Blu Notte - Maria Luisa De Cia (Il Delitto Del Velo Della Madonna)

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Maria Luisa ha 28 anni e il 16 agosto 1990 decide di andare a fare una passeggiata in montagna, nel Trevigiano. L'indomani un gruppo di escursionisti ha trovato il corpo della ragazza, nudo dalla vita in giù, con un adesivo nero sulla bocca e un foro di proiettile sulla tempia...

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Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:14Il mistero che raccontiamo è un caso veramente strano.
01:17Ha come protagonista una ragazza comune, tranquilla e solare,
01:21e come sfondo un'ambientazione meravigliosa, magica e un po' misteriosa.
01:26La montagna, le Dolomiti sopra Trento, le Palle di San Martino,
01:30i sentieri che attraverso i boschi arrivano fino ad una parete chiamata il Velo della Madonna,
01:35l'ultimo posto in cui pensare un delitto come questo.
01:39Perché quello di Maria Luisa Decia è un delitto, anche se inizia in un modo molto strano,
01:44con un rumore che non si sente e con un fogliettino scritto a mano.
01:49Il rumore che non si sente è uno di quei rumori da montagna,
01:53di quelli che risuonano in un luogo isolato, nel fitto degli alberi,
01:57e che se non c'è nessuno a sentirli, è come se non fossero mai stati emessi,
02:01risucchiati subito dal silenzio dei boschi.
02:04Il rotolare di un masso, il passo di un animale, lo schianto di un albero,
02:08il rumore della nostra storia è diverso, è più inquietante,
02:11è uno sparo, secco, improvviso, non si sente,
02:14e così è come se non ci fosse mai stato.
02:17La montagna torna subito nel suo silenzio più assoluto.
02:21Siamo sul sentiero 713, sotto il velo della Madonna, in provincia di Trento.
02:26È il 16 agosto 1990.
02:44Il foglietto è un semplice foglio di carta bianca,
02:47sul quale sono scritte poche parole in un corsivo rapido,
02:50frettoloso, da messaggio.
02:52Sono andata verso San Martino.
02:54È il messaggio di una ragazza e i suoi genitori,
02:57una ragazza che ama fare le escursioni e che si trova a Sovramonte in vacanza.
03:01Niente di speciale, però il padre si preoccupa, si arrabbia.
03:05Quella strada è dissestata e lui glielo aveva detto,
03:08ma il padre non lo ha detto.
03:10Non si preoccupa, si arrabbia, quella strada è dissestata
03:13e lui glielo aveva detto che se fosse andata a San Martino
03:16avrebbe dovuto chiamarlo perché l'avrebbe accompagnata lui.
03:19Del resto non può arrabbiarsi più di tanto.
03:22Maria Luisa è grande, ha 28 anni e sa cavarsela da sola.
03:26Però, quando si fa tardi, quando si fanno le 21 di sera
03:30e Maria Luisa non è ancora arrivata,
03:32il signor Decia comincia a preoccuparsi seriamente.
03:35La montagna è pericolosa e a volte gioca brutti scherzi.
03:39Dopo una notte di inferno,
03:41il signor Decia, alla mattina dopo,
03:43prende la macchina e va a cercare la figlia.
03:49Sono le 7.15 quando avvista la panda rossa di Maria Luisa
03:53parcheggiata lungo il sentiero,
03:55intatta e regolarmente chiusa a chiave.
03:57Maria Luisa non c'è, deve essergli successo qualcosa.
04:01Viene organizzata immediatamente una battuta per cercare Maria Luisa,
04:05una battuta che mobilita tutta la gente della montagna.
04:09I carabinieri, la guardia forestale,
04:11i volontari dei vigili del fuoco,
04:13la guardia di finanza
04:14e anche i cittadini delle frazioni attorno a San Martino
04:17si trattano di un piccolo gruppo di prescizioni
04:20che, per la maggior parte del tempo,
04:22non ha mai spesso iniziato a cercare Maria Luisa.
04:25Una battuta che mobilita tutta la gente della montagna.
04:38come Primiero e Sovramonte. Maria Luisa potrebbe essersi fatta male, forse ha
04:43preso una storta o forse è stata morsa da un animale, forse da qualche parte,
04:47ferita ma ancora viva. Invece no, a Maria Luisa è successo davvero qualcosa e
04:52qualcosa di molto brutto.
04:56Ce lo racconta una delle persone che ha assistito al suo ritrovamento, Celestino
05:01Cemin, comandante dei Vigili del Fuoco del Consorzio di Primiero, intervistato
05:05per noi da Alessandro Riva e Lorenzo Viganò.
05:14Siamo quasi arrivati, adesso qua. La vegetazione è un po' più rada di
05:23allora perché qui c'erano molti più rami che coprivano il terreno e anche la
05:31vista del posto qui era coperta da quel masso lì. Tutto più scuro era? Era
05:37molto più scuro di adesso. Questo è il posto dove è stata trovata la ragazza,
05:42era messa in questa posizione, tirato con la testa di qua, le gambe di qua, qui
05:49aveva depositato il zaino, c'erano gli occhiali appoggiati qua, questo punto qua,
05:56poi più sotto qua c'erano gli scarponi riposti molto bene, con sopra le
06:03mutandine, di lato lì c'era un altro indumento, la ragazza era seminuda, messa
06:11in questa posizione qua. Quindi aveva la testa qui e il corpo in questa posizione,
06:16con le gambe nude divaricate. Lei è stato uno dei primi ad arrivare sul
06:21luogo, come ha ricevuto la chiamata? Io ero al centro operativo, giù nella nostra
06:26sede e seguivo le ricerche, a un certo punto ci hanno informato che hanno
06:30trovato questa ragazza, purtroppo era deceduta e richiedevano i carabinieri,
06:37il marescialo specificamente di Fiera. Allora questo è venuto nel mio ufficio,
06:42siamo partiti con la campagnola e siamo arrivati qua sul posto verso le 16 e 30
06:47circa. Siamo resi conto della situazione,
06:53abbiamo circondato la zona con dei nastri per tenere lontani i curiosi che
07:00erano arrivati qua in tanti. Maria Luisa viene ritrovata nei
07:07boschi del Primiero, in località Camoi, a 1.300 metri di altezza. Giace a una
07:12trentina di metri dal sentiero numero 713, che porta fino al velo della Madonna,
07:17dietro un grande masso, in uno spiazzo circondato da una fitta cortina di
07:21alberi.
