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A Radio Roma Magazine la PFM, Premiata Forneria Marconi, Franz di Cioccio e Patrick Djivas hanno parlato del nuovo tour "PFM 1972 - 2022 - Da storia di un minuto a Ho sognato pecore elettriche" e hanno presentato il nuovo album "Ho sognato pecore elettriche", dal quale abbiamo ascoltato "Pecore Elettriche".

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Trascrizione
00:00Eccoci rientrati, 16.04 Radio Roma, questo ovviamente è Radio Roma Magazine e adesso
00:06un momento davvero emozionante anche per la sottoscritta, per tutti noi, perché stiamo
00:10proprio per avere una band iconica, è una delle grandi leggende del rock e del rock
00:15progressive nazionale e internazionale ed è un grandissimo piacere avere oggi l'APFM,
00:20la premiata Forneria Marconi, con Franze Di Cioccio e Patrick Echivas.
00:25Buongiorno, buon pomeriggio, ben trovati.
00:29Ben trovati, è grande l'emozione perché io sono una grande fan, lo siamo moltissimo
00:33tanti qui a Radio Roma.
00:35Allora, da dove cominciamo?
00:37Noi volevamo poi annunciarvi, dopo passeremo uno dei brani più iconici, più storici,
00:42che è Impressione di Settembre, ma vogliamo parlare della vostra lunga, grande carriera
00:47che viene celebrata con un tour, io lo voglio ricordare, PFM 1972-2022, da Storia di un
00:54minuto a Ho sognato pecore elettriche, abbracciando la poesia di Fabrizio De Andrè.
01:00Un lungo tour proprio per celebrare 50 anni di storia.
01:04Franze, Patrick.
01:06Sì, è un lunghissimo tour, comincieremo il 15 di gennaio e poi andiamo avanti, non
01:16so quando andiamo avanti, quando cominciamo poi generalmente andiamo avanti imperterriti.
01:22Cosa volevo dirti, questo qui sarà il tour dell'anno prossimo in cui tiriamo fuori tutte
01:28le cose belle che abbiamo scritto, che abbiamo fatto in un concerto lunghissimo che ha quattro
01:33quadri in cui rappresenteremo un po' tutto quello che è stata la nostra storia musicale.
01:39Senza dimenticare ovviamente quella capacità che abbiamo noi di fare l'impiarazione tra
01:44i musicisti, per cui ci saranno dei brani strumentali molto potenti, in cui suoniamo
01:50e improvvisiamo, ci sono le canzoni quelle più iconiche, si dice iconico perché è
01:55un termine che adesso si usa molto, tra cui ci sarà anche quell'Impressione in Settembre
02:00che però io, magari oggi non so se avete voglia di sentirlo, però noi vorremmo sentire
02:05anche qualcosa di Ho Sognato Pecorarete, che è il nostro ultimo album e l'Impressione
02:12in Settembre, come si fa a non farlo ovviamente, ci sarà, ci sarà al momento giusto e questo
02:19racconterà tutta la nostra storia in questi cinquant'anni, 72-2022 e mi sembra un bel
02:25traguardo. Un grandissimo traguardo. Patrick, le tue emozioni o le tue impressioni? Le mie
02:32emozioni? Allora io nel 1973 sentirei una scelta da fare importante perché Franz mi
02:42aveva, davanti a un piatto di fettuccine nella sera allo Chez Voux di Rimini, mi aveva
02:48detto va a venire a suonare con noi e io sono detto sì, forse sì, ma pensavo un po' perché
02:57suonavo con gli aria all'epoca e poi di domani ci ho pensato e mi sono detto ma guarda io
03:02vorrei fare il musicista per tutta la vita, secondo me con la PF1 viene meglio e ho detto
03:08mai pensavo di avere ragione quanto ho avuto ragione quel giorno lì, 50 anni dopo, ma ti
03:13rendi conto? Quanto avete avuto ragione, quanto avete avuto ragione, ci avete regalato delle
03:18perle, ma parleremo anche dell'attraversare le decadi della nostra Italia. Ora dal vostro album,
03:23l'ultimo proprio Ho Sognato Pecore Elettriche, uscito ricordiamolo in tutto il mondo, ci
03:27ascoltiamo proprio e lo vediamo anche, ascoltiamo Ho Sognato Pecore Elettriche. Pecore Elettriche.
