Con Andrea Pranovi, docente di Information disorder and fake news all'Università degli Studi Niccolò Cusano, abbiamo parlato di fake news, del motivo per cui si diffondono così velocemente e di cosa fare per riconoscerle.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00SIGNALS, questo è il Drive Time di Radio Roma, Marco Napoloni e Federico Clemente con
00:07voi ancora per buona un'ora e un quarto, stiamo parlando di fake news, noi possiamo
00:15dire di saperne un po', perché io ci ho fatto pure un'adesi sulle fake news, non è che
00:21stiamo qui a giocare, però c'è di meglio, c'è addirittura di meglio, abbiamo la fortuna
00:26di avere in collegamento Andrea Pranovi, docente di Information Disorder and Fake News
00:31all'Università degli Studi Nicolò Cusano, buonasera Andrea, buonasera Andrea, buonasera
00:36Marco, buonasera Federico e tutti coloro che sono ad ascolto di Radio Roma, vai tu, vado
00:42io, vado io, allora questo è un tema che in realtà scalda anche molto gli animi, ce
00:48ne stiamo accorgendo anche al 3202393833, è uscita questa statistica dell'Ipsos che
00:55ci dice anche che molti italiani si sentono in grado di riconoscere le fake news che trovano
01:03soprattutto sui social, se è vero quello che dicono gli italiani abbiamo fatto importanti
01:11passi avanti negli ultimi anni, ma è veramente così? Guarda Marco, allora diciamo che generalmente
01:19quando si fanno i sondaggi le persone tendono anche a volte a rispondere un pochino secondo
01:27quelle che sono le desiderabilità sociali, si dice così quando si studiano le teorie
01:34tecniche di sondaggio dell'opinione pubblica, quindi a volte le risposte che vengono date
01:38nei sondaggi vanno sempre un pochino presi con le pinze, io adesso non so a livello numerico,
01:45non ho statistica da mano per poter dire quanti italiani effettivamente al di là di coloro che
01:52si sentono in grado di distinguere una fake news da una notizia vera, non so quanti in realtà lo
01:58siano, però fatto sta che almeno capite a me, ma credo che capiti anche a voi se scorrete da
02:05vostra home di Facebook quando aprite il social network, magari tanti vostri amici condividono
02:13delle notizie che sono totalmente false, quindi purtroppo io temo che ci sia un'ampia parte della
02:21popolazione e non sono neanche persone poco istruite, perché mentre magari si può pensare
02:27che basti semplicemente avere un alto grado di istruzione per poter distinguere una fake
02:33news da una notizia vera, non è poi sempre così, perché a volte anche persone che hanno titoli di
02:39studio, magari ecco io come te Marco, ci siamo laureati in comunicazione, quindi abbiamo tra i
02:45nostri amici di Facebook tanti laureati in comunicazione che dovrebbero un po' conoscere
02:49questi meccanismi e invece poi vedi che puntualmente condividono delle notizie che
02:55sono assolutamente false. Ci cascano, diciamo si potrebbe dire così, rispetto a quanto poi le
03:02persone nei sondaggi rispondano anche rispetto a ciò che venga considerato giusto, forse ce lo
03:07dice anche il fatto che le persone credono di saper riconoscere le fake news ma poi non
03:12riconoscono negli altri la stessa qualità e questo forse la dice anche un po' lunga. Detto questo
03:17però io mi chiedo effettivamente perché ci sono così tanto fake news in giro, cioè è colpa della
03:23pigrizia di chi non si informa per riconoscerle o è colpa di chi effettivamente alimenta comunque
03:29una forma di informazione sbagliata? Allora è colpa delle nuove tecnologie e dei social network
03:37ma non perché i social network siano di per sé qualcosa di negativo, dipende sempre dall'utilizzo
03:43che ne viene fatto. Le bufade, le notizie false sono sempre esistite, ci sono dei libri che ci
03:52raccontano di, ovviamente all'epoca non si chiamavano fake news, si chiamavano notizie
03:58false, bufade insomma o altre definizioni che nella storia sono sempre esistite anche in momenti
04:03importanti della storia, se si pensa a quella che era la propaganda ad esempio dei regimi
04:09dittatoriali, i regimi dittatoriali fondavano un punto del loro potere, del loro consenso su
04:14notizie false, le notizie false sono sempre esistite. Quello che adesso caratterizza le
04:19fake news moderne, chiamiamole così, è la rapidità con cui riescono a diffondersi attraverso i social
04:28network, cioè il giorno d'oggi una bufala nel giro di pochissimi minuti riesce a fare il giro
04:35del mondo e a raggiungere una platea di persone che fino a 15 anni fa era completamente inimmaginabile,
04:42quindi è la viradità, anche viradità di per sé non è un sostantivo per forza negativo, ovviamente
