Civiltà egee - Lez 30 - La fine del mondo miceneo

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Civiltà egee - Lez 30 - La fine del mondo miceneo
Trascrizione
00:00Cari amici, oggi affronteremo un argomento che ha lasciato una fortissima impronta nella
00:27storia non soltanto della Grecia, del Mediterraneo occidentale e orientale, ma anche nella storia
00:36di tutto l'Occidente. Parleremo della fine del mondo miceneo. Cosa succede? Siamo intorno
00:49al 1200 a.C. e questi palazzi orgogliosi che avevano dominato il panorama greco e egeo
01:02durante 4-5 secoli, questi palazzi di Micene, di Knosso, di Cudonia nella Creta occidentale,
01:13di Tirinto, di Pilo, di Tebe a un certo punto sono distrutti. Questi palazzi scompaiono
01:24e insieme ai palazzi scompare un determinato tipo di società, una società piramidale
01:34con a capo il re, il capo dello Stato, aiutato da una miriade di scribi agli ordini dell'amministrazione
01:47centrale che registravano puntualmente tutti i movimenti economici legati alle strutture
01:56palatine, insieme al potere palazziale scompare questa società aristocratica micenea di cui
02:09servano una sicura memoria i poemi omerici. Cerchiamo di capire i motivi che hanno provocato
02:21la fine dei palazzi micenei e la loro irreversibile distruzione intorno al 1200 a.C. Come ben potete
02:36immaginare le ipotesi che hanno cercato di rendere conto della scomparsa dei palazzi
02:46micenei sono parecchie e fino a pochi anni fa l'ipotesi che era più frequentemente citata
03:00e che riscontrava il maggiore gradimento da parte della critica era l'ipotesi dorica,
03:11ne riparleremo tra qualche istante. Dopodiché c'è un'ipotesi e vedrete che questa ipotesi non è
03:21senza sicure motivazioni, l'ipotesi terremoti, ma poiché è difficile immaginare che una civiltà
03:32potente e estesa scompaia in seguito a un semplice terremoto, vi devono essere altri
03:44argomenti uniti all'ipotesi dei terremoti per spiegare la fine del mondo palazziale miceneo
03:55ed è il motivo per cui a un certo punto parleremo della storia dei popoli del mare,
04:03delle invasioni dei popoli del mare e del ruolo che hanno avuto nel Mediterraneo orientale alla
04:14fine del XIII e all'inizio del XII secolo a.C. le invasioni dei popoli del mare.
04:24Affrontiamo il primo di questi tre argomenti, affrontiamo la questione dell'ipotesi dorica,
04:33cosa vuole dire l'ipotesi dorica? I micenei parlavano un dialetto greco che è apparentato
04:49a quella che viene chiamata la famiglia dialettale arcadocipriota, cosa vuole dire? Vuole dire che i
05:00micenei nelle loro tavolette registravano delle parole e delle espressioni che facevano capo a
05:09un dialetto di cui le tracce sono documentate nel primo millennio a.C. in Arcadia, vale a dire in
05:21questa regione centrale del Peloponneso, eccola qua, nel cuore del Peloponneso, in mezzo alle
05:31montagne del Peloponneso vi è una regione, una provincia della Grecia anche odierna chiamata
05:40Arcadia nel primo millennio a.C., quindi ben dopo la caduta dei palazzi micenei, si continuava
05:51a parlare in quella provincia incastrata tra le montagne del Peloponneso centrale, si continuava
06:01a parlare un dialetto molto vicino al dialetto miceneo, arcadocipriota perché? Perché oltre
06:10all'Arcadia anche nella lontana isola di Cipro si è parlato per tutto il primo millennio
06:19a.C. un dialetto greco, il cipriota, cugino del dialetto miceneo, quindi il miceneo appartiene
06:34alla famiglia dialettale arcadocipriota, ma a un certo punto questo dialetto viene spazzato
