Mistero In Blu - Antonella Falcidia

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Antonella Falcidia era una docente universitaria, trovata morta nel suo appartamento a Catania il 4 dicembre del 1993, uccisa da 23 coltellate. I primi sospetti erano ricaduti sul marito, Enzo Morici, col quale i rapporti negli ultimi tempi si erano andati deteriorando, ma questi aveva un alibi perfetto. Il giovane PM Salvatore Faro ha preso spunto proprio da un saggio di Lucarelli per disporre nuove indagini...

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Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Il caso che raccontiamo questa sera, il caso Falcidia, sembra davvero un giallo, uno di
00:53quei casi pieni di colpi di scena, di sospettati e di insospettabili, di piste che sembrano
00:58portare alla verità e poi invece all'improvviso non portano più a niente, come se fossero
01:02state architettate da una mente diabolica e infatti, se fosse un romanzo, questo caso
01:09sarebbe stato scritto proprio da lei, dalla regina del giallo, Agatha Christie.
01:13La nostra storia ha un inizio che fa paura, siamo a Catania, il 4 dicembre 1993, è sabato
01:21sera, dopo cena, dopo le 10, una donna è sola in casa, nel suo appartamento al terzo
01:27piano di via Rosso di San Secondo, è sola in casa e sta guardando la televisione, sola,
01:36seduta sul divano, immersa in quel silenzio un po' ghiacciante che hanno certi condomini
01:40la sera, sola, forse si volta, forse gira la testa indietro sul divano perché ha sentito
01:46qualcosa alle sue spalle e invece no, non c'è niente, non c'è nessuno e invece no,
01:55non è entrato in casa. Verso le 23 e 30 il marito torna a casa dal
02:00lavoro, parcheggia la macchina nel garage sotto al condominio e sale al terzo piano,
02:06tutto normale, tutto tranquillo come sempre, la porta è chiusa a chiave, nel soggiorno
02:14le luci sono accese, il televisore è acceso perché di solito quando lui fa tardi, lei
02:21si aspetta alzata a guardare la televisione, sonnecchiando sul divano, tutto normale ma
02:27solo per un attimo, perché poi l'uomo abbassa lo sguardo e la vede. Sua moglie Antonina
02:39Falcidia è stesa a terra tra i cuscini del divano e per un attimo, un attimo solo, l'uomo
02:44pensa che si sia sentita male e sia caduta, ma è solo un attimo, perché poi vede tutto
02:48il sangue in cui è immersa e capisce subito che non si è sentita male la signora Antonina,
02:52l'hanno ammazzata. Tra i primi ad arrivare sul luogo ci sono i vicini di casa, quelli
02:58che abitano nello stesso pianerottolo e quelli che abitano all'appartamento al piano di sopra,
03:03che hanno sentito urlare e sono scesi a vedere. Nel soggiorno inginocchiato sul pavimento
03:09c'è il marito della signora Antonina che la tiene tra le braccia, le stringe le mani
03:12e urla bastardi, anche lui coperto di sangue e in stato di shock. La moglie di uno degli
03:17inquilini del palazzo cerca di entrare nell'appartamento, ma il marito la respinge, le dice hanno ammazzato
03:22la signora Antonina e la manda di sopra a chiamare i carabinieri, poi tutti assieme cercano di
03:27calmare il marito che continua ad urlare stringendo la moglie tra le braccia e le dà anche un
03:31ultimo bacio. Qualcuno va al telefono per avvertire il figlio che ha 17 anni, che si
03:38trova fuori con degli amici ad una festa e non immagina neanche lontanamente cosa sia
03:42successo a sua madre, poi tutto si ferma, tutto si blocca in attesa che arrivino i carabinieri,
03:49il magistrato e il medico legale. Walter Rizzo, un giornalista di Catania che si è occupato
03:54del caso, ha intervistato per noi il professor Biagio Guardabasso, il medico legale al corso
03:59sul luogo del delitto. Professore, la sera del 4 dicembre 1993 lei è stata tra i primi
04:05ad arrivare a casa della professoressa Falciglia, ci racconta cosa ha visto? Sì, nella notte
04:12intorno all'una del giorno 5 sono arrivato assieme al sostituto procuratore dottoressa
04:20Cagnino, ho trovato il cadavere con le spalle a terra e la faccia in aria, il viso era in
04:29aria, c'era il televisore acceso ancora e questa pozza di sangue, io immediatamente
04:37non l'ho riconosciuta, appena però l'ho visto, mi sono avvicinato e ho visto che era ancora
04:44calda, quindi era da poco che era successo l'omicidio, era ancora calda, non si era formata
04:51ancora rigidità cadaverica, allora ho cominciato a esaminare per vedere un pochino le lesioni
04:59ed era stata raggiunta da moltissimi colpi d'arma da punta e taglio, che aveva in regione
05:11toracica, al viso e anche in testa, la professoressa per difendersi da questo attacco, da questa
05:19aggressione, ha preso con le mani e ambedue le mani, ma soprattutto la destra, aveva afferrato
05:31l'arma dalla lama, perché si presentava sulla faccia palmare delle mani, parecchie soluzioni
05:40di continuo, quindi ferite da taglio, per cercare di frenare questo accadimento.
