• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Sono 64 nel Bresciano i comuni che nel giro di qualche decennio, forse anche
00:04meno, potrebbero sparire dalla mappa. Molteplici le ragioni, ma la più
00:08evidente è la costante fuga dei residenti fiaccati dalla mancanza di
00:11lavoro e di servizi. Entrando più nel dettaglio, Brescia al
00:14momento non è la provincia messa peggio, ma il trend è decisamente negativo.
00:18Incastrati nella zona rossa ad alto rischio di spopolamento, ci sono 32
00:23comuni su un totale di 265 in tutta la Lombardia.
00:26L'identichità è nitido, 64 abitanti per chilometro quadrato rispetto ai 418 della
00:32media regionale, tasso di crescita medioannuo fortemente negativo, meno 11 per
00:37mille e tasso migratorio medioannuo non in grado di compensare il calo
00:42demografico complessivo. A queste si aggiunge un'ulteriore
00:45caratteristica, la composizione per età giudicata allarmante. Anche in questo
00:49caso una cifra per capire. Ogni 100 giovanissimi, tra 0 e 14 anni, c'è una
00:55presenza di 346 over 65 anni, significa almeno tre anziani per ogni
01:00giovane, con una popolazione in età lavorativa che arriva al 50%. A questo
01:05profilo corrispondono alcuni comuni delle valli e dell'Alto Garda in primis,
01:09con Ponte di Legno che è diventata sempre più meta di seconde case e
01:13altrettanti municipi, 32, il 16 per cento delle amministrazioni totali, albergano
01:19nella fascia del rischio moderato con più di qualche sorpresa. Dal bordo città,
01:23come il caso di Collebeato, Assalò e Gardone Riviera, ma ci sono anche i
01:27piccoli che resistono remando controcorrente, nonostante nei dieci
01:31anni precedenti sembravano destinati a un esodo inesorabile, sono riusciti per
01:35ora a non scivolare in zona rossa Ceto, Coglio, Bione, Preseglie, Pezzazze, Mura,
01:41Longhena e Malegno.