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Videopodcast per la presentazione del libro "C'era una volta Goldrake" con Massimo Nicora, autore del libro
Trascrizione
00:00Buon pomeriggio amici di Gamesurf e di Tiscali, questo è il primo podcast a rete unificata
00:10e siamo qui per parlarvi di un vero e proprio mito dagli anni 70 e 80, un personaggio che
00:14ha accompagnato l'infanzia di tantissimi di noi e che adesso sta ritornando veramente
00:19di moda.
00:20Parliamo ovviamente di Goldrick così come avrete sicuramente intuito dalla nostra grafica
00:24e sono qui per parlarvene con il mio collega ai Tiscali Spettacoli Cristiano Samna.
00:27Ciao Cristiano.
00:28Ciao a tutti.
00:29E c'è Massimo Nicora che ci ha riportati a quando avevamo 7, 8, 5 anni.
00:34Chi più chi meno, dai adesso non stiamo lì a indagare che sarebbe abbastanza sconveniente.
00:38E in collegamento appunto da Varese abbiamo Massimo Nicora, l'autore di questo bellissimo
00:42libro di cui vi parleremo oggi, che si intitola appunto C'era una volta Goldrick.
00:46Ciao Massimo.
00:47Buongiorno Luca, buongiorno Cristiano.
00:48Ciao.
00:49Allora la prima domanda la faccio io che è la più stupida, quindi mi accollo il diritto
00:54di essere quello bello e stupido.
00:55Vai, tanto quelli che poi dicono così sono quelli che c'entrano nel quesito fondamentale.
01:00No, la domanda è veramente molto semplice, cioè perché Goldrick?
01:03Perché è quello che ti ha affascinato di più, quello su cui c'è più da raccontare?
01:07Insomma, raccontaci un po' com'è nato questo libro.
01:10Ti direi innanzitutto che Goldrick perché è il primo amore non si scorda mai.
01:16Io quel 4 aprile del 1978 ero davanti alla televisione, su Rete2, come allora veniva
01:23chiamata Rai2, sono rimasto come tanti miei coetani, infolcorato da questo cartone.
01:31Io c'ero la sera della prima, era alle 7 cos'era, fine serata, o era ancora più prima?
01:36Esatto, alle 7 dopo tre episodi di Superman, di Sufo una sera con, andò in onda il primo
01:42episodio di Atra, Sufo Robo e niente, diciamo, sono rimasto scioccato in senso positivo da
01:50questo cartone animato, l'ho seguito tutto, ho guardato le repliche, poi passando gli
01:57anni l'ho un po', come dire, lasciato nel cassetto della memoria fino a quando è, come
02:03dire, ricomparso ed è nata in me l'idea un po' pazza di scrivere poi quello che è diventato
02:11questo libro di 664 pagine che racconta tutta la storia di Goldrick, dalla nascita in Giappone
02:18all'arrivo in Francia e al passaggio poi in Italia.
02:22Allora, è un librone monumentale e direi che, adesso non sono estremamente esperto
02:30di questa cosa, ma non mi è capitato di leggere molti altri testi così dettagliati nel capire
02:36da dove questo personaggio, questa serie che poi ha segnato il nostro immaginario, ha segnato
02:44davvero un momento di televisione che non esisteva, quindi di cultura popolare, un modo
02:48in cui i ragazzi crescono, si formano un immaginario, nessuno immaginava che per arrivare
02:52fino a noi, a parte il modulo cambolesco in cui fu scoperto dalla RAI di allora e portato
02:59in programmazione, ma nessuno si immaginava che tutti quei passaggi fossero necessari
03:03per far arrivare Goldrick, cioè Grandizer, poi Goldorak, spiegheremo tutti questi nomi,
03:08fino a noi quel famoso 4 aprile 78.
03:12Sì, è stato un passaggio abbastanza tortuoso, mentre la nascita in Giappone ripercorre
03:19uno schema già vissuto in precedenza per molti altri cartoni animati, l'arrivo in Francia
03:26e poi in Italia rappresenta di fatto un unicum, Goldrick è il primo robot, il primo personaggio
03:33di fantascienza che arriva sulla televisione francese e sulla televisione italiana e ci
03:39arriva per tutta una serie di fortunate coincidenze, diciamo che se Goldrick è stato il primo
03:45è anche stato un po' il frutto del caso, insieme al fiuto degli affari delle persone
03:51che sono state coinvolte nella sua programmazione è una serie di coincidenze.
03:59Allora posso Luca?
04:01Certo.
04:02C'è un personaggio fondamentale per l'arrivo di Goldrick sulla tv pubblica italiana e da
04:07lì poi via con tutta l'epopea dei manga e degli anime che sembra la cugina di uno
04:12dei personaggi della serie, allora io ho scoperto leggendo il tuo libro, perché questo non
04:17era nei miei ricordi di bambino e di ragazzino, che Alcor, cioè il ragazzo che viveva nella
04:23fattoria dove tutti avevano un po' l'interesse dell'osservazione delle stelle, degli UFO
04:27eccetera dove c'era anche Actarus, non soltanto era il precedente pilota di Mazinga Z, ma
04:35che la funzionaria Rai che scoprì e si entusiasmò questa serie televisiva, Nicoletta Arthom
04:43potrebbe essere dal nome quasi una cugina di Alcor ed è lei che ce l'ha portato in
04:48Italia, puoi spiegare come è avvenuto questo passaggio?
