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A che punto siamo con la lotta alla pirateria audiovisiva a fine 2024.
Trascrizione
00:00Il fatto che la pirateria è un vero e proprio fenomeno che si può definire quasi industriale nel senso che è un'industria dell'illecito, una vera e propria filiera alla stregua di quella lecita e che di conseguenza, siccome genera moltissimi profitti, si sviluppa, cresce, si muta e questo ha fatto sì che dopo la pandemia c'è stata l'avvento di una nuova era della pirateria legata all'EPTV illegale.
00:30Siamo in compagnia di Federico Pagnoli Rossi, presidente FAPAV, grazie per essere con noi. Federico, a che punto siamo con la pirateria in Italia a fine 2024? Possiamo fare un breve assunto della situazione?
00:54Sicuramente il tema della pirateria ha subito un grande mutamento in questi anni, direi che il primo momento di grande cambiamento è stata l'implementazione, ormai oltre dieci anni fa, del primo regolamento AgiCom che dava la possibilità di bloccare i siti passogli di pirateria.
01:24Il primo regolamento AgiCom ha avuto la possibilità di bloccare i siti passogli di pirateria. Il primo regolamento AgiCom ha avuto la possibilità di bloccare i siti passogli di pirateria.
01:54Il primo regolamento AgiCom ha avuto la possibilità di bloccare i siti passogli di pirateria.
02:25Lo stato dell'arte è che grazie alla più importante legge antipirateria che è entrata in vigore l'anno scorso, oggi l'Italia è il paese più attenzionato sul tema della lotta alla pirateria perché ha implementato dei nuovi strumenti che hanno portato a valorizzare la parola chiave che è la tempestività dell'azione.
02:50Oggi è possibile bloccare, a 30 minuti dalla messa in onda di un evento sportivo, bloccare i siti, bloccare i sistemi che sviluppano e diffondono la pirateria ed è solamente un'iniziativa innovativa.
03:06Nei prossimi mesi si lavorerà per allargare questo strumento anche alle prime cinematografiche, alle dirette televisive non sportive ma anche a tutta l'industria culturale del nostro paese.
03:16Allo stesso tempo abbiamo visto che anche la politica in questi mesi, proprio perché come dicevo prima la pirateria è una filiera che si sviluppa, che si trasforma, che anche lei ha bisogno di portare contenuti al consumatore finale, nel Parlamento si sono anche fatte delle azioni già di sviluppo e di aggiornamento della stessa legge che ho citato.
03:44Federico vogliamo sfatare un mito se mi puoi aiutare perché circola questo pensiero che il consumatore dell'elemento pirata che sia un film piuttosto che un programma sportivo rischia meno rispetto a chi mette queste informazioni legalmente in rete.
04:07Oggi proprio perché è stato secondo me con grande fatica anche perché c'è stato un lavoro anche del vostro lavoro nella stessa federazione abbiamo cercato più volte di far capire a tutti che il minimo comune denominatore di questo fenomeno è il business.
04:24Non c'è nessun personaggio quattordicenne annoiato che fa questo tipo di attività ma dietro a questo fenomeno ci sono dei signori che fanno del business e la vera differenza è quanto ne fanno, se tanto o meno, ma certamente il motore di tutto quello di cui stiamo parlando è il guadagno.
04:47E questo ha fatto sì ed è importante rimarcarlo proprio con il sistema delle PTV illegali che molti rivenditori con una vera e propria strategia quasi piramidale di sviluppo di questo business, i rivenditori hanno sollecitato anche gli stessi clienti a diventare rivenditori stessi.
05:10E quindi da una parte c'è questo fenomeno dove il consumatore finale si è messo anche a disposizione di coloro che vendevano queste nuove PTV illegali ma allo stesso tempo c'è anche questo fenomeno che ormai è stato più che chiarito di piena consapevolezza dell'atto illegale che si conte.
05:28E in questo tangente chiaramente il decisore pubblico è deciso di responsabilizzare ancora di più il consumatore finale fino ad arrivare addirittura a sanzionarlo per fino a 5.000 euro di multa infatti al sequestro dei device nel caso in cui dovesse essere colto in fragrante dell'atto diciamo pirato.
05:49Questo fa sì che di fatto è importante, io lo dico sempre, sottolineare come l'Italia non è un paese per tirate, sempre di più si sta lavorando in maniera molto seria, concreta a differenza anche di altri paesi, noi abbiamo una situazione dove altri paesi ci vengono a trovare per capire come l'Italia è riuscita a fare questi passi da gigante.
06:11Ora la cosa importante è gestire al meglio questi nuovi strumenti e lavorare insieme perché se lavoriamo insieme siamo in grado poi di portare a casa i risultati che noi tutti otteniamo perché oggi noi, ripeto, abbiamo anche la responsabilità sia come paese ma anche come industria di creare delle condizioni per poter far trovare anche alle nuove generazioni un ecosistema industriale che possa coordinare le nuove generazioni.
