Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 22 Ottobre 2024
Disturbi alimentari, numeri in aumento e pochi fondi nel Lazio
In Italia i disturbi del comportamento alimentare sono in crescita e cominciano a manifestarsi più precocemente rispetto al passato, anche tra i 9 e gli 11 anni. Un aumento significativo registrato soprattutto dopo il periodo pandemico, ma il dato più preoccupante è che non ci sono abbastanza servizi.
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Disturbi alimentari, numeri in aumento e pochi fondi nel Lazio
In Italia i disturbi del comportamento alimentare sono in crescita e cominciano a manifestarsi più precocemente rispetto al passato, anche tra i 9 e gli 11 anni. Un aumento significativo registrato soprattutto dopo il periodo pandemico, ma il dato più preoccupante è che non ci sono abbastanza servizi.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon martedì a tutte le nostre
00:09telespettatrici e i nostri telespettatori bentornati ad un'altra puntata di non solo Roma
00:14come tutti i giorni in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre e se vorrete in vostra
00:21compagnia per la prossima ora in cui parleremo di tanti temi a partire da un tema molto delicato
00:29che qui a non solo Roma ci sta particolarmente a cuore che è quello legato ai cosiddetti CDI,
00:35comportamenti da disturbo alimentare. Sono in aumento da dopo il Covid, c'è stato un aumento
00:42importante soprattutto in Italia ma in particolar modo nella nostra regione. Oggi si contano 3
00:49milioni di persone che soffrono di comportamenti da disturbo alimentare che potremmo pensare
00:55siano soltanto anoressia e ebolimia, invece c'è una fattispecie, un corollario di casi anche
01:01diversi tra di loro, alcuni più gravi e chiaramente alcuni più lievi. Ma qual è il dato forse più
01:08preoccupante, più allarmante che riguarda poi la nostra regione? Il fatto che i servizi non
01:13riescono a stare al passo, non ci sono abbastanza posti letto tanto per cominciare, ce ne sono
01:18soltanto 70 in tutta la regione e inoltre, in ultimo, sono stati tagliati anche i fondi di
01:26circa il 30%. Pensate che nel biennio 2025-2026 all'Italia saranno stanziati 10 milioni di fondi,
01:35ma alla regione Lazio soltanto un milione. Quindi c'è l'obiettivo da parte un po' della
01:41nostra regione anche un po' di ampliare questi servizi, di dotare anche le strutture regionali,
01:47ad esempio, di servizi adeguati a risolvere questo problema. Perché? Perché si parla anche
01:52di sanità romanocentrica, una persona che magari vive nel sud del Lazio è costretta a spostarsi
01:59nella capitale per cercare di curarsi. Altro dato che fa riflettere che dovrebbe spingere
02:05le nostre istituzioni ad intervenire è il fatto che i comportamenti da disturbo alimentare si
02:10manifestano sempre più precocemente in ragazzi molto giovani, addirittura tra i 9 e gli 11 anni.
02:16Quali sono le cause? Perché si scatenano? E cosa possiamo fare noi genitori, amici,
02:22familiari per aiutare questi ragazzini davvero molto giovani? Quali sono i sintomi che dobbiamo
02:28captare prima che si arrivi appunto all'acutizzazione di questa patologia? Perché si
02:33parla proprio davvero di patologia. Affrontiamo questo tema oggi nella prima parte di Non Solo
02:38Roma insieme a Stefania Trebbiani, la nostra prima ospite dell'Associazione Finice Lazio ODV.
02:44Buongiorno a lei Stefania. Salve, buongiorno. Grazie per l'unito e per l'interessamento a
02:52questo tema così delicato ma così importante. Assolutamente sì. Allora io inizierei subito
02:59però specificando che l'Associazione Lazio ODV si occupa proprio di questo, cioè di aiutare le
03:04persone che soffrono di comportamenti da disturbo alimentare. Ora magari ci arriviamo tra un po',
03:09però volevo chiederle di darci, di fornirci qualche informazione in più in merito alla
03:15vostra associazione che fa un lavoro incredibile. Sì, allora noi siamo l'associazione di genitori,
03:23ci siamo associate nel 2009 e siamo l'associazione appunto di genitori, di ragazze e ragazze che
03:31soffrono e che hanno sofferto di disturbi alimentari. Quindi noi diamo, per così dire,
03:38voce a tutte le richieste che arrivano dal profondo del nostro disagio che si vive in famiglia quando
03:54si ha una ragazza o un ragazzo che soffre di disturbi del comportamento alimentare.