04:50Sì, diciamo il ruolo di Nicoletta Arthom, allora funzionaria della Rai, era quello di
04:57andare nelle varie mostre e mercato dedicate ai film e ai telefilm per visionare dei nuovi
05:05prodotti e scegliere quelli poi che erano da lei ritenuti più interessanti e quindi
05:10proporli per l'acquisto alla sua rete, ed è nell'autunno del 1977 che Nicoletta Arthom
05:17si trova al MIFED, la mostra dedicata al film, telefilm e documentario che si teneva ogni
05:23anno presso la fiera campionaria di Milano. Durante questo tipo di fiere le varie televisioni
05:30straniere erano solite organizzare delle proiezioni dei prodotti che volevano promuovere e vendere
05:35poi sui vari mercati internazionali e una di queste proiezioni riguardava appunto questo
05:41cartone animato giapponese che in origine si chiamava UFO Robot Grandizer che in Francia
05:47era stato poi trasformato in Goldoran. Arthom vede questo cartone animato e ne resta estasiata,
05:55scioccata in senso positivo, è un qualcosa di completamente nuovo, qualcosa di diverso
06:00dai soliti cartoni animati alla Anna e Barbera, cartoni animati come Tom e Jerry o come gli
06:06altri che allora erano trasmessi sulla televisione italiana. C'era la fantascienza giapponese,
06:11c'erano questi robot, dice Arthom, queste macchine che si smontano e rimontano alludendo
06:16a Goldrick che entrava nel UFO e poi ne riusciva. Arthom a questo punto contatta quello che era
06:24il suo braccio destro, il suo collaboratore all'interno della trasmissione Buonasera Con,
06:29Sergio Trinchiero e condivide con lui queste sue impressioni ed entrambi concordano sul fatto che
06:36questo cartone animato deve essere proposto ai dirigenti di Rai 2 per essere acquistato e
06:42trasmesso sulla televisione italiana. Da questo momento in poi inizia tutto quel percorso che vede
06:48coinvolti altri dirigenti della Rai e in primis lo stesso direttore di Rai 2, Massimo Fichiera,
06:56che porterà alla trasmissione di Goldrick. Teniamo presente che siamo nell'autunno del
07:011977, Goldrick a Classico Robot viene trasmesso il 4 aprile del 78, quindi ci sono pochi mesi
07:08per concludere l'acquisto della serie, fare il doppiaggio della prima tranche di episodi che
07:14viene acquistata e soprattutto poi realizzare la sigla di apertura e la sigla di chiusura.
07:19Ok, tra l'altro poi nel tuo libro è anche spiegato che comunque il percorso di Goldrick non è stato
07:27semplice all'interno della tv italiana perché comunque si è sempre scatenato un vespaio di
07:32polemiche attorno a questo prodotto per la violenza, per i tipi di contenuti piuttosto
07:37importanti anche perché poi rivisti alla nostra età ti accorgi che effettivamente ci sono delle
07:44scene un po'... come potrà vedere l'adulto di allora. Esatto, esatto. Cioè ci sono anche
07:49degli episodi dove ci sono dei kamikaze, ecco adesso ovviamente riguardandolo adesso lo guardi
07:57con un occhio sicuramente diverso, quindi Goldrick non ha avuto terreno facile in Italia,
08:01almeno all'inizio. Da quello che sono riuscito a ricostruire, quando i dirigenti della RAI
08:08incaricati in particolare mi riferisco a Paola De Benedetti che era la responsabile dei programmi
08:13dei bambini di Rete2 e i suoi collaboratori e tra questi cito ad esempio Marianella Silvestrini,
08:23Ernesto Quintano che è quello che ha condotto proprio materialmente la trattativa per l'acquisto
08:31della serie e anche Massimiliano Gusberti che era il responsabile delle acquisizioni e delle
08:38coproduzioni, erano un po' preoccupati. Videro Goldrick in un episodio in quella che era la
08:46saletta di proiezioni al quinto piano della sede RAI di Roma e rimasero un po' come dire
08:51stupiti in senso positivo dalla qualità del cartone animato, dall'innovazione che rappresentava,
08:57ma anche preoccupati dal fatto che in Goldrick si parlava di guerra, si parlava di battaglie con
09:02gli spaziali, di tragedie. Era un cartone animato completamente diverso da quelli un po' edulcorati
09:09che venivano trasmessi fino allora, era un cartone animato che per contenuti e per forma era più
09:17simile a un telefilm di avventura che a un prodotto animato Alan e Barbera per fare un
09:24paragone. Quindi Paolo De Benedetti responsabile dei programmi per bambini e Massimiliano Gusberti
09:30responsabile acquisti, produzioni e coproduzioni decidono di consultarsi con il direttore di RAI
09:372 che era Massimo Fichiera. Massimo Fichiera è una figura importantissima per quanto riguarda sia