07:47È supina, con le gambe divaricate, è nuda, a parte una maglietta e un paio di
07:52calzini e accanto a lei ci sono gli scarponi da montagna, uno zainetto, gli
07:57slip, i calzoni della tuta e anche gli occhiali, accuratamente ripiegati e
08:02riposti ai piedi di un albero. È stata imbavagliata, Maria Luisa, ha un
08:07nastro adesivo nero che le gira attorno alla testa e le tiene spalancata la
08:11bocca, aperta, come il morso di un cavallo. È morta, Maria Luisa, qualcuno le ha
08:16sparato la testa e l'ha uccisa. Un omicidio, un omicidio in montagna tra i
08:21boschi. Le indagini non sono per niente facili
08:24per il sostituto procuratore Kessler e per il Maggiore Ivo Rossi, comandante del
08:28Nucleo Operativo Provinciale dei Carabinieri di Trento. È proprio lui, il
08:33Maggiore Rossi, oggi in pensione, a raccontarcelo, intervistato per noi da
08:36Alessandro Riva. Maggiore Rossi, lei all'epoca era comandante del Nucleo
08:40Operativo dei Carabinieri di Trento. Fu anche tra i primi investigatori ad
08:45arrivare sul luogo del delitto. Quali furono gli elementi che vi colpirono
08:48fin dall'inizio? Sì, arrivai la sera stessa, dopo poche ore che il fatto era
08:54avvenuto e ciò che mi ha colpito è stata la posizione del cadavere. Una posizione
09:01atipica, nudo dalla cintura in giù, con le gambe completamente divaricate, quasi
09:07a voler lasciare un messaggio sul motivo della morte. Fra l'altro la donna era
09:17stata imbavagliata con qualcosa che all'inizio pensavamo fosse un pezzo di
09:25sacco per immondizia nero e quindi pensavamo che si poteva trattare di un
09:31balordo che aveva approfittato della ragazza e poi gli aveva sparato.
09:36Successivamente invece, infatti le indagini furono svuolte nell'immediatezza
09:41proprio alla ricerca di questo balordo, successivamente invece si accertò che
09:46non si trattava di un sacco per immondizia ma di nastro adesivo nero.
09:52Vorrei puntualizzare che si trattava del 16 di agosto, che la zona eminente
10:00di vocazione turistica, il corpo venne trovato a circa 50-60 metri da un sentiero
10:08molto battuto che dalla malga Civertaghe porta il velo della Madonna e quindi con
10:15possibilità di transito di tanti turisti.
10:17È strano questo caso, gli elementi che si presentano agli investigatori, sia sul
10:22luogo del delitto che sul corpo di Maria Luisa, sono complessi e contraddittori.
10:26Maria Luisa è stata uccisa con un colpo sparatole alla Tempia, ma è un colpo strano.
10:32Le hanno sparato con una pistola caricata a pallettoni, un'arma che il perito ballistico
10:37dei Carabinieri individua in un revolver modificato per sparare quel tipo di munizione, che a
10:42sua volta è artigianale.
10:43Due pallettoni l'hanno colpita la testa, uccidendola, però ce n'è un terzo, che si trova sotto
10:50il corpo di Maria Luisa, piantato nel terreno e che è intatto, come se non fosse stato
10:54sparato da nessuna pistola.
10:56Non solo, Maria Luisa è supina, ma sul terreno la chiazza di sangue che dovrebbe essersi prodotta
11:03al momento dello sparo è lontana dal suo corpo.
11:05Maria Luisa è stata imbavagliata in quello strano modo, ma quello non è l'unico segno
11:11di legature che si trova sul suo corpo, è stata legata ai polsi e alle caviglie, con
11:16una corda molto sottile che però non si trova più.
11:18Maria Luisa ha una clavicola slogata, come se qualcuno le avesse girato violentemente
11:24un braccio dietro la schiena.
11:25E c'è un'altra cosa, Maria Luisa non è stata violentata, i suoi slip e i calzoni
11:32della tuta non sono strappati, però ha delle lesioni, come se fosse stata seviziata, povera
11:37Maria Luisa.
11:38È venuto il momento di saperne di più, di cercare di conoscerla meglio, di esaminare
11:44la sua vita privata e cercare di capire perché una ragazza di 28 anni, in vacanza, imbocca
11:50un sentiero sui boschi e poi si ritrova dietro un masso, imbavagliata, legata, seviziata
11:55e uccisa.
11:56E per farlo andiamo lassù, in montagna.
12:20Chissà cosa pensava Maria Luisa quando camminava nei boschi delle sue montagne, cosa le passava
12:38per la testa quando saliva sui sentieri che arrivavano fino ai rifugi sotto le pale di
12:42San Martino, sotto le Dolomiti, fino al velo della Madonna.
12:45Noi ce la immaginiamo sola, sola e in silenzio, perché quando si pensa ad un bosco di montagna
13:08viene spontaneo pensare allo solitudine e al silenzio, anche se non è vero, anche se
13:12un bosco non è mai silenzioso, anche se sono soltanto pochi alberi a separarti da altri
13:17esseri umani, a tenerteli nascosti alla vista, come accade sempre per gli uomini, che se
13:21non si vedono, se non li conosci, non esistono.
13:24Forse a Maria Luisa bastavano pochi passi per essere sola, anche in un campo aperto,
13:30senza alberi a proteggerla dal sole, anche sulle rive di un riuscello che fa rumore,
13:34anche nella desolazione feroce di un bosco abbattuto.
