The Apprentice: il primo film su Donald prima di diventare Trump

Non c’è sempre una grande donna dietro un grande uomo. A trasformare Donald Trump dal ragazzino impacciato, che spera di farsi notare a una festa, al tycoon della speculazione immobiliare nella New York degli anni Settanta del 1900 non è stata infatti la moglie Ivana ma l’avvocato Roy Cohn, di cui il futuro presidente fu l’«apprendista». Anzi, The Apprentice, come Ali Abbasi, prendendo spunto dal reality show condotto dal 2004 al 2017 dallo stesso Trump, intitola il suo film (al cinema dal 17 ottobre) su una delle figure più rappresentative dell’American dream (interpretato da Sebastian Stan).
E ci voleva forse un regista iraniano naturalizzato danese per osservare Trump con il giusto distacco, dipingendolo come il frutto di una città e di un sistema (il capitalismo) decadente. E degli insegnamenti di un uomo senza scrupoli (fu Cohn a far condannare a morte i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg, accusati di essere spie sovietiche), capace di corrompere chiunque in nome di un fine – i soldi – che giustifica qualunque mezzo. Se qualche critico ha accusato Abbasi di essere stato fin troppo lusinghiero nei confronti del candidato Repubblicano alla Casa Bianca, lo stesso non deve aver pensato Trump che pare sia arrivato a minacciare i distributori perché ne bloccassero l’uscita negli States (dove invece è arrivato l'11 ottobre). Che effetto avrà sulle elezioni presidenziali 2024, se favorirà la candidata democratica Kamala Harris o se varrà la mantra "bene o male purché se ne parli", lo sapremo solo fra qualche settimana...