04:00Noi come associazione di familiari chiaramente innanzitutto ci sediamo ormai ai tavoli regionali,
04:12noi come Finisce Lazio facciamo parte anche dell'associazione consultanoi che è l'associazione
04:18nazionale che raccoglie tutte le associazioni di genitori, di ragazze e ragazze che soffrono
04:27di disturbi del comportamento alimentare e ci sediamo ai tavoli regionali, ci sediamo ai
04:33tavoli anche nazionali, ci sediamo con il Ministero della Salute proprio per rendere
04:39sensibilizzare le istituzioni su questo tema così importante. Come associazione abbiamo anche
04:51un'attività sul territorio, noi abbiamo una convenzione con l'ASL Roma 1 e con l'ASL di
05:03Frosminone e attraverso questa convenzione noi riusciamo con la nostra attività di volontariato
05:15a raccogliere dei fondi attraverso il 5 per 1000 o con l'associazione alla nostra attività o con
05:22le donazioni, riusciamo a finanziare dei progetti di riabilitazione, facciamo attività anche
05:33proprio per i genitori di tipo accoglienza, ai genitori quando i loro ragazzi e le loro ragazze
05:44sono presi in carico presso l'AVL per cui è un momento molto delicato, il genitore si sente
05:57dire dall'equip, dallo psichiatra, dallo psicologo, si sente dire che il proprio figlio o la propria
06:04figlia è malata di anoressia o di bulimia o comunque ha un dissuper comportamento alimentare,
06:11chiaramente si sente molto spaesato, spaventato, per cui ci siamo noi come associazione dei
06:19genitori ad accoglierli e a indirizzarli e spiegare qual è l'approccio più consigliato
06:33come comportamento da tenere per noi genitori. Perché infatti Stefania, entreremo nel merito
06:43un pochino di questo discorso così delicato, però immagino che il ruolo più difficile da
06:50sostenere in questo caso è proprio il ruolo del genitore, perché già comunque approcciare con
06:56un figlio durante l'età adolescenziale, perché è quella un po' l'età in cui si manifesta il
07:00disturbo alimentare, è già difficile. Immaginiamo se questo ragazzo o questa ragazza ha un disturbo
07:06alimentare, io inizio subito chiedendole come ci si accorge, se ci si accorge chiaramente.
07:12Allora questo è un grande tema, spesso noi genitori abbiamo dei sensi di colpa terrificanti,
07:24perché un tempo si pensava che una delle cause era da scoprire all'interno della famiglia. Ora
07:36noi come genitori siamo stati assolti, anzi siamo chiamati in causa proprio come base
07:45terapeutica, quindi il nostro ruolo è centrale nel percorso terapeutico di cura. Quindi la prima
07:54cosa appunto rispondere alla sua domanda come ci si accorge e non siamo preparati,
08:00all'inizio si pensa che sia un capriccio, che sia la normale evoluzione del percorso
08:07adolescenziale, oppure trattandosi magari di ragazze, c'è una grande percentuale del componente
08:16femminile, anche se adesso la componente maschile sta aumentando. Quindi ci si accorge all'inizio,
08:27non subito, perché si pensa che sia un comportamento, beh la ragazza vuole immagrire,
08:36vuole somigliare alle modelle, in realtà poi quando si capisce che invece è sempre più presente il
08:46pensiero del cibo, il pensiero del corpo, nel caso dell'anoressia si iniziano a vedere dei
08:57comportamenti restrittivi che sono anomali, quindi io ricordo mia figlia, ora io porto una
09:05testimonianza positiva, mia figlia ha 7 anni, è uscita dal disturbo alimentare, quindi ormai è
09:10un lontano ricordo, però chiaramente ho portato una testimonianza positiva perché comunque con
09:18un'equipo multidisciplinario, un percorso di pura mirato si può uscire da questa malattia. Quindi
09:30ci si accorge perché ci sono proprio dei comportamenti che sono anomali e soprattutto
09:37lo sguardo, lo sguardo diventa spento, sono molto più silenziosi, assenti, si ritirano dal sociale e
09:49hanno dei comportamenti che sembrerebbero più aggressivi, perché in realtà quando si vive con
10:02un pensiero malato all'interno della propria mente diventa difficile essere anche aperti al sociale
10:13e poi noi non sappiamo, non sappiamo mai il sociale anche stare insieme per mangiare un gelato, per
10:21mangiare una pizza, questi ragazzi non riescono a mangiare davanti agli altri. Stefania, hanno
10:30proprio, non so mi corregga se sto dicendo qualcosa di forte, hanno proprio un odio nei
10:35confronti del cibo, cioè loro cominciano a manifestare una sorta di fastidio proprio per il
10:40cibo. Non è un odio, ma è una paura, loro hanno la paura di fronte al piatto, per loro può essere
10:52una montagna, quindi magari due crackers possono sembrare un piatto gigantesco, una montagna da
11:04scalare. Nel caso della bulimia, che è il rovescio dell'altra parte del problema dell'anore, si ha
11:14la bulimia, si ha paura della perda di controllo di fronte al cibo e quindi quando si perde il
11:21controllo, si cerca di arrivare all'atto estremo, quindi di provocarsi ecco il vomito, questo è il
11:31controllo per quello che accade. Certo, ci sono altri compensatori, uno di questi è il vomito, non tutti
11:37riescono diciamo a mettere in atto l'atto del vomito, però poi ci sono altri metodi, si fanno