13:36Forse pensava come Friedrich, pittore di boschi, di nuvole e montagne, che doveva essere sola
13:57per sapere che era sola, diventare una sola cosa con le sue nuvole e le sue montagne,
14:02per essere quella che era, ascoltarne la musica, come Vittorio Alfieri, per quel certo
14:07vasto e indefinibile silenzio che regna in quell'atmosfera dove ti parerebbe di essere
14:11fuori dal globo.
14:12È lì che Maria Luisa va in vacanza, a casa dei genitori.
14:20Maria Luisa Decia, infatti, ha 28 anni e vive da sola a Cornuda, un paesino in provincia
14:26di Treviso, dove lavora come ragioniere in una ditta.
14:30Maria Luisa è una ragazza tranquilla, simpatica, carina, molto indipendente, soprattutto dopo
14:36un viaggio di un anno in Germania, da sola, che l'ha fatta maturare.
14:39Maria Luisa è una ragazza molto disinibita, disponibile ad amicizie e anche a relazioni,
14:45ma non è una ragazza facile.
14:46Maria Luisa è una ragazza che si innamora.
14:49Da Sovramonte, dove abita con i genitori, Maria Luisa se ne va nel 1989 e proprio in
14:55seguito ad un fidanzamento che finisce male, con un ragazzo che ai suoi non piace.
14:59Maria Luisa, invece, ne è innamorata, tanto da andare a vivere con lui in un appartamento
15:04assieme ad altre persone.
15:05Lui però la lascia e lei ci resta male.
15:08Va a vivere con la sorella e poi si trasferisce in quel paesino in provincia di Treviso, in
15:13un appartamento che ha comprato con l'aiuto dei suoi genitori.
15:16Qui incontra un altro ragazzo e si fidanza.
15:21Qualche giorno dopo l'omicidio, il 19 agosto, avrebbe dovuto presentarla ai suoi, ma questo
15:26ovviamente non accade.
15:27Niente di strano, niente di particolare nella vita privata di Maria Luisa, niente che possa
15:33far pensare ad una fine come quella.
15:34Gli investigatori costituiscono un pool che ha sede stabile nella stazione dei carabinieri
15:40di Transacqua e ha continui e costanti collegamenti con i comandi di Padova, di Treviso, di Castelfranco,
15:47di Cornuda, di tutti i paesi e tutti i posti che hanno avuto a che fare con Maria Luisa.
15:51Le indagini furono complesse e articolate, si ricorse a tutti i moderni sistemi di indagini,
15:57l'indagine dal punto di vista balistico, merceologico, biologico, per ottenere il massimo degli
16:06elementi possibili.
16:07Devo dire che furono interrogate moltissime persone, purtroppo essendo una zona a vocazione
16:14turistica molti dei turisti che potevano essere presenti non fu possibile rintracciare.
16:21Devo dire, mi piace puntualizzarlo, che la popolazione residente in Primiero e soprattutto
16:27la famiglia Decia furono disponibilissime nel mettersi a disposizione, voglio dire questo
16:33perché per esperienza personale non sempre ciò avviene.
16:36Voi avete scandaliato tutta la vita privata di Maria Luisa, ci furono degli elementi che
16:40vi colpirono in modo particolare?
16:42Le piste soprattutto che riguardavano la vita privata affettiva, perché dal punto
16:47di vista della professione non è stato trovato niente di cui potersi appigliare, dal punto
16:57di vista della vita privata di relazione con gli altri altrettanto, dal punto di vista
17:04della vita affettiva è stato trovato che ultimamente si era fidanzata e stava quasi
17:10per sposarsi.
17:12Il futuro sposo è stato in grado di fornire un alibi inoppugnabile e quindi è stato escluso
17:20dalla rosa dei sospetti.
17:21I carabinieri cercano di ricostruire gli ultimi movimenti di Maria Luisa, è facile farlo
17:27ma è difficile interpretarli perché nei giorni prima del delitto Maria Luisa fa cose
17:32strane.
17:33È arrivata a Sovramonte il 3 agosto per passare le vacanze con i suoi genitori, ma sono vacanze
17:39un po' frenetiche perché dal 4 al 14 agosto Maria Luisa non dorme mai due volte nello
17:44stesso luogo, a Cornuda dal fidanzato, in ospedale per fare degli esami, nei rifugi
17:49in montagna, a casa del fratello.
17:51Anche il giorno prima dell'omicidio è un po' strano, è mercoledì 15 agosto e fino
17:58alle 17 di sera Maria Luisa rimane a casa, poi esce con la madre per andare al cimitero.
18:09Tornano verso le 18 e 30 e Maria Luisa esce da sola per andare in gelateria, per poi tornare
18:18a casa e tornare di nuovo in gelateria verso le 21.
18:21Nel frattempo ha ricevuto una telefonata dal fidanzato, una telefonata che dura una ventina
18:27di minuti nella quale Maria Luisa confida al fidanzato per ben tre volte di avere dei
18:31problemi, problemi seri, quali non vuole dirglielo, però gli dice che il giorno dopo farà un'escursione
18:38in montagna da sola.
18:39Attenzione alle telefonate, perché sono molto importanti.
18:45Prima di questa, prima di tornare nella gelateria per la seconda volta, Maria Luisa riceve un'altra
18:51telefonata che viene notata dal padre perché Maria Luisa si comporta in un modo diverso
18:56dal solito.
18:57Parla frasi brevi, secche, senza il tono allegro di sempre.
19:01Al telefono non c'è il fidanzato, perché Maria Luisa non si apparta in camera tirandosi
19:06dietro il filo, come fa di solito quando lui la chiama, ma rimane in soggiorno e dice
19:11anche possiamo sempre vederci.
19:12Chi c'è all'altro capo del telefono?
