(askanews) - La 19esima Festa del Cinema di Roma ricorda in molti modi Marcello Mastroianni, che appare anche sulla locandina di questa edizione, nell'anniversario dei cento anni dalla nascita. Presentato in anteprima, nella sezione Storia del Cinema, Ciao Marcello, Mastroianni l'antidivo, è un docufilm che ne offre una sorta di autoritratto ironico e a tutto tondo, pieno di sfumature, per scoprirne anche lati inediti.
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Il regista: "La ricerca in archivi italiani e stranieri"
Il regista Fabrizio Corallo: «Abbiamo cercato, attraverso un lungo lavoro di ricerca di immagini in archivi italiani e stranieri, della Rai, Cinecittà Luce, e i brani dei tantissimi film interpretati, di dar vita a una specie di auto-racconto, come se Mastroianni volesse in questa occasione, con la sua voce off, o con il filo conduttore dei discorsi legati attraverso le varie interviste di cui è stato oggetto, è come se raccontasse lui stesso i suoi punti di vista sulla vita e sul lavoro al di là dei luoghi comuni, per descriversi meglio sia a chi lo ha amato in passato che alle nuove generazioni».
Il ruolo di Luca Argentero
Nel film a ricordarne la vita e la personalità incredibile c'è Luca Argentero, ma il documentario è un racconto di Marcello per immagini che parlano da sole: sui set di film, nei backstage, nelle interviste in cui ironizza anche sui suoi "difetti", mentre canta o balla, in momenti più intimi, maniaco del telefono. Divertente, esuberante ma anche timido, l'antidivo appunto, sempre gentile con le donne, non quel "latin lover" raccontato da molti.
[amica-gallery id="1319192" title="Luca Argentero con la moglie Cristina Marino e i figli: le foto social più belle"]
La sceneggiatrice Silvia Scola, che grazie al padre Ettore, lo ha conosciuto da vicino: «Era un uomo normale, semplice, attaccato alla vita e ai suoi affetti, essendo un divo planetario non si poteva uscire da una porta con lui, in ogni parte del mondo, appena si affacciava gli urlavano "Marcello Mastroianni".... e questa cosa lo faceva soffrire molto, perché aveva le figlie, le sue donne, i suoi amici, era molto geloso ma alla fine non si lamentava da persona umile quale era, quindi quando veniva un cronista o un paparazzo sorrideva e diceva: ecco è un ennesimo ruolo da interpretare. Ecco la sincerità di un uomo la cui grandezza è stata pari alla sua grande umanità».
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Il regista Fabrizio Corallo: «Abbiamo cercato, attraverso un lungo lavoro di ricerca di immagini in archivi italiani e stranieri, della Rai, Cinecittà Luce, e i brani dei tantissimi film interpretati, di dar vita a una specie di auto-racconto, come se Mastroianni volesse in questa occasione, con la sua voce off, o con il filo conduttore dei discorsi legati attraverso le varie interviste di cui è stato oggetto, è come se raccontasse lui stesso i suoi punti di vista sulla vita e sul lavoro al di là dei luoghi comuni, per descriversi meglio sia a chi lo ha amato in passato che alle nuove generazioni».
Il ruolo di Luca Argentero
Nel film a ricordarne la vita e la personalità incredibile c'è Luca Argentero, ma il documentario è un racconto di Marcello per immagini che parlano da sole: sui set di film, nei backstage, nelle interviste in cui ironizza anche sui suoi "difetti", mentre canta o balla, in momenti più intimi, maniaco del telefono. Divertente, esuberante ma anche timido, l'antidivo appunto, sempre gentile con le donne, non quel "latin lover" raccontato da molti.
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La sceneggiatrice Silvia Scola, che grazie al padre Ettore, lo ha conosciuto da vicino: «Era un uomo normale, semplice, attaccato alla vita e ai suoi affetti, essendo un divo planetario non si poteva uscire da una porta con lui, in ogni parte del mondo, appena si affacciava gli urlavano "Marcello Mastroianni".... e questa cosa lo faceva soffrire molto, perché aveva le figlie, le sue donne, i suoi amici, era molto geloso ma alla fine non si lamentava da persona umile quale era, quindi quando veniva un cronista o un paparazzo sorrideva e diceva: ecco è un ennesimo ruolo da interpretare. Ecco la sincerità di un uomo la cui grandezza è stata pari alla sua grande umanità».
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00:00La diciannovesima festa del cinema di Roma ricorda in molti modi Marcello Mastroianni,
00:05che appare anche sulla locandina di questa edizione, nell'anniversario dei cento anni dalla nascita.
00:10Presentato in anteprima nella sezione Storia del Cinema, Ciao Marcello! Mastroianni l'antidivo
00:17è un docufilm che ne offre una sorta di autoritratto ironico e a tutto tondo,
00:21pieno di sfumature per scoprirne anche i lati inediti. Il regista Fabrizio Corallo.
00:27Abbiamo cercato, attraverso un lungo lavoro di ricerca di immagini in archivi italiani e stranieri,
00:34poi anche ovviamente della Rai, di Luce e anche attraverso brani di tantissimi film
00:40che lui ha interpretato in Italia e all'estero, abbiamo cercato di dar vita a una specie di autoracconto
00:45come se Mastroianni volesse, in questa occasione, con la sua voce off o con il filo conduttore
00:53dei discorsi fatti attraverso le gati, attraverso le varie interviste di cui è stato oggetto nel corso della sua carriera.
01:02È come se lui stesso raccontasse i suoi punti di vista sulla vita e sul lavoro al di là dei loro comuni
01:09e appunto, come dicevamo, in una specie di autoracconto per descriversi meglio
01:14sia a quelli che l'avono amato in passato, sia alle nuove generazioni.
01:18Nel film a ricordarne la vita e la personalità incredibile c'è Luca Argentero,
01:22ma il documentario è un racconto di Marcello per immagini che parlano da sole,
01:27sui set di film, nei backstage, nelle interviste in cui ironizza anche sui suoi difetti,
01:32mentre canta o balla, in momenti più intimi, maniaco del telefono.
01:37Divertente, esuberante ma anche timido, l'antidivo appunto, sempre gentile con le donne,
01:43non quel latin lover raccontato da molti.
01:46La sceneggiatrice Silvia Scola, che grazie al padre Ettore lo ha conosciuto da vicino.
01:51Era un uomo normale, semplice, attaccato alla sua vita, quindi alla sua vita, ai suoi affetti
01:56ed essendo un divo planetario che veramente non si poteva uscire da una porta con lui,
02:02dovunque, in qualunque parte del mondo.
02:04Io ci sono stata a New York, a Parigi, abbiamo passato tantissimo tempo insieme.
02:08Appena si affacciava con occhiali, mascherava, Marcello Mastroianni, dovunque.
02:13E questa cosa lui lo faceva soffrire molto, perché invece aveva le figlie, aveva le sue donne,
02:18aveva i suoi amori, i suoi amici e i suoi amici.
02:21Era molto geloso, però non si permetteva da persona umile neanche questo,
02:26neanche di lamentarsene e quindi appena vedeva un cronista o un paparazzo sorrideva
02:31e mi diceva che era un ennesimo ruolo da interpretare.
02:35Ecco, la sincerità di un uomo in cui la sua grandezza è stata pari alla sua grande umanità.