11:46attività sportive in maniera esagerata, si prendono anche dei lassativi, quindi ci sono degli atti
11:57compensatori e quando per esempio si hanno questi atti compensatori, soprattutto con il vomito, c'è
12:09una sorta di circolo vizioso, perché si cede di fronte al cibo, perché lo si usa come un metodo
12:20per eliminare l'ansia, eliminare la paura. Poi si ha questo atto compensatorio. Di senso di colpa,
12:33no? Di senso di colpa per aver effettivamente mangiato troppo. Stefania, io devo mandare qualche
12:38minuto di pubblicità, le chiedo di restare ancora in nostra compagnia, perché il tema devo dire è
12:43praticamente solo all'inizio, bisognerebbe discorrere di questo per ore, perché è un tema
12:48davvero molto ampio che merita davvero grande rispetto. Torniamo tra pochissimi istanti qui a
12:52non solo Roma per continuare a parlare dei casi di comportamenti da disturbo alimentare che pare
12:58siano in aumento nei ragazzi molto giovani, ha aumentata anche la soglia d'età dai 9 agli 11
13:04anni. Bentornati a non solo Roma, questa puntata di oggi si apre con un tema delicatissimo che è
13:11quello legato ai cosiddetti CDA, comportamenti da disturbo alimentare, che sono in aumento nel
13:18nostro paese, ne soffrono 3 milioni di persone, sono in aumento anche nella nostra regione che a
13:24quanto pare non riesce a stare al passo con i servizi a disposizione, l'abbiamo detto in
13:29apertura, ci sono pochissimi posti letto, pochissime strutture attrezzate, nel biennio
13:352025-2026 saranno destinati alla regione Lazio soltanto un milione di euro di fondi proprio per
13:42i disturbi alimentari e appunto va da sé che sono troppi pochi, considerando che appunto i casi sono
13:49in aumento e diminuisce anche l'età nella quale si manifestano, addirittura tra i 9 e gli 11 anni,
13:55aumentano anche i ragazzi che soffrono di comportamenti da disturbo alimentare, si
14:00pensa erroneamente che questa patologia possa appartenere soltanto alle ragazze e al genere
14:05femminile, invece anche il genere maschile sembra essere colpito da comportamenti da disturbo
14:11alimentare. Siamo in compagnia di Stefania Trebbiani dell'associazione Finice-Lazio ODV che
14:17è un'associazione che riunisce genitori, famiglie, persone che hanno sofferto di comportamenti da
14:22disturbo alimentare per aiutare ecco proprio le persone che hanno sentore di soffrire di questa
14:28patologia o genitori che sanno che i propri figli stanno affrontando un momento così difficile.
14:33Stefania, lei prima ha parlato di, in più passaggi, ha parlato di un aspetto molto importante,
14:40cioè che cominciano a soffrire di questa patologia anche i ragazzi. Prima sembrava che ne soffrissero
14:46soltanto le ragazze, erroneamente si pensava no perché vogliono avere l'aspetto fisico minuto,
14:52assomigliare alle modelle, ma mi corregga se sbaglio, non è sempre così vero? Cioè il
14:57comportamento da disturbo alimentare può manifestarsi non soltanto per una banale
15:02questione fisica, può scaturire anche da un trauma, da un disagio penso?
15:07Sì, assolutamente. C'è una multifattorialità nell'esordio del comportamento alimentare.
15:19Sicuramente le cause non sono un'unica causa, c'è però qualcosa di scatenante,
15:29quello sicuramente. Dopo la pandemia, lei ha detto giustamente, gli aumenti sono stati
15:37veramente molto molto importanti. Questo perché? Perché con la pandemia si è generato nei ragazzi
15:46un senso di ansia ancora maggiore e il comportamento alimentare tende a gestire
16:00questa ansia, per cui con il comportamento, con la restrizione, con l'anoressia, si pensa che si
16:11abbia il controllo del mondo esterno e quindi questi ragazzi, questi giovani, perché purtroppo
16:21come lei giustamente sottolineava, l'esordio di questa malattia sta avvenendo anche verso i 9,
16:3310, 11 anni, quindi un esordio veramente molto basso, preoccupante. Anche perché comunque per
16:47affermare l'identità personale e ogni giorno c'è un'evoluzione dell'adolescenza, perché si ha
16:56un'adolescenza sempre prima, per affermare l'identità personale si passa per un momento
17:05che è fisiologicamente critico, che è l'età puberale, che ripeto scientificamente sta avvenendo
17:14molto prima e questo comporta una serie di tentativi di rimediare al senso di ansia,
17:25di solitudine con un falso mito del controllo, quindi dell'ipercontrollo verso se stessi. Noi
17:37come Fenice Lazio non siamo degli esperti, siamo dei genitori che sono ahimè diventati esperti per
17:46esperienza. Ma Stefania, appunto perché voi siete genitori, che cosa ne pensate del fatto che nel
17:55Lazio e nella nostra regione ci sono così pochi fondi a disposizione, sono oggettivamente pochi
17:59per gestire questi numeri, no? Sono assolutamente pochi e noi come Associazione Fenice Lazio stiamo
18:09cercando di rendere questi fondi strutturali, quindi che siano non una tanto, ma che siano appunto
18:20distanziati in modo strutturale, anche perché chiaramente il fondo che è stato utilizzato in
18:29questi anni è servito tantissimo, perché comunque gli ambulatori sono cresciuti nel Lazio e nelle
