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Trascrizione
00:00La sostenibilità del sistema pensionistico italiano continua a far discutere e la questione
00:05non potrà essere rimandata all'infinito, per ragioni economiche e sociali.
00:09Nei mesi scorsi l'Inps ha lanciato il primo allarme sulle troppe uscite anticipate, tali
00:13da creare squilibri nelle casse dell'ente pubblico.
00:16Dal 2020 in avanti inoltre è emersa in maniera sempre più netta la perdita di potere d'acquisto
00:20dei pensionati, in particolare di quelli a cui è stata calcolata la rendita col metodo
00:25contributivo.
00:26Due aspetti critici che si riscontrano anche esaminando i dati Inps di Brescia.
00:30A fine 2019 nella nostra provincia venivano mensilmente accreditate oltre 428 mila pensioni
00:36per un importo medio di 13.646 euro lordi l'anno, quasi il 60% di questi assegni riconducibili
00:43ad ex lavoratori pubblici e privati che rispetto alle rendite di natura assistenziale riportavano
00:48un valore medio decisamente superiore, pari a 17.628 euro lordi.
00:54Tenendo conto anche di alcuni scivoli concessi dai governi passati, si è arrivati post-covid
00:58a 441.521 assegni nel 2023.
01:02Oltre il 31% delle rendite fa capo ad ex lavoratori e il loro valore medio è salito a 20.199
01:09euro.
01:10Se si considerano oppure le prestazioni di natura assistenziale, l'importo medio delle
01:13pensioni erogate a Brescia a fine 2023 ammonterebbe a 15.777 euro, intorno ai 12.130 euro netti
01:22l'anno e anche questa prospettiva risulta in crescita rispetto ai dati 2019.
01:27Nell'arco di 5 anni però il valore effettivo delle pensioni stanziate è diminuito se si
01:31guarda gli indici di rivalutazione monetaria dell'Istat.
01:34Applicate alle pensioni dovrebbero infatti garantire assegni dello 0,33% più elevati
01:40di quanto riconosciuto in media ai pensionati bresciani.