05:45La signora Antonina è stata uccisa con 26 pugnalate, che l'hanno colpita alle gambe
05:50e alla schiena, ma soprattutto al collo, al petto e nella regione inguinale, due di queste
05:55alla gola sono state mortali e poi ci sono altre ferite, ferite strane, c'è un grosso
06:00ematoma sul naso, un'escoriazione sotto il labbro e poi ci sono stranissimi colpi di
06:05punta, piccoli taglietti, come colpi d'assaggio sotto al mento strani. Stabilire l'ora della
06:11morte non è facile, l'ultima persona ad averla sentita viva è il figlio, che aspettava
06:17alcuni amici che dovevano portarla a quella festa davanti al portone di casa, quando gli
06:22amici arrivano, il figlio citofona alla madre per avvertirla e sono le 21.45, il marito
06:28è rientrato a casa e l'ha trovata morta alle 23.30, l'ora della morte va collocata
06:33in quel lasso di tempo, tra le 21.45 e le 23.30, più vicina all'ora del rientro del
06:39marito, perché quando la toccano, il marito e il medico legale, sentono che la signora
06:44Antonina è ancora calda. Dalla prima coltellata all'ultima, dalla numero 1 alla numero 26
06:51dicono le perizie medico-legali, sono passati dai 5 ai 10 minuti, quando l'hanno trovata
06:58immersa in un lago di sangue che ha macchiato i cuscini del divano, la signora Antonina
07:02indossava una vestaglia e la camicia da notte, ci sono un paio di ciabatte lanciate lontano
07:07dal luogo del massacro e ci sono un paio di occhiali rotti infilati nel divano e sul
07:11muro, dietro una lampada, ci sono alcune macchie di sangue, per terra, accanto ai cuscini,
07:18si trova qualcosa di molto importante, le impronte di una suola di una scarpa stampate
07:23nel sangue, una scarpa da tennis numero 36, una scarpa da donna, strano però, sono tutte
07:29impronte di un piede sinistro, quello delle impronte non è l'unico mistero che ruota
07:34attorno a questo caso, non ci sono segni di effrazione alla porta d'ingresso, non è
07:41sparito niente dalla casa, non ci sono segni di lotta nell'appartamento, sono quelli che
07:46si trovano in quella stanza, nel soggiorno, in quel luogo, sul divano e poi ci sono altri
07:51misteri che emergono subito, fin da quella prima notte, il marito racconta ai carabinieri
07:57che in quella casa, in quel periodo, sono arrivate strane telefonate, telefonate mute
08:02di una persona che chiama e poi riattacca e queste telefonate si sono intensificate
08:07proprio nei giorni che precedevano il delitto e poi c'è un'altra cosa, ancora più strana,
08:11una lettera anonima, la lettera si rivolge alla madre ma minaccia il figlio, attenta
08:17tuo figlio dice, potrebbe succedergli qualcosa quando torna a casa, il sabato sera ed è
08:22una lettera che arriva a casa Falcidia esattamente una settimana prima del giorno dell'omicidio,
08:28allora una lettera anonima, una donna uccisa, le impronte di una scarpa sinistra, sembra
08:35davvero un giallo di Agatha Christie e si capisce fin dall'inizio che in questo giallo
08:40le indagini saranno molto difficili, ce le racconta chi le ha coordinate, il sostituto
08:45procuratore Marisa Cagnino. L'autoressa Cagnino lei ha seguito le indagini sull'assassinio
08:51di Antonella Falcidia, quattro anni di indagini, siamo vicini all'archiviazione del caso,
08:58un'indagine difficile, ci dice qual è stata la difficoltà più grossa che ha incontrato
09:04in questi quattro anni? Le difficoltà sono state chiare sin dall'inizio, perché si
09:11tratta di un omicidio avvenuto relativa a una persona che appartiene alla borghesia
09:19catanese, quindi un ambiente assolutamente sconosciuto alle forze dell'ordine e ovviamente
09:26anche alla magistratura, non c'era nessuna pista che noi potessimo seguire indipendentemente
09:32da una collaborazione delle persone direttamente interessate, delle persone vicine alla vittima
09:38e nessuno dei familiari ha dato un contributo significativo alle indagini. Quando viene
09:45uccisa Maria Antonina Falcidia ha 43 anni e lavora al Dipartimento di Igiene dell'Università
09:51di Catania, una professoressa universitaria, benestante, di buona famiglia, nipote di un
09:57grande medico proprietario di un'importante clinica privata, una persona dolce la signora
10:02Antonina, dolce e generosa anche, come dimostrano i regali che fa alle domestiche e ha la figlia
10:07piccola di una di queste, una persona soprattutto dolce, una brava persona la signora Antonina.
10:13All'università insegna statistica applicata alla medicina, una materia nuova che le ha
10:19imposto di studiare per tutta l'estate come i suoi studenti.
10:24Io l'avevo vista proprio a mezzogiorno, a luna, quando siamo andati via e ci eravamo
10:29incontrati perché lavoravamo qua nello stesso istituto, cioè come complesso del palazzo
10:37Ingrassia, allo stesso piano, quindi a volte mettevamo anche la macchina nel cortile comune.
10:44Era una persona molto affabile, molto cordiale e molto intelligente.
10:53Ecco quel giorno com'era? Era preoccupata?
10:56Era tranquilla, era perfettamente tranquilla, sempre sorridente, sempre col sorriso in bocca,
11:01era perfettamente tranquilla.
11:03Una persona tranquilla, metodica e regolare, come dimostra anche quella sua ultima giornata,
11:08quel sabato 4 dicembre.
11:11Alle 8 la signora riceve la domestica filippina, a cui dà gli ordini per le faccende di casa.
11:16Alle 9, come ogni mattina, va all'università.
11:20Alle 13 e 30 ritorna a casa, si mette in vestaglia e prepara il pranzo per chi c'è,
11:24poi corregge i compiti, cena e la sera si mette davanti alla televisione ad aspettare
11:29il marito, come sempre.
11:31Una persona tranquilla, una vita regolare.
11:34E allora perché l'hanno uccisa? E chi è stato?
11:38A questo punto, come in un romanzo di Agatha Christie, c'è un colpo di scena che orienta le indagini
11:43e arriva fin da quella notte.
11:45Stretti nel pugno irrigidito della signora Antonina, il medico legale trova alcuni capelli,
11:51alcuni capelli biondi.
11:55Sono molto importanti quei capelli.
11:57Le prime perizie condotte dal medico legale e dai tecnici del CIS,
12:01la scientifica dei carabinieri che analizza il DNA, dicono qualcosa di molto sorprendente.
12:06Poi c'è quel particolare che nella mano destra io trovai alcuni capelli,
12:14due li ho trovati durante l'ispezione esterna notturna e altri tre poi nel corso dell'esame autopedo,
12:22impregnati di sangue nella mano destra,
12:25che poi da un esame sommario risultarono non essere quelli della professoressa,
12:31perché la professoressa aveva dei capelli ossigenati.
12:38E quindi erano capelli di colorito biondo.
12:41Biondo perché la differenza tra biondo naturale e biondo ossigenato
12:46è che il biondo naturale il colorito è fino alla radice.
12:52Ecco, la decolorazione del capello.
12:55Mentre il capello decolorato, la decolorazione non raggiunge mai il bulbo
13:01e quindi si distingue facilmente da un microscopio,
13:04da una sommaria osservazione microscopica.
13:09Questi capelli sono stati analizzati e il risultato del relativo DNA,
13:15perché avevano il bulbo, è stato confrontato col DNA della vittima.
13:20Le prime indagini affidate al CIS di Roma hanno portato all'identificazione di un genotipo
13:26che escludeva l'appartenenza del capello alla vittima
13:29e che individuava una persona di sesso femminile.
13:34Quindi ovviamente le prime indagini sono partite alla ricerca di questa donna
13:39e anche alla ricerca di un possibile movente,
13:42di una donna che potesse avere un rapporto così difficile,
13:46quindi di odio nei confronti della vittima, da arrivare alla morte.
13:50Avete sentito il dottor Guardabasso e la dottoressa Cagnino?
13:53Quei capelli sono capelli biondo naturali e non appartengono alla signora Antonina.
13:57Sono i capelli di un'altra donna, di una donna bionda.
14:00Chi?
14:01Ancora.
14:02In quei giorni, ad un emittente privato a Catanese, Teleetna,
14:06arriva la telefonata di un ignoto testimone.