18:36altre azze, anche se ci sono le azze di Frosinone, di Terbo che sono ancora in affanno, però è stato
18:46fatto, dei passi avanti sono stati fatti, ma chiaramente non sono sufficienti, le liste di
18:54attesa sono lunghe e soprattutto nel Lazio e in tutta Italia c'è questi centri che sono a macchia
19:05di leopardo, nel Lazio effettivamente abbiamo Roma che è un centro dove le tre azze, Roma 1, Roma 2,
19:15Roma 3, azze 1, 2 e 3, diciamo, raccolgono e cercano di far fronte, però strutturalmente non
19:28è possibile, quindi bisogna andare nella propria azza di appartenenza e questo è drammatico perché
19:37anche perché se noi riuscissimo effettivamente, se ci si riuscisse a strutturare questi fondi in
19:45modo tale che siano uniformi in tutta la regione, non costringeremmo genitori e pazienti a effettuare
19:52la cosiddetta migrazione sanitaria, cioè a spostarsi anche di tanti chilometri per essere
19:57curati, penso insomma è ingestibile. Penso che 10 anni fa, 9 anni fa, quando mia figlia aveva avuto
20:06bisogno di un ricovero, noi siamo andati a Portoguaro, quindi 700 chilometri di distanza
20:14da Roma, perché a Roma non esisteva nessun posto residenziale, quindi 10 posti residenziali sono
20:24stati inaugurati nel maggio del 2022 e 10 sono pochi. Gli altri posti sono nelle strutture che
20:38sono comunque convenzionate, ma non sono posti residenziali del sistema del servizio nazionale
20:47e chiaramente 10 posti sono pochi. Noi quello che vogliamo però che avvenga è anche migliorare
20:58l'aspetto ambulatoriale, perché se si riesce a far funzionare bene l'ambulatorio è anche
21:05l'ambulatorio dove si possono fare anche dei passi assistiti, quindi un ambulatorio rafforzato,
21:16perché ci sono diversi livelli di assistenza, c'è quello ambulatoriale, l'ambulatorio ospita,
21:22l'ambulatorio semiresidenziale viene chiamato, residenziale, e poi c'è il ricopro, quello che
21:30uno spera di non arrivare. Se si riuscisse a rafforzare la struttura multidisciplinare
21:42negli ambulatori smaltendo le liste di attesa e a far funzionare, sicuramente potrebbero anche
21:51servire meno posti residenziali, quindi servirebbero dei fondi strutturali.
22:00Stefania però lei immagino conosca abbastanza bene la situazione della sanità italiana e
22:07soprattutto quella nel Lazio. Quanto incide secondo lei la carenza cronica di medici,
22:12di specialisti anche in tanti settori per un problema come questo? Immagino un po'.
22:18Sì, tantissimo, veramente tanto e soprattutto se poi non si riesce a garantire continuità al
22:28paziente. La paziente ha un rapporto di fiducia con chi, come dicevo prima,
22:38questa malattia ha il successo della guarigione anche dovuto ad un approccio multidisciplinare,
22:49quindi c'è il nutrizionista, lo psichiatra, lo psicologo, lo psicoterapeuta, quindi tutte queste
22:55figure che ruotano intorno al paziente, però devono essere garantite la continuità, quindi
23:05se i fondi vengono meno e non è più possibile dopo due anni di terapia, non è più possibile
23:12garantire la nutrizionista, lo psicologo o la psicoterapeuta che stava diciamo in cura,
23:22stava curando il paziente perché vengono meno i fondi, lei capisce quanto disagio c'è per il
23:30paziente, per la famiglia. C'è il rischio che si ricominci addirittura da capo, perché magari
23:37ecco il paziente può sobbire un ulteriore shock dal venir meno di figure di riferimento e quindi
23:43chiaramente è davvero tutto molto molto complesso. Stefania, noi siamo in chiusura, ma la ringrazio di
23:49cuore uno per averci insomma dato la sua testimonianza anche personale che magari può essere
23:54molto preziosa anche per i tanti genitori all'ascolto, sperando ecco di tornare a parlarne
24:00con numeri in diminuzione, perché significherebbe che il sistema sia attivato, funziona e siamo
24:06anche in grado un po' di risolvere questo problema che riguarda tanti ragazzi giovani. Grazie davvero
24:12e in ultimo vi permetto di fare i complimenti alla vostra associazione che fa un lavoro davvero
24:16profondissimo, incredibile. Grazie, volevo solamente aggiungere una cosa, se è possibile. Il nostro sito
24:25internet è fenicelazio.org e come associazione di genitori noi organizziamo una volta al mese
24:36in modalità online degli incontri di auto mutuo aiuto, dove c'è la possibilità per tutti i
24:44genitori che lo desiderano partecipare al nostro incontro ed è un momento in cui
24:51il nostro incontro è un momento in cui ecco grazie per aver mostrato il 5x1000
25:04questa è l'associazione quindi potete scrivere le mail e rispondiamo. Ecco qui c'è anche un
25:14numero verde per insomma i disturbi alimentari che è quello che conosciamo tutti però insomma
25:19ecco ci sono davvero tanti riferimenti anche contatti per restare in contatto con la vostra
25:25associazione. Grazie davvero Stefania, è stato un piacere affrontare un tema così delicato con lei.
25:29Grazie a lei per avermi unito. A presto. Ci fermiamo per la pochissima pubblicità, tra pochi istanti invece
25:38voltiamo decisamente pagine e andiamo a Civita Vecchia con il nostro consueto approfondimento
25:43del martedì, ci aspetta già la redazione di CimOnline, a tra poco.
