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Trascrizione
00:00E come sempre diamo il bentrovato agli amici di Teletutto che da questo momento sono connessi
00:20con Radio Brescia 7. Iniziamo bene la settimana perché sono felice di avere qui al mio fianco
00:25un amico, un artista di sensibilità rara oltre che di talento, Matteo Faustini, ben arrivato, come stai?
00:33Bene, sono contento, è sempre un piacere tornare qui, tornare qui e essere qui con te, è un bel modo anche per me di cominciare la settimana, mi sto bene.
00:40E allora per i prossimi 20 minuti faremo una fitta chiacchierata che racconta un periodo particolare dove hai voluto metterti ancora più in gioco
00:50entrando in contatto con una realtà che credo fosse sconosciuta per te prima e siccome è una cosa che hai voluto tu costruire,
00:58sto parlando di un rapporto con i detenuti del carcere di Canton Monbello, Nero Fischione per essere più precisi,
01:06mi piacerebbe capire perché hai sentito l'esigenza di entrare in contatto con una realtà così centrale per la nostra città ma nel contempo purtroppo spesso marginale.
01:16Sarò molto sincero, penso sempre alla morte in modo positivo nel senso che mi spinge a fare qualcosa che reputo difficile e impossibile,
01:26io desidero utilizzare il mio tempo per provare a portare un po' di colore dove pensavo non ci fosse invece poi ho scoperto che ce n'è paradossalmente quasi di più in carcere che fuori a volte.
01:38E' una cosa che ho sempre desiderato fare, ho fatto tante opere di volontariato con i bambini, con i ragazzi ma che era sempre quasi un nì, non lo so,
01:48è come se non fosse abbastanza, non lo so desideravo portare un po' di note, un po' di parole e a me piace tanto ascoltare storie e quindi volevo ascoltare le loro storie, le storie di questi esseri umani.
02:00La musica ha quasi l'obbligo di essere introspettivo ma ha l'altrettanto tema di dover osservare quello che ti accade intorno perché non provi se non vivi.
02:12Esatto, esatto, bravissima, è un modo di sperimentare la vita anche questo, sono altamente privilegiato nell'avere la vita che ho e l'ho capito soprattutto in questi mesi,
02:24io mi sono proprio seduto il primo giorno e ho detto mi dite chi siete, mi dite come state, mi scrivete qualcosa, voglio ascoltarvi e c'è stato un, ti giuro, ogni volta devo trattenere perché mi viene da piangere,
02:40ma è stato, io voglio un sacco bene quegli esseri umani e abbiamo scritto una canzone insieme in questi mesi, mi è cominciato a luglio e stiamo andando avanti.
02:53Come si chiama questa canzone? Ha già un titolo?
02:55Non ha un titolo perché lo scegliamo domani che è l'ultimo, quindi domani lo scegliamo insieme a votazione, insieme.
03:02A parte che noi vi salutiamo se siete magari all'ascolto o state guardando la tv.
03:08Questo sabato ci sarà l'evento finale, quindi ci sarà questo concerto ovviamente chiuso proprio per loro, piano e voce, in questo teatro bellissimo tra l'altro con un pianoforte verticale.
03:23E' un teatro che conosciamo molto bene perché in più di una festa della musica siamo arrivati sul palco di questo teatro dove appunto si sono esibiti gli artisti e noi abbiamo mandato in onda questo concerto.
03:40Sì, guarda che dire, è una cosa che adesso stiamo provando a portare avanti grazie al Volca, al Volontariato Carceri, a Caterina Vianelli, a Suori Isabella Belliboni e a Don Stefano.
03:56Ci sono un sacco di esseri umani che utilizzano il loro tempo per fare del bene, porca vacca, esistono, lo fanno e voglio parlare anche di quelli perché non ci sono solo le cose brutte ma ce ne sono tante anche belle e io le vedo ogni giorno.
04:08In un carcere come la Casa Circondariale di Cantù al Monbello che sicuramente è nota in tutta Italia, non in termini positivi, sovraffollamento, situazioni insomma di tensione che si scatena dal sovraffollamento non indifferente.
04:26Ci sono delle situazioni, ho ascoltato di quelle storie, avevo il terrore ad entrare, il terrore ho detto mamma mia, mamma mia.
04:32Ora io ricordo la sensazione, perché insieme a Fulvio Marini abbiamo per anni portato avanti un progetto che si chiamava, ma voglio dire si chiama oltre le sbarre che era appunto mettere i detenuti nella condizione di avere uno spazio per parlare delle loro storie ma anche per esprimersi su varie situazioni.
