Talento e inclusione: questa è la ricetta del film scritto e diretto da Dario D'Ambrosi, Io sono un po' matto… e tu?. Ovvero la realizzazione cinematografica del progetto del Teatro Patologico di Roma. Che arriverà nei cinema il 7, l'8 e il 9 ottobre con Notorious Pictures. Vi mostriamo qui in anteprima e in esclusiva una clip del film. Che vede Marco Bocci nei panni di un uomo dipendente dal sesso.
Parte dell'incasso andrà in beneficenza a Teatro Patologico Onlus per supportare la ricerca scientifica e dare speranza a molti ragazzi disabili psichici e fisici attraverso la teatro-terapia dimostrandone i benefici non solo a livello emotivo ma anche cerebrale.
Il film si propone di sostenere un progetto scientifico di grande rilevanza, i cui protocolli verranno presentati alla sede delle Nazioni Unite a New York il 3 dicembre 2024. Questo evento sottolinea l'importanza e il riconoscimento internazionale del lavoro svolto da D'Ambrosi e dal Teatro Patologico.
Di cosa parla "Io sono un po' matto… e tu?"
Il Teatro Patologico a Roma è un luogo dove, grazie alla teatro-terapia, ragazzi e ragazze con disabilità mentale e le loro famiglie tentano di uscire dall’isolamento della loro condizione per vivere una quotidianità normale. Nel film gli attori e le attrici della compagnia, immedesimandosi con il proprio direttore, cercano di risolvere ansie e paure di personaggi famosi che si rivolgono a loro cercandoli in vari luoghi della città. Gli attori professionisti confessano con ironia e sincerità i propri tic e le proprie manie sperando che questi “tutor psichiatrici” riescano a risolverli.
Il cast stellare di "Io sono un po' matto… e tu?": da Marco Bocci a Raoul Bova
Che cast! Il film mostra alcuni dei migliori e più celebri attori italiani come Claudia Gerini, Raoul Bova, Claudio Santamaria, Edoardo Leo, Marco Bocci, Stefania Rocca, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni. A cui si aggiungono i 30 attori disabili membri della Compagnia Stabile del Teatro Patologico.
I personaggi di "Io sono un po' matto… e tu?"
Troviamo, quindi, un ossessivo, un uomo affetto da insonnia e uno da un disturbo alimentare. C'è una ludopatica e uno affetto da claustrofobia. C'è un balbuziente, un affetto da dipendenza sessuale e un rupofobico (è la paura dello sporco). Oltre agli attori della Compagnia Stabile del Teatro Patologico che interpretano se stessi.
Perché andare a vedere il film di Dario D'Ambrosi
Io sono un po' matto… e tu? non è semplicemente un film. È un lungometraggio che rappresenta un'innovazione significativa nel cinema italiano. E mette insieme attori normodotati e disabili. Una «combinazione di talento e inclusione che rende questo progetto un esempio straordinario di come l'arte possa servire a scopi sociali e terapeutici», spiega il regista, nonché anima della Compagnia, Dario D'Ambrosi. Attore molto attivo nel cinema e nella tv italiana.
«È un'opera che solleva questioni fondamentali sul modo in cui percepiamo e trattiamo la disabilità psichica. Il film ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare il pubblico su questo tema, spesso trascurato o stigmatizzato. Una delle caratteristiche più sorprendenti di Io sono un po' matto… e tu? è la sua realizzazione in sole 24 ore. Questo record di tempo è stato possibile grazie alla precisa organizzazione e alla collaborazione tra tutti i partecipanti. Inclusi gli attori disabili che hanno lavorato nei ritagli di tempo in cui le loro condizioni psico-fisiche lo permettevano, nonostante le terapie farmacologiche. Anche i "vip" del cinema italiano hanno dimostrato grande disponibilità, prestando il loro talento a questo progetto audace. Il film diventa così un esempio di come, con una visione artistica chiara e una dedizione collettiva, si possa creare qualcosa di straordinario».
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Parte dell'incasso andrà in beneficenza a Teatro Patologico Onlus per supportare la ricerca scientifica e dare speranza a molti ragazzi disabili psichici e fisici attraverso la teatro-terapia dimostrandone i benefici non solo a livello emotivo ma anche cerebrale.
Il film si propone di sostenere un progetto scientifico di grande rilevanza, i cui protocolli verranno presentati alla sede delle Nazioni Unite a New York il 3 dicembre 2024. Questo evento sottolinea l'importanza e il riconoscimento internazionale del lavoro svolto da D'Ambrosi e dal Teatro Patologico.
Di cosa parla "Io sono un po' matto… e tu?"
Il Teatro Patologico a Roma è un luogo dove, grazie alla teatro-terapia, ragazzi e ragazze con disabilità mentale e le loro famiglie tentano di uscire dall’isolamento della loro condizione per vivere una quotidianità normale. Nel film gli attori e le attrici della compagnia, immedesimandosi con il proprio direttore, cercano di risolvere ansie e paure di personaggi famosi che si rivolgono a loro cercandoli in vari luoghi della città. Gli attori professionisti confessano con ironia e sincerità i propri tic e le proprie manie sperando che questi “tutor psichiatrici” riescano a risolverli.
Il cast stellare di "Io sono un po' matto… e tu?": da Marco Bocci a Raoul Bova
Che cast! Il film mostra alcuni dei migliori e più celebri attori italiani come Claudia Gerini, Raoul Bova, Claudio Santamaria, Edoardo Leo, Marco Bocci, Stefania Rocca, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni. A cui si aggiungono i 30 attori disabili membri della Compagnia Stabile del Teatro Patologico.
I personaggi di "Io sono un po' matto… e tu?"
Troviamo, quindi, un ossessivo, un uomo affetto da insonnia e uno da un disturbo alimentare. C'è una ludopatica e uno affetto da claustrofobia. C'è un balbuziente, un affetto da dipendenza sessuale e un rupofobico (è la paura dello sporco). Oltre agli attori della Compagnia Stabile del Teatro Patologico che interpretano se stessi.
Perché andare a vedere il film di Dario D'Ambrosi
Io sono un po' matto… e tu? non è semplicemente un film. È un lungometraggio che rappresenta un'innovazione significativa nel cinema italiano. E mette insieme attori normodotati e disabili. Una «combinazione di talento e inclusione che rende questo progetto un esempio straordinario di come l'arte possa servire a scopi sociali e terapeutici», spiega il regista, nonché anima della Compagnia, Dario D'Ambrosi. Attore molto attivo nel cinema e nella tv italiana.
«È un'opera che solleva questioni fondamentali sul modo in cui percepiamo e trattiamo la disabilità psichica. Il film ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare il pubblico su questo tema, spesso trascurato o stigmatizzato. Una delle caratteristiche più sorprendenti di Io sono un po' matto… e tu? è la sua realizzazione in sole 24 ore. Questo record di tempo è stato possibile grazie alla precisa organizzazione e alla collaborazione tra tutti i partecipanti. Inclusi gli attori disabili che hanno lavorato nei ritagli di tempo in cui le loro condizioni psico-fisiche lo permettevano, nonostante le terapie farmacologiche. Anche i "vip" del cinema italiano hanno dimostrato grande disponibilità, prestando il loro talento a questo progetto audace. Il film diventa così un esempio di come, con una visione artistica chiara e una dedizione collettiva, si possa creare qualcosa di straordinario».
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