03:33Pecore Elettriche, dall'ultimo album della PFM Ho Sognato Pecore Elettriche. Franz,
03:39Patrick, questa è proprio una citazione anche da Blade Runner,
03:42noi siamo arrivati a essere circondati da robot in mano a una totale tecnologia?
03:47Sì ci siamo quasi perché oramai viviamo in un mondo parallelo al nostro che è la terra e poi
03:57siamo in un mare di giga, nell'arcipelago degli algoritmi e mi sembra che ci siamo dentro a quel
04:03mondo lì. Diciamo che non ci sono gli uomini, gli androidi come nel film di Blade Runner,
04:09ma ci sono gli uomini che si androidizzano da soli perché se tu stai tutto il giorno sul
04:14telefonino e ti addormenti verso le due, che sei all'ultima chat, secondo me quando vai a dormire
04:20non è che puoi fare dei sogni normali o immaginare di essere su una spiaggia, una cosa bella insomma.
04:26Ti verranno in mente e ti verranno a trovare le pecore elettriche, quindi capisci che ti stai
04:30cominciando a distaccare dal mondo normale per entrare nel mondo neurale. Questa è un po' la
04:36situazione credo che sia accadendo. Naturalmente non siamo con la tecnologia, però attenzione,
04:43ci vogliono piccole dosi per le cose giuste. Usarla nel modo più sano, più giusto. Patrick?
04:48Sì perché la tecnologia si divide in due grandi tronconi, diciamo, due vie principali.
04:56Una è la vita della scienza, la vita nascosta, quella che noi non vediamo e sentiamo parlare
05:02ogni tanto. Non è che ci capiamo granché, quindi va bene, è così. Quella della medicina,
05:08delle grandi ricerche, insomma delle grandi cose. In questi campi la tecnologia è fondamentale,
05:15obbligatoria e così, perché se no saremo ancora all'età della pietra se non ci fosse la tecnologia,
05:20anche quella della prima pietra che riusciva a rompere qualcosa, anche questa è la tecnologia.
05:27E poi c'è la tecnologia più piccola, quella di tutti i giorni, quella della vita normale,
05:31quella nostra. Su quella noi abbiamo qualcosa da dire, perché più che tecnologia che ci aiuta
05:40nella vita, è una tecnologia che cerca di pilotarci nella vita. E a noi essere pilotato
05:45non è mai, noi ragazzi degli anni settanta non piace molto essere pilotati e quindi questa
05:52cosa stiamo cercando di mettere un po' una pulce nell'orecchia che ci sente e di dire
05:59state attenti perché essere influenzati non è una cosa fantastica per i giorni.
06:06Non è una cosa positiva essere proprio anche in un Truman Shore mai consapevole,
06:10una comunicazione profondamente cambiata. Quindi mi allaccio proprio a questo,
06:15per chiedervi. Franze?
06:17Sì, dicevo la citazione del Truman Shore è molto appropriata, brava, hai colto l'insegno.
06:23Siamo in un Truman Shore consapevole, Franze. Mi allaccio proprio a questo per dirvi quanto
06:29siete cambiati, se siete cambiati, anche in una nazione, in un'Italia che via via nelle
06:33decadi è profondamente cambiata dal punto di vista politico, sociale,
06:37culturale e di comunicazione. Voi siete cambiati quanto, se sì?
