07Se fosse un film a questo punto finirebbe
47:10perché nel giallo è questo quello che conta l'identità dell'assassino la
47:13curiosità risolta.
47:15In un caso di cronaca invece quello che conta è la vittima
47:19la sua morte
47:20e tutto il dolore che ha provocato in chi le è vicino.
47:23Il senso di rabbia e di sconforto per un crimine non risolto
47:27non per curiosità
47:28ma per giustizia.
47:29Signora Pedrona che cosa le è rimasto di tutta questa brutta faccenda?
47:33È tanta amarezza.
47:38Anche adesso qualche volta
47:40il dolore.
47:41Succede più volte al giorno che passando
47:45ho la sua foto, un'unica foto.
47:48E ogni volta che passo al mattino quando mi alzo alla sera e la saluto.
47:53Così no? Ciao.
47:56Cosa le manca oggi di Anna Laura?
47:59Mi manca tutto.
48:01Mi manca
48:03il tempo.
48:05Cioè la possibilità di
48:09di abbracciarla.
48:12La possibilità di
48:14di rivederla, di risentirla.
48:23Mi manca
48:25la possibilità di dirle quanto
48:29le abbiamo voluto bene.
48:41Anna Laura
48:43una ragazza di 21 anni
48:44che avrebbe potuto essere tante cose e invece non ne ha avuto il tempo.
48:48Fermata, bloccata in quell'immagine da prima pagina, la babysitter della setta.
48:53E invece
48:54era qualcos'altro, era lei, una ragazza di 21 anni, Anna Laura e basta.
49:24Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
49:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

Consigliato