09:44la storia di Goldrick sia per quanto riguarda la storia della RAI in quanto tale. Teniamo presente
09:49quella che era la situazione di allora, avevamo rete 1 che era l'ammiraglia del servizio pubblico,
09:55una rete moraleggiante, istituzionale. Anzi allora si diceva ancora di più tv di stato,
10:03servizio pubblico è la versione moderna più morbida ma allora era proprio la tv di stato,
10:08quello che tu devi vedere, non c'erano ancora le private, non era arrivato Berlusconi,
10:12tutta l'esplosione che c'è adesso e quindi c'era anche una missione culturale politica
10:17educativa che arrivava attraverso questi canali pubblici. Esatto la tv di stato doveva rispettare
10:24quasi una sorta di codice della programmazione dei propri contenuti. Rete 2 invece guidata da
10:30Massimo Fichiera era una rete un po' diversa pur all'interno di questo chiamiamolo così dualismo
10:37duopolio controllato tra rete 1 e rete 2, rete 2 cercava un po' di osare, di uscire dagli schemi,
10:45era una rete un po' più frizzante, un po' più viva, un po' più originale, aperta alla
10:50sperimentazione. Massimo Fichiera era il direttore che aveva riportato in televisione personaggi
10:56chiamiamoli così un po' scomodi per la tv di stato come potevano essere Benigni, come potevano
11:02essere attori alla Dario Fo, che erano personaggi che non si sapeva mai cosa potevano dire e quindi
11:08potevano anche causare problemi a livello politico e la RAI era fortemente controllata
11:14dalla politica di Allianza. Fichiera però consultandosi con Paola De Benedetti e Massimiliano
11:18Gusberti disse noi siamo la televisione che osa, quella che ha usato nel campo del telefilm,
11:23nel campo del varietà, nel campo dello spettacolo, proviamo a usare anche nel campo dei cartoni
11:28animati, programmiamo Goldorak e questo fu la partenza, il primo step di quello che si
11:35rivelerà poi un grandissimo successo. Successo incredibile, spieghiamo una cosa curiosa come
11:41UFO Robot Grandizer di Go Nagai attraverso la tua animation viene notato e trasmesso in Francia
11:54dove diventa Goldorak, come mai i francesi si accorgono prima di noi di questo prodotto così
12:01diverso, così innovativo? Più aperti, più all'avanguardia dal punto di vista dei nuovi
12:10spunti di trasmettibilità in tv? Allora dobbiamo fare un balzo indietro di oltre 40 anni,
12:17immaginiamoci questa scena, tu hai 40 anni a disposizione? Immaginiamoci questa scena,
12:24ci troviamo a Tokyo è il 1975 circa, siamo in una camera dell'hotel Nyotani nel quartiere
12:34di Ginza, un quartiere centrale, in questa camera si trova un personaggio chiave di tutta la vicenda,
12:40si chiama Bruno René Huchet, è poco più che trentenne allora e lavora per una grande industria
12:46nippo-francese, la Marubeni, che si occupa sostanzialmente di import-export tra le altre
12:54cose. Il compito di Bruno René Huchet è trovare prodotti giapponesi da importare in Francia e
13:01quindi in Europa e viceversa trovare prodotti francesi da esportare poi all'estero. Una di
13:08queste sere in cui Huchet si trova a Tokyo nella sua camera di albergo in attesa di condurre una
13:15trattativa di affari con un'azienda che voleva vendere trattori, sulla televisione viene trasmesso
13:22questo cartone animato. Huchet ne resta impressionato e da giovane molto attente con un certo fiuto
13:31degli affari inizia subito a pensare, accidenti questo potrebbe essere davvero un bel programma
13:35da acquistare e da portare in Francia, non c'è niente di così innovativo in Francia, Huchet lo chiama
13:40addirittura, sono rimasto impressionato da questo rintintin di metallo, citando poi un telefilm
13:46famosissimo negli anni 70. C'è però un problema, Huchet non parla giapponese, bisogna riuscire a
13:52capire qual è l'azienda produttrice di questo cartone animato, chiama allora la reception e
13:57nel suo inglese piuttosto macaronico, piuttosto elementare, chiede che gli venga mandata un
14:05interprete, se non che probabilmente a causa di qualche fraintendimento linguistico, Huchet lo
14:12racconta in maniera molto simpatica nel suo libro di memoria, la reception gli manda una donna che
14:19appena arrivata in camera inizia a sfogliarsi, probabilmente la richiesta di Huchet era stata
14:25preintesa. Sono appena rientrato dal Giappone posso confermare che tuttora di incidenti linguistici
14:32con un popolo gentilissimo e disponibile ma che parla poco e male l'inglese sono dietro l'angolo.