04:51dipende cosa è virale, se diventa virale una raccolta fondi per i rifugiati della guerra in
04:58Ucraina ovviamente è bene che diventi virale perché più persone possono dare il loro contributo,
05:03quando però può diventare virale è invece una fake news, ecco ne abbiamo avute tante proprio
05:10nel caso del conflitto che si sta svolgendo in Ucraina, fino a poco tempo fa ne abbiamo avute
05:15tantissime che guardavano il Covid-19, purtroppo è la modalità con cui si diffondono le fake news,
05:23secondo me sono i social network, ripeto, le nuove tecnologie in qualche modo responsabili di questa
05:29grande diffusione, ovviamente anche il livello di attenzione delle persone perché rispetto a 20
05:34anni fa, oggi noi siamo bombardati costantemente da notizie, abbiamo le notizie dei mezzi di
05:41informazione tradizionale, quindi televisione, radio, carta stampata, le notizie delle nuove
05:46tecnologie, dei giornali online, quindi noi sul nostro telefonino magari siamo in metro,
05:51abbiamo l'home page di Repubblica.it piuttosto che Corriere.it o di un altro quotidiano online,
05:57più tutte le notizie che scorrono sulla home dei nostri social network, quindi noi abbiamo
06:03delle soglie di attenzione evidentemente, un pochino più basse rispetto a quelle che
06:08avevamo in precedenza, siamo meno attenti nel leggere il contenuto, spesso ci fermiamo al titolo
06:13delle notizie e fermandoci al titolo delle notizie spesso capita che non andiamo neanche
06:18a verificare la notizia, tante volte per verificare che è una notizia falsa basterebbe davvero poco,
06:23ad esempio ho capitato di vedere notizie condivise da un sito che non so se esiste ancora che si
06:30chiamava Il Fatto Quotidaino, lo citavo anche io prima perché è un punto di riferimento per
06:36fare gli esempi di questo tipo. Ecco quindi magari noi scorriamo la nostra home di Facebook,
06:42siamo talmente distratti, leggiamo soltanto il titolo della notizia, neanche abbiamo quella
06:47notizia e la condividiamo, quindi c'è anche la responsabilità nostra in quanto soggetti a volte
06:53poco attenti rispetto alle notizie che abbiamo di fronte. Ecco c'è un messaggio di una nostra
06:59ascoltatrice che prima in un vocale parlava anche di un fenomeno che potrebbe aver peggiorato la
07:05situazione, io farò anche un esempio a questo proposito perché mi è capitato a me direttamente
07:09negli scorsi giorni, io ho intervistato sempre durante il mio programma caro Federico che si
07:16chiama Roma Digiorno che va in onda dalle 13 alle 14, ho intervistato un ragazzo che purtroppo per
07:23sua sfortuna ha avuto reazioni avverse da vaccino e lui raccontava la sua storia, raccontava
07:29semplicemente quello che gli era capitato, come gli era capitato e molti anche i miei amici medici
07:35mi cominciano a scrivere ma perché tu fai disinformazione, perché tu porti avanti delle
07:40fake news, poi YouTube mi ha cancellato pure il video, l'abbiamo dovuto fare ricorso per farlo
07:44rimettere, però anche chi mi conosce da parecchio e sa che ovviamente dietro di me non c'è nessuno
07:51che mi spinge a fare nessun tipo di propaganda e soprattutto in base a pregiudizio o altre cose
07:57anche davanti a un semplice racconto solo avendo letto la prima parte dell'intervista in cui si
08:03parlava di reazioni avverse mi ha accusato di fare disinformazione quando io
08:09semplicemente facevo riportare una testimonianza di un ragazzo che raccontava la sua storia quindi
08:14non c'era nemmeno un'opinione, un parere, una parola detta contro o a favore dei vaccini
08:21non c'era nessuna valutazione, semplicemente il racconto di un ragazzo e nonostante questo
08:25come hai raccontato prima tu anche persone con un tasso di scolarizzazione chiamiamolo così
08:31anche con lauree specialistiche nel settore della medicina mi hanno comunque accusato di
08:36propagandare delle fake news quindi anche questi schieramenti che si creano sempre in Italia
08:41non stanno un po' peggiorando la situazione? Stanno peggiorando la situazione perché come
08:46molti studiosi di comunicazione hanno rilevato sui social network si crea la cosiddetta
08:54polarizzazione ossia di fronte se noi ci facciamo caso di fronte a qualsiasi situazione a qualsiasi
09:01commento a qualsiasi presa di posizione è difficile che poi ci siano delle argomentazioni
09:09che ci siano delle ragioni che in qualche modo vengono spiegate in modo approfondito e ragionato
09:15assistiamo purtroppo a pro e contro ci sono sempre delle fazioni che sono estremamente
09:21polarizzate e anche questo è uno dei risultati della comunicazione attraverso i social network
