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Trascrizione
00:00Raffaella Ragnoli era capace di intendere e di volere quando ha ucciso a coltellate
00:05il marito Romano Fagoni nel loro appartamento di Nuvolento alla fine di gennaio dello scorso
00:09anno. Nel processo a carico della donna di 58 anni davanti alla corte d'assise è stato
00:14infatti sentito lo psichiatra e criminologo Giacomo Filippini che il tribunale aveva incaricato
00:20di reddigere una perizia. Il medico ha spiegato che la donna non presenta disturbi di rilievo
00:25forense e che non ha rilevato, nel passato della Ragnoli, un evento acuto di portata
00:30catastrofica che possa aver causato un disturbo post-traumatico di stress. Il perito però
00:35ha sottolineato che il vissuto ha provocato una complessiva fragilità ma non una oggettiva
00:40infermità. Una posizione condivisa anche dalla psicologa clinica Alice Natoli, consulente
00:45della difesa, che non ha rilevato vizi totali o parziali di mente ma che ha sottolineato
00:50come essere stata minacciata con un fucile dal marito 26 anni fa, quando aveva la bambina
00:55piccola in braccio, l'ha messa nella condizione di percepirsi sempre sotto minaccia e di doversi
01:00sempre controllare per non provocare comportamenti violenti. Quando è stata sentita in aula
01:05Raffaella Ragnoli è spiegato di aver ucciso il marito mentre minacciava il figlio 15enne
01:09con un coltello, di aver temuto per la vita del ragazzo. Per la consulente della difesa
01:14Raffaella Ragnoli ha un comportamento psicopatologico che non riconosce la propria sofferenza e
01:19anzi vuole aiutare anche chi le fa del male. Si torna in aula il 14 novembre per la discussione
01:24e le eventuali repliche.

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