14:37Ci sono due due tentativi e una seconda signorina inviata dalla reception perché Huchet riesca a
14:45spiegarsi, questa signorina, questa donna legge nei titoli di coda della puntata di UFO robot
14:53Grand Island che si è appena chiusa sulla televisione il nome della Toei che è la casa di
14:58produzione e di lì a poco Huchet riesce a contattare l'azienda a organizzare un incontro con il
15:05presidente Chiaiki Imada e da quest'incontro si apre un mondo completamente nuovo, Huchet ignorava
15:14completamente tutta la produzione cartonistica giapponese, in Europa erano arrivati sì dei
15:22cartoni animati giapponesi ma erano ancora storie fortemente legate a stilemi di natura
15:30europea pensiamo ad esempio ad Heidi che è arrivato... ecco volevo chiederti questo la
15:34Heidi di Miyazaki o il dolce Remy piccolo come sei per il mondo tu vai giusto per tornare alle
15:41nostre memorie di bambini che da noi arrivarono dopo Goldrake no? Heidi arrivò qualche mese prima
15:47ok ecco questa è la differenza cioè nascevano da testi da libri per narrativa per bambini per
15:53ragazzi europei mentre invece Goldrake è scritto immaginato... era una grande differenza anche se
16:02credo influenzato comunque come dici anche tu nel libro da un certo tipo di cinema americano
16:07la fantascienza del ultimato malaterra e così via... esatto è difficile trovare qualcosa di
16:14completamente nuovo completamente originale sia nel campo del film che nel campo dell'animazione
16:19se posso fare un esempio è come quando prepariamo il minestrone ognuno di noi utilizza sempre più o
16:25meno gli stessi ingredienti ma poi li mescola in maniera particolare esce sempre un piatto
16:32completamente diverso da quello di un ale... esce sempre un altro minestrone... esatto questo vale
16:38in fondo anche per Goldrake Go Nagai che è il suo creatore ha avuto l'intuizione che poi si
16:45concretizzata in Mazinga Z di creare un robot pilotato dall'interno come se fosse un'automobile
16:52ma anche questa stessa idea era già stata bozzata in precedenza diciamo che con Nagai questa idea
16:58prende corpo in maniera più compiuta più organizzata più strutturata... Massimo da Facebook il buon Fabrizio
17:08ci dice in realtà sul fronte animazione e fumetti in Francia sono molto più avanti di noi se non
17:12è rappresenta il secondo mercato dei manga dopo il Giappone e in assoluto è il mercato più forte
17:17in Europa di sicuro... sì non a caso la diciamo la filiale giapponese della Toei a sede a Parigi
17:25questo ci fa capire come il mercato francese sia considerato davvero un mercato importantissimo
17:31anche durante gli anni 70 e 80 i primi editori italiani che tentavano di approcciare il mercato
17:38dei manga giapponesi per portare il fumetto giapponese in Italia si recavano in Francia
17:45per incontrare i rappresentanti delle aziende giapponesi quindi la Francia ha avuto un ruolo
17:53centrale è stato però il caso che ha posto dinanzi questo personaggio Bruno René uscì
18:00alla trasmissione di Goldrick e da qui si è come dire originata tutta una serie di eventi
18:09avvenimenti anche abbastanza intricati che ho cercato di chiarire che hanno portato poi Goldrick
18:13con non poca difficoltà alla trasmissione su Antendio la rete francese che ha colto questo
18:20cartone animato e che può essere visto un po' come l'omologo della rete 2 italiana allora io
18:26ricordo naturalmente che noi bambini non facevamo altro che combattere e lottare fra di noi chi
18:32aveva la barra spaziale chi aveva il maglio perforante il tono spaziale e via così beatamente
18:39quindi simulavamo queste scene di guerra perché ce l'avevamo completamente immedesimati in questi
18:43personaggi meravigliosi non ricordavo la polemica incredibile per l'istigazione alla violenza o
18:48comunque immagini troppo violente per i bambini che arrivò fino agli anni 80 se ne occupò credo
18:54e ho letto non velocemente perché è un libro da vedere con molta attenzione persino Enzo Tortora
19:01ma vorrei introdurre anche un altro fatto io ho scoperto leggendo c'era una volta Goldrick il
19:07tuo libro che esisteva un Goldrick che era un protagonista di fumetti per adulti sì voglio
19:14dire ma la polemica scaturì anche dal fatto che qualcuno si rese conto guarda che c'è già un
19:18Goldrick che certamente non sta a combattere i venusiani a usare la barra spaziale ma fa
19:23tutt'altro in più c'è lo spettacolo violento cosa stiamo propinando ai nostri bambini di fine
19:29anni 70 primi anni 80 è andata così? Diciamo che il paragone tra i due Goldrick il cartone animato
19:36giapponese e il fumetto erotico che ha come protagonista questa spia dal volto di Jean Paul
19:44Belmondo è un paragone simpatico ma che non ha un fondamento io scritto nel libro sono riuscito a
19:53ricostruire anche un po' quella che è stata la genesi del nome Goldrick all'interno del fumetto
19:59dimostrando che questa identità di nome tra il fumetto e cartone animato giapponese è solo ed