06:42Ma più che cambiare abbiamo osservato molto, sai, non si cambia così come se fosse un vento
06:51che ti porta una volta da una parte e un'altra da un'altra. Stiamo osservando e siamo sempre
06:55testimoni del tempo che abbiamo vissuto e del tempo che stiamo vivendo. La nostra fortuna è
07:00che ci porta ad essere sempre in giro per il mondo, sempre in giro per concerti e quando
07:06sei a contatto del pubblico, il pubblico ti dà tantissima energia. Se non ci fosse il pubblico,
07:11delle volte non potresti neanche, penso, fare il musicista e allora voglio dire che siamo molto
07:18attenti e vigili, però non possiamo dire che siamo cambiati perché cambiare significa che
07:24tu hai fatto una scelta e al momento non è quasi possibile fare una scelta, soprattutto in questo
07:28momento di pandemia è molto complesso, nessuno riesce a tirare i fili giusti per cercare di
07:34capire com'è avvenuto, perché è avvenuto e come se ne potrà andare. Quindi, come vedi,
07:39c'è sempre da imparare, non è che abbiamo imparato e abbiamo la verità in tasca o in mano. Con le
07:45canzoni riusciamo a comunicare e grazie al pubblico riusciamo a comunicare molto di più l'art. Per
07:51esempio, nell'ultimo disco di cui abbiamo sentito appena un brano, abbiamo ricevuto la bellissima
07:57notizia di essere in gara per le nomination, siamo nelle due nomination di Prog Award che è
08:05il magazine più importante di musica che c'è in Inghilterra e dove siamo nella canzone più
08:11bella dell'anno e nel disco più bello dell'anno, mentre quattro anni fa abbiamo vinto come gruppo
08:16internazionale dell'anno. Quindi queste sono le nostre tappe, non è che osserviamo, la vita corre
08:22e tu corri con lei e vengono fuori poi queste cose, naturalmente perché tu hai pensato, hai fatto e
08:29hai avuto, come si dice, il successo e il participio passato che dovrebbero succedere. Tu fai delle
08:35cose buone e succede qualcosa. Ed è successo infatti. Patrick, Franze, ora naturalmente gli
08:42ascoltatori ci chiedono anche di tornare indietro nel tempo, nel 71, riascoltare adesso Impressioni
08:47di Settembre, ovviamente ce lo chiedono, lo facciamo con grande amore e piacere e ci ritroviamo poi con
08:53voi. Impressioni di Settembre. 16 e 21, eccoci rientrati a Radio Roma, questo è sempre Radio
09:00Roma Magazine. Noi abbiamo in collegamento una grandissima band, una delle più rappresentative
09:05iconiche dello scenario nazionale e internazionale di rock e progressive rock e quindi abbiamo con
09:10noi Franze Di Cioccio e Patrick Givas. Eccovi, buon pomeriggio di nuovo per chi si fosse messo
09:16adesso soltanto ora in collegamento. Stiamo parlando del vostro, intanto dell'album, l'ultimo
09:23album Ho Sognato Pecore Elettriche e del lungo tour che partirà appunto a gennaio, PFM 1972-2022,
09:30da Storia di un Minuto a Ho Sognato Pecore Elettriche, abbracciando la poesia di Fabrizio
09:35De Andrè e qui voglio arrivare un attimo con voi. Naturalmente adesso noi abbiamo ascoltato,
09:40perché potete immaginare, ci chiedono anche i propri brani con cui siamo cresciuti tutti,
09:45un vostro pensiero, anche un aneddoto se vi va, dell'incontro tra due stili,
09:52il vostro stile unico, irripetibile, che è il rock e progressive rock e la poesia,
09:57la poesia ad autore di Fabrizio De Andrè. Come è nato il vostro incontro? Un piccolo
10:02aneddoto? Qualcosa che potete raccontare anche ai più giovani? Bardi, aneddoti,
10:09ce ne sono veramente tanti, tanti, tanti. Intanto, prima di raccontare un aneddoto,
10:14volevo dire che noi chiuderemo il tour, che abbiamo cominciato interrotto poi dalla pandemia,
10:19dal lockdown che c'è stato, del nostro tour PFM Canta De Andrè Anniversary,
10:24che l'abbiamo fatto proprio per celebrare quel grande avvenimento che ha cambiato un po',
10:30se vogliamo, la strada, la destina della musica italiana, perché non si era mai visto mettere
10:36insieme la musica che fa PFM, la musica di ricerca, di improvvisazione, con la poesia di
10:42Fabrizio, che in un altro senso è di ricerca e di improvvisazione, non molto, ma molto sentita e
10:48molto vissuta col cuore. Abbiamo fatto questo tour bellissimo, poi abbiamo dovuto rinunciare a una
10:53serie di date, perché poi le abbiamo riprese quando hanno riaperto il tutto, però noi chiuderemo
10:58questo fantastico tour il 31 di dicembre, cioè il 31 a Capodanno, saremo a Roma,
11:04l'Auditorium Parco della Musica, la sala Santa Cecilia, quindi la più bella,
11:12chiuderemo questo tour, quindi invito tutti quanti a non perdere questo,
11:16perché sarà un concerto fantastico. Posso dire, Franze, che io ci sarò,
11:20verrò a fare il Capodanno con voi e spero di salutarvi?