06:45via da un altro dialetto, il dialetto dorico e molti hanno ritenuto che i dori che secondo
06:55la tradizione anche letteraria erano installati nella zona nord ovest della Grecia, quindi
07:04grossomodo questa zona qua indicata dalla freccia che corrisponde all'epiro attuale,
07:13hanno pensato che i dori installati in questa zona lentamente, ma inesorabilmente si siano
07:24spinti verso la Grecia centrale e verso il Peloponneso, nonché verso Creta per trafiggere
07:38la popolazione micenea. Questa ipotesi d'un'invasione dorica è corroborata anche da alcuni elementi
07:53archeologici, ad esempio a questo periodo appartiene l'apparizione di queste spade
08:07definite da gli studiosi e gli archeologi tedeschi spade terribili, vedete sono delle
08:14spade toste, colui che affrontava un guerriero armato da una spada di questo genere certo
08:23non doveva sorridere, quindi alcuni hanno pensato che i dori spingendosi verso sud dall'epiro
08:35e aiutati da queste spade terribili, si siano resi padroni del mondo miceneo. Oltre a queste
08:46spade questo periodo coincide con la presenza in alcune zone della Grecia di una ceramica
08:59estremamente rozza, chiamata in inglese Barbarian Ware, la ceramica per tradurre con un termine
09:11simpatico la ceramica dei Buzurri, quindi è una ceramica che non somiglia affatto alla
09:19bellissima ceramica micenea o addirittura alla splendida ceramica micenea, è una ceramica
09:26che è semplicemente modellata dalle mani del vasaio e poi esposta a cottura in un forno
09:35che poi non raggiungeva neanche una temperatura eccessiva, quindi questa ceramica rappresenta
09:44rispetto a quello che avevamo prima indubbiamente una recessione culturale. E allora quali sono
09:54i siti coinvolti nella catastrofe? C'è ovviamente Micene, c'è Tirinto, c'è Pilo, c'è Midea
10:10che domina la piana di Argolide dall'alto di una montagna davvero impressionante e questi
10:20siti hanno a un certo punto sentito il peso di una minaccia all'aeroporto? Voi capite
10:33benissimo che qualora nei documenti in Linea Rebi, qualora vi fosse un riferimento a una
10:42possibile invasione, allora avremmo buoni motivi per ritenere che i dori spingevano
10:51alle porte del mondo miceneo, perché è evidente che questi palazzi non sono caduti tutti nello
10:58stesso momento, saranno trascorsi 4, 5, 10 anni tra la caduta di palazzi come Teve, Micene,
11:10Tirinto, Pilo o il palazzo di Menelao in Laconia o il palazzo di Minosse a Knosso o
11:20il palazzo del re di Cudonia, saranno trascorsi 10 anni almeno durante i quali si sono verificati
11:29questi eventi. Allora poi che le tavolette registrano documenti che risalgono all'ultimo
11:38periodo, per non dire all'ultimo giorno, vedremo che l'ultimo giorno di vita del palazzo
11:44sarebbe normale che vi fossero in seno alle tavolette argomenti a favore dell'esistenza
11:54di una invasione che premeva sull'impero miceneo. Alcuni hanno pensato di chiamare in causa
12:05tavolette di questo genere, è una tavoletta di Pilo che parla di contingenti militari
12:13mandati per difendere le frontiere del Regno, come tradurre questo documento? La prima frase
12:23dice e così gli osservatori controlleranno il mare e poi abbiamo una serie di comandi,
12:34oca è una parola che corrisponde grosso modo al greco arche che significa comando, con
12:42ufficiali e gruppi di 50, 20, 10, 30 e 20 uomini. Cosa facevano questi osservatori o,
12:57per riprendere l'espressione ambiziosa di alcuni filologi, questi contingenti militari?
