Quartu Sant'Elena - Piccola Grande Italia

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Una città tra tradizione e innovazione

Situata tra la pianura del Campidano e l’imponente massiccio dei Sette Fratelli, Quartu Sant'Elena si affaccia sullo splendido Golfo degli Angeli ed è la terza città più popolosa della Sardegna dopo Cagliari e Sassari.

Un territorio da attraversare a piedi o in bicicletta: dal litorale del Poetto al porto turistico della Capitana, dalla scenografica cala nota come Mari Pintau alle spiagge candide di Kala e Moru.

All’interno di questa cornice si esalta la storia del campidano, si svolgono eventi e incontri culturali.
Tra i molti appuntamenti degni di nota, ITACÀ è uno degli eventi più importanti dell’estate quartese...

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00:00Situata tra la pianura del Campidano e l'imponente massiccio
00:29dei Sette Fratelli, Quartu Sant'Elena si affaccia sullo splendido Golfo degli Angeli
00:35ed è la terza città più popolosa della Sardegna dopo Cagliari e Sassari.
00:39Quartu Sant'Elena è una città di quasi 70.000 abitanti, è a sei chilometri da Cagliari,
00:50come dice il suo nome, il nome Quartu deriva dalla vecchia strada romana che portava da
00:57Cagliari all'attuale Santa Teresa di Gallura, quindi ad Quartum Lapide, nel miglio romano
01:06praticamente stiamo parlando di un chilometro e mezzo, ragione per cui sei chilometri esatti
01:11da Cagliari. Come spesso accade nella bella Sardegna, uno dei momenti di massimo splendore
01:19è riconducibile alla grandiosa civiltà nuragica. Il territorio di Quartu, dal punto di vista
01:26archeologico, conserva ben 80 siti di grande interesse. La maggior parte riguarda un periodo
01:32compreso tra XIV e XIII secolo avanti Cristo. Uno di questi è sicuramente il nuraghe Diana,
01:41un nuraghe che oggi rientra nelle liste dell'UNESCO per il riconoscimento come patrimonio
01:48dell'umanità, soprattutto perché questo nuraghe presenta delle peculiarità architettoniche
01:56davvero uniche. Spesso io dico che è un nuraghe che sfida le leggi della fisica, perché noi
02:02sappiamo che quando si costruisce in elevato i pesi devono essere necessariamente alleggeriti.
02:10In questo nuraghe, nelle parti alte della struttura muraria, notiamo l'utilizzo di massi
02:18giganteschi e per di più rotondeggianti, quindi chiaramente anche per la forma geometrica di
02:29questi blocchi questo richiede delle capacità costruttive di una certa rilevanza. Un nuraghe
02:38complesso che molto probabilmente faceva parte di una rete difensiva capillare posta a controllo
02:44della costa. Passeggiando per il borgo sono tanti i monumenti che ci consentono di ripercorrere la
02:56lunga storia di IV Sant'Elena. La chiesa parrocchiale è dedicata alla patrona della
03:02città, Sant'Elena Imperatrice. Assunse le forme attuali nel primo quarto dell'ottocento e dal
03:092007 le è stato conferito il titolo di Basilica Pontificia Minore. Tra i molti esempi di devozione
03:17che intestano la struttura urbana spicca la chiesa di Sant'Agata. Le prime notizie relative alla sua
03:23presenza risalgono al 1291. Nel 1631 passò ai Frati Cappuccini che edificarono nelle immediate
03:32vicinanze il loro convento. A metà ottocento l'intero plesso venne ceduto al comune che oggi
03:38organizza in questa cornice mostre e incontri culturali. Se rilevante dal punto di vista delle
03:47vicissitudini storiche e il momento in cui la borgata si trasformò repentinamente in città,
03:54oggi Guartu, con i suoi 70.000 abitanti, non ha perduto il contatto con la natura.
03:58Guartu Sant'Elena è definita una città in un contesto ambientale straordinario in quanto
04:11dentro il proprio territorio del Parco del Molentargius, la spiaggia del Poetto, 26 km di
04:19costa e dentro questi 26 km abbiamo anche la presenza di siti di interesse comunitario,
04:27Mari Vintau per citarne qualcuno, e alle proprie spalle ha il Parco regionale dei Sette Fratelli,