11:23Sono molto contento, ricordati che questo concerto è stato lunghissimo e questa sarà
11:30la tappa finale, non so, saremo emozionati, suoneremo bene, ma saremo anche emozionati,
11:36perché dopo 110 concerti finalmente poi riprendiamo a suonare la nostra musica e naturalmente nel
11:44concerto che tu hai citato prima c'è sempre una una piccola assaggio di quello che è stato
11:49quel momento con Fabrizio e racconteremo in aneddoti che sono, non so, uno dei miei più
11:55facili, l'ho chiesto una volta perché in Amico Fragile dice, c'era una disquisizione molto
12:03particolare che diceva, in una delle molte feritori delle notte, dice il testo, ma perché
12:09molte e non tante? Lui fa, perché tante è una porzione di molte, ecco, tanto per dirti quanto
12:16lui stava a centellinare su un avverso. Adesso Patrick ti racconterà un suo aneddoto.
12:22Di aneddoti con Fabrizio ce ne sono tanti, anche perché Fabrizio prestava molto il fianco agli
12:31aneddoti, nel senso che era una persona che o amarvi o odiarvi. Questa cosa succedeva una
12:39ventina di volte al giorno per ognuno di noi, perché era così, era imprevedibile,
12:44però era un'anima artistica superiore, cioè una cosa veramente formidabile. Era un piacere
12:53enorme stare a tavola con lui quando lui si metteva a raccontare un suo testo. Prendeva un testo
13:01qualsiasi, di un brano qualsiasi, e ti diceva la prima riga e ti spiegava perché aveva usato
13:07quelle parole della prima riga e andava avanti un quarto d'ora su questa prima riga. E man mano
13:12che lo diceva ti rendevi conto dell'incredibile precisione che c'era nei suoi testi. Al di là
13:19della bellezza che tutti noi capiamo, ma la precisione. Non potevi cambiare nulla,
13:25neanche una virgola. Allora quando noi abbiamo voluto creare uno scenario musicale alle sue
13:37canzoni abbiamo dovuto fare la stessa cosa, abbiamo dovuto metterci a lavorare, cercare
13:42gli accordi giusti, le note giuste, le melodie giuste, gli accompagnamenti giusti, in modo che
13:48non si potesse cambiare neanche una nota, se fossi al massimo di quello che noi eravamo in grado di
13:55fare. Esattamente come lui ha fatto con i suoi testi, con le sue melodie, con la sua voce.
14:00È stato difficile all'inizio unire i vostri mondi, il vostro stile unico, appunto,
14:05Rocke Progressi e la sua poesia. Anche perché gli arrangiamenti che voi avete fatto di Pescatore,
14:10di Andrea, di Bocca di Rosa, sono pazzeschi. Qualcosa di celestiale. Non è stato difficile,
14:17perché noi abbiamo lavorato molto individualmente sulle cose, cioè ci siamo divisi gli arrangiamenti
14:26un pochettino tra di noi, perché non avevamo molto tempo, stranamente, per riuscire a fare
14:31tutto in un certo modo. Lavorare tutti insieme è molto bello, però prende più tempo che lavorare
14:36individualmente. Quindi abbiamo preso 5-6 brani a testa, ognuno se li ha lavorati a casa,
14:41e poi ci trovavamo e tutti insieme, ovviamente, li facevamo nostri, più e femme. Questa cosa
14:48ha fatto sì che l'album è molto vario e molti brani si basano appunto sugli strumentisti che
14:54si sono occupati direttamente del brano in fase di arrangiamento. Quindi ha reso il tutto molto
15:01vario, pieno di colori, pieno di cose diverse, e questa è la cosa più bella di questo disco.