14:08Il testimone dice di essere stato quasi investito da una station wagon bianca
14:13che fuggiva di corsa da Via Rosso di San Secondo,
14:16proprio quel giorno, quel sabato, alle 11 di sera.
14:20A bordo della macchina, dice il testimone, c'era una donna visibilmente agitata,
14:25una donna bionda.
14:26Chi?
14:27E poi ancora, non è l'unica segnalazione che arriva a Carabinieri in quei giorni.
14:31Arriva un'altra telefonata,
14:33una telefonata che dice di guardare nell'ambiente di lavoro della signora Antonina.
14:38Dice di guardare ad una professoressa
14:41che ce l'aveva con lei per motivi professionali.
14:44Questa è una donna bionda che calza lo stesso numero
14:47delle impronte trovate nel sangue.
14:50È una donna bionda, anche questa.
14:52Chi?
14:53E poi c'è un'altra cosa.
14:55Ai Carabinieri arriva un'altra lettera anonima.
14:58In questa lettera, un ignoto detective afferma che a commettere l'omicidio
15:03sarebbe stata la fidanzata del padre della signora Antonina.
15:06Il signor Giuseppe Falcidi e la sua fidanzata volevano sposarsi,
15:10ma la signora Antonina si opponeva fermamente al matrimonio
15:13e sarebbe questo, dice l'anonimo detective,
15:16il motivo per cui è stata uccisa.
15:19Colleghe di lavoro della signora Antonina,
15:21colleghe del marito, amiche di famiglia,
15:24le indagini sembrano d'una svolta,
15:26tanto che in quei giorni i giornali locali titolano
15:28l'epilogo forse è vicino.
15:31Ormai è certo, è stata una donna.
15:34Quelle impronte numero 36,
15:36quei capelli da cui trarre il DNA dell'assassina.
15:39E invece no, troppo facile.
15:41E nei gialli non c'è mai niente di troppo facile,
15:44soprattutto nei gialli di Agatha Christie,
15:46perché quella pista, la pista dei capelli, non porta a niente.
15:50Tutte le persone sospettate vengono analizzate
15:54e si vede che nessuna di queste è proprietaria dei capelli
15:57trovati nel pugno della signora Antonina.
16:00Non solo, ma arriva anche un'altra controperizia a confondere le cose.
16:04La procura di Catania affida al professor Fiori
16:07l'analisi dei capelli non ancora analizzati dai carabinieri del CIS.
16:11E il professor Fiori afferma che quei capelli,
16:14quelli trovati nel pugno della signora Antonina,
16:16appartengono alla signora Antonina.
16:19Certo, forse sono diversi,
16:21forse i carabinieri hanno analizzato altri capelli,
16:23forse la signora Antonina se li è strappati da sola
16:26mentre cercava di difendersi dalle coltellate.
16:28Però a questo punto non c'è più niente di certo, niente di sicuro.
16:32Quella pista che sembrava così sicura,
16:34la pista della donna, si ferma.
16:36E allora?
16:37Si ha la sensazione della sconfitta
16:39perché l'impegno non ha prodotto il risultato che si sperava.
16:44Ma non ci si scoraggia,
16:47anche perché di fronte ad un omicidio non ci si arrende mai.
16:50Di fronte ad un omicidio non ci si arrende mai.
16:52Non ci arrendiamo neanche noi.
16:54Non vogliamo dimenticarci della signora Antonina,
16:56vogliamo sapere chi è stato ad ucciderla.
16:58E allora mettiamoci assieme ai carabinieri,
17:00al Maggiore Fenoglietti,
17:02assieme al sostituto procuratore Accagnino
17:04e seguiamo le indagini fin da quella sera.
17:07La pista della donna si è raffreddata.
17:10Rimangono quei tubi, rimangono quelle impronte e rimangono quei capelli.
17:14Però mettiamoli da parte e vediamoli dopo.
17:16Partiamo dalle certezze.
17:18Ad uccidere la signora Antonina non è stato un ladro.
17:21Non ci sono segni di effrazione sulla porta d'ingresso,
17:24non è sparito niente.
17:26La signora Antonina, quando è stata uccisa, era in vestaglia.
17:29E allora?
17:30Che fosse entrato qualcuno con le chiavi di casa
17:32o che avesse aperto lei, come è più probabile, al suo assassino,
17:35probabilmente lo conosceva, lo conosceva molto bene.
17:38Ecco, in questo senso, in quest'area,
17:41i carabinieri del Maggiore Fenoglietti
17:44e il sostituto procuratore Accagnino
17:46hanno un paio di piste su cui poter lavorare.
17:48All'inizio si pensò a un extracomunitario
17:52che era stato in servizio presso il padre della Falcidia
17:58e che aveva dei motivi di rancore nei confronti della vittima.
18:03Successivamente si fecero le classiche deduzioni del caso
18:07facendo riferimento alle ultime persone che avessero visto la Falcidia viva
18:12o alle prime che l'avessero vista morta,
18:15e quindi gli stretti familiari.
18:17E ancora dopo ad altre persone
18:19che in qualche modo fossero venute in contrasto con la donna.
18:23Ma anche lì si trattava di fatti
18:26che difficilmente non ricollegati ad una personalità disturbata
18:31avrebbero portato a un omicidio.
18:33C'è un cittadino dello Sri Lanka
18:35che abita assieme alla moglie e alla figlia
18:37nel palazzo di fronte a quello in cui vive la signora Antonina.
18:41L'uomo ha lavorato per molti anni come domestico per la famiglia Falcidia.
18:45Prima per il padre della signora Antonina, poi per la signora
18:49e adesso lavora nella clinica dello zio
18:52e fa anche le pulizie in tanti altri condomini.
18:55Perché pensano a lui, carabinieri?
18:57Perché l'uomo è in crisi con la moglie.
18:59Litigano spesso, molto spesso e anche violentemente per tanti motivi.
19:03Litigano per i soldi.
19:05Litigano perché lui ha comprato un pezzo di terreno nello Sri Lanka
19:09e l'ha intestato al proprio fratello.
19:11Litigano per l'educazione della bambina.
19:13Litigano anche perché la moglie del domestico porta le gonne troppo corte.
19:17E in questi litigi la signora Antonina,
19:20che è molto amica della moglie del domestico,
19:22prende molto spesso le parti di lei contro il marito.
19:25Non solo, la signora Antonina è molto attaccata alla figlia della coppia,
19:29tanto che la madre, molto spesso, gliela affida per intere giornate,
19:33come se la signora Antonina fosse quasi una sua seconda madre.
19:36Non le affida soltanto la figlia,
19:38le ha affidato anche i propri soldi, i propri risparmi.
19:41Ora, il domestico vorrebbe lasciare la moglie
19:44e tornare nello Sri Lanka assieme alla bambina,
19:46ma non può, perché la bambina è segnata nel passaporto della donna.
