DANIELE CIPRÌ regista, sceneggiatore e direttore della fotografia italiano, ospite in Collegamento Video a Sarallo Famosi su Radio Roma
Daniele Ciprì Si fa conoscere alla fine degli anni ottanta per i suoi lavori alla regia in coppia con Franco Maresco nel duo Ciprì e Maresco, nella serie di sketch di Cinico TV, in onda su Rai 3, e in vari film. Tra il 1995 e il 1998 è alla regia di film come Lo zio di Brooklyn e Totò che visse due volte, con quest'ultimo che suscita scalpore e forti reazioni da parte degli addetti ai lavori. Nel 2008 il duo artistico si scioglie e Ciprì prosegue la carriera da solo.
Nel 2002 ha debuttato a teatro con Palermo può attendere. Nel 2005 ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Viva Palermo Viva Santa Rosalia con Franco Scaldati e Mimmo Cuticchio.
Come direttore della fotografia ha lavorato al fianco di registi del calibro di Renato De Maria, Marco Bellocchio e Roberta Torre.
Nel 2009 ha vinto al Chicago International Film Festival il premio della fotografia per Vincere, per il quale si è aggiudicato anche numerosi premi in Italia. Con È stato il figlio (2012) si è aggiudicato il Premio Osella per il migliore contributo tecnico alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[3] Nel 2013 ha vinto il Nastro d'argento al regista del miglior film. Nel 2014 realizza La buca, uscito a settembre, con Rocco Papaleo, Sergio Castellitto, Valeria Bruni Tedeschi e Jacopo Cullin.
È docente di regia presso l'Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma.
Nel 2016 è stato autore della fotografia del cortometraggio La Viaggiatrice di Davide Vigore presentato alla 73ª Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Daniele Ciprì Si fa conoscere alla fine degli anni ottanta per i suoi lavori alla regia in coppia con Franco Maresco nel duo Ciprì e Maresco, nella serie di sketch di Cinico TV, in onda su Rai 3, e in vari film. Tra il 1995 e il 1998 è alla regia di film come Lo zio di Brooklyn e Totò che visse due volte, con quest'ultimo che suscita scalpore e forti reazioni da parte degli addetti ai lavori. Nel 2008 il duo artistico si scioglie e Ciprì prosegue la carriera da solo.
Nel 2002 ha debuttato a teatro con Palermo può attendere. Nel 2005 ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Viva Palermo Viva Santa Rosalia con Franco Scaldati e Mimmo Cuticchio.
Come direttore della fotografia ha lavorato al fianco di registi del calibro di Renato De Maria, Marco Bellocchio e Roberta Torre.
Nel 2009 ha vinto al Chicago International Film Festival il premio della fotografia per Vincere, per il quale si è aggiudicato anche numerosi premi in Italia. Con È stato il figlio (2012) si è aggiudicato il Premio Osella per il migliore contributo tecnico alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[3] Nel 2013 ha vinto il Nastro d'argento al regista del miglior film. Nel 2014 realizza La buca, uscito a settembre, con Rocco Papaleo, Sergio Castellitto, Valeria Bruni Tedeschi e Jacopo Cullin.
È docente di regia presso l'Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma.