20:05esclusivamente una mera coincidenza tra l'altro bisogna dire che come Goldrick cartone animato
20:12ha avuto i suoi problemi come ho cercato di raccontare proponendo decine e decine di articoli
20:19di giornale oltre che il raccontando quello che è successo nella trasmissione di Enzo Torto l'ultima
20:24campana anche il Goldrick fumetto ha avuto un po' di problemi ci sono state un po' come dire
20:31di sedute in tribunale a Milano quindi insomma si vede che Goldrick nel suo destino aveva un po'
20:41come dire le battaglie su tutti i fronti invece per quanto riguarda la natura di questo famoso
20:51Atlas Ufo Robo, Atlas effettivamente non è mai nominato all'interno degli episodi da dove
20:58salta fuori? Che era affascinante ma chi è che si è inventato di sovrapporre Atlas Ufo Robo a
21:04Goldrick? Anche questa è una storia che mi ero proprio prefisso di risolvere, il problema è che
21:10Nicoletta Arthom non è più intervistabile, ha dei problemi di salute abbastanza gravi, non può essere
21:20interrogata. Sergio Trinchiero purtroppo non c'è più, restava solo unicamente una persona da
21:26rintracciare che poteva svelare il dietro le quinte di questo mistero dell'Atlas che basta
21:32fare una piccola ricerca su internet appassionato e appassiona ancora tutti i fan di Goldrick.
21:38Questa persona, l'ho anche citato in precedenza, è Paola De Benedetti, la responsabile allora dei
21:44programmi per bambini. In buona sostanza Paola De Benedetti era la persona cui Nicoletta Arthom e
21:50Sergio in produzione che aveva in programma un film su Goldrick non poteva permettere che in un
21:56film uscito prima si annunciasse la morte di Goldrick. Una situazione abbastanza intricata in
22:03cui la concorrenza tra le varie case produttrici ha portato anche poi a tutta una serie di problemi
22:10e contrasti sulle proiezioni. Massimo, se invece adesso qualcuno volesse andarsi a recuperare
22:17tutte le vecchie puntate di Goldrick, fare un bel viaggio, dove andiamo a rivedercelo?
22:23La RCS ha recentemente rieditato già due volte tutta la serie di Goldrick, ma anche Mazinga Z,
22:33il grande Mazinga, Jetta Robo e Jetta Robo G, allegandoli al Corriere della Sera e alla
22:40Gazzetta dello Sport. Sul sito di RCS si ritrovano ancora e c'è possibilità di acquistare...
22:48Scusa Massimo, con tutta l'offerta che abbiamo in streaming dei vari cloud di Sky,
22:53di qua Sky di là, la TV dei ragazzi, Cartoon Network eccetera, nessuno di questi canali
22:57attualmente ha un po' di episodi? No, Manga, che è sul digitale di Sky,
23:01ha trasmesso tutte queste serie recentemente ed è notizia di poche settimane fa che la Yamato Video,
23:08che è uno dei più importanti editori DVD in Italia, si appresta, dico finalmente,
23:15perché tutti gli appassionati stanno aspettando, a editare in cofanetti deluxe tutte queste serie.
23:21È comparso un post, mi ricordo, qualche settimana fa sulla pagina Facebook della Yamato in cui si
23:26chiede agli utenti, ai fan, quale cofanetto la Yamato dovrebbe produrre per primo. Io ovviamente
23:35ho detto Goldrick, facciamolo subito, e arruota tutta una lunghissima serie di commenti ognuno
23:43con la propria proposta. Quindi aspettiamoci, a breve spero, un annuncio da parte di Yamato Video
23:49per la produzione e realizzazione di questi cofanetti. Presumibilmente, dico presumibilmente,
23:55seguiranno un ordine cronologico, quindi prima faranno Mazinga Z, poi il grande Mazinga,
24:00poi Goldrick, ma chi lo sa, vediamo. Abbiamo aspettato fino adesso, dovremo aspettare ancora
24:05un po'. Se Luca è d'accordo, io dedicherei un paio di minuti a cercare di analizzare che cosa
24:15ci conquistava in questa maniera incredibile di Goldrick. Io ad esempio ricordo la sequenza,
24:20ma in realtà sto imbrogliando perché l'ho appena rivista qua nella nostra diretta video che Luca
24:26manda in loop con diverse immagini di Goldrick, il momento in cui Actarus correva verso il robot
24:33per affrontare il mostro nemico di turno, quindi la corsa in questi androni quasi da ufficio, poi
24:39la botta con i piedi a questa botola, lo scivolo, poi arrivava su una specie di scooter spaziale,
24:45quindi tutto a scendere, che ricordava anche un po' gli scivoli dei parchi in cui andavamo noi
24:51bambini. Poi prendeva questa specie di scooter galattico che a tutta velocità lo portava fino
24:56al robot, si trasformava in volo, entrava nella navicella che permetteva di controllare il robot,
25:03c'era questa parte in cui usciva in una specie di caverna ghiacciata e poi il disco volante che
25:11trasportava il robot, se non ricordo male, usciva da una cascata. Quello era il momento in cui i
25:17cuori battevano dei bambini. Questa è una sequenza topica, quasi un rito che è consumato in ogni
25:24puntata ed è anche poi, se vogliamo, un trucchetto tipico dell'animazione giapponese. Per produrre un
25:31cartone animato con tutte le tempistiche che questo comporta per soddisfare le esigenze dei
25:37palinsesti televisivi, le case di produzione erano chiamate veramente ad un super lavoro.
