Roma, 8 ott. (askanews) - Un'inversione di tendenza che fa ben sperare. Sono finalmente in aumento le donazioni di organi e i relativi trapianti, con la contestuale diminuzione del tasso di mortalità dei pazienti in lista d'attesa. Il dato nella tre giorni del Congresso di Sito, la Società italiana di trapianti d'organo e di tessuti, che si è svolto a Palermo: "La proiezione di quest'anno -spiega il professor Salvatore Gruttadauria, direttore del Dipartimento per la cura e lo studio delle patologie addominali dell'Ircss-Ismett e presidente del Congresso- dice, secondo una stima del Centro Nazionale dei Trapianti, che i trapianti da donatore deceduto saranno 4392 contro i 4079 del 2023. Una delle principali novità riguarda il trapianto di fegato, dove si registra un incremento nel contrasto delle malattie oncologiche. Un cambiamento rispetto a pochi anni fa, quando il trapianto veniva invece effettuato prevalentemente a seguito di una cirrosi, esito dell'epatite C che adesso, però, è stata praticamente debellata dalla terapia medica antivirale. Ne consegue che le nuove indicazioni al trapianto riguardano appunto i pazienti colpiti da tumore, grazie a protocolli sperimentali che vedono la partecipazione di tutti i Centri italiani e la supervisione del Centro nazionale trapianti. Il che dà speranza di guarigione in molti settori come la malattia metastatica del tumore del colon retto al fegato o come il colangio-carcinoma. Ma va precisato che non c'è un'apertura totale a tutti i pazienti col tumore, ma sono ad alcuni casi ben selezionati".Ma le novità, emerse nel Congresso, non finiscono qui: "Registreremo nel corso del dibattito -continua il professor Gruttadauria - il fatto che, in Italia, sono in incremento i trapianti da donatore a cuore fermo e, questo, grazie al maggior utilizzo delle macchine da perfusione che permettono la conservazione dell'organo nel rispetto della normativa vigente. Macchine sempre più performanti che lasciano l'organo utilizzabile anche dopo i venti minuti dalla dichiarazione di morte previsti dalla legge italiana. La tecnologia insomma viene in soccorso della medicina, limitando il danno riportato dall'organo prelevato proprio a scopo di trapianto. Il costante utilizzo di queste macchine non solo può contribuire a rendere l'intervento da urgente a elettivo ma ha un'altra funzione fondamentale: condiziona l'organo, ovvero migliora la sua capacità funzionale. Il che naturalmente determina un deciso aumento degli interventi, aumento che riguarda anche il trapianto di rene da vivente. Le donazioni sono, anche questo caso, in crescita, con una riduzione dei problemi per i pazienti che sono in lista"."Il dato da cui siamo partiti -sottolinea il professor Luciano De Carlis, Direttore Dipartimento Niguarda Transplant Center e presidente della Società italiana di trapianti d'organo e di tessuti- è quello sulle donazioni. 30 anni fa, l'Italia aveva 6 donatori per milioni di abitanti, adesso ne abbiamo più di 31. Siamo diventati il secondo paese per donazioni in Europa subito dopo la Spagna. La sensibilizzazione e le nuove norme in materia hanno dunque permesso un incremento che si aggira attorno al 25-30%. L'altro argomento, che sarà ampiamente dibattuto nel Congresso, riguarda le macchine da perfusione che rappresentano la vera innovazione. Migliorano la qualità dell'organo e ci consentono dei tempi maggiori, ma soprattutto ci dicono se l'organo poi funziona una volta trapiantato. Ci occuperemo infine della Transplant oncology, cioè la possibilità di trattare delle malattie di tipo oncologico sulle quali prima non riuscivamo a intervenire. Di recente è uscito uno studio sul trattamento delle metastasi epatiche da tumore del colon, oppure del tumore primitivo del fegato. Si tratta di un lavoro multicentrico e internazionale, in cui sono emersi risultati eccellenti nella combinazione fra chemioterapia e trapianto".
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00:00Un'inversione di tendenza, che fa ben sperare, sono finalmente in aumento le donazioni di
00:05organi e relativi trapianti con la contestuale diminuzione del tasso di mortalità dei pazienti
00:10in lista d'attesa.
00:11Il dato?
00:12Nella tre giorni del congresso di sito, la Società Italiana di Trapianti d'Organo e
00:16di Tessuti che si è svolta a Palermo.
00:18Sicuramente il secondo posto in Europa, dopo la Spagna, per la donazione, perché noi abbiamo
00:23raggiunto veramente dei livelli inimmaginabili venti, trenta anni fa.
00:27Un cambio di passo che è dovuto soprattutto alle macchine da perfusione.
00:32Queste macchine rigenerano gli organi, rigenerano la riserva energetica di questi organi e
00:38in più ci danno la possibilità di valutare quale è stato il danno per cui dobbiamo valutare
00:41se possiamo utilizzarli o meno.
00:43Ed effettivamente oggi circa il 20% di donatori in più li abbiamo avuti da questa tipologia
00:50di donatori, soprattutto fegato, reni, ma anche cuore oggi, che sembra un'assurdità,
00:55un donatore a cuore fermo, ma oggi abbiamo delle metodiche che ci consentono di utilizzare
00:59in casi selezionati.
01:01Un'altra importante novità riguarda il trapianto di fegato, dove si registra un incremento nel
01:06contrasto delle malattie oncologiche.
01:08Ci sono novità importanti, senz'altro nel campo della nuova tecnologia, quindi della
01:15possibilità di utilizzare donatori grazie alle macchine da perfusione, come abbiamo
01:20detto, ma soprattutto ci sono le nuove indicazioni al trapianto di fegato.
01:24Ma quale la prossima frontiera da esplorare?
01:27Il futuro prevede la possibilità di utilizzare organi che provengono da specie animali, la
01:36frontiera dello xenotrapianto è una frontiera di studio a cavallo fra l'immunologia, la
01:45genetica e certamente quello ci rivelerà tante sorprese nel prossimo futuro.