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INGANNO GLOBALE DOCUMENTARIO SUL 11 SETTEMBRE 2001
COMPLOTTO SUL CROLLO DELLE TORRI GEMELLE
I sostenitori della teoria del complotto hanno definito alcuni aspetti dell'evento come "problematici"; molte delle loro osservazioni, che si riportano di seguito a mero titolo storico-descrittivo, sono state evidenziate come errate dalle indagini tecniche successive (ad esempio, quelle del NIST
a FEMA parla di «crollo consecutivo dei solai, perpendicolarmente gli uni sugli altri»,[19] ma:
In ogni solaio del centinaio di piani dei due edifici avrebbero dovuto "sbriciolarsi" centinaia di travi d'acciaio collegate ai 283 pilastri
Le Torri, secondo i complottisti, crollarono nel giro di 10 secondi: per 400 metri d'altezza, ciò equivarrebbe a un volo in caduta libera, senza nessuna resistenza - neppure di un secondo - da parte degli 80 piani sottostanti alla zona incendiata (quasi un cedimento istantaneo di tutti i solai contemporaneamente). Queste affermazioni, mai provate da parte dei sostenitori delle teorie del complotto, sono viziate dal fatto che il tempo di caduta viene calcolato basandosi sul momento in cui i primi detriti toccano il suolo, e non gli edifici nella loro interezza[25].
Il crollo delle Torri è stato totale lasciando un cumulo di macerie sbriciolate alto pochi piani: «Perché la parte inferiore di quei massicci pilastri centrali non rimase in piedi dopo il crollo? Se è vero, come si sostiene ufficialmente, che i danni maggiori furono causati dagli impatti e dagli incendi ai piani superiori, e di conseguenza i solai caddero schiacciandosi gli uni sopra gli altri, allora ci si aspetterebbe anche che i massicci pilastri d'acciaio del nucleo centrale fossero rimasti in piedi quantomeno per 20 o 30 piani della parte inferiore» (Peter Meyer), come infatti avvenne nella pratica generando delle vere e proprie "guglie" che resistettero alcuni secondi dopo il crollo
«[Il crollo] diventa comprensibile se le basi dei pilastri d'acciaio furono fatte saltare con esplosivi collocati al livello delle fondazioni. Con le basi ridotte in polvere e i pilastri d'acciaio centrali spezzati da esplosioni causate in più punti lungo le Torri Gemelle, i solai superiori persero l'appoggio e crollarono al suolo in circa dieci secondi» (Peter Meyer, cit.). L'analisi delle registrazioni dei crolli, tuttavia rende evidente come i medesimi si svilupparono a partire dai piani interessati da impatti ed incendi verso il basso e non viceversa
«In entrambi i casi gli incendi all'interno degli edifici si placarono dopo poco tempo, sprigionando soltanto fumo nero e caliginoso. Se le Torri Gemelle furono abbattute di proposito, con l'intenzione di attribuire la causa del crollo agli incendi allora l'ultimo istante utile per farle cadere sarebbe stato proprio quello in cui le fiamme si stavano estinguendo. Poiché l'incendio della Torre sud è stato provocato dalla combustione di una quantità minore di carburante rispetto a quello della Torre nord, le fiamme dell'edificio.

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