19:49Questo passaporto ce l'ha il parroco della famiglia Falcidia,
19:53ma il domestico non lo sa.
19:55Per sua stessa ammissione, lui crede che questo documento ce l'abbia la signora Antonina.
20:00Cosa ha fatto? Dov'era il domestico quel sabato 4 dicembre?
20:08Alle 6 del mattino il domestico va alla clinica Falcidia per fare le pulizie.
20:13Verso le 8 porta la bambina all'asilo.
20:16Da allora, fino quasi alle 8 e mezzo di sera, alle 20 e 30,
20:20fa le pulizie in altri condomini.
20:23Poi torna a casa, cena, fa l'albero di Natale assieme alla bambina
20:28e verso le 10 esce di nuovo.
20:30Fa le pulizie nelle scale del proprio condominio
20:33e verso le 23 viene visto anche dalla figlia della padrona di casa.
20:37La signora Antonina, dice il domestico,
20:39la vista per l'ultima volta martedì 30 novembre, 4 giorni prima dell'omicidio.
20:45Altro, a carico del cittadino dello Sri Lanka, non c'è
20:49e infatti viene ascoltato solo come testimone.
20:51Qui la sua pista si ferma, sempre con quei dubbi
20:54e quelle impronte numero 36, impronte da donna, e quei capelli di donna.
21:00C'è una seconda pista, ma questa la vediamo dopo, dopo la pubblicità.
21:09La seconda pista che i carabinieri e il sostituto procuratore a Cagnino battono
21:13è quella di una persona molto vicina alla vittima.
21:15Tra queste persone sentite come testimoni, c'è proprio lui, il marito.
21:20Il dottor Vincenzo Morici è un medico molto noto in città
21:24e aiuto di patologia chirurgica all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
21:28L'ospedale di Catania è un'ospedale che,
21:30per la prima volta in Italia, ha avuto la possibilità
21:33Un medico molto noto in città
21:35e aiuto di patologia chirurgica all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania,
21:39non solo, collabora con l'università,
21:42presta la propria opera nella clinica privata dello zio della vittima
21:45e ha due studi, uno a Catania, proprio nel palazzo accanto al suo,
21:49e uno a Nicosia.
21:52Ora, il professor Morici e la signora Antonina
21:57si sono conosciuti durante l'università, quando erano studenti,
22:00e poi si sono sposati dopo la laurea.
22:04Quel sabato, verso le 11.30 del mattino, come tutti i sabati,
22:07il professor Morici parte da casa sua per andare a Nicosia,
22:11allo studio.
22:13In questo viaggio si fa accompagnare, come tutti i sabati,
22:17dalla vecchia domestica, la signora Peppina,
22:19che approfitta del passaggio per raggiungere alcuni parenti
22:21che ha in quella città, Nicosia,
22:23che dista almeno un centinaio di chilometri.
22:26Lungo il percorso preleva un collega che lo assiste nelle visite.
22:30Il collega lascia la macchina ad un bivio nei pressi di Agira
22:33e prosegue con loro fino a Nicosia, dove lasciano la signora Peppina.
22:42A Nicosia lavorano allo studio medico fino alle 8 di sera,
22:46fanno un paio di visite a domicilio fino alle 21.30
22:49e lasciano Nicosia per tornare a Catania,
22:51fermandosi per mangiare ad una trattoria lungo la strada.
22:56Qui rimarranno una mezz'ora, come testimoniano, oltre al collega,
23:00il padrone del ristorante e sua moglie.
23:02Arrivati ad Agira, il collega del dottor Morici scende per recuperare la macchina
23:06e sono, lo sappiamo perché è proprio lui collega,
23:09dirlo i carabinieri che glielo chiedono,
23:11sono le 22.30.
23:13I tempi sono quelli,
23:15una mezz'ora per arrivare da Nicosia ad Agira,
23:18tre quarti d'ora per andare da Agira a Catania.
23:21Verso le 23.15 il dottor Morici arriva a Catania
23:24e parcheggia la macchina in garage,
23:26lo vede suo suocero che abita di fronte.
23:32Entra in casa e scopre che hanno ammazzato sua moglie,
23:35altro sul conto del dottor Morici non c'è,
23:38infatti viene ascoltato solo come testimone.
23:42Una donna, il marito, il maggior domo,
23:46i personaggi che ruotano a vario titolo attorno a questo caso
23:49sembrano davvero tratti da un romanzo di Agatha Christie
23:52e come in un romanzo di Agatha Christie
23:54c'è anche un criminologo
23:56incaricato dalla procura di Catania
23:58di fare il profilo psicologico dell'assassino,
24:01PPA si chiama tecnicamente,
24:03possibile profilo dell'aggressore.
24:06Lo ha rifatto per noi quel criminologo,
24:08il professor Francesco Bruno.
24:10Si tratta, secondo me,
24:12di una persona di sesso maschile,
24:18di età media o comunque giovanile,
24:25non avanzatissima,
24:29una persona dotata di una forza,
24:32di una certa cultura,
24:34io dico medio-alta,
24:36perché con l'evoluzione dell'evoluzione
24:40dell'analisi scientifica degli anonimi,
24:43del contenuto degli anonimi
24:45fa rilevare questo tipo di atteggiamento culturale.
24:48Una persona sicuramente fredda,
24:50capace di premeditazione
24:52e capace di colpire in maniera decisa,
24:55in maniera decisa,
24:57in maniera decisiva,
24:59in maniera decisiva,
25:01in maniera decisiva,
25:03in maniera decisiva,
25:05in maniera decisiva,
25:07in maniera decisa,
25:09senza esitazione.
25:11Un uomo con quelle caratteristiche
25:13fisiche e psicologiche,
25:15ma un uomo?
25:17E quelle impronte numero 36?
25:19E quei capelli di donna?
25:21Cosa c'entrano quelle impronte
25:23e quei capelli con questo?
25:25Chiediamocelo dopo, vediamolo dopo.
25:27Chiediamoci un'altra cosa prima,
25:29vediamo una ipotesi.
25:31Usare le chiavi o farsi aprire
25:33dalla signora Antonina
25:35La impressione,
25:37quindi mi sono convinto di questo,
25:39che è stata aggredita
25:41improvvisamente da qualcuno
25:43che era alle spalle
25:45di lei, e lei doveva essere
25:47seduta tranquillamente sul divano
25:49a guardare la televisione.
25:51Improvvisamente
25:53venne neutralizzata
25:55diciamo, e quindi
25:57afferrata con la mano
25:59sinistra
26:01sulla bocca per evitare
26:03che si mettesse a aggredare.
26:05C'è un particolare
26:07che io quella sera,
26:09non personalmente,
26:11detto dal marito,
26:13che la porta
26:15d'ingresso poteva essere
26:17aperta facilmente anche
26:19con una scheda telefonica.