Nel 2016 è stato autore della fotografia del cortometraggio La Viaggiatrice di Davide Vigore presentato alla 73ª Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
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NovitàTrascrizione
00:00Ci stiamo per collegare con una grande personalità del mondo dello spettacolo del cinema italiano
00:08e non solo quindi siamo molto emozionati devo dire che ogni mercoledì dal cinema anche
00:13grazie alla nostra Sissi abbiamo degli ospiti incredibili abbiamo avuto Francesco Pannofino
00:19la settimana scorsa che è stato insomma emozionante poi che abbiamo avuto Sissi a memoria dei
00:25nostri ospiti in questa stagione invece abbiamo avuti diversi ci abbiamo avuto oggi Lillo per
00:32esempio è stato con noi Lillo Petrolo si ma di tutti gli ospiti perché io ti volevo dare la
00:37chicca che gran parte dei nostri ospiti sono Premio Vincenzo Crocitti è vero! Grazievolo
00:46il Premio Vincenzo Crocitti Francesco Fiumarella che ci segue ci ascolta e anche noi lo sosteniamo
00:55sempre ovviamente per le sue battaglie anche che insomma vanno un po' fuori sopra le righe
01:02nel mondo dello spettacolo lui dice sempre la verità Francesco Fiumarella e quindi grazie
01:07ancora e ovviamente grazie per ascoltarci è un onore per noi presentarvi un grande regista
01:14sceneggiatore direttore della fotografia italiano signore e signori a Sarallo famosi
01:19a Radio Roma oggi abbiamo Daniele Cipri benvenuto! Ciao Daniele! Che piacere che piacere vederti ed
01:29ascoltarti Daniele come stai? Bene bene sto ritornando dalla Sicilia ho fatto sia un film
01:36come DOP che come direttore della fotografia e un cortometraggio mio con una scuola sono
01:44ritornato a Roma. Comunque nell'ambiente si sa Daniele Cipri è uno degli uomini più impegnati
01:50dell'ambiente del cinema perché veramente non hai un attimo di tempo libero è vera questa
01:56cosa che si narra su di te che è raro che sei libero. Forse è l'effetto di non sapere l'età
02:05non lavora, impegna e cerca di non sapere quanto tempo passa quanto tempo sta passando. Devo
02:14provarlo. Di fatto è passato tanto tempo. Comunque posso dire una cosa per gli amici che ci guardano
02:21al 115 del digitale terrestre ma anche sul sito radioroma.it si vede che siamo in collegamento
02:26con un direttore della fotografia. Guarda che inquadratura abbiamo! E' bellissima! E' stupenda!
02:32Ci siamo organizzati durante il covid, si facevano tanti collegamenti e si fanno tanti
02:45collegamenti tuttora e quindi mi sono organizzato una stanza a casa mia qui a Roma che è comunque
02:52a questa tecnologia. Quello sfondo lì mi ricorda veramente degli scenari di film. E' notte di sotto
03:03e là sopra è giorno. Ma lui è famoso comunque anche per queste unioni un po' magiche. Lui è
03:10molto futurista diciamo. Noi ci siamo conosciuti sul futuro, immaginando un futuro. Come vi siete
03:17conosciuti? Sul set di Amati, un videoclip dove appunto Daniele ha fatto regia e fotografia ed era
03:24un videoclip futurista perché lui è bellissimo vederlo lavorare perché lui non ti dice quello
03:30che sta facendo, tu lo guardi che lui guarda un punto e poi gli dice no fai così, metti quella
03:34là, metti quella di là. Ti hai immaginato già tutto ancora prima di farlo. Cioè lui già sa dove
03:40vuole arrivare ed è il bello di Daniele. Daniele facciamo un salto nel passato. Anni 80, non
03:47diciamo l'età come hai detto tu, però siamo curiosi. Noi lo chiediamo sempre ai nostri ospiti, soprattutto
03:52quelli del mondo dello spettacolo e del cinema, di sapere come hai cominciato. Te li ricordi i tuoi
03:58proprio primi passi, i primi lavori e soprattutto raccontaceli perché siamo super curiosi. Guarda
04:05io intanto il mio primo inizio era facevo il fotografo dei matrimoni quindi ho sposato tanta
04:11gente. Quindi dico sempre che facevo la fotografia dei vivi e dei morti perché poi i parenti
04:19morevano e facevo le voci. Li facevi a Palermo? Io a Palermo avevo un'attività con mio papà e mia