19:15Non lo sappiamo e non lo sanno neanche i carabinieri e il sostituto procuratore Kessler.
19:20Siamo nel 1990, i tabulati che registrano le chiamate e permettono di rintracciarle
19:26ancora non ci sono.
19:27Il giorno prima del delitto non è l'unico giorno misterioso di questo caso.
19:32Anche quel giorno, quel 16 agosto, dovrebbe essere spiegato.
19:36Maria Luisa è uscita da casa verso le 9.15 del mattino, dopo aver scritto quel foglio.
19:43L'ha vista anche una signora che l'ha salutata.
19:46Ha preso la sua panda rossa e uno zainetto in cui ha messo 5 pesche, 2 cartoncini di
19:51succo di frutta e un uovo.
19:54E poi?
19:55Cosa è successo dopo?
19:56Verso le 9.30 è successo qualcosa di strano.
20:00Ce lo raccontano Alessandro Riva e Lorenzo Viganò, che sono venuti con noi a San Martino.
20:04Ecco Carlo, qui siamo a due chilometri e mezzo da sua riva di Sovramonte, dove Maria Luisa
20:12era in vacanza a casa dei suoi genitori, e a circa 30 chilometri dal luogo in cui fu
20:16ritrovata la sua auto.
20:17Ed è un posto importante almeno per due ragioni.
20:20La prima perché è un punto di snodo, di confluenza tra questa strada e la statale
20:2450 che arriva da Belluno e da Feltre.
20:26E la seconda è perché quella mattina, quel 16 agosto 1990, qualcuno, una testimone,
20:33vide un'auto, il cui modello non si ebbe mai identificare con esertezza, con a bordo
20:37qualcuno che probabilmente aveva un appuntamento con Maria Luisa.
20:41Sì, viene vista una macchina proprio lì, sotto quella cappella votiva, una macchina
20:47chiara di vecchio modello che sta lì ferma con a bordo un ragazzo, un ragazzo che continua
20:54a voltarsi dalla parte della strada che viene da Sorriva, e sta lì ferma diverso tempo
20:59finché a un certo punto arriva proprio dalla strada di Sorriva una panda rossa con a bordo
21:05una ragazza.
21:06La panda affianca l'altra macchina e i due, cioè la ragazza della panda rossa e il ragazzo
21:12che sta a bordo dell'altra macchina, parlottano per un po'.
21:14A un certo punto la panda riparte in direzione di Primiero e l'altra macchina la segue,
21:19per cui i due si allontanano in quella direzione.
21:22Quanto è attendibile questa testimonianza?
21:23Per esempio, quanta gente c'era in questo spiaggo?
21:26Non dimentichiamo che quelli erano i giorni di Ferragosto, quindi c'era parecchia gente
21:30in vacanza.
21:31Noi abbiamo parlato con i gestori del bar e del distributore e ci raccontano che in
21:34quei giorni c'è parecchio via vai, molte persone si fermano a fare benzina, altre vanno
21:38a fare colazione.
21:39E quindi questo spiegherebbe anche perché la macchina non è stata notata da tanti testimoni.
21:43Però è stata notata, è stata notata da questo testimone perché si è fermata a lungo
21:47e quindi è stata vista e questa anomalia è stata notata da tanti, prima di riprendere
21:53e di essere notata una seconda volta sulla Statale 50, quindi il secondo avvistamento.
21:58Sì, il secondo avvistamento quasi ormai a fiera di Primiero, a vedere le due macchine
22:04incolonnate e questa volta è un taxista, un taxista con cui abbiamo parlato che ci ha
22:08raccontato che proprio all'imbocco del paese di Primiero nota le due macchine che procedono
22:13molto lentamente e che a un certo punto svoltano all'imbocco del paese dentro un parcheggio.
22:19Lui fa per sé, supera lui un paio di volte, alla fine li supera e riesce a notare velocemente
22:26che al bordo della Panda forse c'è una donna.
22:29Nell'altra macchina chi c'è?
22:31A standard di testimonianza c'è un uomo sui 30-35 anni con il viso molto allungato,
22:37un ciuffo di capelli sull'occhio sinistro e da cui viene fatto addirittura un identifico.
22:42Era davvero la Panda di Maria Luisa quella?
22:46E chi era quell'uomo che sarebbe salito con lei?
22:49I carabinieri disegnano un identikit che rendono anche pubblico, ma senza nessun risultato
22:55e poi Maria Luisa continua a comportarsi in un modo strano, vuole andare al velo della
23:00Madonna, è sul sentiero 713 che l'hanno trovata, però parcheggia la macchina in un posto strano.
23:07Ce lo racconta Marco Brunet, capo del soccorso alpino della stazione di Primiero.
23:12Questo è un posto atipico forse per parcheggiare l'auto se una persona vuole andare a fare
23:19un'escursione, di solito dove parcheggiano?
23:21Per andare verso il rifugio del velo o verso la Malga Civertari, la macchina la lasciano
23:28alla fine della strada dove inizia il sentiero del rifugio del velo che è un po' più in
23:34alto, se il parcheggio è esaurito la lasciano al parcheggio della Malga Civertari che è
23:40molto più grande, è 300 metri prima.
23:43Che cosa vuole dire invece averla lasciata qui, che ipotesi si possono fare sul percorso
23:48che può aver intrapreso, su quello che può aver fatto Maria Luisa?
23:51L'ipotesi che noi abbiamo fatto subito è che da qui sia proseguita con la macchina
23:57di un amico verso il parcheggio, dato che la strada è anche molto sconnessa da qui
24:02in avanti, oppure che da sola abbia fatto un'escursione per i sentieri che portano
24:09la Malga Civertari, oppure che sempre con un'altra macchina, con amici o conoscenti
24:14sia tornata indietro per la strada e sia salita a San Martino per fare un'escursione più
24:21lunga sull'altipiano delle pale di San Martino, passando per il rifugio del velo o per il
24:28rifugio Pradigliali e poi scendere per la Val di Roda e arrivare a questo punto, in
24:32modo da avere una macchina per parte.