25:43Per riuscire a consegnare in tempo tutti gli episodi allora si utilizzavano una serie di
25:47trucchetti, si riducevano magari i disegni che formavano una puntata e soprattutto quando c'erano
25:55queste sequenze, chiamiamole topiche, le si riproponevano identiche di puntate in puntata
26:02perché questo poi comportava sostanzialmente un risparmio genico. Ed è il caso di questa sequenza
26:07qui che era sempre la stessa. Esatto, è un qualcosa che viene un po' da lontano, deriva
26:13ancora dagli anni 60 da Osamu Tezuka, il creatore di Tezuanatom, conosciuto in Europa e in Italia
26:19come Astro Boy e lui che ha inventato questa modalità di intendere l'animazione e che
26:26poggiava su un sistema che si chiama Bank System, ossia tutta una serie di disegni che rappresentano
26:31dei movimenti ricorrenti che vengono archiviati e tirati fuori al momento opportuno, utilizzati e
26:37riutilizzati di puntate montate proprio per una questione di risparmio di soldi. Facciamolo
26:42minutaggio come direbbe il Bo Ferretti. Io propongo questa analisi, ditemi se siete d'accordo. Parto
26:48da mio nipotino. Mio nipotino, esattamente come ero io da bambino, è ovviamente impazzisce per
26:54Spider-Man, è un personaggio che non ha mai fine. Da poco parlando con mia sorella lei diceva guarda
26:59che i bambini impazziscono in particolare per questo personaggio perché non devi avere il
27:03costume, non devi avere le armi, non devi avere i ninnoli addosso, niente. Basta che fai con le
27:09mani il gesto della ragnetta e tu sei Spider-Man. Allora Goldrick era un robot che lanciava i raggi,
27:15che faceva partire i magli. Può darsi che si scatenassero questi stessi meccanismi noi bambini
27:20piccoli che poi andavamo a picchiarci, a giocare fra di noi emulando queste battaglie spaziali?
27:25Cosa ne pensate? Qui siamo quasi nella psicanalisi. Sì, è una roba marzulliana questa se vogliamo.
27:33Che ne pensate? Sui giornali del tempo molti psicologi oppure insegnanti soprattutto
27:39delle elementari sono intervenuti su questo argomento. La forza di Goldrick era talmente
27:45straordinaria da ipnotizzare quasi gli spettatori e soprattutto da come dire influenzarne poi tutti
27:54gli atteggiamenti sia sul gioco, una volta si giocava ai cowboy e agli indiani, adesso si
27:58giocava ai robot spaziali, ma anche poi nei temi, nei compiti in classe, cioè l'argomento preferito
28:07non solo del gioco ma anche del componimento del tema in classe era Goldrick e erano i robot.