04:27mamma e mio fratello e mio papà riparava le macchine fotografiche e noi siamo cresciuti in
04:34quest'ambiente abbiamo fatto i fotografi dei matrimoni però questo non mi ha fermato all'idea
04:39di conoscere persone nel mondo dell'arte tipo Teatro Scaldati, Franco Scaldati con Drammaturgo
04:46Palermitano, poi ancora Perriera, poi ancora Robert Tandocchi aveva una cooperativa che ci
04:53lavorava a Tornatore. Insomma non mi fermavo all'idea di fare soltanto l'attività commerciale
04:59ma volevo incrementarmi. Non pensavo di fare regista, pensavo di fare delle cose, di fare
05:05le cose con le immagini fino a quando poi c'è stato il dopotempo l'incontro con Franco Maresco
05:11e abbiamo fatto quel programma piano piano perché è stata una sperimentazione. Piano piano nel 90
05:19nasce a livello nazionale Cinico TV quindi da lì parte. C'è stato il momento un po' della svolta se
05:26vogliamo usare questo termine cioè il passaggio tra i professionisti. Sì, è stato un investimento
05:32artistico nel senso che noi dovevamo trovare una formula per poter arrivare a raccontare la
05:38nostra terra attraverso un immaginario nel senso che non abbiamo fatti i cliché della Sicilia ma
05:45abbiamo raccontato l'inferno, le piperie, le macerie, i corpi senza vita ma in vita. Insomma
05:56lavoravamo e evocavamo sempre il cinema nel senso che io da parte mia avevo il cinema in altissima
06:03potenza proprio mio papà mi portava al cinema quindi io ho vissuto il cinema come prima mia
06:10scuola come spettatore attenzione e poi parallelamente Maresco lavorava in una radio
06:17quindi abbiamo unito le due forze la voce fuori campo, le immagini trovando questa forma che
06:24comunque è diventato ormai cult. Adesso siamo a Rai Play. Certo, certo. Come in Totò che visse
06:33due volte che è un cult assurdo, pazzesco, spettacolare uscito nel 98 che ricordi hai di
06:42quell'esperienza? Bellissima, io credo che dovrebbe essere rifatto un Totò che visse due volte.
06:48No ma nel senso che io guarda non parlo faccio delle riflessioni da spettatore sono molto offeso
06:59da quello che vedo in questi ultimi anni nel cinema in generale non dico il cinema italiano
07:05perché sennò si incazzano e se la prendono con me però sicuramente come spettatore non mi emoziono
07:13vedo tecnica, movimenti di macchina, luci belle ma film proprio non le vedo e allora forse un
07:21film provocatore come quello di Totò che ha visto due volte che comunque non è provocazione era un
07:26film che voleva essere un film normale in un momento dell'Italia sbagliato maresco ci vanno
07:34a cadere perché abbiamo avuto problemi con la censura. Ce lo ricordiamo. Abbiamo vissuto di
07:41tutto e di più quindi ho la più grande esperienza nel cinema italiano neanche Fellini ce l'ha questo
07:47film. Bellissimo, proprio come sfogo. Come sfogo ed è giusto così. Sì è lo sfogo perché è un
07:57cinema libero, un cinema che è assolutamente per i fatti suoi io invece vedo un controllo
08:03continuo, un calcolo matematico ed è un cinema che veramente non serve a nulla c'è credo che
08:10è diventato ecco come dicono i politici intrattenimento. È vero è vero è vero invece
08:16prima era anche sinonimo di libertà cosa che adesso non c'è più. Di protesta, riflessione. C'è una domanda di Giovanna?
08:24Era proprio legata alla definizione di cinema libero, dirigere un film del genere che cosa è
08:32stato che com'è collaborare proprio tra l'altro come Maresco l'hai detto anche tu ad un capolavoro
08:38del genere? Ma guarda ti ringrazio per il capolavoro, lo riconosco perché neanch'io saprei rifarlo. Nel senso che è un periodo
08:52nella nostra vita quasi conclusivo nel senso poi abbiamo fatto Cagliostro, abbiamo fatto Il risorno
08:57di Cagliostro, abbiamo fatto anche Sorvani a favermo, abbiamo fatto anche il programma sulla
09:02sette violina in la nostra vita però come cinema avevamo concluso, avevamo detto il cinema è finito