25:51Bentornati a Non Solo Roma, continuiamo la nostra ora in vostra compagnia ancora fino alle 14
25:58in diretta per raccontarvi la nostra regione e anche la nostra capitale. Oggi abbiamo iniziato
26:04parlando di un tema molto delicato che riguarda un po' tutto il Lazio, numeri davvero drammatici,
26:10numeri davvero preoccupanti sui quali speriamo di poter tornare a parlare magari in maniera un
26:16pochino più positiva tra qualche tempo. Adesso però ci spostiamo direttamente a Civita Vecchia
26:21con la redazione di CimOnline, per noi come sempre c'è Francesco Baldini che è già pronto ad
26:26informarci su tutte le ultime notizie dell'ultimo periodo. Buongiorno a te Francesco. Buongiorno,
26:34ben ritrovati. Grazie, ben tornato qui a Non Solo Roma. Devo dire che un po' proseguiamo sulla
26:40scia dell'aspetto medico, se vogliamo, perché abbiamo parlato un po' di comportamenti da
26:45disturbo alimentare e degli scarsi fondi che purtroppo ci sono nel Lazio. A Civita Vecchia
26:51invece piccoli passi in avanti per quanto riguarda la terapia. Sì, la radioterapia a Civita Vecchia
26:58finalmente vede un pochino di luce. Ne avevamo parlato anche recentemente in uno dei nostri
27:06appuntamenti con la Damo Onlus che aveva lanciato l'allarme, se vogliamo, per rendere note le
27:16difficoltà, perché la Damo è una Onlus che si occupa di accompagnare i malati oncologici a
27:22Roma o a Viterbo per effettuare la radioterapia. Terapie che sono lunghe anche più di un mese,
27:27che vanno fatte quasi quotidianamente o comunque diverse volte a settimana, sono molto impattanti
27:33e arrivano in un momento dove le persone sono particolarmente provate, sia a livello fisico
27:40che a livello mentale ovviamente. Proprio per questo negli anni scorsi è stato tirato su questo
27:49tavolo, è stato organizzato questo tavolo per la realizzazione della radioterapia presso la
27:54Fondazione Caricib. Questo tavolo si è riunito nei giorni scorsi e finalmente è arrivata qualche
28:00novità, perché la Asda Roma 4 è in attesa, potremmo dire dell'ok, da parte del nucleo di
28:07validazione del Ministero sul progetto della radioterapia. Mancherebbe pochissimo, sono stati
28:14definiti tutti gli aspetti burocratici, la radioterapia rientrerà in seno alla radiologia
28:19dell'ospedale San Paolo, sono state individuate le responsabilità, i fondi già ci sono, quindi
28:25sostanzialmente manca soltanto questo ok dal Ministero. Subito dopo l'azienda potrà partire
28:32con l'arruolamento del personale e con il progetto esecutivo, quindi diciamo che stavolta lo possiamo
28:38dire, ci siamo così, è un po' quello che sembrava un sogno se vogliamo per il territorio, perché
28:47sono quelle necessità che purtroppo spesso non trovano riscontro, perché comunque ricordiamo
28:55che le ASL si chiamano aziende sanitarie locale, quindi molto spesso si va a puntare un po'
29:04sui numeri, come dovrebbero fare le aziende d'altronde, però poi ci sono dei bisogni del
29:09territorio a cui va data una risposta e questo è assolutamente uno di questi. Chiaramente
29:18noi vorremmo che la cittadinanza comunque non avesse questo tipo di bisogno, perché
29:23vorremmo che fossero chiaramente tutti quanti in salute, però è anche per tornare a toccare
29:28un tema che avevamo già accennato nei nostri collegamenti, Francesco, la cosiddetta migrazione
29:35sanitaria, le persone sono costrette a spostarsi da un'altra parte per curarsi, invece così
29:40forse no. Certo, il pendolarismo delle cure è veramente una cosa drammatica, soprattutto
29:48appunto perché parliamo di malati oncologici, spesso anziani e nel caso della Damo sono
29:55persone che magari hanno anche difficoltà economiche o non hanno parenti che li possano
30:00accompagnare a Roma e a Piterbo, quindi viaggi di un'ora circa all'interno di Roma, per
30:06persone provate da una terapia e come dicevano appunto dall'associazione, spesso ultimamente
30:13alla radioterapia viene associata anche la chemioterapia, quindi doppiamente provati
30:18da queste terapie che sono fortemente impattanti, però per fortuna negli ultimi anni l'azienda
30:26sanitaria locale sta crescendo molto, anche grazie ai fondi regionali che sono arrivati,
30:35al fatto di essere usciti finalmente dal commissariamento della sanità nella Regione Lazio, è un lavoro
30:41che negli anni sta portando i suoi frutti, certo adesso non è tutto rosa e fiori, c'è
30:47ancora molto, molto da fare. C'è ancora tanto lavoro da fare certo, però noi aspettiamo
30:52magari questi frutti arriveranno effettivamente, potremmo parlare un giorno secondo te, ecco
30:57Francesco poniamoci questa domanda un po' così che rimane in aria, potremmo un giorno
31:01parlare di sanità positiva nel nostro paese secondo te? Io penso di sì, perché tra tutti
31:08i problemi che ci sono comunque restiamo una delle sanità più all'avanguardia e migliori