24:36Maria Luisa non avrebbe parcheggiato la macchina laggiù, così lontana, sapendo che c'erano
24:41almeno tre ore di strada per arrivare al velo della Madonna.
24:44Cosa ha fatto allora?
24:46È salita in macchina con qualcuno?
24:48C'è bisogno di testimonianze.
24:50Nelle loro ricerche i carabinieri fanno pubblicare dei manifesti con la foto di Maria Luisa,
24:56chiedendo in giro se qualcuno abbia notizie di lei.
24:59Qualche testimonianza, in effetti, arriva.
25:02Ci sono tre ragazzi che dicono di aver sentito il rumore di uno sparo, quel rumore che non
25:08esisteva e che adesso, invece, assume concretezza.
25:11Dicono di averlo sentito verso le 15 e 20, mentre stavano tornando da una passeggiata
25:16proprio al velo della Madonna e su quel sentiero.
25:18Quei ragazzi vedono tre persone che si allontanano di corsa, arrivano al parcheggio, montano
25:25su una 127 Bordeaux e se ne vanno.
25:27Sempre a quell'ora, sull'altro versante della montagna, c'è una coppia che dice
25:33di aver sentito due grida distinte, una più lunga e angosciata e l'altra più corta.
25:38Gli spari, invece, non li hanno sentiti.
25:40Altre testimonianze significative non ce ne sono, sì, perché questo strano mistero
25:47vive su un assurdo paradosso e il 16 agosto è una splendida giornata ed è stato calcolato
25:52che in giro per la montagna ci siano almeno 1500 persone.
25:56Maria Luisa, quando parla di quei sentieri, dice che sembra di stare a chioggia.
26:00Eppure non si riesce a trovare nessuno che dica di aver visto o sentito niente.
26:04Sì, perché quelli sono i giorni del cambio delle ferie estive, la fine del weekend di
26:09Ferragosto.
26:10I turisti, i potenziali testimoni, dal giorno dopo sono già in giro per il mondo e forse
26:16da casa non sanno neanche quello che è successo da quelle parti.
26:19E' come per i rumori che si sentono in montagna, risuonano, ma se nessuno li racconta è come
26:24se non fossero mai esistiti.
26:26In particolare vorrei citare che la ragazza si era fidanzata di recente con un giovane
26:34col quale sembrava filasse molto bene.
26:37Quando questo telefonava, la sera assorriva alla ragazza, lei prendeva il telefono dalla
26:44menzolina dove è ubicato e lo portava nella sua stanza adiacente socchiudendo la porta
26:50in modo di avere un minimo di privacy.
26:52La sera prima di questo fatto ricevette una telefonata, il padre poteva notare che non
26:58aveva portato il telefono nella stanza e che parlava in tono piuttosto formale, non come
27:05l'affidanzato affidanzata, e che concluse la conversazione dicendo ci possiamo anche
27:13vedere.
27:14Ciò chiaramente ci portò a ipotizzare che insieme agli altri elementi raccolti sul posto
27:21che il balordo di passaggio era un'ipotesi molto improbabile e che invece probabilmente
27:28la decia si era incontrata con qualcuno che l'aveva poi uccisa, qualcuno che conosceva
27:34bene.
27:35Le indagini si appuntano su due amici di Maria Luisa, i cui lineamenti assomigliano all'identikit
27:40preparato dai carabinieri, ma a parte qualche contraddizione sui loro spostamenti, su loro
27:45non emerge niente di concreto.
27:47Anche la pista della pistola usata per uccidere Maria Luisa viene battuta scrupolosamente,
27:54le cartucce infatti sono state caricate artigianalmente in casa e possono essere esplose da una pistola
28:00che deve essere a sua volta modificata artigianalmente sempre in casa.
28:03È una pistola, un revolver, che spara a pallini più piccoli, però basta segare un tassello
28:10di metallo che si trova all'interno della canna ed è in grado di sparare anche i pallettoni
28:14più grossi.
28:15Ecco che cos'era quel pallettone trovato sotto il corpo di Maria Luisa, è un pallettone
28:20che è caduto dalla tasca dell'assassino.
28:22Le indagini si appuntano su un cacciatore particolarmente abile nel trattare le armi, poi si appuntano
28:29su un pregiudicato in possesso di una pistola e anche su un esperto di armi, ma non arrivano
28:34a nulla di concreto.
28:36Poi c'è una testimonianza, una testimonianza che dice che Maria Luisa in quel periodo era
28:41preoccupata perché c'era qualcuno che la infastidiva e le indagini allora si dedicano
28:46anche alle amicizie di Maria Luisa.
28:47Maria Luisa, infatti, era stata vista in una pizzeria di Imer, una frazione vicina, assieme
28:56a tre ragazze sconosciute che però non verranno mai identificate.
28:59Finché non si arriva ufficialmente al primo indagato, si chiama Antonio ed è un immigrato
29:07in Germania di origine siciliana.
29:09Una testimonianza dice che Maria Luisa lo aveva conosciuto in Germania e aveva avuto
29:15una relazione con lui, però, a parte questa voce, di quella relazione non c'è prova.
29:20Antonio dice di conoscere Maria Luisa e dice di averla conosciuta a Zurigo, a una gara
29:25di Deltaplano, ma di non averla più vista né frequentata dal 1984.
29:30E poi Antonio ha un alibi, nel periodo dell'omicidio non era in ferie, ma in Germania a lavorare.
29:37C'è un secondo indagato, si chiama Renato, anche lui conosce Maria Luisa e ha una forte
29:45somiglianza con l'identikit preparato dai carabinieri.
29:47Renato vive a Treviso, ha un temperamento litigioso e violento e ha qualche problema
29:53con l'alcol, però, a parte questo, contro di lui non c'è niente e anche una perquisizione
29:59che viene effettuata a casa sua non porta a nulla e così esce di scena.