15:10Poi tecnicamente abbiamo fatto una cosa molto semplice, e credo che questa sia stata una
15:14bella pensata. Perché il grosso problema era riuscire a suonare con Fabrizio e lui
15:21si accompagnava con la chitarra. Uno che è abituato a suonare da solo con la chitarra,
15:26se lo fai suonare in un gruppo, specialmente come la BFM, non è così facile andare al tempo perfetto,
15:34essere preciso. Allora abbiamo detto, ragazzi, facciamo una cosa. Invece di fare così,
15:40facciamo il contrario. Ci mettiamo la chitarra di Fabrizio, le nostre spie, molto forte,
15:45e noi suoniamo dietro a lui, o lui dietro a noi. Abbiamo fatto così. Lui ha suonato benissimo,
15:50perfetto, e noi ci siamo andati dietro. Voi dietro a lui? Dietro a lui. Ed è così che la cosa è
15:57venuta fuori, perfettamente amalgamata. Perché se avessimo fatto il contrario, probabilmente
16:03avremmo messo lui in difficoltà di dover seguire una situazione sulla quale si poteva sentire un
16:10po' in difetto ogni tanto. Invece, in quel modo lì, lui era completamente libero di cantare,
16:15di interpretare e di suonare, ed era un ottimo chitarrista. Quindi era solo un fatto mentale
16:20questo, e credo che questa è stata una bellissima pensata che ci ha permesso di fare ogni concerto
16:26al meglio. Infatti, quando si vede il film che è venuto fuori qualche mesi fa, del concerto che
16:37abbiamo registrato a Genova, si vede proprio la gioia che c'è nell'occhio di Fabrizio, sulla
16:43faccia di Fabrizio, anche nostra. Divertivamo tantissimo in quel concerto. Non era solo il
16:49fatto di fare della buona musica, ma ci siamo proprio divertiti tanto. Che meraviglia! Posso
16:54dirvi che io sono cresciuta con la vostra musica e con quella di De Andrè, perché proprio sto unendo
16:59il mio sogno. E qui ho la collega di 20 anni, una collega giovane che ho voluto, per avere un
17:05occhio diverso, il mio da cinquantenne e il suo da ventenne. Quindi, Esmeralda, tu hai una domanda
17:10da generazione Z? Sì, io a parte farvi tutti i complimenti, perché anche io vi ascolto, vi
17:16seguo, chiaramente con gli occhi anche di una ventenne, quindi che ascolta a distanza anche di
17:20tempo, e mi chiedevo, oggi il panorama musicale italiano e internazionale sta cambiando molto
17:26rapidamente. Che cosa ne pensate delle band che stanno emergendo ora? Mi viene ad esempio da
17:32pensare ai Maneskin, che comunque si stanno affermando in modo molto rapido e che in qualche
17:36modo sono gli interpreti di quella che è una generazione, perché forse questo fa la musica,
17:40racconta la sua epoca. E voi negli Stati Uniti appunto avete venduto tanto e siete famosi in
17:47tutto il mondo. I Maneskin appunto di oggi? Diciamo che c'era un vuoto in un certo punto,
17:56di un certo tipo di musicalità, e loro l'hanno ben interpretata. C'è un tipo di rock che in
18:01Italia forse non lo facevano più in quel momento lì. Noi facevamo la nostra musica,
18:06oramai il BFM ha un suo marchio preciso, ce lo siamo naturalmente guadagnato in tutti questi
18:11anni, lavorando molto all'estero. Patrick ti ha parlato della nostra collaborazione con Fabrizio
18:20De Andrè, e quella è stata per esempio una grande lezione, perché noi non abbiamo suonato per De
18:27Andrè, ma De Andrè ha suonato esattamente insieme a noi, diventava una band allargata,
18:32dove noi abbiamo fatto spazio alla sua chitarra e abbiamo creato il tono della sua chitarra.