09:08dobbiamo concludere e abbiamo concluso con quei personaggi in croce è stato facilissimo nel senso
09:15che eravamo talmente arrabbiati che è venuto questo piccolo gioiello che adesso è restaurato
09:23in 4k con l'aiuto e la fotografia di Luca Bigassi perché ricordiamoci che io i primi due film avevo
09:29bisogno di una grande collaborazione ho trovato un mio caro collega amico grandissimo direttore
09:35della fotografia che mi ha aiutato in questa in questa vicenda e ultimamente l'abbiamo restaurato
09:40con la Cineteca di Bologna e devo dire che ho avuto una grande emozione io stesso per rivederlo e ti ripeto non
09:47saprei rifarlo, non riuscirei più a rifare un film del genere. Bello così e mi sto emozionando ascoltando
09:55con lui è facile guarda stare sul setto ti ho detto è stato bellissimo una mia domanda ma io
10:02ho delle domande per lui ne ho tantissime, una domanda da parte tua, ci avremo occasione qual è la
10:07collaborazione o comunque il progetto che più ti è rimasto nel cuore o comunque che più ti ha
10:12segnato fondamentalmente e naturalmente come sarà questo progetto che ha importo ma di cui non si
10:19può parlare? Ma dopo sei anni tra l'altro perché sei anni che lavoro per come dice sono al servizio
10:32dell'immaginare altrui cioè nel senso ho fatto il DOP per tanti anni e adesso è venuto il momento
10:37di staccare e fare il mio film rispondo alla prima domanda i progetti guarda i progetti rimangono
10:46tutti nel cuore perché sono periodi della tua vita noi viviamo come il circo cioè noi siamo
10:51in un sette siamo una famiglia e quindi viviamo questa condizione io ti parlo come romantico
10:57anche se il sette io lo odio, è tutto il contrario di quello che diceva Fellini che io stimo
11:06infinitamente cioè il sette è un luogo di vita è un luogo di realismo cioè ci sono incontri,
11:12amori, si conoscono persone e per carità tutto va bene a me piace il sette perché entro nella
11:18lupa e nella macchina e immagino quelle cose che faccio quindi è evato dalla realtà quindi non
11:27amo il sette però di fatto i progetti sono tanti a cui mi affeziono uno in particolare
11:38il rapporto con Marco Bellocchio perché quando ho collaborato ecco sono rientrato dopo la separazione
11:45con Maresco sono rientrato a ritornare a fare immagini con Marco Bellocchio era il film vincere
11:52il film era complicatissimo io non volevo farlo per paura però poi alla fine ho detto vabbè mi ci
12:01butto quale motivo non devo farlo e da lì è ripartito è ripartito tutto perché io prima
12:07lavoravo con Roberta Torre facevo le mie cose lavoravo pure con Roberta Torre io ho fatto la
12:13cosa che ha finito andando a morire Angela, successori insomma abbiamo fatto un sacco di
12:18cose insieme e lei era l'unica persona con cui lavoravo gli altri dicevo a tutti no perché
12:24fondamentalmente io non ero firmato in Cinico TV ma di fatto le cose sono rimaste lì e le ho
12:31fatte io tutto quel lavoro è fatto montato ripreso fotografato ideato tutto da me e da
12:38Maresco quindi praticamente era chiaro che venissi chiamato in causa per fare il direttore della
12:46fotografia da lì non mi sono fermato più però un progetto come vincere è stato un progetto che mi
12:51ha fatto anche crescere perché mi ha messo in gioco in un film in costume cosa che io avevo
12:57già toccato con piccole cose ma non era a quei livelli che era Il ritorno di Cagliostro un film
13:04divertente vincere un film serio c'era una promozione quindi non volevo fare brutta figura
13:10l'emozione purlatamente non l'ho fatta. Senti un po' Dani ma ce le racconti tra pochissimo queste
13:15emozioni che dobbiamo andare a pubblicità. Tra pochissimissimo proprio restate lì con
13:19Daniele Cipri in diretta su Radio Roma andiamo in break e torniamo tra pochi. In diretta su
13:23Radio Roma come ogni giorno da lunedì al venerdì sarà lo famoso il programma più inascoltabile di
13:28Radio Roma però che durante la settimana ospita veramente degli artisti dei personaggi di culto