30:02Il 9 marzo 1993, dopo una serie di indagini condotte con scrupolo e con zelo maniacale,
30:11il sostituto procuratore Kessler è costretto ad archiviare l'inchiesta.
30:14La procura, però, resta convinta di alcune cose.
30:19Maria Luisa è stata uccisa a scopo sessuale, premeditatamente e da una persona che la conosceva.
30:25Lo dimostra la posizione in cui è stato ritrovato il suo corpo e le sevizie che ha subito.
30:32Lo dimostra il fatto che l'assassino sia portato dietro tutto l'occorrente, dalla pistola al
30:38nastro adesivo alle corde usate per legarla.
30:40Lo dimostra il fatto che Maria Luisa si sia comportata come se avesse un appuntamento,
30:46la telefonata sentita dal padre, l'incontro con le macchine, anche il posto in cui ha
30:50lasciato la sua auto.
30:51Questa persona, secondo la procura, ha ucciso Maria Luisa per gelosia perché lei aveva deciso
30:59di intraprendere con il fidanzato una relazione più seria e non voleva altre avventure.
31:03Questa persona, secondo la procura, va ricercata tra le amicizie di Maria Luisa.
31:09Può essere, può essere tutto in questa storia così piena di misteri.
31:14Perché Maria Luisa finisce in quel modo?
31:16Perché viene prima legata e poi slegata?
31:19Perché viene imbavagliata così?
31:21Cosa è successo dietro a quel masso, sul sentiero 713 che porta il velo della Madonna?
31:27Andiamo a Bologna, andiamo alla polizia scientifica e chiediamo al commissario Silvio Bozzi di
31:33riflettere con noi su alcuni di questi misteri.
31:44Silvio, questo è un caso particolarmente misterioso.
31:46Cosa può essere successo in quella radura?
31:48Non è facile dirlo, comunque la prima osservazione va fatta proprio su questa radura, su questo
31:53posto in cui si è svolto l'attacco.
31:56È un posto particolare perché all'apparenza è isolato, però così non è.
32:00Abbiamo il sentiero a 30 metri, quindi per chiunque sarebbe stato facile sentire un gemito,
32:07un trapestio particolarmente intenso e figurati un colpo d'arma da fuoco.
32:11Calcoliamo che eravamo in estate, quindi.
32:13Il 16 agosto, quindi pensa un po'.
32:15Pieno di gente.
32:16Poi, altra caratteristica, la dinamica dell'attacco.
32:19Questa è molto interessante e particolare.
32:22È una dinamica d'attacco complessa e articolata e io direi anche, a pensarci bene, indeterminata nei fini.
32:29Cioè in che senso?
32:31In questo senso, che se lo scopo primario fosse stato realmente quello di uccidere la ragazza,
32:37quindi subito eliminarla, sopprimerla, l'assassino avrebbe potuto farlo avendo la pistola in altro modo,
32:43utilizzando direttamente e immediatamente l'arma da fuoco.
32:45Senza doverla legare.
32:46Quindi cos'è successo?
32:48Ma prima di capire quello che è successo realmente là,
32:52io devo dare un'occhiata agli oggetti che sono stati ritrovati.
32:55I scarponcini, i slip che non erano strappati, non erano macchiati di sangue,
33:01quindi sono stati, si presume, sfilati.
33:04Poi la tuta, anche la tuta non ci dice niente di particolare.
33:08Ecco, scarponcini, tuta e slip sono elementi non indicativi di una precisa volontà,
33:15sia da parte della vittima, naturalmente, che dell'aggressore.
33:18Un elemento più importante è rappresentato dagli occhiali.
33:21Occhiali della vittima, con le stanghette perfettamente ripiegate,
33:27situati ai piedi di un grande albero.
33:32Ecco, in uno spazio aperto, se tu vuoi evitare che i tuoi occhiali vengano schiacciati,
33:38vengano calpestati, dove li metteresti?
33:40Sicuramente vicino a un punto di riferimento, come un albero o un mazzo,
33:44in modo da proteggerli.
33:45E così erano appunto gli occhiali di Maria Luisa,
33:48quindi messi ai piedi di un grande albero.
33:51Questo particolare ci dà tre tipi di informazioni.
33:54La prima informazione è che Maria Luisa in un certo momento
33:58era perfettamente padrona delle proprie azioni,
34:01tanto da scegliere l'albero, scegliere il luogo, ripiegare le stanghette
34:07e collocarle ai piedi dell'albero.
34:09Quindi, seconda cosa, che non temeva alcunché,
34:12quindi non percepiva una situazione di pericolo.
34:15Terza cosa è quella che era intenzionata a rimanere là per un certo periodo di tempo.
34:21Questo lo possiamo dire con una certa dose di certezza.
34:25Le cose si complicano e a un certo punto io nutro evidenti perplessità
34:30per quanto riguarda l'imbavagliamento,
34:33effettuato con un nastro isolante di questo tipo,
34:36di facile reperibilità, in modo particolare.
34:40La bocca non era chiusa, ma aveva le arcate dentali spalancate.
34:47La lingua non era lesa, quindi non era offesa, quindi lesionata,
34:50è normoposta.
34:52Si aveva proprio la sensazione che il nastro fosse stato girato più volte
34:57con grande forza e con grande precisione,
35:00quindi una precisione quasi metronomica attorno al capo,
35:04in modo da non sbagliare neanche di un centimetro
35:07e di passare esattamente nella bocca aperta,
35:10che rimaneva quindi spalancata.
35:12Anche questa è una cosa molto strana.
35:14Cioè, com'è possibile che un aggressore professionista,
35:20quindi capace, lasci parte della bocca aperta?
35:23Questo tipo di imbavagliamento faceva sì che la parte anteriore
35:27fosse, possiamo definirla, cordiforme,
35:30e nella parte posteriore ci fosse una specie di pseudonodo.