09:28quindi chiaramente si crea lo schieramento dei no vax che ovviamente è contrario a qualsiasi
09:36tipo di vaccino a qualsiasi notizia riguarda le vaccinazioni e dall'altra però si crea
09:41anche la polarizzazione al contrario ossia essere favorevoli ai vaccini non significa
09:48non riconoscere che può esserci quel caso su tot mida di reazione avversa però anche lì nella
09:55polarizzazione significa che se io credo nei vaccini credo ciecamente nei vaccini quindi
10:00se qualcuno mi sta raccontando una reazione avversa sul serio che c'è stata però in questo
10:06modo di ragionare polarizzato io devo pensare a ecco vedi c'è il no vax di turno questo è
10:13purtroppo un ragionamento ogni volta che sul covid si è provato a fare un pochino di
10:17ragionamento non voglio dire di controinformazione perché già un parodone però ad esempio no anche
10:26quando si dice il calcolo dei morti che viene fatto sul covid se sono persone che sono morte
10:33per il covid o sono morte con il covid no che quello comunque è un discorso per cui ci può
10:39stare un ragionamento si può fare una riflessione però arriva subito e dice ecco ecco arrivato il
10:44negazionista arrivato il complottista quindi in questo modo di pensare dove si è o tutti da una
10:51parte o tutti da un'altra o tutto bianco tutto nero purtroppo si creano delle situazioni come
10:56quella che hai citato tu come ad esempio che hai fatto. L'idea che noi spesso poi abbiamo
11:02riportato attraverso questi microfoni è che non si abbia più la voglia magari no di discutere di
11:08determinati argomenti e di farsi un'idea non si ha più uno spirito critico diciamo così in positivo
11:14e negativo l'idea che io è che spesso sia più facile come dire diffondere notizie false quasi
11:20che la verità in qualche modo perché poi quelle quelle false spesso sono più forti no magari però
11:28questo questo è anche una mia personale idea in chiusura veramente perché siamo siamo molto
11:33lunghi però e senza voler mancare di rispetto a nessuno perché a volte i consigli su questo
11:38sembrano essere quasi delle banalità come per dire magari qualcuno ci ascolta e dice sì vabbè
11:43ma che sono scemo io che queste cose non le capisco però effettivamente da un professore
11:48poi di questa materia quali sono anche se molto semplici e banali alcuni strumenti velocemente
11:56per riconoscere una fake news per evitare che si rifonda viralmente? Allora innanzitutto è fare
12:06subito una verifica cioè se io trovo una notizia che mi suona strano devo andare a verificare su
12:13questo basta fare una ricerca su google cioè se io vedo una notizia condivisa da un sito che non
12:20è proprio noto vado a fare una ricerca su google per vedere se sulle principali testate dove
12:26attenzione ogni tanto pure si cadono nell'errore di condividere qualche buffa, però
12:32generalmente la notizia che viene pubblicata su una testata giornalistica affermata e autorevole
12:38c'è meno probabilità che sia una fake news quindi innanzitutto il primo consiglio è quello di fare
12:44una verifica attraverso google e cercare quelle che sono le fonti un pochino più affermate,
12:50l'altro consiglio che posso dare è quello di cercare di non credere a quelle notizie che
12:59assolutizzino i punti di vista ad esempio un campo dove spesso si diffondono le fake news è quello
13:06dell'alimentazione. Allora quando siamo di fronte a una notizia dove c'è scritto il cibo x fa bene
13:12o il cibo y fa male sono fake news sono notizie esagerate perché sappiamo che ci può essere quel
13:19cibo x che è vero che fa bene perché a determinate proprietà se ne mangiamo una determinata quantità
13:25non è difficile che ci sia un cibo che in assoluto al 100% faccia bene al 100% faccia male quindi di
13:31fidare dalle notizie che assolutizzano le realtà di fatto. Quindi mi dici che lo zenzero non salverà
13:38la mia vita? Ma non lo so, non sono esperto d'alimentazione quindi non lo so. E ci vogliono
13:465 minuti. Io lo zenzero l'ho comprata e comunque sto meglio. Bravo Marco, bravo Marco. A volte ci
13:54vuole un minuto a fare questa cosa, questo esercizio, ci vuole anche meno a sparire,
13:59a chiudere la conversazione. Sarebbe accaduta la conversazione con Andrea. Eh sì, l'abbiamo
14:06perso. Comunque lo ringraziamo. Grazie Andrea Pranovi, docente di Information Disorder and
14:10Fake News all'Università degli Studi Nicolò Cusano. Poi magari noi in privato lo ricontattiamo
14:15per ringraziarlo di persona. Detto questo, la prima ora del drive time. Possiamo dichiarare
14:20la conclusa. Torniamo con i messaggi di Kiccia Security al 3202393833.