13:37di culto di tutti i culti premio Vincenzo Crocitti ospitiamo tutti i premi noi tutti i premiati tutti
13:43i personaggi Pannofino c'è stato la settimana scorsa abbiamo avuto Francesco Apolloni abbiamo
13:49avuto Lillo Petronio Lillo Petronio sì assolutamente tantissimi e intanto c'è Lucia
13:55che ci scrive Daniele Cipri oggi dall'inquadratura mi ricorda un Tim Burton dannata ecco alla nostra
14:04ascoltatrice ti paragona così a Tim Burton che è un grande paragone perché è uno dei miei registi
14:10è il regista ragazzi e spero il primo Tim Burton quello degli anni fine anni 80 diciamo così
14:21adesso facciamo sai un discorso estemporaneo nel senso cambiamo proprio a parte salutiamo
14:34Salvatore Sclafani di cui stavamo parlando fuori onda che è un caro amico che abbiamo in comune
14:39un bravissimo regista anche lui di OP dove tu hai avuto appunto il piacere di dirigere Don Gino
14:46che è questo corto che è andato molto bene insomma ha ricevuto tanti tanti premi oggi è
14:52il Carbonara Day Daniele stiamo chiedendo a tutti i nostri ascoltatori se c'è visto che
14:58noi siamo Radio Roma se c'è un piatto romano della tradizione romana no che amano ecco te
15:04che rapporto hai con la cucina romana buonissima senza rinnegare nulla la Sicilia però la cucina
15:17romana è ottima è piena di grassi di cose tipo tu parli della carbonara una pasta di una pesantezza
15:25però diciamo il cibo romano io mi sono adattato ecco che Daniele è un gran goloso lui
15:34non lo dice ma lui piace tantissimo la cucina di tutti i generi e sul set lui aveva portato
15:41le dolcette lui no no io non so cucinare però so fare qualcosina c'è un piatto romano che
15:55preferisci rispetto agli altri? La carbonara! E' la giornata giusta oggi? La carbonara come la mangio qua
16:07la carbonara davvero non la mangio da nessuna parte e invece è il piatto siciliano invece
16:17qual è quello che piace? Io sono siciliano ma più bisacquinaro nel senso che mia mamma
16:27mia mamma è di Bisacquino Bisacquino è una provincia di Palermo è il paese di Frencapra
16:33ecco per capirci Frencapra è nata a Bisacquino Scorsese Appolizzi generosa poi vi dico gli
16:39altri perché siamo tutti siciliani tutto il cinema e la musica viene da Sicilia però a Bisacquino fanno una pasta che è la carbonara
16:51scusami la carbonara la pasta incacciata la pasta incacciata è la pasta dei poveri cioè il primo
17:00e il secondo insieme con il primo sale e la carne c'è una cosa pazzesca cioè tu mangi quella pasta
17:08e non mangi più per un mese. Senti una domanda invece che voglio farti visto che non si è parlato
17:16d'altro nell'ultima settimana cosa ne pensi della querelle che è successa tra Will Smith e Chris
17:22Rock e di questi ultimi Oscar 2022 anche ovviamente di dei film che hanno vinto e dei premi che sono
17:30stati dati. Mi è dispiaciuto che non abbia vinto un settore tecnico che ci tenevo che era la fotografia
17:41di West Side Story che è il remake di Spielberg perché c'è una fotografia da paura è bellissimo
17:51c'è una ecco c'è una sperimentazione in quella fotografia ha vinto una banalissima fotografia
17:59costosissima ma bellissima di Dune. No per il resto mi è sembrato un po' un viale del tramonto ormai
18:08i premi per esempio gli Oscar con tutto quello che abbiamo vissuto il covid e cose varie sono
18:15un po' al precipizio però diciamo i film la qualità c'era c'era un sacco di opere sul discorso del
18:23nostro amico attore Will Smith. Io non saprei cosa dire, la reazione è abbastanza personale perché
18:32io sfiderei chiunque a non fare una cosa del genere cioè gli è stata offesa la moglie, la moglie viveva un
18:40momento particolare quindi lui ha avuto il coraggio di salire in parco e dargli un gugno a quello che
18:46cazzo gli era avuto. Io non ho nessuna nessuna pietà per tutti quelli che dicono ah non doveva
18:56farlo perché ma che cavolo me ne frega è una manifestazione come tutte le altre è un luogo è