06:38Oggi purtroppo la pirateria il primo dato reale che compie va proprio a intaccare queste nuove generazioni che vogliono entrare nel mondo dei lavori perché è importante ricordarlo per colpa della pirateria si perdono oltre 10.000 posti di lavoro all'anno.
06:52Voi siete sulle barricate tutti i giorni contro la pirateria, però è giusto anche comunicare al comune cittadino che cosa state facendo? Recentemente mi è capitato di ascoltare la coda di uno spot radiofonico, di cosa si tratta?
07:22Si tratta di una campagna FAPAV insieme alla presidenza del Consiglio dei Ministri grazie al supporto e all'aiuto del sottosegretario Barachini che ha creduto all'esigenza di dover rinnovare un messaggio univo e se posso dire anche diverso dal solito rispetto a questi temi ed è stata lanciata questa campagna che si chiama We are Stories.
07:48Tra l'altro è una campagna dedicata alle giovani professioniste femminili che hanno sognato fin da piccole ad entrare a far parte delle nostre industrie cioè del cinema, della tv e dello sport e devo dire che questo progetto così complicato da poter sviluppare, ci abbiamo messo parecchi mesi, il risultato e l'adesione da parte della presidenza del Consiglio di voler veicolare e acquisire questa campagna e renderla loro
08:18una grandissima soddisfazione che ci ha fatto capire che veramente oggi parlare di questo fenomeno è completamente cambiato, siamo passati da un tema che quasi era un tabù a un tema che è diventato un tema quotidiano e che ha fatto ormai praticamente capire a tutti quanto sia importante contrastarlo per il futuro delle nostre industrie.
08:42Certo, Federico un'ultima domanda per quanto riguarda il long video e il fisico, è capitato in passato io ho fatto delle ricerche, ho scoperto che dei piccoli editori indipendenti si sono appropriati di titoli non di loro proprietà, li hanno immessi sul mercato utilizzando un trucchetto che ingannava la CIA in cui praticamente non veniva presentato il nulla osta dell'opera e automaticamente veniva dato il bollino,
09:12sono stati immessi a mercato e si trovano ancora, non voglio nominare l'azienda, da questo punto di vista voi siete presenti, combattete anche questo tipo di legalità?
09:42Spesso si pensa che sia un fenomeno superato ma la pirateria fisica oggi è una delle principali piraterie del nostro paese, continua a essere una spina nel fianco di quegli editori audiovisivi che cercano anche con poche difficoltà perché quando parliamo del mondo dell'homme entertainment non è solamente i nuovi titoli ma sono anche la diffusione, il recupero di titoli di catalogo della memoria storia del cinema,
10:12anche italiano e non solo e quindi in particolare loro hanno un ruolo veramente molto importante nello sviluppo e nel far conoscere la storia del cinema mondiale e del nostro paese, purtroppo in questo settore c'è un grosso problema di pirateria su vari livelli tra cui anche quello che hai raccontato tu che riguarda il fenomeno di edizioni opache,
10:40sono del tutto illegali ed è un problema molto più diffuso di quello che si pensi, purtroppo sì, è sicuramente un problema che noi conosciamo, che è attenzionato e sul quale non abbiamo intenzione di fare nessun tipo di passo indietro perché secondo noi anche su tutti i livelli, su tutta la filiera bisogna lavorare perché è un momento difficile anche per le industrie,
11:06diciamo che l'emergenza sanitaria ha cambiato la percezione del consumatore finale purtroppo essendo stati molto a casa, per esempio una percezione che c'era, ci tengo a ricordarla che si pensava che il mondo dell'home entertainment avesse avuto un momento estremamente florido durante quel periodo non pensando che in realtà i luoghi dove poterli acquistare tendenzialmente erano chiusi e c'era di difficoltà,
11:28o i luoghi attraverso il digitale comunque aveva dei tempi di percorrenza non indifferenti, non era come succede oggi, assolutamente hanno avuto delle grandissime difficoltà e quindi questo per dire che dobbiamo assolutamente fare attenzione quando si parla di questo fenomeno perché io credo che da una parte quello che ci portiamo appresso dalla pandemia
11:58è stato chiarito completamente e questa mancanza di chiarimento è direttamente proporzionale a questo fenomeno che sta creando comunque dei problemi a livello mondiale ma anche a livello nazionale per lo sviluppo e la crescita dei nuovi modelli di business che tra l'altro è importante sottolinearlo che hanno un'unica finalità anche rispetto al passare, portare il contenuto al consumatore finale nel miglior modo qualitativo dal punto di vista dell'audio, del video e questo aspetto per me è fondamentale.
12:28Quindi dobbiamo essere veramente a combattere questo fenomeno per essere al fianco delle industrie che stanno lavorando per migliorare proprio questo aspetto.
12:38Grazie Federico, buon lavoro, grazie a te.
12:40Grazie a te.

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