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Per la rubrica "il caffè con il maestro", Pier Francesco Pingitore ha scritto una ballata, dedicata a questa giornata, intitolata "la domenica delle Palme".

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Trascrizione
00:00Americanos, Americanos, lo sta dicendo la canzone, ma lui non è americano, colui che
00:08stiamo invitando in diretta con noi, signore e signori, Pierfrancesco Pingitore, buongiorno.
00:17Buongiorno, come stai? Molto bene maestro, che fai? Ti vedo? Hai smesso già di darmi
00:23del voi? Sì, ti vedo solo, vi davo del voi quando eravate in due. Tua moglie ti ha lasciato
00:32finalmente, brava, hai ragione, è scappata con quell'americano, si è fatto bene. Hai visto? Vedi
00:39come prendere al volo il tutto, Americanos, ha detto allora la canzone è dedicata alla
00:44persona con la quale si è scappata Valentina. È certo, ha dedicato la canzone e è scappata via,
00:49giusto? Valentina invece è andata a fare un lavoro importante, il lavoro di mamma,
00:56stamattina c'era la prima gara di danza, maestro, di Vittoria e quindi nel palasport di Velletri,
01:07diciamo questo posto famoso anche per il noto religioso che vi abita. E quindi sono stati lì,
01:18poi ci racconteranno le cose, ma io ti volevo chiedere una cosa. Tutti questi telegatti che
01:25hai bene in vista, sono messi lì visto che è stata annunciata proprio questa settimana il
01:33fatto che ritorna la serata dei telegatti, l'hai letto? Ritorna? Non lo so, io li ho
01:39comprati a porta portese. Ma stai zitto, non è vero, ma che dici? Che cosa dici? Che non ci
01:45crede nessuno, non ci crede. Allora maestro, con che cosa ci delizi questa mattina? Delizia è una
01:53parola grossa, comunque ho scritto un appuntino che posso leggervi se tu sei d'accordo. Sono
01:59assolutamente d'accordo, prego. Si chiama La Domenica delle Palme. La gente esce di chiesa
02:08col rametto. È domenica detta delle palme. Porta a casa l'ulivo benedetto. Le strade
02:15nostre sono tranquille e calme. C'è la fila al negozio delle paste. Uno vorrebbe festeggiare la
02:23sposa e chiede una candela e una mimosa, ma solo paste secche sono rimaste, per cui risponde un
02:32giovenotto, a tua moglie portagli un biscotto. Dov'è il Mont Blanc che ieri ho prenotato,
02:40strilla uno? Ve l'ho pure pagato, ma il pasticcere fa l'occhio contrito. Venne qualcuno, l'ha preso
02:48e se ne è ido. Insomma, col cartoccio dei dolci, torniamo a casa e anche con l'ulivo. Se può pure
02:59manià come l'isorci, ma il ramo sacro resta sempre vivo. E poi aprimo la televisione. Un
03:07canale qualunque a buon bisogno. Dovunque c'è qualche distruzione. Stragi tremende come un
03:16brutto sogno. Sono stati quelli? No, l'altro, i buoni e fermi. E la chiacchiera corre sugli schermi
03:24e litigiamo a sangue tutti in coro, ma il sangue vero che score è quello loro. Perciò dovressimo
03:33parlà con più rispetto di chi rischia la vita ogni momento e la domenica nostra del rametto
03:41consacralla un comune sentimento. Quello che tocca l'intimo del cuore, dove pure è il più nero dei
03:50peggiori, conserva un barlume di chiarore e dovemmo sperà che venghi fuori. Questa è una
03:58guerra senza vincitori. Nessuno può triunfarla fino in fondo. Nessuno può sperà di restà fuori.
04:06A perdela, alla fine, sarà il mondo. Un augurio nel giorno dell'ulivo. Possa il sentire umano
04:18resta vivo. Allora ci hai sorpreso stamattina, a me in particolare sicuramente anche agli
04:28ascoltatori di Radio Roma. Ci hai sorpreso perché sei partito in una maniera, diciamo così,
04:35leggera, divertente, ricordando la ricorrenza di oggi della domenica delle Palme e poi sei
04:45andato a trafiggere con la tua penna nel posto più caro per noi. Sei andato proprio a toccarci le
04:54corde quelle più emozionali. Quindi veramente complimenti maestro. Noi siamo mai parchi di
05:01complimenti nei tuoi confronti per il fatto che tu ci onori dalla tua presenza all'interno del
05:06nostro programma che senza di te sarebbe di un livello notevolmente più basso. Ammazza,
05:12allora che schermo, stiamo sotto traccia. C'è una notarella di Pasquino. Te la stavo per chiedere,
05:25infatti te la stavo per chiedere. Tu sai che io vado ogni giorno sotto alla statua di Pasquino,
05:31dove ci sono questi cartelli fin dall'epoca dei papi, e c'è uno che c'è scritto oggi
05:38scritto una, ma la butto. Mi sono rotto di tutto. Questa non è una persona che l'ha scritta. Secondo
05:50me è una miliardata di persone che si sono rotte di tutto. Questo è proprio comune. Il comune di
05:59Roma è questo. Senti che farai oggi? Possiamo sapere qualcosa di più di Pierfrancesco Pingitore
06:06nella vita privata. Cosa farai oggi? Oggi penso di andare al mare. Mi butto al mare,
06:15faccio una nuotata, vestito, poi ritorno, mi asciugo malamente e torno a casa a piedi.
06:23Che vai a mare, ci posso credere. Oggi è una bella giornata, no?
06:31Certo, apposta vado al mare. Vuoi venire? Sai perfettamente che l'invito che è arrivato
06:40qualche ora fa, abbiamo dovuto declinare per ovvi appuntamenti, diciamo così,
06:47bambineschi ed altro, perché se no saremmo venuti con molto piacere con te maestro.
06:52Va bene, un altro giorno. Ci saranno 1250 occasioni di farti spendere tutti i soldi
06:58quando noi veniamo a pranzo con te. Ma io ti aspetto a soldo fermo. Grazie maestro per
07:08Francesco Pingitore, ospite come ogni weekend qui ad Hyperrollas su Radio Roma. Ciao maestro.
07:14Ciao amici miei, ciao.

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