13:05Erano dislocati lungo i circa 200-250 chilometri del litorale occidentale del Peloponeso per
13:21sorvegliare il mare. Guardate con un certo sorriso sulle labbra, vi pongo una domanda,
13:33è possibile a un gruppo di 20, 10, 50 persone, è possibile a gruppi di questo genere formare
13:44un contingente militare? Mi sembra difficile, per di più quando andiamo a confrontare queste
13:52cifre in decisioni basse con l'estensione della costa occidentale del Peloponeso, dobbiamo
14:02aggiungere a conclusione che non abbiamo a che fare con contingenti militari e che
14:09è difficile mettere in relazione una tavoletta di questo genere con l'invasione che premeva
14:18sulle porte, in questo caso specifico, del regno miceno di Pilo. Aggiungiamo poi che
14:26i dori che secondo la tradizione erano in Epiro, non sarebbero venuti dal mare, ma se
14:34mai dalla terraferma e quindi questi tizi, 50, 20, 10, 30, 20 uomini che erano incaricati
14:48di sorvegliare il mare, chi erano? Secondo me, e so che questa ipotesi è dissacrante,
14:57secondo me queste brave persone erano semplici doganieri che sorvegliavano il mare e dovevano
15:06rendere conto effettivamente al Palazzo, quindi all'autorità politica e economica per eccellenza
15:15dei movimenti di merci legati all'introduzione nel regno di Pilo di merci provenienti dall'estero,
15:27sappiamo che i regni micenei avevano tremendamente bisogno del commercio internazionale e che
15:35andavano ad approvvigionarsi in materie prime in Oriente, a Cipro per il rame, ma anche
15:44nella costa siro-palestinese, nel vicino Oriente per prodotti di lusso come lo stagno
15:53che insieme al rame serviva per fabbricare le armi e gli utensili in bronzo, per procurarsi
16:02lavorio così importante per le officine del Palazzo e per il grande commercio degli oggetti
16:12di lusso fabbricati dai micenei, così come per l'apislazzuli che insieme allo stagno
16:20veniva da lontano Afghanistan e che entrava direttamente nelle botteghe degli orafi micenei
16:29per essere utilizzati per la fabbricazione di gioielli di grande pregio, quindi questi
16:36personaggi in piccolo numero non sono militari, sono semplicemente ufficiali, chiamiamoli
16:46così, doganieri, agli ordini del Capo dello Stato, agli ordini del Re di Pilo e incaricati
16:56sì di sorvegliare il mare, ma per rendere conto non di movimenti di truppe, ma bensì
17:05di movimenti di navi, cariche di merci e destinate all'economia del Palazzo Miceno di Pilo in
17:15questo caso. Sono quindi propenso a ritenere che la prima
17:23ipotesi, l'ipotesi dorica non sia valida e non sono i dori ad aver buttato giù il
17:34potere palazziale miceneo, tuttavia bisogna spiegare il perché della presenza dei dori
17:43in seno alle città greche del primo millennio a.C., perché questi c'è niente da fare,
17:51li ritroviamo, come sono arrivati lì? E qui c'è un'ipotesi interessante che è stata
17:57avanzata da uno studioso inglese che è stato anche collaboratore di Ventris, John Chadwick,
18:05che ha detto ma questi dori probabilmente ai tempi micenei già erano all'interno dei
18:15nemici micenei, soltanto che non emergono chiaramente nei testi, perché facevano parte
18:24della classe subalterna, in altri termini l'aristocrazia parlava un dialetto legato
18:35alla famiglia arcadocipriota, mentre i dori, popolazione indubbiamente più rosa, popolazione
18:45dei buzzurri che fabbricavano quella ceramica che ho fatto vedere prima, i dori non avevano
18:53oservire diritto di cittadinanza nelle tavolette e nei arebi, onde il silenzio che circonda
19:02i dori nei testi dei palazzi micenei di Micene, Tirinto, Tebe, Midea, Pilo etc., questa ipotesi
19:13mi sembra davvero credibile e aggiunta a quello che vi dicevo ci consente di rendere conto
19:25della presenza dell'aristocrazia micenea esclusiva nelle tavolette e dell'emergere della popolazione
19:38dorica nel mondo post palazziale micenea, quindi questo ci consente in definitiva di
19:47respingere l'ipotesi dell'invasione dorica. Vediamo ora la seconda ipotesi, quella dei
19:56terremoti, l'ipotesi dei terremoti è un'ipotesi che è stata fortemente caldeggiata da uno
20:11studioso tedesco che si chiama Klaus Killian, qui vedete un'immagine degli orizzonti archeologici
20:21oserei dire del XIII secolo a.C. e qui sarebbe una carta dei terremoti che si sono verificati
20:33in Grecia, nel Leggeo e a Creta nel tardoelladico, tardominoico terzo b, vale a dire durante
20:46il XIII secolo a.C. Killian parte dallo scavo che lui dirigeva, che era lo scavo del palazzo
21:00di Tirinto e lui dice, sulla base della mia esperienza di archeologo, sulla base dei dati
21:10che riesco a radunare non ci piove, il palazzo di Tirinto è stato distrutto da un terremoto
21:24e forte di questa costatazione, a dire il vero incontestabile, lui mi ha convinto della
21:35bonta della sua tesi, è tornato a interrogare altri scavi, in particolare lo scavo di Pilo
21:48e si è reso conto, riprendendo in considerazione tutta la documentazione fornita dall'archeologo
21:58americano che ha scavato Pilo, che si chiama Carl Blagen, si è reso conto che molto probabilmente
22:09anche il palazzo di Pilo alla fine del XIII secolo a.C. è stato distrutto da un terremoto.