35:34E questo dà la certezza che certamente, quindi l'aggressore,
35:39stava dietro la ragazza.
35:42Può darsi che la ragazza fosse in questo modo, prona,
35:45con l'aggressore sopra, alle spalle,
35:48quindi sia che fosse col busto retto.
35:51Questa precisione mi lascia molto perplesso.
35:55Perché ti dico questo.
35:57Come fa un aggressore a effettuare questi giri con questa precisione
36:02su una ragazza che si contorce, si muove,
36:05probabilmente è già stata legata.
36:07È una ragazza tonica, forte, un atleta.
36:10Com'è possibile?
36:11Guarda, facciamo un esperimento.
36:13Basta un minimo movimento, la ragazza, perché io...
36:17Un minimo movimento, perché il nastro giri attorno al mento,
36:23sotto il naso.
36:24Guarda com'è difficile centrare la bocca di una persona
36:28che quasi certamente si stava dimenando.
36:32E questo è il primo elemento che non mi fa quadrare le cose.
36:37Com'è possibile?
36:38La ragazza era immobile, tenuta immobile.
36:41Ma da chi? Dallo stesso aggressore.
36:43E com'è possibile?
36:44Lo stesso aggressore che in ogni caso l'aveva immobilizzata prima.
36:48Quindi uno stesso uomo.
36:50Bisognerebbe ipotizzare uno stesso uomo, anzi un solo uomo,
36:53che da solo, quindi sfili da una sacca, da qualche posto,
37:01delle corde, una più corda.
37:03Difficile pensare a un'unica corda.
37:05Quindi leghi le braccia, immobilizzi la ragazza,
37:08senza né colpirla, quindi offenderla, stordirla con dei pugni, con dei calci,
37:13né essere colpito, perché non ci sono per esempio sotto le unghia, per dirne una,
37:17delle tracce di formazioni pilifere, di segno di un'aggressione.
37:23Com'è possibile?
37:24Certo, è facile pensare che la ragazza sia stata messa in questo modo,
37:27aggredita rapidamente da più persone in questo modo,
37:30quindi collocandola prona e quindi gravando con un peso dall'alto
37:34sul dorso della stessa, no?
37:36In questo modo.
37:37Quindi per inibire completamente ogni possibilità di reazione.
37:41Però una sola persona non poteva farlo, a mio avviso.
37:45Quindi probabilmente più di una persona.
37:47Più di una persona.
37:48Persone non particolarmente esperte, perché anche nell'imbavagliamento,
37:52vediamo che la bocca era aperta,
37:54e se è vero che la ragazza non poteva articolare le parole,
37:57ma con la bocca spalancata,
37:59poi la lingua normoposta, come abbiamo detto,
38:01messa in una posizione tutto sommato normale,
38:05e non lesionata, quindi non offesa,
38:08avrebbe potuto, come secondo me ha fatto,
38:11gemere, gridare.
38:13Farsi sentire.
38:14Farsi sentire sicuramente da chi passava a 30 metri lungo il sentiero.
38:18Quindi anche questo particolare mi lascia disorientato.
38:23Non doveva trattarsi di una persona sola,
38:26e le persone che hanno agito contemporaneamente,
38:29quindi non dovevano essere particolarmente specializzati
38:35in un'azione d'attacco criminale.
38:37Non dei professionisti.
38:39Questo particolare mi è confermato anche dal tipo di arma usata,
38:44di munizione usata,
38:46che è praticamente un calibro 9 Flaubert,
38:51svuotato dei pallini,
38:54questa è una munizione non particolarmente micidiale,
38:57quindi che spara dei pallini tipo questi.
38:59Molto piccoli.
39:00Molto piccoli.
39:01Di solito viene impiegata per colpire o allontanare
39:05dei piccoli roditori o dei serpenti.
39:07Questo bossolo è stato svuotato e riempito in maniera artigianale,
39:12quindi con questo pallettone dell'enumerazione 9-0,
39:16sono abbastanza comuni.
39:18Quindi sono le persone non professioniste
39:21da un punto di vista criminale, mi sembra.
39:23L'arma non è un'arma da killer.
39:25Non è un'arma da killer,
39:26che agiscono manifestando una certa manualità,
39:29un coordinamento fra le loro azioni,
39:33e che adoperano un'arma particolare.
39:37Che tipo di arma era quella?
39:39Si trova facilmente, si può comprare dappertutto?
39:41Ma è un'arma che si trova anche in Italia,
39:43però è comunissima in Francia e in Germania.
39:48Quindi una certa perizia, una certa parura,
39:51è necessaria per rendere quest'arma,
39:54che non è micidiale,
39:55uno strumento d'attacco e di morte così importante.
39:59Allora cosa può essere successo?
40:01Io penso a un'aggressione di gruppo,
40:04quindi simultanea, rapidissima ed estremamente efficace,
40:08in cui gli aggressori hanno immobilizzato e imbavagliato.
40:11Tra l'azione di bloccaggio, di legature,
40:16di imbavagliamento è passato pochissimo tempo.
40:18E questo può essersi verificato
40:20solamente in presenza di più aggressori
40:22e tutti abbastanza coordinati fra di loro,
40:25nelle loro azioni.
40:27La ragazza probabilmente è stata,
40:29per inibirne, ridurre fortemente
40:34le sue capacità di reazione,
40:36quindi messa a prona così,
40:37e al momento dell'imbavagliatura
40:39le è stato sollevato il capo,
40:40tirato in questo modo,
40:41probabilmente per i capelli,
40:42in modo da consentire all'imbavagliatore
40:44di operare con quella precisione metronomica implacabile.
40:49La plastica era fortemente adesa
40:51alla cute della nuca.
40:54Quindi tutto questo mi sembra fatto
40:58da persone non professioniste
41:01e utilizzando tutto sommato
41:05degli oggetti compatibili
41:09con un'attrezzatura da escursionista.
