Milano, 4 ott. (askanews) - "Non è un corteo pro-Palestina, è un corteo contro Israele da parte di organizzatori che hanno già dichiarato apertamente che vogliono festeggiare il 7 ottobre, e cioè vogliono festeggiare l'assassinio e il rapimento di persone inermi colpevole solo di essere ebree. Non so, se qualcun altro avesse deciso, lo dico così, per paradosso di festeggiare la strage di Piazza Fontana, allora avremmo sentito sicuramente tanti alzare la voce, soprattutto a sinistra. Oggi assisto a un mutismo che è pericoloso". Lo ha detto Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera parlando deldivieto dei cortei pro-Palestina a margine della convention diFdi a Brucoli."Posso comprendere le manifestazioni per Gaza - ha continuato - ma quando l'annuncio è che il 7 ottobre ha rappresentato la data di riscossa del popolo palestinese, come scritto nel volentino del collettivo Vittoria di Milano, e che se non ci fosse stato il 7 ottobre il popolo palestinese avrebbe abbassato la testa, lascio a lei valutare se quella è una dichiarazione di persone che hanno a cuore il genere umano o invece hanno e sono attraversati da una follia collettiva".
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00:00Non è un corteo pro palestina, è un corteo contro Israele da parte di organizzatori che hanno già dichiarato apertamente che vogliono festeggiare il 7 ottobre,
00:16e cioè vogliono festeggiare l'assassinio e il rapimento di persone inermi colpevole solo di essere ebree.
00:26Non so se qualcun altro avesse deciso, lo dico così, per paradosso, di festeggiare la strage di Piazza Fontana.
00:35Allora avremmo sentito sicuramente tanti ad alzare la voce, soprattutto a sinistra.
00:42Oggi assisto a un mutismo che è pericoloso.
00:46Posso comprendere le manifestazioni per Gaza, ma quando l'annuncio è che il 7 ottobre ha rappresentato la data di riscossa del popolo palestinese,
01:05come scritto nel volentino del collettivo Vittoria di Milano, e che se non ci fosse stato il 7 ottobre il popolo palestinese avrebbe abbassato la testa,
01:15lascio a lei valutare se quella era una dichiarazione di persone che hanno a cuore il genere umano o invece hanno e sono attraversati da una famiglia collettiva.