28:12Quindi parliamo veramente di un programma che ha influenzato la società italiana in maniera
28:22talmente forte che alcuni genitori, sociologi, psicologi, professori e politici hanno come dire
28:31pensato che fosse necessario mettere un freno alla trasmissione di questi programmi ed è da qui
28:37che nasce quello che è l'evento più importante dal punto di vista della storia della televisione
28:44del 1980 che è la crociata di Imola contro i cartoni animati. Spieghiamola questa cosa qui,
28:50cosa accadde mentre non peraltro attorno avevamo le sparatorie delle BR in strada,
28:55la stazione di Bologna che saltava in aria e non ci preoccupavamo che Goldrick potesse rendere i
29:01bambini violenti. Cosa accadde quell'anno? A Imola tutto parte dall'idea di un genitore,
29:08si chiamava Dario Ciani. Ciao Dario, siamo ancora qui. Ho cercato anche di rintracciarlo per sentire
29:18un po' dalla dalla sua viva voce cos'era successo allora. Non sei riuscito? Ho trovato un Dario
29:26Ciani a Imola però non sono riuscito a contattarlo. Probabilmente lui perché non credo
29:31che sia un nome molto comune. Comunque tanti di quei personaggi di cui racconto la storia,
29:37le dichiarazioni e che hanno partecipato alla crociata di Imola sono ancora residenti a Imola,
29:42hanno ovviamente ormai 70-80 anni ma si ricordano benissimo. Sei riuscito a capire se nel mentre
29:50hanno cambiato vagamente idea per come sono andate poi le cose nella cultura pop di questo
29:55nostro paese? Ma sai è difficile perché comunque parliamo di generazioni diverse. Quella che era
30:02che l'allora generazione dei padri aveva un universo eroico di riferimento che era completamente
30:08diverso. Certo, Cino e Franco, non so cosa fosse, Iacovitti forse. Esatto, si tratta di due
30:16generazioni diverse, due universi immaginari di riferimento completamente diversi e inevitabilmente
30:23quando un genitore che viene da una determinata esperienza, una determinata storia, giudica quelli
30:30che sono gli eroi dell'immaginario dei propri figli tende a fare un paragone e a dire sostanzialmente
30:34il mio immaginario eroico era più bello, era migliore. Non è che Flash Gordon non se le desse
30:41con i cattivi dello spazio per tornare ai loro tempi. E' un problema, lo definirei quasi di
30:46miopia storica. Si fa fatica a vedere quelli che sono gli eroi dei propri figli perché si è,
30:55come dire, completamente infatuati da un universo eroico di riferimento completamente diverso e che
31:02comunque ha influenzato tutta la propria vita. Ma come andò a finire quella crociata? La crociata
31:11di Imola arrivò addirittura a finire in televisione. Enzo Tortora, che era uno dei presentatori più
31:18in auge della televisione pubblica italiana, nella sua trasmissione L'altra campana intuì la forza
31:24di questo argomento e invitò in televisione dei genitori e degli insegnanti di Imola a parlare
31:34all'interno di una rubrica di questa trasmissione per sostenere le loro tesi contro Gordon.
31:41Paradossalmente c'era anche Goldrick in trasmissione, rappresentato da una sagoma
31:46di cartone messa lì in un angolo quasi a fare un po' da capo espiatorio. L'unico che prese le
31:55difese di Goldrick a quel tempo lì, durante la trasmissione, fu Bruno Bozzetto, animatore
31:59famosissimo, il creatore del Signor Rossi, che intervenne con una telefonata, ma era un po' una
32:06lotta impare insomma. Uno contro venti. Esatto. Ma voglio dire, ci si lamentava dell'impatto sui
32:14bambini, ma bisogna dirla tutta, cioè un sacco di adulti correvano a casa di ritorno dal loro
32:22posto di lavoro per vederselo Goldrick in quegli anni. Talmente era un fenomeno culturale. Io vorrei
32:27capire come sono andati a finire da quel momento in poi tutta una serie di, che ne so, riunioni di
32:32condominio, visto che c'era la questione della distinzione, la questione della violenza. Gli
32:39adulti come se ne saranno spicciati, in realtà non è successo niente, al di là di questi sospetti e di
32:44queste paure rispetto al nuovo. Sì, diciamo c'è anche una dichiarazione di un maestro, di un
32:50insegnante della scuola, di una delle scuole elementari di Imola, che ho riportato, che si
32:54diceva tutto preoccupato per questa orgia di violenza che si andava a creare, per come si
33:00comportavano proprio lui, ma alla domanda del giornalista, ma poi sono successi davvero dei
33:06fatti preoccupanti, in questo senso si trova costretto ad ammettere no, non è vero. Quindi
33:14c'era forse più paura a livello, come dire, di subconscio, a livello immaginario, che a livello
33:22reale. Anche se poi ci sono stati dei fatti, ho raccontato il fatto di un bambino che è morto,
33:28soffocato dalla maschera di Goldrich che aveva cercato di costruire e sono stati anche un po'
33:33cavalcati in senso negativo dall'opinione pubblica. Beh, ovviamente. Allora, sempre da Facebook,
33:39vabbè, qui altre testimonianze che comunque, anche la stessa, la sola uscita, come raccontava
33:45Cristiano, del disco di Goldrich, dalla montagna con le cascate, ci sono persone come questa Sara,
33:51che dice, mi ricordo che con mio fratello cercavamo di indovinare da dove sarebbe uscito.
33:56Anche perché c'erano le cosiddette uscite segrete che ogni tanto facevano la loro comparsa.
34:01Esatto. Quando gli spaziali di Vega, magari,
34:05tenevano d'occhio il centro di ricerca del professor Propton, Goldrich era costretto a
34:10cambiare la via di uscita per non farsi intercettare e quindi queste varie uscite che,
34:16mi ricordo, anch'io attendevo con una certa curiosità perché mi permetteva di vedere dei
34:22nuovi percorsi, chissà la nuova uscita segreta adesso da dove passa.
34:26Mi dispiace, per quanto mi riguarda, o è cascata o è niente. Niente è la spettacolare come quella.
34:32Beh, la cascata aveva il suo fascino. Ascolta Massimo, ma io ho letto nel libro che tu gli
34:39avversari di Goldrich li chiami veghiani, non vegani. E fai meglio di questi tempi.
34:45E anche se vogliamo un po' una forzatura, sarebbero spaziali di Vega. Vegani non è
34:50corretto anche. Hai paura. Si va a confondere con altre categorie.