26:21Quindi bisogna
26:23vedere se questo
26:25realmente è avvenuto.
26:27Va bene,
26:29qualcuno potrebbe essere entrato
26:31nascosto con una scheda telefonica
26:33o con qualche altro attrezzo che non lascia tracce.
26:35Qualcuno potrebbe aver aggredito
26:37la signora Antonina alle spalle, e averla colpita
26:39con quelle 26 pugnalate.
26:41Però non sono tutti uguali quei colpi,
26:43non sono tutti colpi dati per uccidere.
26:45Ce ne sono alcuni di molto strani, ricordate?
26:47Tutti quei taglietti, quei piccoli colpi
26:49d'assaggio sotto al mento. Perché?
26:51Io ebbe un'altra impressione,
26:53perché
26:55ripeto, dal tipo di lesione,
26:57dalla sede
26:59dell'Elysio, e dalla
27:01dinamica di come è avvenuto il fatto,
27:03mi sono convinto
27:05che la signora che era seduta
27:07sul divano venne
27:09aggredita e però
27:11venne neutralizzata
27:13ed interrogata
27:15per avere per estorce di qualche
27:17notizia o qualche promessa.
27:19Può essere.
27:21Però dobbiamo fare chiarezza.
27:23Nei romanzi di Agatha Christie ci sono
27:25sempre dei punti fermi da cui partire per
27:27scoprire dell'ipotesi. Allora cerchiamogli
27:29quei punti fermi.
27:31Chiediamoci cosa è successo esattamente
27:33quel 4 dicembre
27:35in quell'appartamento, in quella stanza
27:37e su quel divano.
27:43Se fosse un giallo
27:45ci sarebbe un poliziotto a fare con noi
27:47il punto della situazione.
27:49Quel poliziotto è il commissario Silvio Bozzi,
27:51della scientifica di Bologna.
27:57E' lì,
27:59in quello che sembra soltanto un palazzo antico del centro,
28:01che si trova una delle strutture
28:03più moderne di investigazione scientifica,
28:05costruita e coordinata dal suo dirigente,
28:07il dottor Elio Graziano.
28:11Al commissario Bozzi chiediamo
28:13cosa può essere successo quel sabato sera.
28:23Ecco, l'assistente Garuti ha
28:25scannerizzato le fotografie tratte
28:27dalla ricostruzione
28:29della scena del delitto.
28:31Andiamoci un'occhiata.
28:33Ciao Lorenzo.
28:35Ecco, cosa possono dirci le fotografie?
28:37Ci dicono innanzitutto
28:39che l'omicidio è avvenuto in questa parte
28:41dell'appartamento,
28:43esattamente sul divano.
28:45Questa è la zona interessata, perché non ci sono altre zone
28:47interessate dall'aggressione,
28:49né altre macchie di sangue in altri posti.
28:51Esatto, non ci sono macchie di sangue
28:53in altri posti, quindi tutte qui e tutte sul divano.
28:55Quindi è qui che è avvenuto l'omicidio.
28:57Ecco, dove stava seduta
28:59la signora Antonina?
29:01La signora Antonina era seduta qui,
29:03l'aggressore qui, alla sua sinistra.
29:05Come fai a dirlo questo?
29:07È molto semplice, guarda, vedi questa superficie
29:09che non è interessata dallo spruzzo
29:11nematico del sangue.
29:13Come se i spruzzi di sangue
29:15avessero incontrato un ostacolo, una massa.
29:17Una massa rappresentata proprio dal corpo
29:19dell'aggressore, che ha aggredito in questo punto
29:21la signora Antonina.
29:23Ci sono altri schizzi di sangue
29:25che possano dirci qualcosa?
29:27C'è uno schizzo molto importante,
29:29qua sul muro, in prossimità del
29:31posto dove era appunto
29:33seduta la signora.
29:35Non potrebbero essere quelle macchie di sangue
29:37e lo spruzzo, per esempio? Potrebbero essere
29:39macchie provocate dall'assassino, nel senso
29:41che si è sporcato e ha sporcato lui stesso?
29:43No, questa è la classica morfologia
29:45delle macchie
29:47a lacrima, a punto esclamativo
29:49si chiamano. E questo è uno schizzo di sangue
29:51che proviene dalla recisione della carotide.
29:53La carotide comune che è stata
29:55recisa con violenza dall'aggressore.
29:57Quindi non è sangue che proviene
29:59né dalla lama intrissa di sangue dell'assassino
30:01né dall'assassino stesso che con qualche
30:03movimento ha spruzzato
30:05il sangue in questa zona. Ed è perfettamente
30:07in corrispondenza alla posizione
30:09occupata sul divano dalla signora.
30:11Tutto questo
30:13ci fa capire quindi che la signora Antonina
30:15era seduta sul lato sinistro del divano,
30:17quello destro. Parlano,
30:19fanno qualcosa, non lo sappiamo, a un certo punto
30:21lui l'aggredisce. Ecco, cos'è successo
30:23a questo punto? La signora Antonina
30:25non aveva scampo
30:27per due ragioni. Prima è stata
30:29assolutamente colta
30:31di sorpresa, non si aspettava
30:33l'attacco. Questo è dimostrato anche
30:35da quel particolare degli occhiali.
30:37Quindi
30:39aveva gli occhiali quando è stata aggredita.
30:41Guardiamoli qua. Occhiali che sono stati
30:43trovati incastrati sul divano.
30:45In secondo luogo è stata aggredita, ecco
30:47Lorenzo in Grandissimi, ecco l'immagine
30:49del divano. Su questo tipo
30:51di divano, questo tipo di divano
30:53quindi superficie ampia,
30:55molto morbido.
30:57Ti dirò di più.
30:59Una cosa che forse ti sorprenderà.
31:01Il divano, questo tipo di divano è stato
31:03il miglior complice per l'assassino.
31:05Se andiamo di là te lo faccio anche vedere.
31:09Ecco, questo è un divano simile a quello
31:11dove è stata ammazzata la signora. Ecco, siediti qua.
31:13La signora stava seduta da questa parte.
31:15Perfetto. Prova ad alzarti adesso.
31:17No, no, senza usare la mano destra perché la signora
31:19non poteva usare la mano destra perché doveva
31:21difendersi dall'aggressore.
31:23Senza mani.
31:25È difficile e quasi impossibile.
31:27Quindi la signora stava praticamente seduta
31:29dentro una gabbia. Come dentro una gabbia?
31:31Perché? Perché da una parte non poteva scappare
31:33perché c'è il bracciolo. Dall'altra
31:35ancora meno perché c'era
31:37l'aggressore che la tempestava di colpi.
31:39Non poteva muoversi. In trappola in sostanza.
31:41E poi cosa è successo?
31:43Il primo colpo dell'aggressore
31:45cerca il torace.