31:14nel mondo, bisogna però investire di più, sicuramente, soprattutto nei settori un po'
31:22più sottovalutati come quello di cui parlavi te all'inizio, esatto infatti. Tocchiamo il
31:28secondo argomento invece, ora qui lascio la parola a te per spiegarci un pochino meglio,
31:32perché parliamo di ZLS, cioè zona logistica semplificata, ti chiedo di spiegarci che cosa
31:39si intende, magari i nostri telespettatori non ne hanno bene coscienza. Sì, tanto per
31:46cambiare torniamo a parlare di face out a Civita Vecchia, un argomento che ormai avrete
31:53un po' alla nausea. No, perché è un argomento fondamentale, uno degli obiettivi più importanti
32:00per raper il territorio. Sì, comunque sostanzialmente la Regione Lazio ha dato il via libera all'istituto
32:09di questa zona logistica semplificata, ovvero una zona che collegherà 29 comuni nelle aree
32:15portuali di Civita Vecchia, Fiumicino e Gaeta e come spiega l'assessore alle attività produttive
32:22di Civita Vecchia, Vincenzo Santò, si tratta di un'opportunità importante, perché nella
32:28sostanza che cos'è? È una zona, come si spiega da solo nella definizione, che offre
32:34vantaggi, tra cui agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche e un miglioramento, quindi fondi
32:41per le connessioni stradali, ferroviarie e quant'altro. Sostanzialmente si va a creare
32:46una zona in cui all'interno è più semplice investire e attrarre anche imprenditori da
32:56fuori della zona e questo è importante, perché ci sono altre ZLS in Italia e stanno funzionando
33:04e soprattutto, come spiega Santò, è una valida alternativa a quella che è stata un
33:11po' l'economia mono-Enel che finora ha colpito Civita Vecchia. Sono passi importanti e un
33:20insieme di misure, ovviamente la ZLS da solo non risolve niente, perché poi servono gli
33:25investimenti, servono i progetti, però è un primo passo che unito ad altri passi può
33:33portare ad un cambiamento importante nell'economia del territorio.
33:38Certo, anche perché tu ce l'hai annunciato in tanti dei nostri collegamenti, il phase
33:45out è uno degli obiettivi più importanti per Civita Vecchia, che ha vissuto per 40
33:48anni con il carbone, corretto Francesco? E che ora si trova costretta a cambiare radicalmente
33:55perché dobbiamo raggiungere degli obiettivi, ma bisogna dare anche delle tutele, soprattutto
34:01ai lavoratori, l'abbiamo detto tante volte, lo torniamo a ripetere perché secondo noi
34:05è l'aspetto più importante. Però a piccoli passi anche qui ci vuole più investimento,
34:11come per la sanità immagino. Certo, alla fine gli investimenti più fondi risolvono
34:17sempre tutto. Assolutamente, si investe invece per quanto riguarda un bel progetto a via
34:24giusti. Sì, parliamo di Housing First, è un servizio sostanzialmente di accoglienza
34:34senza fissa dimora a persone in stato di estrema povertà e alienazione, potremmo dire. Si
34:45rivolge appunto a una fascia della popolazione in forte difficoltà e l'obiettivo è quello
34:51di creare dei percorsi personalizzati per il reinserimento nella società e come sarà
34:58fatto? Sarà fatto grazie a questa Ati che ha vinto il bando per l'affidamento del servizio,
35:02fornendo una serie di figure come psicologo, assistente sociale e quant'altro, formato
35:08dalla Croce Rossa italiana che non penso abbia bisogno di presentazioni, una cooperativa
35:13sociale, l'Alice Nova del territorio e la comunità di Sant'Egidio, un'altra realtà
35:18molto importante. Tutti insieme andranno a gestire questi appartamenti, perché finora
35:25si tratta di due appartamenti per periodi brevi, non sarà un dormitorio sostanzialmente
35:34per farla un po' spicciola, si tratterà di percorsi personalizzati, realizzati e cuciti
35:41sulla persona con l'obiettivo finale di reinserire la persona nella famiglia, all'interno della
35:49società. Successivamente nei prossimi mesi sarà realizzato anche questo centro servizi
35:55e centro posta, all'interno di questo centro servizi ci sarà uno sportello d'ascolto,
36:03uno sportello postale dove magari i senza fissa timore potranno fare arrivare le ettere
36:09o mettere la residenza per anche fare semplicemente i documenti. Un progetto molto importante,
36:18che però non è stato accolto molto bene, soprattutto dai residenti della zona che hanno
36:26storto un po' il naso, preoccupati dalla possibilità che magari si vengano a creare situazioni
36:32di degrado, anche perché inizialmente si parlava di una mensa da 40 posti, poi il progetto
36:38è stato un po' rivisto perché siamo comunque nel pieno centro cittadino, proprio vicino
36:42a dove escono dal porto i croceristi, quindi c'è stato qualche cambio in corsa su questo
36:56progetto, è stata tolta la mensa, è stato creato questo centro servizi, una cosa più
37:02mirata se vogliamo, si tratta di fondi PNRR, è un progetto da 1,4 milioni, quindi non
37:09sono proprio spiccioli. Sostanzialmente sarà questo, si tratterà di far fronte a problemi