04:50E la sensazione che ho avuto la prima volta che sono entrata, i rumori, gli odori oltre a quello che vedevo sono assolutamente indelebili in me e posso parlare anche per Fulvio, per lui anche insomma.
05:06Sì, è qualcosa che ti si appiccica, ti si appiccica dentro, però nonostante la paura iniziale io non vedo l'ora, mi sono segnato quando nei vari processi, così quando escono anche alcuni fra tanti anni, andare a mangiare insieme una pizza, chicchierare, parlare perché ho imparato a volergli bene.
05:26Cosa manca loro secondo te? La fiducia degli altri, la paura di non riuscire a trovare una strada alternativa a quella che sbagliando hanno praticato prima?
05:35Non è una cosa concreta ma hanno tesa, loro chiedono aiuto e ti giuro hanno voglia di star bene, hanno voglia di migliorare ma te lo giuro, io vedo un sacco di umanità dentro al carcere, io sono felice di entrare e mi dispiace a volte uscire perché diventa tutto più grigio fuori.
05:54C'è un valore dell'umanità e della solidarietà lì dentro, c'è un esserci l'uno per l'altro, ci sono di quelle cose, quando vedi un detenuto di 50 anni che arriva e ti dice, oh Matteo ti ho ascoltato, ieri notte prima di andare a dormire ho ringraziato 3 cose e una è il passerotto che viene fuori e mi porta una briciolina, cioè io ti giuro.
06:13Sto per farti una domanda difficile che non ha una facile risposta credo, a chi ti dice, ci sono tante persone che non hanno sbagliato fuori e che potrebbero aver bisogno di una mano, tu hai scelto di andare da chi ha sbagliato, come rispondi? È difficile la risposta, lo so.
06:43Non c'è giudizio, lì c'è proprio apertura, ti ascoltano, ci sono le orecchie collegate al cuore in quel posto, non c'è giudizio, puoi essere veramente te stesso, è tutto molto più vero, ci sono meno maschere.
07:13Cosa hai trovato di diverso da quello che immaginavi di trovare? Perché se arrivi a questa decisione sai che comunque ti metti in connessione con chi incontrerai, c'è qualcosa che magari è un po' stereotipato che ti ha fatto cambiare idea nel concreto?
07:27Sì, c'è un sacco di consapevolezza, sanno di aver sbagliato, hanno sensi di colpe infiniti, hanno un senso di rivalsa meraviglioso, ho trovato un sacco di colori, io pensavo sarei stato, non lo so, mi sarei un pochino spento, avevo paura di tante cose.
07:45Noi arriviamo e cominciamo ad abbracciarci, l'ultima volta mi hanno scritto una lettera, abbiamo pianto tutti quanti insieme e ti giuro che io fuori vedo pochissimi uomini che piangono e lì dentro vedo un sacco di uomini che piangono, per me sono un esempio, non hanno paura dei loro sentimenti.
08:03Poi bisogna dire che sono una fetta di persone che hanno voglia di incontrarti e di aprirsi, evidentemente in un contesto così ampio e anche complesso probabilmente non è così per tutti, però chi riesce a dire ho sbagliato, voglio fare qualcosa, questo fare qualcosa passa anche attraverso delle realtà come un incontro con un artista che si mette a disposizione, quello vuol dire tanto.
08:29Sì, secondo me la differenza è crei quest'opportunità quando c'è qualcuno che vuole ascoltarti, cambi le cose, se tu entri e dici mi dici chi sei, come stai, mi interessa, non sei quello dell'ala nord, c'è il numero, mi dici per favore come va, il giorno dopo ti ricordi il nome dei figli, gli chiedi come stanno e tutto quanto, è umano.
08:51Sicuramente e anche lì ti posso dire per esperienza personale che c'è voglia di raccontarsi anche con onestà senza trovare delle maschere o delle scuse o non è colpa mia, sono qui per sbaglio eccetera, c'è proprio voglia di mettersi in gioco e ci sono delle storie che restano particolarmente dentro ognuno di noi per vari motivi, ci sono delle cose che colpiscono di più.
09:19Ha colpito qualcosa in particolare nel rispetto insomma di chi è magari all'ascolto?