31:47Non è un colpo fatale.
31:49La signora scalcia,
31:51tenta di difendersi, al che l'aggressore
31:53massacra le gambe della signora.
31:55Poi
31:57cerca l'arteria femorale
31:59per ridurla all'impotenza.
32:01Dopodiché sale ancora di più e cerca il collo.
32:03Tenta, capito, di far girare
32:05il collo alla signora
32:07perché possa scoprire la carotide.
32:09Trova la carotide
32:11al venticinquesimo colpo
32:13e la recide. Schizzo di sangue.
32:15La signora impreda le convulsioni,
32:17cade, si trascina i cuscini
32:19con sé. Agghiacciante.
32:21Agghiacciante. Che arma può aver usato
32:23l'assassino? Guarda, è un'arma
32:25simile a questa. Un'arma
32:27micidiale. Un po' più grande
32:29con una lama
32:31probabilmente più larga.
32:33Quindi non un coltello da cucina
32:35ma un coltello trovato lì sul luogo, casualmente.
32:37No, un'arma terribile
32:39per uccidere. Quindi possiamo pensare che l'assassino
32:41non abbia inventato lì per lì l'omicidio
32:43ma che questo omicidio sia premeditato.
32:45A mio avviso sì. Chi ha ucciso la signora
32:47Antonina sedeva con lei sul divano
32:49su quella parte del divano che è rimasta
32:51pulita dalle macchie di sangue.
32:53Chi ha ucciso la signora Antonina
32:55sedeva con lei sul divano
32:57ed era entrato in casa col consenso della signora
32:59e la conosceva bene
33:01sicuramente perché lei era in vestaglia
33:03e l'aveva ricevuto lo stesso a quell'ora di notte.
33:05Chi ha ucciso la signora Antonina
33:07lo ha fatto con un'arma propria
33:09con un coltello omicidiale
33:11fatto apposta per uccidere
33:13simile a quello che ha mostrato il commissario Bozzi
33:15o simile a questo
33:17un coltello di una quindicina di centimetri.
33:19Allora punti ferme, certezze
33:21questo è un omicidio premeditato
33:23il coltello è stato portato
33:25da fuori, non era in casa
33:27la persona che se l'è portato dietro
33:29aveva intenzione di uccidere.
33:31Chi è questa persona?
33:33Una donna?
33:35Ci sono quelle strane impronte lasciate nel sangue
33:37quelle strane impronte tutte sinistre
33:39e poi ci sono quegli strani capelli
33:41che non si riesce a capire
33:43se appartengono o no alla signora Antonina
33:45dimostrano inequivocabilmente
33:47che ad uccidere la signora Antonina
33:49è stata una donna
33:51inequivocabilmente
33:53ma siamo sicuri?
33:55Chiediamoci qualcosa.
33:57C'è una gran confusione attorno al divano
33:59ci sono tutti i cuscini per terra
34:01uno lontane, uno addirittura oltre il tavolo
34:03lontano dalla scena del delitto
34:05perchè questo?
34:07E' una cosa abbastanza normale
34:09perchè la signora è stata aggredita
34:11è stata colpita
34:13e ha le convulsioni
34:15la carotida è recisa e si contorce
34:17drammaticamente ai piedi del divano
34:19quindi da una parte ha trascinato
34:21il cuscino
34:23la spalliera del cuscino
34:25e quindi ha travolto tutti gli oggetti
34:27trascinando con 6 cuscini
34:29ha travolto tutti gli oggetti che ha incontrato
34:31sulla sua via
34:33probabilmente ha scalciato questo cuscino
34:35e l'ha spinto verso l'esterno
34:37vicino al muro
34:39C'è una cosa che non convince
34:41ed è quell'impronta
34:43di suola di scarpa numero 36
34:45lasciata sul sangue
34:47cosa dice quell'impronta?
34:49Per me sono impronte anomali, ti dirò subito
34:51sono innanzitutto delle impronte
34:53relative alla suola di unica scarpa sinistra
34:55che
34:57assicurano dei movimenti abbastanza
34:59strani
35:01quindi sincopati
35:03non capisco che tipo di movimenti
35:05e poi il resto delle impronte
35:07sono impronte sinistre
35:09e poi circoscritta
35:11è una piccola zona
35:13interessata dal sangue
35:15si ha più che altro la sensazione
35:17che questo
35:19aggressore, quindi sia proprio
35:21calato, sceso dall'alto della stanza
35:23e rimanga lì
35:25al centro della stanza, di fronte alla scena del delitto
35:27in posizione retta
35:29come è possibile?
35:31non mi convince, anche la forma è molto particolare
35:33mi dà più l'impressione
35:35di un effetto a stampo prodotto da una mano
35:37che si è entrata dentro questa scarpa
35:39e abbia esercitato
35:41questa pressione dall'alto
35:43sulla tomaia, sulla scarpa
35:45in modo da creare questo effetto stampo
35:47sembra proprio un timbro
35:49un timbro postale
35:51al posto dell'impronta
35:53non è possibile pensare in via di ipotesi
35:55che non siano state prodotte dall'assassino
35:57per esempio, direttamente camminandoci sopra
35:59oppure da qualcuno che è arrivato dopo
36:01ma che siano in effetti un tentativo di depistaggio
36:03io penso che sia proprio così
36:05impronte sinistre
36:07stranamente accostate tra loro
36:09stranamente stampate nel sangue
36:11sanno di depistaggio
36:13fanno pensare al tentativo di qualcuno
36:15di incolpare qualcun altro
36:17ma quella dell'impronta
36:19non è l'unica cosa che sa di depistaggio in questo caso
36:21ricordate quelle lettere anonime
36:23arrivate prima e dopo il delitto
36:25anche quelle sono strane
36:27tu sei un esperto grafoscopico
36:29cioè analizzi e fai confronti tra le scritture
36:31ecco, in questo caso sono importanti due lettere anonime
36:33arrivate a casa della vittima
36:35cosa ci puoi dire di queste lettere?
