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NovitàTrascrizione
00:00Raccolta da grandi e piccoli, la castagna un tempo nei territori camuni, come ad esempio
00:05nei boschi di Paspardo, una volta trasformata al mulino in preziosa farina, diventava moneta
00:10di scambio nelle terre basse, bresciane e cremonesi.
00:13Salendo oggi lungo la strada di Deria si possono incontrare ancora persone che raccolgono i
00:18frutti dell'albero del pane di allora.
00:20Da Bergamo, come da Corte Franca, la visita ai castagneti di Paspardo è frutto di radici
00:25familiari.
00:26Ho un cognato che è nativo di Paspardo, per cui è per quello che conosciamo il posto.
00:32Da Bergamo perché a Bergamo non ce ne sono così tante belle di castagne.
00:36Venivamo con i genitori, ora non ci sono più e torniamo noi una volta ogni tanto, ecco.
00:42A proseguire la tradizione, a Paspardo c'è il Consorzio della Castagna dove vengono conferite
00:47le castagne raccolte nel territorio camuno, in parte poi trasformate in prodotti per la
00:52commercializzazione, con impegno e tanto volontariato un'esperienza che continua.
00:57Paspardo però è la capitale della castagna, ha un numero di piante secolari veramente
01:01importanti, circa 140 soci di tutta la Valle Camonica conferiscono quale castagne, le dividiamo
01:08per pezzatura, una parte va nelle Sicatoi, una parte vanno alle varie associazioni che
01:14fanno le varie sagre, tanti castanicoltori hanno ripreso questo, diciamo, interesse per
01:21la castagna ed è importante che dobbiamo lasciare questo patrimonio intatto come l'abbiamo trovato.