37:20che esistono, è inutile nascondersi. Assolutamente sì, immagino che i romani all'ascolto lo
37:24sanno bene perché c'è l'emergenza abitativa forse più importante d'Italia proprio nella
37:29città capitale, ne abbiamo discusso tante volte, quindi è un tema che conoscono bene
37:34gli abitanti del Lazio e in particolar modo di Roma. Grazie davvero Francesco per essere
37:40anche oggi stato in nostra compagnia, voglio ricordare i nostri telespettatori di continuare
37:45a restare informati, a approfondire, qualora lo volessero, sul territorio di Civita Vecchia,
37:49grazie al vostro lavoro e alla redazione di CivOnline. A presto allora. Grazie a voi,
37:55a presto. Ciao Francesco. Bene, ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa, l'ultima pausa
38:01pubblicitaria prima della fine di questa puntata di Non Solo Roma, torniamo tra pochissimi istanti,
38:06restate qua. Bentornati a Non Solo Roma, ultima parte del nostro programma dedicato alle notizie
38:14di Roma e della capitale e della nostra regione, vi torniamo a parlare di un evento, devo dire,
38:22molto bello, molto profondo, legato soprattutto alle donne, perché lo sapete ottobre è il mese
38:28dedicato alla prevenzione al tumore femminile, numeri che sono in aumento, ma ci sono anche
38:36degli aspetti positivi poi da ricordare, cioè da queste patologie si può curare, si può uscirne
38:44in maniera positiva, basta appunto farsi controllare sempre in maniera periodica e affidarsi
38:50soprattutto agli esperti. Ebbene, vi torniamo a parlare di un bellissimo progetto che vi avevamo
38:55annunciato qualche giorno fa, che si chiama Love Respect Care, un progetto creato da Virginia
39:02Barrett, che è la presidentessa dell'associazione Naskira, che si è tenuto a Roma il 18 ottobre,
39:09ha come sottotesto l'arte a servizio delle donne, ma perché? Perché vi faremo vedere delle immagini
39:16che vi faranno capire un pochino meglio, nel frattempo ci facciamo raccontare com'è andata
39:20da Riccardo Antinori di viviroma.it, buongiorno a te Riccardo. Buongiorno a te Elisa, è stato un evento molto bello.
39:29Raccontaci qualche dettaglio in più, perché l'altra volta abbiamo tentato di fare un collegamento ma
39:34c'era qualche piccolo problema di linea, quindi non abbiamo potuto annunciare più di tanto, invece
39:38ora ne parliamo a posteriori così ci racconti anche qualche numero. La cosa bella è che
39:45finalmente abbiamo fatto un convegno con massimi esperti del settore, avevamo il dottor Giovanni
39:52D'Alprà, che è il responsabile della UOC, cioè l'unità di assistenza primaria per le malate al
40:01seno dell'ospedale Santo Spirito, avevamo il professor Luigi Ciuffreda, il condidatore della
40:08breast unit della casa sollievo della sofferenza e altre personalità che però questa volta era
40:15rivolto al pubblico, nel senso che non era un semplice convegno rivolto solo agli specialisti,
40:20diciamo le classiche cose dei medici, ma era un un aiuto alle donne per farle capire come si può
40:28affrontare questa malattia, come si può vincerla e soprattutto il dopo. Ecco noi ci siamo soffermati
40:35sulla parte dopo la malattia, cioè le donne che ormai quasi tutte guariscono per fortuna,
40:41perché i numeri sono 90 per cento di persone che vengono operate e poi guariscono da questa
40:46malattia, quindi la cosa importante è proprio questo. Mentre prima le persone avevano poca
40:52importanza, si dava soprattutto l'impulso alla cura, che va benissimo, però venivano trattate
41:01da un punto di vista, c'era poca psicologia, poca attenzione alle problematiche di questo
41:07periodo, perché è un periodo molto difficile per la donna, sappiamo tutti gli effetti della
41:12chemioterapia, sappiamo il periodo di sofferenza e grazie a Dio finalmente negli ospedali italiani
41:19comincia ad avere un ruolo di assistenza psicologica e anche per migliorare questo
41:26periodo difficile, affrontarlo per un recupero fisico completo. Che è l'aspetto più importante
41:35che voi avete cercato di far emergere proprio con questo progetto? L'importanza di stare vicino
41:42psicologicamente a queste donne, di farle sentire belle è ancora importante? C'è una dottoressa che
41:49praticamente è un'oncologa normalmente e questa dottoressa ha questa doppice funzione,
41:58stiamo parlando della dottoressa Adelina Petrone dell'ospedale San Giovanni Isola adesso si chiama,
42:06prima era Isola Tiberina, adesso è diventato Gemelli Isola esattamente. Lei avendo una doppia
42:13caratteristica, e questa è una cosa particolare, ha lanciato un po' una rivoluzione all'interno
42:17del breast unit perché lei sia è oncologa sia è anche medico estetico e quindi ha unito queste
42:25cose in un nuovo progetto e questo progetto praticamente aiuta queste persone che sono in
42:33cura da lei a comunque affrontare quei problemi che conosciamo tutti per nostra sfortuna cioè