36:37innanzitutto
36:39il primo anonimo è importantissimo
36:41addirittura fondamentale a mio giudizio
36:43diamoci un'occhiata
36:45ecco, questa è la busta
36:47dentro la quale era contenuto
36:49il sintetico messaggio minatorio
36:51la prima scritta in alto
36:53quella che poi è stata cancellata
36:55Riccardo Morisi
36:57prima Riccardo e poi Morisi
36:59è scritta a macchina, con la normale macchina da scrivere
37:01poi ci ripensa
37:03cancella, alla meno peggio
37:05e riscrive tutto col normografo
37:07prima mettendo
37:09il cognome e poi il nome
37:11quindi due caratteri diversi
37:13quello della macchina da scrivere sopra
37:15e sotto il normografo
37:17c'è quella mascherina di plastica
37:19che serve per fare tutte le lettere uguali
37:21questo è un particolare strano
37:23lui sa che i caratteri della macchina da scrivere
37:25possono essere rintracciabili
37:27perché ogni macchina da scrivere lascia un segno diverso
37:29lo sa perché poi non scrive più
37:31con la macchina da scrivere, cancella
37:33e in effetti dopo si mette a fare quest'altra operazione
37:35è molto strano quindi questo
37:37ma più che strano
37:39mi fa pensare
37:41che proprio l'autore dell'anonimo
37:43volesse indirizzare l'attenzione degli investigatori
37:45verso quella macchina da scrivere
37:47probabilmente lui ha scritto
37:49utilizzando una macchina da scrivere
37:51di altra persona
37:53sulla quale voleva che ricadessero i sospetti
37:55andiamo a vedere anche il testo
37:57questo è il contenuto
37:5916 parole che esprimono una minaccia sintetica
38:01ben precisa
38:03però rivolta a chi? Non a Riccardo Morici
38:05che è il destinatario della lettera
38:07ma alla madre, attenta
38:09a tuo figlio, conosco tutti gli orari
38:11motorino, scuola, palestra
38:13il ritorno il sabato sera
38:15te lo dice quando sarà l'omicidio
38:17l'omicidio sarà
38:19il sabato sera successivo
38:21perché dici questo? Qui si riferisce
38:23ad un incidente che potrebbe avvenire al figlio
38:25la signora è stata uccisa
38:27il sabato sera successivo
38:29alla ricezione della lettera
38:31questo sa significare
38:33tre cose
38:35prima cosa
38:37l'autore dell'anonimo
38:39era a conoscenza
38:41approfondita dei progetti criminali
38:43dell'assassino
38:45seconda cosa
38:47l'autore dell'anonimo
38:49e l'assassino sono la stessa persona
38:51terza cosa
38:55qualcuno ha letto
38:57il contenuto della lettera
38:59e ha compiuto l'omicidio
39:01proprio di sabato sera per orientare l'attenzione
39:03sempre agli investigatori
39:05verso l'autore dell'anonimo
39:07quindi tu dici la coincidenza è così forte
39:09tra il sabato sera in cui
39:11è stata uccisa la signora
39:13e questo riferimento della minaccia del sabato sera
39:15nella lettera è così forte
39:17che fa in qualche modo una relazione tra la lettera
39:19e l'assassino
39:21sia che lui abbia conosciuto il contenuto
39:23sia che sia veramente lui l'assassino
39:25insomma in qualche modo questa relazione c'è
39:27a mio avviso non solo la relazione c'è
39:29è una relazione molto drammatica
39:31ti dirò
39:33nel momento in cui l'autore dell'anonimo
39:35ha battuto la lettera R di Riccardo
39:37ha cominciato a realizzare
39:39il progetto dell'assassino
39:41una lettera che parla di un sabato sera
39:43appena una settimana prima del sabato sera
39:45in cui verrà uccisa la signora Antonina
39:47forse è una coincidenza ma suona strano
39:49è più facile pensare
39:51che l'assassino abbia scritto quella lettera
39:53o forse che ne conoscesse il contenuto
39:55perché?
39:57perché tutto questo?
39:59incolpare un'altra persona
40:01il possessore di quella macchina da scrivere
40:03che ha scritto le prime parole dell'indirizzo
40:05sono state cancellate ma sono rimaste
40:07come un valido indizio
40:09questo sembra davvero un romanzo di Agatha Christie
40:11un romanzo in cui una mente diabolica
40:13ha architettato tutti i punti
40:15di un piano
40:17come in un romanzo di Agatha Christie
40:19c'è anche una specie di maledizione
40:21che colpisce molti dei personaggi
40:23che ruotano attorno a questo caso
40:25il Maggiore dei Carabinieri
40:27il Maggiore Ermanno Fenoglietti
40:29muore mentre fa il suo dovere in Bosnia
40:31in un incidente stradale sulle strade di Mostar
40:33lo zio della vittima
40:35il proprietario della clinica
40:37muore anche lui qualche tempo dopo
40:39durante un'operazione chirurgica
40:41e muore anche il padre della vittima
40:43il signor Giuseppe Falcidia
40:45come ce lo racconta il professor Bruno
40:47dopo la morte della professoressa Falcidia
40:49sulla famiglia sembra essersi abbattuta
40:51una sorta di maledizione
40:53pochi mesi dopo anche il padre muore
40:55una morte improvvisa
40:57lei ha l'impressione che ci possa essere
40:59un collegamento tra questi elementi
41:01non mi sentirei affatto di escluderlo
41:03perché
41:05dalle informazioni che si hanno
41:07il padre
41:09della professoressa Falcidia
41:11pur essendo un uomo
41:13anziano era comunque un uomo
41:15in piena salute
41:19che era stato duramente
41:21colpito naturalmente dalla
41:23perdita della figlia
41:25ma che neanche cinque mesi dopo
41:27rimane vittima di un misterioso
41:29malessere
41:31che lo uccide
41:33di cui purtroppo non sappiamo nulla
41:35perché non è mai stata fatta un'autopsia
41:37e
41:39questa morte
41:41è una morte
41:43quindi che
41:45almeno per me
41:47nella ricostruzione
41:49logica degli avvenimenti
41:51potrebbe avere
41:53una qualche importanza
41:55si sa che
41:57l'uomo
41:59era alla ricerca
42:01dell'assassino
42:03naturalmente la ricerca
42:05psicologica
42:07magari
42:09può aver scoperto
42:11qualcosa, può aver
42:13intuito qualche cosa
42:15e questo forse
42:17gli può
42:19essere costata la vita
42:21l'ipotesi del professor Bruno
42:23è molto suggestiva anche se non c'è niente
42:25che possa sostenerla come non c'è nulla
42:27che colleghi queste morti a quelle
42:29della signora Antonina
42:31coincidenze
42:33coincidenze di una realtà gialla
42:35molto più gialla di un romanzo giallo
42:37allora facciamo un passo avanti
42:39trasformiamo davvero questo caso reale
42:41in un romanzo giallo e chiediamoci
42:43come lo avrebbe scritto Agatha Christie
42:45innanzitutto
42:47gli avrebbe dato un'ambientazione adatta
42:49molto suggestiva
42:51una città misteriosa di luci e di ombre
42:53di bianchi e di neri
42:55una città enigmatica
42:57Catania
43:17per noi che non viviamo qui
43:19Catania sembra simile
43:21alla città barocca della Sicilia
43:23per noi che ci veniamo come turisti
43:25anche se turisti un po' particolari
43:27questa è una città bellissima