22:18E aggiunge Klaus Killian, guardate questa carta dei terremoti, è impressionante, abbiamo tracce
22:26effettivamente di eventi sismici un po' ovunque nel Mediterraneo orientale, in quel periodo che
22:36coincide con il XIII secolo a.C., abbiamo tracce di terremoti nel Peloponeso, in Attica, in Beozia
22:47e in altre zone della Grecia centrale, per non parlare delle grandi isole come Cefalonia e
22:59Ithaca e per non parlare della costa anatolica, compresa l'isola di Rodi, quindi abbiamo
23:09effettivamente una massa imponente di eventi sismici che hanno lasciato delle tracce e che
23:20ci consentono di ritenere possibile, se non probabile, questa ipotesi dei terremoti. Dico
23:32possibile se non probabile perché ci vuole un altro argomento, un'altra evidenza in grado di
23:41collegare la fine di un palazzo con un terremoto e vi dico la verità, questa evidenza ho avuto
23:50la fortuna di toccarla per mano partecipando con il collega Aravantinos allo scavo del Palazzo
24:01di Cadmo a Tebe. Il Palazzo di Cadmo a Tebe è un palazzo che era costruito sull'acropoli di Tebe,
24:13che domina la ricchissima pianura della Beozia. Sortunatamente per gli archeologi l'acropoli di
24:25Tebe è stata occupata, senza soluzione di continuità, dal terzo quarto millennio a.C. fino
24:35a oggi 2012. Significa che gli archeologi per poter tirare fuori le testimonianze del passato
24:45devono inevitabilmente scavare in mezzo alle costruzioni moderne, cosa non facile, cosa anche
24:56a volte molto antipatica perché capite benissimo che quando uno dice al proprietario di un terreno
25:03amico mio, prima di costruire la tua casa dobbiamo scavare, se troviamo delle cose interessanti ti
25:11scordi il tuo terreno, ti scordi il luogo dove volevi costruire la tua casa, lo Stato ti deve
25:18espropriare il terreno che era tuo. Molto spesso ovviamente questo finisce in battibecchi e forse
25:28a volte anche in cose peggiori che oppongono il servizio archeologico ai proprietari terrieri.
25:35Detto questo vi faccio vedere quello che è venuto fuori alla luce a Tebe. Questo scavo
25:43di Tebe è uno scavo che ha restituito e sta restituendo delle testimonianze fantastiche
25:52del periodo miceneo. Questa è un'immagine di un primo scavo vicino alla porta Homoloides,
25:59una delle 7 porte dell'antica acropoli micenea di Tebe, qui è uno scavo al quale personalmente
26:09non ho partecipato, ma qui Aravantinos ha scoperto dei magazzini e anche dei documenti
26:19in linea arabi molto importanti per capire quali erano le risorse o i movimenti di beni
26:29legati all'amministrazione tebana. Questo è un altro scavo, lo scavo dell'arsenale,
26:37vedete in mezzo alle case moderne, che ha restituito testimonianze di letteratura in
26:45linea arabi, armi, perciò è stato chiamato arsenale e anche alcuni bei oggetti in avoria.
26:54Vicino, questo è l'arsenale, nella Via di Pelopidu, Aravantinos ha fatto uno scavo
27:07al quale ho collaborato. E cosa è venuto fuori? Prima di tutto siamo accanto all'arsenale,
27:14quindi tutta questa zona appartiene allo stesso orizzonte architettonico e cronologico.
