Roma, 25 ott. (askanews) -"Embargo per Israele? Noi non mandiamo armi da 7 di ottobre 2023. Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare perché è la legge che lo prevede e perché non si possono fare più contratti. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente dopo attenta valutazione sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione. Noi da questo punto di vista siamo stati sempre coerenti e rispettosi della legge, noi non mandiamo armi in Israele". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani, a margine della consegna del primo carico di aiuti dell'iniziativa Food for Gaza, a Genova."Stiamo insistendo da settimane - ha concluso - perché c'è la necessità di arrivare a un cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza. Abbiamo un piano per il dopo cessate il fuoco sia a Gaza sia in Libano".
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Stiamo insistendo da settimane sulla necessità di arrivare a un cessato il fuoco sia in Libano sia in Barba.
00:13Ma noi le armi non le mandiamo.
00:16Non è più che dire che bisogna arrivare al cessato il fuoco, abbiamo un piano detto per il topo il cessato il fuoco.
00:24Sia a Gaza sia in Libano noi non mandiamo armi dal giorno 7 di ottobre.
00:33Sono stati chiusi tutti i contratti, cioè sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare.
00:42La legge lo prevede che non si possono fare più contratti.
00:45Alcuni anche di quelli firmati precedentemente, dopo 30 ore per sole, sono stati interrotti.
00:53Anche perché non potevano essere utilizzati in modo non rispondente alla situazione.
01:01Noi da questo punto di vista siamo stati sempre coerenti e rispettosi alle regole, ma noi non mandiamo armi.