34:57Bene, bene, bene. Allora, prima Cristiano aveva detto una cosa,
35:03aveva parlato brevemente del doppiaggio. Io, nel tuo libro, ho letto delle dichiarazioni
35:10proprio dal doppiatore di De Actarus, che diceva che in alcune puntate lui non aveva
35:15assolutamente niente a supporto. Cioè, i dialoghi non esistevano, sono stati inventati di sana
35:21pianta. Ma è davvero così? Ma diciamo che c'è una buona differenza tra quello che è stato il
35:29doppiaggio della prima serie e quello che è stato il doppiaggio della seconda serie. Teniamo presente
35:33cartone animato completamente nuovo, una casa di doppiaggio che aveva qualche problema, come ci
35:42racconta Malaspina, la necessità di improvvisare, di inventare qualcosa come la famosa tecnica
35:51dell'urlare le armi, che è un'invenzione del tutto italiana. Diciamo che ci si è dovuti arrangiare in
35:59qualche caso, ma tutto sommato la qualità del doppiaggio italiano è una qualità elevata.
36:05Annibale Roccasecca, che poteva avere tutti i limiti del caso come direttore responsabile del
36:11doppiaggio, ha avuto però un enorme merito, un grandissimo merito, che è stato quello di
36:16selezionare veramente delle grandi voci. Sono tutti importanti attori teatrali quelli che hanno
36:23partecipato al doppiaggio di Godric. Teniamo presente che in un cartone animato il ruolo
36:29del doppiatore è fondamentale, perché noi amiamo un cartone animato non solo per le immagini,
36:35per la storia che racconta, ma anche per le voci di quelli che sono i suoi protagonisti.
36:39Bisogna dire che quella di Arturus era proprio bella, affascinante. Già lui era un bel personaggio,
36:45un po' dark, misterioso, un bel giovane. A lui piaceva anche un po' identificarsi con Arturus,
36:52aveva i capelli lunghi, questo sguardo un po' da bel trenebroso, girava con una moto laverda,
36:58così come Arturus girava. Ci sono state anche delle belle iniziative, il settimanale tv sorrisi e
37:04canzoni, per esempio, permetteva in una sua rubrica ai giovani telespettatori di parlare
37:12al telefono con quelli che erano i doppiatori più famosi, quindi parlare con Malaspina,
37:17inteso come Godric, oppure anche col doppiatore di Mazinga in precedenza. Era un modo per
37:22avvicinare il pubblico a quella che era la voce del robot protagonista dell'avventura.
37:29Adesso potresti parlare con Peppa Pig. Magari, credo un po' diverso.
37:35Va bene, allora Massimo, se qualcuno volesse comprare il tuo libro, dove può acquistarlo?
37:43Per il momento lo puoi trovare sul sito della casa editrice che è www.editricelatorre.it. Lo
37:51consiglio anche e soprattutto per le vacanze, visto che sono 664 pagine, non si leggono.
37:56Ci portano via le stalle. Quindi magari con l'avvicinarsi delle vacanze potrebbe essere un
38:01buon momento per leggerlo. Ok. C'era una volta Godric di Massimo Nicora. Massimo è una specie
38:11di bibbia di tutto ciò che riguarda Godric. Un gran lavorone. Sono stati dieci anni di lavoro,
38:17dieci anni di ricerche, quintali, devo dire, di saggi, libri, soprattutto articoli di quotidiano,
38:26cercati e raccolti tra Italia e Francia. Solo la bibliografia di questo libro sono 37 pagine.
38:33Questo per far capire un po' la mole di materiale raccolto. Poi soprattutto ci sono tante interviste
38:39che cettano luce sul dietro le quinti di Godric. Quella a Paolo De Benedetti, Massimiliano Gusberti,
38:45Ernesto Guitano. Quella al maestro Vince Tempera che è uno degli autori delle sigle che sono un
38:51altro degli elementi che hanno contribuito notevolmente al successo di Godric. Quindi,
38:56sia una ricerca dal punto di vista documentale, sia una ricerca, chiamiamola giornalistica,
39:00con queste interviste che ci restituiscono un po' la voce vera di chi il fenomeno di Godric
39:06l'ha vissuto dall'interno e soprattutto di chi ha contribuito a portare Godric in Italia e a
39:12farne quel mito che tutti noi oggi siamo qui a ricordare. Molto bene. Allora, noi ringraziamo
39:18Massimo per essere stato qui con noi. Io ringrazio anche Cristiano. Piacere mio. Tornare
39:23bambini per mezz'ora, poco più, è stato bellissimo. Questa bellissima intervista. Quindi ovviamente
39:29noi vi consigliamo di comprare questo bellissimo libro seguendo appunto le indicazioni di Massimo.
39:34Noi vi rimandiamo al nostro prossimo podcast. Vi ringraziamo ancora una volta e ciao a tutti.
39:38Grazie, arrivederci. Ciao.

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