27:21Questo è lo scavo in mezzo alla strada, la strada è stata interrotta per un certo periodo
27:32e da questo scavo sono uscite centinaia di testimonianze di tavolette in linea arabi.
27:40Vi faccio vedere queste tavolette così come uscivano dalla terra, non è facile distinguere
27:48queste tavolette dalla terra che le circondava. Ecco in mezzo ai frammenti questi pezzettini
27:57di tavolette, qui per esempio avete una tavoletta ancora incastrata in seno alla zolla di argilla
28:07e di terra che la manteneva nello scavo. E qui vedete questa tavoletta staccata dalla
28:18zolla di argilla che lascia nella zolla di argilla l'impronta del retro del documento.
28:25Queste tavolette cosa raccontano? Queste tavolette è una tavoletta che ho potuto ricomporre in
28:34parte a partire dai frammenti che sono stati raccolti durante lo scavo. Queste tavolette
28:44parlano di offerte di vino, di orzo, di fichi a una serie di divinità e in particolare
29:00a una grande divinità che è la madre terra. Queste tavolette appartengono ovviamente all'ultimo
29:10giorno di vita del Palazzo di Tebe e su alcune di queste tavolette come questa qua troviamo
29:17delle tracce lasciate dal crollo delle scaffalature che a un certo punto nel momento dell'incendio
29:28che ha devastato il Palazzo sono crollate sulle tavolette e hanno lasciato un'impronta
29:35sull'argilla molle, perché queste tavolette ovviamente erano in argilla molle. E cosa
29:41vuole dire questo? Vuole dire che l'ultimo giorno di vita del Palazzo di Tebe qualcuno
29:52di questi documenti, qualcuno si preoccupava non di registrare avvenimenti legati a un
30:05assalto contro la Regia Tebana, ma si preoccupava nel caso specifico di registrare quantità
30:15di olio, orzo, fichi destinate a una grande festa in onore della madre terra e degli inservienti
30:30del grande santuario della madre terra che erano ovviamente inseriti nei meccanismi amministrativi
30:41del Palazzo di Cadmo a Tebe. Questa tavoletta qui di nuovo parla di registrazioni di prodotti
30:50agricoli nel caso specifico di olive destinate alla grande festa che si preparava a Tebe
31:01per onorare la madre terra. Il fatto che sia crollato il Palazzo in quel momento, il fatto
31:09che nelle mura di Tebe vi siano delle tracce assolutamente inconfutabili legate a un terremoto,
31:21ci consente di dire che è un terremoto che ha distrutto Tebe, un terremoto che ha distrutto
31:29la sala d'archivio del Palazzo di Tebe, sala d'archivio in seno alla quale gli scrivi
31:38si preoccupavano di registrare i prodotti destinati a un festino, a una festa in onore
31:46della madre terra e non certo a un evento militare e questo dimostra che Tebe, come
31:53gli altri palazzi di cui parlava Klaus Kilian, è stata distrutta da un terremoto. L'ipotesi
32:01dei terremoti è davvero affascinante, tuttavia è difficile immaginare che un terremoto cancelli
32:10definitivamente una civiltà e abbiamo come oserei dire argomento che si va ad aggiungere
32:24all'argomento terremoti per spiegare la fine dei palazzi micenei, l'argomento popoli del
32:30mare. Chi sono? In due testi egiziani i faraoni, Merneptah alla fine del XIII secolo era messo
32:47terzo all'inizio del XII secolo a.C., due grandi faraoni egiziani parlano delle invasioni
32:56dei popoli del mare e da questi testi risulta che i popoli del mare hanno attaccato l'Egitto
33:04in due momenti diversi, uno sotto il regno di Merneptah, un altro momento sotto il regno
33:11di Ramesse terzo, ma vi sono anche tavolette che provengono da Ugarit sulla costa siro-palestinese
33:20che parlano di queste invasioni dei popoli del mare e queste tavolette raccontano delle
33:30minacce che i popoli del mare fanno pesare su Ugarit, ma anche su altre città di Cipro
33:42o dell'Anatolia e questo vuole dire in definitiva che vi sono stati degli eventi bellici che
33:52hanno segnato la storia del XIII secolo a.C., che vedono protagonisti dei popoli di cui
34:00difficilmente riusciamo a capire bene i nomi, alcuni sono chiari, vi sono per esempio i
34:09Peleset, sono e ce lo insegna la Bibbia, sono i Filistei, poi ci sono i Sherden e qui di
34:22nuovo abbiamo buone probabilità per ritenere che si tratti dei Sardi, quindi vi sono dei
34:33gruppi di popolazioni, in definitiva povera gente, che tenta un'alleanza per colpire i
34:44grandi centri di potere e in particolare il potere miceneo, perché il potere miceneo?