42:39perdita dei capelli, perdita anche delle sopracciglia, perdita anche di tessuto connettivo
42:45della pelle perché purtroppo i veleni della chimioterapia danno delle problematiche e lei
42:51proprio fa un esame della pelle alle pazienti che è una cosa un po' rivoluzionaria, fare l'esame della
42:57pelle e capire qual è la giusta crema da darle in modo che la donna non abbia conseguenze cioè
43:04siano molto mitigate queste conseguenze della chimioterapia e di altre cure, la radioterapia
43:09e tutto quello che deve affrontare e essere preparata quindi poi al dopo cioè momento che
43:14la donna è guarita che per fortuna ricordandoci sempre che comunque l'accento è sempre sulla
43:19prevenzione quindi la donna che esce praticamente ad avere una cura diciamo precoce nel senso che
43:28facendo la mammografia il nodulo viene curato con un grosso anticipo poi dopo questo periodo
43:35di cura sarà affrontato in maniera più felice più tranquilla. Certo assolutamente questo denota
43:40una sensibilità alla base di questo progetto davvero incredibile Riccardo ti va di raccontarci
43:46un po' come è andata la giornata perché abbiamo parlato un po' del progetto e di come nasce però
43:50è proprio il 18 ottobre che cosa si è fatto abbiamo visto un anticipo insomma una sfilata
43:56però penso che non sia stato tutto lì c'è stato molto altro. Allora praticamente la mattina noi
44:01abbiamo fatto questa chiacchierata lunga in cui le donne avevano la possibilità di confrontarsi
44:07con questi professori quindi diciamo c'era un grosso spazio lasciato proprio a loro per poter
44:13avere dei chiaramenti potersi confrontare direttamente quindi è stato questo diciamo
44:18l'aspetto importante della della mattinata invece il pomeriggio l'abbiamo dedicato completamente a
44:24eventi collaterali dedicati appunto a come l'arte possa aiutare le persone, le donne in questo caso,
44:31ad affrontare questo periodo difficile e soprattutto anche lo sport tutte le attività
44:37che una donna deve fare lo stesso anche se sta in un periodo difficile la sua vita per continuare a
44:42sentirsi viva e questa diciamo attività che viene svolta chiaramente l'aiuta anche a superare proprio
44:49da un punto di vista medico perché sappiamo tutti che la psicologia è fondamentale se uno
44:54è depresso se uno sta male lo sappiamo anche con il comune raffreddore quando uno sta male
44:58depresso debole il raffreddore ti dura una settimana se tu stai in piena forza questa cosa
45:04è molto più e quindi la donna deve essere aiutata e noi l'abbiamo fatto quindi per vedere abbiamo
45:10fatto sfilare queste donne per farle sentire belle non c'è stata questa sfilata di cui tu
45:14parlavi e quindi c'era una stilista che le ha seguite, le ha vestite, le ha truccate e quindi
45:20è stato questo un momento diciamo particolare poi abbiamo avuto una maestra molto brava che
45:26adesso la state vedendo Francesca Chialà che ha dipinto una tela con queste donne malate per
45:31farle sentire che sono sempre ancora vive è una testimonianza forte l'arte la musica loro che
45:37praticamente hanno lasciato le impronte su questa tela bellissima tutta piena di colori e da vita
45:43al progetto da vita la vita continua è sempre ancora piena di colori questo è il messaggio
45:47che voleva dare. Assolutamente poi tra le altre cose io vedo insomma ho avuto modo di leggere un
45:53po' la presentazione di questo progetto c'è una frase che a me ha colpito particolarmente che è
45:57questa qui io non sono il mio tumore mi amo mi rispetto a cura di me questa è la locandina
46:03dell'insomma dello scorso evento che ricordiamo si è tenuto venerdì 18 ottobre. Riccardo grazie
46:08di cuore per essere stato oggi in nostra compagnia, grazie è stato un piacere anche perché è un
46:14progetto bellissimo e soprattutto grazie a tutte le donne che devono credere in se stesse che questo
46:20periodo lo possono superare e poi dopo devono avere una ripresa perché devono continuare a
46:24sentirsi belle, importanti e al centro della vita. Il male deve essere superato. Grazie Riccardo
46:32anche per questo bellissimo messaggio finale a presto. Ciao ciao. A presto. Ebbene concludiamo
46:38così questa puntata di non solo Roma sperando di avervi lasciato anche dei messaggi positivi
46:45abbiamo in un certo senso parlato tanto di patologie oggi ma vi abbiamo anche cercato di
46:50far capire che si può uscire da queste patologie e basta saper chiedere aiuto fare i controlli
46:56giusti soprattutto anche non avere paura di chiedere effettivamente supporto che anche questo
47:01è l'aspetto forse più importante. Ci fermiamo qui ringrazio la regia a cura di Chiara Proietti con
47:06il supporto immancabile di Matteo Lupini e torniamo domani sempre a partire dalle 13 con
47:11un'altra puntata di non solo Roma sempre in diretta qui sul canale 14 per Radio Roma News.
47:18Grazie ancora a tutti voi vi lasciamo al palinzasso di Radio Roma.