Piscina fantasma San Licandro, firmato accordo con credito sportivo

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Comune e credito sportivo hanno firmato l'accordo sulla transazione che chiude definitivamente il contenzioso per la piscina fantasma di San Licandro. Un impianto mai realizzato ma su cui palazzo Zanca aveva fatto da garante. Due milioni e 150 mila euro invece degli otto reclamati. Nell'aprile scorso in giunta il provvedimento che autorizzava il sindaco al pagamento. La somma dovrà essere corrisposta entro il 31 dicembre.

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Novità
Trascrizione
00:00Invece degli oltre 8 milioni reclamati dal credito sportivo che ha erogato il
00:04prestito 30 anni fa, si chiude l'accordo transattivo a poco più di 2 milioni.
00:08Costa caro a Palato Zanca l'aver fatto da garante oltre 30 anni fa ad un'associazione
00:14privata per la costruzione di una piscina a San Ligandro. La beffa è che
00:17l'impianto, molto probabilmente, dovrà essere demolito. Si chiude un accordo a
00:222 milioni e 150 mila euro. La firma sul contratto, che prevede
00:26l'erogazione della somma entro il 31 dicembre delle ultime ore, nell'aprile
00:30scorso c'era stata l'autorizzazione della giunta a siglare il contratto. Il
00:33contenzioso andava avanti da anni tra tribunali, avvocati e trattative. Da una
00:38parte il comune, che in questa vicenda appare e non poco danneggiato, dall'altro
00:42il credito sportivo, che chiedeva la restituzione con gli interessi della
00:45somma erogata per la costruzione della piscina 8 milioni. In realtà è una
00:50piscina fantasma, visto che di quell'impianto esiste solo lo scheletro e
00:53il conto più salato che Palazzo Zanca si sia mai visto recapitare per un
00:58obiettivo mai raggiunto. Il prestito, reclamato oltre 3 milioni e più di
01:01interessi, fu concesso oltre 20 anni fa ad un privato, un'associazione sportiva
01:06di pallanuoto, ma con la fiduzione dell'amministrazione comunale, cioè il
01:10comune fece da garante ad un'operazione che sembrava estremamente conveniente e
01:14che si rivelò invece un flop clamoroso. La storia nasce nel 1991, il comune
01:20cedette quasi 5.000 metri quadri di terreno per 40 anni alla pallanuoto
01:24Messina SRL e incredibilmente prestò la sua garanzia sul prestito richiesto, ma
01:29nel frattempo la pallanuoto SRR fallì e quella che doveva diventare una
01:33struttura sportiva al servizio della città resta ancora oggi uno scheletro,
01:37con tanto di vasche vuote. Nel 2020 la prima sentenza di primo grado sfavorevole
01:42per il comune, quindi il giudizio d'appello e nel frattempo l'impossibilità
01:46di accedere ai mutui del credito sportivo, un particolare di non poco
01:50conto. Il comune, avendo in corso questo contenzioso, non poteva chiedere prestiti.
01:54Oggi, grazie al lavoro portato avanti dall'assessore al patrimonio Roberto
01:58Cicale e agli avvocati, si arriva ad un accordo che riapre i rapporti con il
02:02credito sportivo.

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