34:52Perché il potere miceneo è stato indebolito dai terremoti, quindi questa struttura piramidale
34:59dello Stato miceneo è diventata fragile ed è il momento per coloro che erano sottoposti
35:07all'autorità del Sovrano di ribellarsi contro un ordine che era diventato soffocante.
35:15Invece un paese più forte come l'Egitto resiste e qui vedete il Tempio di Ramesse III a Mediene
35:27e vedete gli episodi narrati dal Faraone e dai suoi scribi che vedono il Faraone sconfiggere
35:40i popoli del mare, ecco il Faraone in tutta la sua gloria che tenta con successo di fermare
35:50i popoli del mare, sappiamo che i popoli del mare sotto Ramesse III si sono intruffolati
35:58nel delta del Nilo e Ramesse dice li ho attesi nel delta, li ho fatti entrare nel delta,
36:08poi ho chiuso il fiume e li ho massacrati e effettivamente dopo questa grande battaglia
36:16di cui la parete settentrionale del Tempio di Ramesse III rende conto, dopo questa grande
36:24battaglia i popoli del mare scompaiono dall'orizzonte, meno che i Peleset, i Filistei che andranno
36:35in Palestina, da lì viene il nome Palestina dal nome Peleset, per fondare le famose città
36:44dei Filistei che tanto daranno filo da torcere al popolo di Israele e vi ricordate ovviamente
36:54le battaglie incessanti degli israeliti contro i Filistei, i Filistei rappresentano uno dei
37:04gruppi dei popoli del mare sopravvissuti alla sconfitta subita dall'intervento di
37:19Ramesse III. Vediamo altre immagini di questi guerrieri dei popoli del mare, abbiamo guerrieri
37:29con scudi rotondi e spade corte, abbiamo qui la famosa scena della battaglia navale
37:37di cui vi ho parlato ed ecco il disegno di questa scena della battaglia navale, vedete
37:44i popoli del mare sulle loro navi, il Faraone che li affronta col suo esercito e vedete
37:51qui nel registro in mezzo e nel registro in basso i popoli del mare sconfitti, incatenati,
38:01portati nelle prigioni dal Faraone e ridotti in schiavitù dall'esercito egiziano. Vediamo
38:12un po' più da vicino questi prigionieri, li vedete qui con le mani legate e vedete
38:21la loro accanciatura, vi ricorda qualche cosa questa accanciatura dei popoli del mare?
38:31Vi deve ricordare qualche cosa, vi ricorda sicuramente un argomento di cui abbiamo parlato
38:39in una lezione precedente, il disco di Festos e vedete che sul disco di Festos abbiamo effettivamente
38:50un segno, quello che chiamo il segno con la testa piumata che somiglia in modo impressionante
38:59al disegno realizzato dall'artista che ha scolpito la parete settentrionale del tempio
39:11di Ramesses III a Menin Tabu, guardate questo copricapo, è un copricapo effettivamente
39:19identico a quello che ritroviamo sul disco di Festos. E questo cari amici cosa vuole
39:26dire? E torno al disco di Festos, perché dobbiamo lanciare ponti con le cose che abbiamo
39:32detto precedentemente, questo significa che questa scrittura misteriosa che è stampato
39:41unico per il secondo millennio a.C., stampata nell'argilla, è una scrittura certamente
39:50legata a un orizzonte cronologico del XIII secolo a.C. e non è escluso che sul disco
40:03di Festos sia narrato un episodio che potrebbe avere a che fare con le invasioni dei popoli
40:12del mare. Vi ringrazio.

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