43:29incastonata tra la montagna e il mare
43:31come una perla, una perla nera
43:35noi che non siamo di qui
43:37questa terra la conosciamo attraverso
43:39le pagine dei malavoglia di Giovanni Verga
43:41o dagli articoli dei giornali che parlano di mafia
43:43o quella dei palazzi abusivi
43:45che arrivano fin quasi in riva al mare
43:47e della terra delle marine di Acitrezza
43:49il castello da cui partono i pescherici d'altura
44:01però a guardarla meglio
44:03a cercare di guardarla meglio
44:05questa città bellissima
44:07questa perla nera stretta tra il mare e la montagna
44:09non è quello che sembra
44:11e te lo fa capire subito appena arrivi
44:13e vedi che neppure la sua montagna è quello che sembra
44:15perché non è soltanto una montagna
44:17ma un'altra
44:25questa città bellissima
44:27è una città di luci e ombre
44:29di bianchi e neri
44:31di contrasti netti che non sfumano tra loro
44:33secondo quella logica per cui
44:35proprio dove il sole batte più forte
44:37proprio dove la luce è più bianca
44:39le ombre sono più nere
44:41è nero il colore della lava
44:43con cui costruisce le mura
44:45è nero lo zoccolo su cui si appoggia il suo castello
44:47neri gli archi della marina e le sue porte
45:11e invece bianca è la sua periferia
45:13una periferia lunare e surreale
45:15di casermoni di dormitorio
45:17file di negozi vuoti e viali larghi
45:19che finiscono nel nulla
45:21in mezzo ai campi di spighe
45:23luci e ombre
45:25contraddizioni di una città che non è mai quello che sembra
45:27come un centro fieristico modernissimo e vuoto
45:29in mezzo al quale sorgono antiche ciminiere
45:31d'archeologia industriale
45:33così antiche e così belle da sembrare i minaretti
45:43questa città bellissima
45:45ha un cuore rumoroso
45:47che batte nelle fiere e nei mercati del pesce
45:49che riempiono piazze sagrati delle chiese
45:51di luci, odori, rumori e colori
45:53che stordiscono la città
45:55la città è una città
45:57che è una città
45:59che è una città
46:01che è una città
46:03che è una città
46:05che è una città
46:07che è una città
46:09che è una città
46:11che è una città
46:13che è una città
46:15che è una città
46:17che è una città
46:19che è una città
46:21che è una città
46:23che è una città
46:25che è una città
46:27che è una città
46:29che è una città
46:31che è una città
46:33che è una città
46:35che è una città
46:37che è una città
46:39che è una città
46:41che è una città
46:43che è una città
46:45che è una città
46:47che è una città
46:49che è una città
46:51che è una città
46:53che è una città
46:55che è una città
46:57che è una città
46:59che è una città
47:01che è una città
47:03che è una città
47:05che è una città
47:07che ha Specce
47:10c'è Stritoste
47:12c'è Rocca
47:28c'è Spugna
47:31c'è questa città
47:33c'è la testa
47:35c'è questa bianca
47:37si sveglia, distrugge tutto e bisogna ricominciare da capo.
47:41Sui fianchi dell'Etna, disegnati dalla coreografia nera delle colate laviche, sotto alle rotaie
47:46della gittorina che lì attraversa, nei campi di fichi d'India e di agrumeti chiusi dai
47:51muretti a secco fatti di lava, non c'è un centimetro di terra che sia rimasto uguale
47:55a se stesso.
47:56È la lava, che arriva, spazza via tutto, cambia tutto, muove tutto e poi si ferma,
48:00si solidifica e resta lì, nera e immobile come se fosse eterna.
48:03E invece no, perché è pronta a muoversi, tutt'assieme, al prossimo cambiamento.
48:08Forse è così questa città, forse, perché noi che non viviamo qui, noi che non siamo
48:15di qui, ce ne andiamo da questa città bellissima con la sensazione che ci sia suggito qualcosa,
48:21un segreto nascosto, come un sorriso misterioso che brilla per un momento, si allontana e
48:26poi svanisce.
48:33Se fosse un giallo, il caso falcidia, Agatha Christie forse l'avrebbe scritto proprio così.
48:43L'assassino ha già in mente da tempo di uccidere la signora Antonina, ha in mente
48:49anche la persona sulla quale vuol far ricadere la colpa, una persona che ostacola i suoi
48:53piani futuri, qualunque essi siano.
48:54Scrive una lettera, una lettera anonima, capace di far ricadere su di sé l'attenzione
49:00dopo che l'omicidio sarà compiuto.
49:01La scrive usando una macchina da scrivere che appartiene alla persona che vuol far
49:06incolpare, scrive l'indirizzo, poi lo cancella malamente e l'indizio rimane.
49:10Poi va a casa della signora Antonina, ci va presto, verso le 10, dopo che il figlio ha
49:17citofonato di sopra e prima che si faccia l'orario consueto del ritorno del marito.
49:21Ci va quando lui sicuramente ha un alibi e l'altra, la persona che vuole incolpare,
49:27invece non ce l'ha.
49:28Siede accanto alla signora Antonina e poi la aggredisce, l'aggredisce con quel coltello
49:32portato dietro per uccidere, la colpisce con quelle 26 coltellate, mentre lei si difende
49:37disperatamente per una decina di minuti, presa in quella trappola di divano.
49:40La uccide, poi stampa sul sangue quelle impronte, impronte dello stesso numero delle scarpe
49:48che porta la persona che vuole incolpare, poi apre il pugno della signora Antonina e
49:52ci infila quei capelli, i capelli di quella persona.
49:55A questo punto il piano è perfetto, non c'è via di scampo, però c'è qualcosa che non
50:00va, c'è qualcosa che va storto, le cose non vanno come vorrebbe l'assassino, quell'ora
50:06della morte che è difficile determinare con certezza, quell'esame del DNA sui capelli
50:12che non è mai possibile fare con estrema certezza e che lascia aperti tutti i sospetti,
50:17tutte le persone che ruotano attorno alla vittima, anche lui.
50:20Deve sentirsi in una maniera molto strana questo diabolico assassino, ha offerto agli
50:24investigatori la soluzione su un piatto d'argento, la sua soluzione e per uno scherzo del destino
50:30gli investigatori ci sono passati accanto, non l'hanno vista e adesso puntano in altre
50:34direzioni, direzioni che possono portare anche a lui.
50:37Se fosse un giallo, ma questo non è un giallo, è cronaca e la fantasia qui non basta, non
50:43ci si arrende agli assassini, ha detto la dottoressa Cagnino e neanche noi vogliamo
50:46arrenderci, ma se non salta fuori qualcosa di nuovo, qualche indizio o qualche altro
50:50elemento, il caso verrà archiviato e chi ha ucciso la povera signora Antonina resterà
50:55per sempre un altro uomo ombra.
50:57Appuntamento a martedì prossimo alla stessa ora su Rai 2 per un altro mistero.
51:16Autore dei sottotitoli e dei commenti a cura di QTSS
51:46Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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