09:25Ci sono storie, ci sono storie che abbiamo provato a mettere all'interno della canzone ma ci sono, guarda, ci sono, direi questa, questa cosa qua che non è tra i detenuti che avevano nel corso ma c'è stato un giorno dove ci siamo affacciati, c'è una finestra in questo teatro che dà su un cortile dove non c'è un filo d'erba, è proprio un posto dove loro passeggiano, girano eccetera.
09:53Esatto, esatto, il filo d'erba c'entra perché c'era questo detenuto che mi ha chiamato e mi fa Matteo vieni a vedere, vieni a vedere e io non capivo cosa succede e c'era questo detenuto inginocchiato vicino a una piccola crepa nella congiunzione tra due muri, si forma delle piccole crepe eccetera, che stava versando dell'acqua perché aveva preso dalla mensa, aveva rubato un piccolo semino di un pomodoro qualcosa per cercare di infilarlo nella crepa e cercare di far crescere qualcosa.
10:23Ti giuro a me sta cosa qua che vuole far crescere qualcosa mi ha...
10:26E' abbastanza impressionante, sono d'accordo, sono d'accordo. Continueremo a parlare di questo, continueremo a parlare del concerto ma continueremo anche in generale a capire che momento è per te partendo da questa storia molto emozionante, lo faremo tornando tra voi tra 40 secondi esatti.
10:47Grazie a Centrale del Latte che da oggi ci accompagna nel nostro viaggio, anche degli incontri, oggi c'è Matteo Faustini che è con noi, esperienza all'interno della casa circondariale Nero Fischioni, il cartegere di Canton Mombello e oggi viene a raccontare che sabato si terrà diciamo così la parte conclusiva almeno per adesso di questo percorso
11:14e si terrà un concerto, non deve essere facile andare scegliendo quello che regalerai agli ospiti della casa circondariale?
11:24Sarà molto difficile, è molto difficile nel senso che caspita il pubblico è un pubblico di esseri umani che hanno sofferto e soffrono e hanno fatto soffrire e le mie canzoni sono molto introspettive
11:39quindi cercherò di essere il più delicato possibile e il più umano possibile, ci saranno dei momenti in cui saliranno sul palco con me anche i detenuti con cui ho fatto questo laboratorio umano musicale
11:51Quanti sono? 15 e abbiamo fatto queste, ci sarà un momento di poesie scritte da loro dove canteremo insieme, dove si parlerà, dove ci si ascolterà, sarà proprio un piano e voce in questo sabato pomeriggio
12:09e sono sicuro che saranno delle cose, cioè in realtà è un dono che mi viene fatto avere il permesso di poter fare questa cosa perché sono tremendamente grato di poter vivere la musica in questo modo e di poter vivere le note e le parole con questo spessore davvero
12:33Allora noi siamo pronti per ascoltare tre minuti di musica ovviamente la tua, non so se con Ruggero Tavelli al quale do il buongiorno che sta curando la regia audio video avete concordato il pezzo o l'ha scelto lui? L'ho scelto io, l'hai scelto tu, quindi va bene Laura? Va sempre bene Laura
13:03Laura complicata, Laura per un malosa, Laura che piange, Laura che odia la sua sensibilità, vorrebbe cambiare faccia, vorrebbe cambiare storia e ridere, ridere, ridere come una volta
13:22Laura non ha paura di deludere se stessa dagli altri, fuori sorrida, dentro si è persa, si è persa e non lo sa, vorrebbe cambiare faccia, vorrebbe cambiare storia e ridere, ridere, ridere come una volta
13:35E tu, tu, tu che ancora piangi e tu, tu, tu non preoccuparti, io sarò al tuo fianco a dirti che ti voglio bene anche quando sbagli
13:49Quindi Laura non piangere, non ti devi preoccupare, perché nella vita c'è anche spazio per sbagliare, questa sera Laura non piangere, smettila di farti male, perché questa vita c'è che puoi cominciare
14:19Laura innamorata, Laura come tanti, Laura vuole indipendenza però poi dipende dall'approvazione degli altri, vorrebbe cambiare faccia, vorrebbe cambiare storia e ridere, ridere, ridere ancora una volta
14:32E tu, tu, tu che ancora piangi e tu, tu, tu non preoccuparti, io sarò al tuo fianco a dirti che ti voglio bene anche quando sbagli
14:46Quindi Laura non piangere, non ti devi preoccupare, perché nella vita c'è anche spazio per sbagliare, questa sera Laura non piangere, smettila di farti male, perché questa vita c'è che puoi cominciare
15:13Decidi tu, tu, tu cosa vuoi fare, tu, tu, tu chi diventare, preferisci vivere o sopravvivere
15:30Laura non dormi, non sei stanca di vivere dentro giornate in cui nemmeno ti riconosci, e poi piangi, piangi, piangi, piangi, Laura non accontentarti, il ritardo con le aspettative degli altri, Laura non accontentarti, e se in fondo lo scopo di tutta la vita fosse soltanto di viverla, fosse soltanto di vivere
15:49Quindi Laura non piangere, smettila di farti male, Laura, Laura, Laura, Laura non piangere, non ti devi preoccupare, perché nella vita c'è anche spazio per sbagliare
16:16Quindi Laura non piangere, io ci sono, non ti devi preoccupare
16:46Pesa ancora su di te il giudizio degli altri nonostante tu sia uno che fa dei percorsi anche di sofferenza per arrivare a essere quello che sei oggi
17:06Mi pesa meno, mi influenza ancora
17:08Mi pesa meno, mi influenza ancora, mi pare onesto
17:11Sì, sì
17:12Il giudizio che in genere temi di più da chi arriva?