41:11La corda, il nastro adesivo,
41:16insomma, qualsiasi escursionista
41:18ha nella propria attrezzatura queste cose.
41:21Quindi non un omicidio premeditato
41:23commesso da killer professionisti,
41:25ma un omicidio occasionale.
41:27Un omicidio occasionale
41:28compiuto da persone con una certa manualità
41:30e con una certa intesa fra di loro,
41:33quindi le azioni sono incredibilmente coordinate,
41:35persone abituate a lavorare insieme
41:37che si conoscevano.
41:38Io penso che sia molto probabile questo.
41:41Altro particolare è quello delle corde
41:45che non sono state ritrovate.
41:47Per quale motivo?
41:49La ragazza probabilmente è stata espostata,
41:52quindi il corpo è stato ribaltato.
41:54Prona è passata in una posizione supina
41:58e le gambe sono state leggermente divaricate
42:02appunto per consentire agli aggressori
42:04di sfilare le corde e portarle con sé,
42:07in questo modo.
42:08Perché hanno portato via le corde?
42:10L'hanno fatta esperire probabilmente
42:12perché quel tipo di corda
42:15impiegato nell'assassinio
42:18era in grado, per le sue caratteristiche immagino,
42:22di poter ricondurre gli assassini stessi
42:24oppure perché faceva parte
42:26dell'equipaggiamento degli assassini.
42:29Facciamo qualche ipotesi,
42:31come nei romanzi gialli,
42:32anche se questa in realtà è cronaca.
42:34Maria Luisa ha incontrato il suo assassino per caso,
42:38è andata fino laggiù da sola,
42:40ha lasciato la macchina nel parcheggio
42:42e ha deciso di fare tutta quella strada a piedi.
42:44Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
43:14Al punto del sentiero 713
43:16decide di fermarsi e di riposarsi.
43:26Si toglie gli occhiali,
43:28li appoggia vicino ad un albero
43:30e se ne sta lì, all'ombra.
43:45Un ballordo di passaggio,
44:12Un ballordo di passaggio. Qualcuno che l'ha seguita in macchina.
44:15C'è qualcuno che la infastidisce, che vuole assolutamente incontrarla, che le
44:19sta addosso anche se lei rifiuta.
44:21Questo qualcuno la segue, la sorprende dietro a quel masso e la uccide.
44:26Può essere, oppure vediamo in un'altra.
44:29Quella mattina Maria Luisa aveva appuntamento con qualcuno.
44:33È qualcuno che conosce da tanto tempo, oppure qualcuno che ha appena conosciuto,
44:38una persona che le piace, che la attrae anche in maniera innocente.
44:41Si è messa d'accordo con lui con quella telefonata.
44:44Possiamo anche vederci.
44:46Come scusa, un'escursione in montagna,
44:49una gita fino al velo della Madonna.
45:01Arrivano fino al parcheggio dove Maria Luisa lascia la sua panda rossa e
45:05proseguono in macchina insieme fino a un punto più comodo,
45:08sentiero 713.
45:18Forse l'altro non è come Maria Luisa,
45:20forse non è abituato a camminare,
45:22o forse è lei che vuole fermarsi.
45:24Basta poco,
45:25a 30 metri dal sentiero c'è quel masso,
45:27abbastanza appartato per stare tranquilli, anche solo a parlare, all'ombra.
45:32È abbastanza vicino al sentiero da non sentirsi isolati.
45:36Maria Luisa è tranquilla, si toglie gli occhiali e li appoggia all'albero.
45:40Poi però succede qualcosa.
45:42Quell'uomo, Maria Luisa non lo sa, è un brutto tipo
45:45e vuole da lei qualcosa che Maria Luisa non vuole fare.
45:49Quell'uomo perde la testa
45:50per un attacco violento di rabbia o per gelosia,
45:53come vuole la procura di Trento.
45:55Maria Luisa è spaventata,
45:57anche perché quell'uomo non è solo.
46:06Si è fatto raggiungere da uno o più amici e sono balordi come lui.
46:28Girano armati con quella pistola da escursionisti di libera vendita,
46:31modificate in modo da diventare un'arma micidiale.
46:35Minacciano Maria Luisa, la immobilizzano, la legano
46:38con una corda qualsiasi, forse la corda di uno zaino.
46:41Le slogano un braccio girandolo dietro la schiena.
46:43Maria Luisa geme e allora bisogna imbavagliarla con la prima cosa che
46:47hanno a portata di mano.
46:49Maria Luisa resiste,
46:50la seviziano e allora lei grida e uno di loro perde la testa, si spaventa o
46:55forse si arrabbia per l'ostinata resistenza di quella ragazza.
46:58La gira sulla pancia, le solleva la testa e le spara un colpo alla tempia.
47:02Un colpo, uno solo,
47:04un rumore che quasi non esiste.
47:15Poi la voltano sulla schiena,
47:17distanziandone il corpo da quella macchia di sangue,
47:19la slegano,
47:20portano via la corda perché potrebbe condurre fino a loro e se ne vanno,
47:24si allontanano lungo il sentiero 713.
47:28Ipotesi.
47:29Ipotesi da romanzo giallo.
47:31Nella realtà contano le indagini
47:33e per quanto tenaci, scrupolose e professionali siano state quelle dei
47:37carabinieri e del sostituto procuratore Kessler,
47:40in questo caso, come avviene nella realtà,
47:42non sono ancora riuscite ad identificare l'assassino.
47:45Non ancora,
47:47perché la voglia di dargli un nome a questo uomo ombra, quella rimane sempre.
47:51Per fare in modo che l'omicidio di Maria Luisa,
47:53una ragazza di 28 anni,
47:55che una mattina d'agosto imbocca un sentiero di montagna,
47:58non sia un altro di quei rumori che non si sentono,
48:01inghiottiti dal silenzio dei boschi.
48:03Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
48:33Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
49:03Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
49:33Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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