Intervista Umberto Brindani

  • 2 settimane fa
Transcript
00:00Inverno Brindani, hai deciso di debuttare con un romanzo, insomma, dopo una carriera
00:14quarantennale nel giornalismo, guarda a caso parli anche di giornalismo in questo tuo libro,
00:21intanto perché hai voluto scrivere un romanzo?
00:25Era una cosa che avevo, come tanti, in testa da molto tempo e ho avuto un periodo in cui
00:32non avevo impegni di lavoro e quindi l'ho dedicato a scrivere un romanzo, ma è un romanzo giallo,
00:39come si deve, nel senso che si parte con un cadavere e poi però ci sono degli sviluppi,
00:45colpi di scena, credo che sia almeno da quelli che l'hanno letto, quindi riferisco,
00:52si sono tutti anche divertiti perché è scritto con molta ironia, il protagonista è un giornalista
01:00che si ritrova a suo malgrado a fare il detective, il detective per caso, l'investigatore casuale e
01:10quindi si trova alle prese con mille situazioni cercando di venirne fuori con la pelle intera.
01:20Questa figura di questo investigatore, che poi veniva chiamato proprio così in redazione,
01:25proprio perché era il croniferminare, veniva chiamato l'ispettore, Tia Balzani, è un po'
01:33una figura di un giornalista che racconta anche un po' una visione del giornalismo odierno un po'
01:41faticosa perché lui è uno messo in disparte, uno che non ha un buon rapporto con il direttore,
01:48non gli vengono più affidati articoli, vicende da seguire importanti, missioni impossibili per
01:57cui poi alla fine in qualche modo non le porta, oppure cose del tutto irrilevanti come l'oroscopo.
02:05Come l'oroscopo o come la mozzarella di bufala che è una parte del libro, però ti dico una cosa,
02:12questo protagonista, in cui naturalmente c'è molto di me, della mia esperienza,
02:18si in realtà è ispirato a un giornalista sardo, a un cronista che purtroppo non c'è più,
02:25da un paio d'anni è scomparso, era un mio grande amico, si chiamava Gian Gavino Sulas.
02:30Storico cronista di oggi, no?
02:33Storico cronista di oggi che io ho incontrato e conosciuto quando sono diventato direttore
02:38di oggi nel 2010 e lui era effettivamente, a parte che era già in pensione, era effettivamente messo
02:45un po' da parte, ma io ho scoperto in lui una verve, una capacità giornalistica e soprattutto
02:55il gusto di cercare la verità oltre le versioni ufficiali che mi ha conquistato, quindi con Gian
03:01Gavino ho lavorato molti anni, ho lavorato molto bene e quando ho scritto questo libro in testa
03:07io avevo anche lui.
03:10Senti, nel libro che si intitola Suicidio Imperfetto c'è nella controcopertina una frase che dice
03:18che le notizie e la verità dovrebbero essere la faccia della stessa medaglia, in realtà
03:27non sempre è così, cioè parti un po' da questo assunto, cioè che molto spesso in realtà
03:32si pubblicano notizie non vere o che comunque ricercare la verità, quella fattuale rispetto
03:38alla verità ufficiale poi è un po' un esercizio che viene fatto sempre più di rado?
03:44Ma diciamo che soprattutto parlando di cronaca nera e quindi di delitti molto spesso la verità
03:51ufficiale e poi anche la verità giudiziaria, cioè quando si arriva alla condanna di una
03:59persona o di più persone in via definitiva non sempre questa verità ufficiale e questa
04:04verità giudiziaria corrispondono alla verità vera, il compito di un giornalista come quello
04:13che ho scelto per diventare protagonista del mio romanzo, il compito di questo giornalista
04:20è proprio quello di cercare la verità vera, in modo che la notizia e cioè il delitto
04:27e il colpevole, cioè cosa è successo veramente e la verità coincidano e siano le due facce
04:35della stessa medaglia.
04:36E' un esercizio che si fa ancora nelle redazioni o sempre di mano?
04:40Si fa poco, soprattutto nelle redazioni di chi deve lavorare sull'impronta, di chi deve
04:46lavorare sull'immediatezza, quindi chi lavora nei siti, chi lavora nei Tg, chi lavora nei
04:52giornali quotidiani.
04:53Forse si può fare ancora in giornali settimanali o periodici in cui c'è più tempo e anche
05:03forse più volontà di andare a cercare qualcosa di diverso da quello che ci viene propinato
05:08dalle fonti ufficiali.
05:09Un'ultima domanda, essendo direttore di settimanali da tanti anni, i settimanali sono fatti di
05:18attualità, di cronaca, ma anche di costume e di società e di spettacoli.
05:24Questi giorni campeggia su tutte le pagine dei giornali il caso di Maria Rosaria Boccia.
05:30Che idea ti sei fatto di lei?
05:34E' molto controversa come figura, anche in questi giorni sarebbe dovuta andare di nuovo
05:41in televisione e invece ha pensato di non farlo.
05:44C'è stato anche un avvicendamento delle battute abbastanza forti con Bianca Bellinguer,
05:54lamentava delle domande, voleva delle domande scritte, pretendeva delle domande scritte.
06:00Cosa ne pensi e come la intervisteresti?
06:05Io credo di essere tra i mille giornalisti che hanno chiesto di intervistarla.
06:11Lei ha scelto prima la stampa, poi ha scelto in onda sulla sette e poi evidentemente non
06:23si è sentita sufficientemente tutelata quando si è trovata con Bianca Bellinguer e gli
06:32altri giornalisti che avrebbero dovuto incalzarla, diciamo così.
06:36E' una storia che se fosse stata scritta da uno sceneggiatore di una serie televisiva
06:42probabilmente nessuno sarebbe stato in grado di trovare una vicenda per cui un ministro
06:51si mette nei guai con una consigliera, assistente, amica e poi si è scoperto amante facendo
07:00addirittura tremare il governo.
07:03Ma soprattutto ti posso dire una cosa, la storia non è affatto finita e quindi continueremo
07:10a seguirla e ci saranno sicuramente altri colpi di scema.