17:18Il giudizio che temo di più sono le persone a cui voglio
17:24Quelle a cui tieni di più
17:26Sto pensando, sì, quelle a cui tengo di più, quelle che tengo di più, sì, perché però lo peso molto quel giudizio, quindi in realtà forse è quello che ascolto di più, il giudizio di quelle a cui voglio più bene
17:40Ma paradossalmente quelli che mi conoscono un pochino da poco e mi giudicano in un modo che non mi garba
17:50Mi da fastidio
17:52Come a tutti noi, nel senso che a ognuno di noi piacerebbe essere giudicato non sempre nel modo più, come dire, brillante ma perlomeno con onestà, cioè della serie so veramente chi sei o ho capito o mi sono impegnato per capire chi sei, non mi piace allora ti giudico e te lo dico
18:12Diverso è il giudizio superficiale, quello fatto tanto per dire
18:17Tanto per, esatto
18:18Il momento artistico è al netto dell'esperienza all'interno del carcere?
18:23È un momento artistico dove sto scegliendo di entrare nelle porte che vengono aperte, quindi mi sto molto affidando al flusso della vita e a dove ci sono delle orecchie collegate al cuore
18:40Perché come artista, e penso che è una cosa fondamentale per gli artisti, abbiamo bisogno di esprimerci, di avere voce e di essere ascoltati, quindi io ascolto loro come loro ascoltano me ed è un dare e un ricevere
18:55Quindi vado dove so che ci sono voci, cuori che hanno voglia di essere ascoltati e orecchie disposte
19:05Non è così semplice in questo momento perché il trend della musica italiana è abbastanza distante dal tuo modo di esprimersi, per fortuna però vedo dei segnali positivi
19:19Guarda, sarò sincero, è una cosa tosta questa cosa della musica, porca vacca, però sto provando a mantenere il contenuto, un pochino magari asciugando la mia linea infinita e cercando dei contenitori che possono veicolare meglio il contenuto
19:36Perché se alla fine quello che mi interessa è far arrivare quella ciccia, togliamo un po' di...
19:41Esatto, si può anche trovare un linguaggio che sia più...
19:45Esatto, poi in un disco eventuale due canzoni super peso, come piacciono a me, le possiamo anche mettere dentro e poi le altre un po' più di gioia
19:54Siamo arrivati al termine del nostro incontro con Matteo Faustini, prima di salutarci grazie a Ruggero Tavelli che ha curato la regia audio e video
20:02Buongiorno e grazie di cuore a chi ci ha ascoltati alla radio, a chi ci ha guardati in tv, ma ovviamente il più grande grazie va a Matteo Faustini
20:10In bocca al lupo, buon concerto per sabato e speriamo che questa esperienza possa continuare, che non si limiti a questi mesi, ma che possa andare avanti
20:21Stai lavorando per ciò?
20:22Sì, ma ci tengo ovviamente a ringraziare Madi, a Ruggero, a Radio Brescia 7, perché tutti quanti, voi sempre, negli anni, lo dico, lo dirò finché crepo e va bene così perché è bello poterlo fare
20:36La vostra scelta di dare spazio siete coerenti, c'è molta coerenza negli anni, quindi grazie per le vostre orecchie coerenti
20:47Assolutamente con te, grazie mille, c'era Matteo Faustini, alla prossima
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