04:34che costituiscono quindi un sistema ambientale straordinario dentro al quale è collocata una
04:42città. Questo patrimonio, la cui tutela impegna la politica e la società civile,
04:49rappresenta una delle principali attrattive turistiche. Un territorio da attraversare a
04:55piedi o in bicicletta, da litorale del Poetto al porto turistico di Marina di Capitana,
05:01dalla scenografica cala nota come Mari Vintau alle spiagge candide di Cala e Moru. Il meglio
05:08del Mediterraneo si offre al viaggiatore nella manciata di chilometri compresa tra Cagliari e
05:14Villa Simius. Naturalmente Quarto offre di suo una identità ben precisa che è molto diversa sia
05:30rispetto a Cagliari che rispetto a Villa Simius e non soltanto dal punto di vista ambientale ma
05:36dal punto di vista culturale, dal punto di vista enogastronomico, dal punto di vista dell'agro
05:42alimentare. Insomma caratteristiche che né Cagliari né Villa Simius sono in grado di offrire. Quindi
05:49mettendo insieme, dialogando con queste realtà, noi riteniamo che Quarto possa giocare un ruolo
05:56estremamente positivo. La forte identità quartese con la sua eredità di suoni, sapori e colori è
06:06conservata in alcuni preziosi incubatori culturali rurali come Casa Olla. Casa Olla è una casa
06:14campidanese, la caratteristica costruttiva più importante è la costruzione di mattoni crudi,
06:21mattoni fatti di fango, fatti di fango mischiati con paglia e messi in opera così senza alcun tipo
06:28di cottura, mentre le parti più a vista diciamo così più decorative sono fatti di mattoni cotti.
06:36All'interno di questa cornice si esalta la storia del campidano, si svolgono eventi e incontri
06:43culturali. Questa casa dopo un accurato restauro è stata adibita da una sorta di via di mezzo tra
06:53un'impresa, nel senso che facciamo ristorazione, facciamo eventi privati, ma soprattutto un aspetto
06:59culturale. Noi organizziamo due volte all'anno un Festival JETS che ormai ha una certa rilevanza,
07:06nel senso che ospitiamo anche artisti di fama internazionale e ospitiamo anche degli eventi di
07:12altre associazioni culturali, quindi diciamo che siamo in qualche modo riusciti a creare un
07:17riferimento cittadino per chi ha da esprimersi culturalmente e vuole trovare lo spazio adeguato.
07:24Tra i molti appuntamenti denni di nota, Itacà è uno degli eventi più importanti
07:32dell'estate quartese. Itacà, festival del turismo responsabile, arriva alla 16esima edizione nazionale
07:39e per il secondo anno consecutivo portiamo una tappa a Quarto Sant'Elena. Il festival nasce a
07:47Bologna appunto 16 anni fa e nel 2018 è stato premiato dall'Organizzazione Mondiale del Turismo
07:53dell'ONU come miglior festival innovativo. Si cerca con questo festival di promuovere i territori in
08:01una maniera sostenibile e responsabile, cercare di creare un'interazione fra il turista che non
08:07sia solo un consumo del territorio ma uno scambio, un'interazione tra viaggiatori e residenti. Anche
08:19in un senso più ampio l'idea del migrante, perché siamo tutti un po' migranti in questo mondo.
08:24Eloquente il tema di quest'anno, radici in movimento. Il festival si articola in dieci
08:34giornate dove al mattino diamo spazio allo sport, nelle sere e nei pomeriggi invece tutta la parte
08:40culturale è legata ad eventi all'interno di queste case campitanese ad esempio o di queste
08:47location storiche e noi abbiamo inserito un mestiere della tradizione per dare al turista
08:53che è in visita al quarto una panoramica di quelle che sono le nostre radici.
09:07A tutto ciò si somma all'alta qualità dell'accoglienza familiare e autentica,
09:13un ultimo importante tassello che ha concorso ad accrescere l'economia turistica locale.
09:18Quarto è una città dove si vive bene, ecco è una città che vive tra l'innovazione e la tradizione.
09:43Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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