19:02un palcoscenico quindi se tu mi provo che io t'ammazzo. Sono d'accordo. Salutiamo tutte le associazioni a favore del bullismo
19:13hanno tutta questa formalità il tappeto rosso e questi con i vestiti cioè i film
19:25non vengono valutati c'è l'oggetto l'apparire non era così il premio non era così se vi andate
19:33a vedere gli oscar degli anni 50 e gli anni 70 erano molto più modesti non c'era tutto questo
19:39apparire tutte queste per carità niente a che dire il mondo femminile però c'è sempre questo
19:45apparire non è che non ci deve essere però è in particolare particolare il nuovo quello poi
19:56i disgraziati registi per esempio Kubrick non andava mai agli oscar, Woody Allen e Idem, John Ford non ne
20:04parliamo cioè nel senso che chi gli teneva il proprio prodotto non faceva le passerelle una
20:10volta sola ci hanno, Billy Wilder è andato a prendere il premio un oscar che tra l'altro non ricordo
20:17neanche il film ma sicuramente è un luogo normale un luogo ecco potrebbe succedere pure Davide
20:24Donatello che uno gli offende la moglie va là e gli dà un pugno io lo faccio. Ma Tanni piuttosto tu
20:30quanti premi hai vinto? Tanti, tantissimi. Mia mamma mi riprovera che devo comprarmi un armadio
20:38io ho detto non a Ikea ad Amazon scusate la pubblicità perché quelli di Ikea fanno cagare
20:45cagano tutti, perché ti dico ho tante candidature, pure a piacere le candidature Nasti D'Argento, Davide Donatello
20:57ne ho vinti due, quelli sono un po' più complicati perché devi avere il film giusto nel periodo giusto
21:03è un po' come l'Oscar, l'Oscar Italiano. Poi c'è Robby Loro, li ho vinti come regista
21:10noi conosciamo bene anche Francesco Fiumarella che nel 2021 ha vinto anche il premio Vincenzo
21:17Crocitti. Che salutiamo tra l'altro. Quello è un omaggio bellissimo, sei stata a Crocitti con un attore
21:25che io ho conosciuto, molto interessante, molto bravo, che ha avuto una vita molto breve, però sicuramente
21:31mi ha fatto molto piacere. Ma come mi fanno piacere i premi dei cortometraggi? Io sono più
21:37contento quando vinco, attenzione sono sempre contento se hai un riconoscimento, ma i riconoscimenti
21:44dei cortometraggi sono quelli più sinceri perché sono quelli più disperati. Quando fai un cortometraggio
21:49non hai soldi, non hai mezzi, non hai niente, però vinci i premi e allora se vinci un premio è vero.
21:56Ora sto facendo altre due giurie perché mi chiamano come giurato e ci sto attento ai cortometraggi
22:02perché il cortometraggio, il cinema a breve, dove io faccio un festival a Cortodorico a
22:08Ancona, sono il direttore artistico, io ci tengo perché il cinema a breve è l'unico cinema
22:14indipendente in questo momento. E' vero, ti dobbiamo mandare anche il nostro corto da vedere Dani, ti dobbiamo mandare il corto dove c'è l'uniceo che è Lele, così gli dai un'occhiata e ci dai un bel parere, va bene?
22:29Bene, bene, io infatti adesso al Cinematro Easy proiettano un corto che ho fotografato io, ho invitato tutti i produttori, chi vuole venire?
22:39Facciamo questo invito ufficiale, quando ci sarà la proiezione?
22:45Il 10 dovrebbe essere, questo ragazzo lo vorrei vedere, poi già lo mando.
22:53Daniele, noi ti ringraziamo per essere stato con noi, sei uno dei direttori artistici, scusa, dei direttori della fotografia, registi più illuminati, passami il termine, illuminati d'Italia,
23:06ed è giusto che ogni tanto siamo fuori le righe, perché essere dentro le righe poi alla fine ti stagna, ti fa restare lì e invece con le tue parole ci hai dato anche un po' quel senso di ribellione
23:19e di provare a uscire dalle righe, di andare fuori, andiamo fuori, è così che si vince, anche perché la famosa zona comfort poi alla fine non ti porta a nessuna parte.
23:32È stato con noi, signore e signori, Daniele Cipri!
23:36Grazie!
23:37Grazie di cuore, resta qui con noi che ci facciamo una foto, ci ascoltiamo un disco, poi andiamo a un break ma ci facciamo una foto con te.
23:44Grazie Daniele, grazie di cuore!
23:46Ti aspettiamo!