18:37Molte di queste cose le abbiamo imparate all'estero, quando abbiamo fatto concerti
18:41con Santana, con J. Giles Band, con ZZ Top, con il Genesis, la prima volta che il Genesis
18:49suonato prima dei Genesis, e poi il Genesis che era la prima volta in Italia di un gruppo
18:55Progressi. Per cui la capacità di crescere sta proprio nel fatto che tu devi investire su di te,
19:00creando, imparando, non hai mai finito di imparare, anche se ti chiami BFM, quindi abbiamo
19:07imparato che la poesia doveva essere rispettata con una certa musicalità. Per cui in un brano
19:12ironico come Il Giudice ce l'ha detto una fisarmonica, in un brano come Giugno 73,
19:16che era una storia d'amore che era finita in un certo senso e c'era dell'ironia fra i due
19:22innamorati, entra un basso senza tasti che suona in maniera pazzesca, non lo dico perché c'è Patrick
19:29qui con me, ma perché le note che fa lui non sono le note di un basso che accompagna, è un basso
19:34solista che è diverso e ti fanno sentire quella canzone. Ecco, questo succedeva ai nostri tempi,
19:40succedeva e ce lo siamo portati anche oggi. Credo che la forza di un gruppo che vuole emergere,
19:47come hai citato prima, i Maneskin, hanno trovato una giusta chiave per entrare,
19:54adesso devono sviluppare tutta questa capacità inventando qualche cosa che guardi al futuro e
20:02non guardi magari solo al passato. La comunicazione però è diversa, perché oggi sai in un attimo tu
20:09hai tutti i follower che sanno dove sei. Al nostro tempo facevamo dei viaggi, stavamo in
20:15America cinque mesi, che non è come suonare una volta e tornare a casa, e suonare cinque mesi con
20:20degli artisti. Noi abbiamo suonato con i Beach Boys, non so se ti rendi conto, sono arrivati sul
20:26palco, loro non avevano un palco, avevano una spiaggia, perché si chiamano Beach Boys,
20:31avevano una spiaggia con tanto di sabbia, avevano tutto, ventilatori, si riposavano,
20:42si alzavano e cantavano e era tutto credibile, perché suonavano su una spiaggia davanti al
20:47pubblico, per dirti. Noi naturalmente non potevamo imitare quella cosa, però abbiamo capito che cosa
20:54significava. Noi quando abbiamo fatto Photoshop Ghosts, il nostro primo concerto a Londra,
20:59al Sadler's Wells, che è un teatro famosissimo come fosse la scala per il teatro a Londra,
21:04Sadler's Wells è un teatro incredibile dove noi abbiamo fatto mettere un giardino, perché il pezzo
21:11era Photoshop Ghosts e parlava di una certa cosa che è la fotografia di un'immagine di un fantasma,
21:20perché in realtà poi la musica si materializza e poi si smaterializza quando hai finito di fare
21:25il concerto, si materializza quando suoni e quando è finito tutti ce l'hanno nelle orecchie,
21:29nel cuore, ma non lo hanno potuto afferrare con le mani, per cui delle volte la scenografia ti
21:34serve per ricordare dove sei, ma per dire che tutte queste cose noi le portavamo in Italia
21:41ogni viaggio di andata e ogni tre mesi, quattro mesi dopo di ritorno, quindi la comunicazione era
21:46molto molto diversa, sono molto facilitati quelli che oggi schiacciano un bottone e hanno tutti i
21:51followers, quindi è un altro modo, però la musica si fa sempre inventando, guardare
21:59oltre e non guardare quello che hai fatto, perché quello che hai fatto è già fatto. È molto vero quello
22:04che dici, io voglio ricordare allora la data proprio del 31 dove io sarò a brindare insieme
22:10a voi proprio per il Capodanno, il 31 dicembre al Parco della Musica, la sala più bella, Santa
22:14Cecilia, PFM Canta de Andrè e poi a gennaio si apre appunto il lunghissimo tour e gli ascoltatori
22:21ci chiedono un brano, un altro brano vostro storico, iconico, per salutarvi e ringraziarti, certo con
22:27voi bisognerebbe fare, è vero Esmeralda, una puntata da 2-3 ore, perché non basterebbe neanche, dovremmo
22:33fare tre ore di diretta con voi, noi vi ringraziamo moltissimo, siamo emozionati di avervi avuto,
22:39vi salutiamo con effesta, andiamo nel 1972, appuntamento, lo dico anche per me, 31 dicembre
22:45al Parco della Musica, il lungo tour, ho sognato Pecore Elettriche, grazie Franze Dicioccio, grazie
22:50Patrick Dival, grazie di essere stati con noi a Radio Roma, è stato veramente un onore. L'ultimo, il 31, il PFM Canta de Andrè,
22:58sì, è quello dedicato appunto a Canta de Andrè, come dicevamo, che chiude l'anniversario,
23:05sì, io ci sarò, sarò con voi e spero di potervi anche salutare, grazie di essere stati con noi
23:14Franze, Patrick, grazie di cuore, grazie, buona musica, grazie a voi, buon lavoro, buona musica e
23:21vi lasciamo appunto con un altro brano iconico, effesta del 72, grazie ancora, ciao.

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