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Roma Di Giorno con Elisa Mariani - Puntata di Giovedì 19 Gennaio 2023

00:00 Intro
01:33 Carlo Costantini
25:09 Bruno Maccallini

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Trascrizione
00:00Roma Digiorno, le notizie della Capitale, con Elisa Mariani.
00:04Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento con Roma Digiorno,
00:09l'approfondimento giornalistico dedicato alle notizie di attualità e cronaca della Capitale.
00:14A Roma il mercato del lavoro purtroppo è in affanno. Ci sono dei numeri chiari che ci
00:20vengono forniti da un report presentato dal Comune di Roma in relativo al mercato del
00:26lavoro nell'anno 2021. Ebbene sarebbero 295.000 le persone in cerca di occupazione al momento.
00:33Un dato allarmante, infatti il sindacato CISL di Roma-Rieti lancia appunto un appello soprattutto
00:40alle istituzioni affinché questa situazione venga risolta nel minor tempo possibile. Ci
00:46sono tre aspetti in particolar modo da prendere in considerazione. Il settore alberghiero in primo
00:51luogo sembra essere il settore appunto che fatica di più a riprendersi. Pensate che soltanto nel
00:572021 sono state 111 le appunto ricezioni, gli alberghi che hanno chiuso definitivamente.
01:04C'è poi la questione legata alla cassa integrazione che sembra aumentare dell'1,2% proprio nella
01:11Capitale. E in ultimo il fattore legato all'inattività. Sono tantissimi i giovani che
01:16non cercano lavoro in questo momento. Questi e altri dettagli ci verranno oggi spiegati in
01:23maniera più dettagliata possibile dal segretario generale CISL Roma-Rieti Carlo Costantini.
01:29Buongiorno, ben trovato. Buongiorno, buongiorno a voi tutti gli spettatori e grazie per l'invito.
01:35Grazie a lei per la sua disponibilità. Io ho soltanto brevemente accennato a questo report
01:42presentato dal Comune di Roma. Ci sono però dei numeri più precisi che lei vuole spiegarci. Cosa
01:47ci dice in sostanza questo report? Ci dice e ci ha un po' allarmato. Tant'è che abbiamo fatto
01:56un comunicato stampa e faremo ulteriori iniziative per contrastare questa tendenza. Perché Roma sta
02:06andando in controtendenza rispetto ai dati del Lazio e ai dati dell'Italia. Tant'è che si registra
02:18uno 0,7% in meno di occupati nel 2021 rispetto al 2020. Ricordiamo che il 2020 è stato l'anno
02:27sorribilis, è stato l'anno del lockdown pieno, della maggior parte delle attività produttive
02:34chiuse e dei posti di lavoro persi a go-go, perdonatemi il termine. Mentre Roma cava dello
02:430,7%, il Lazio aumenta dello 0,3% e la tendenza nazionale è lo 0,8%. Se è vero che nel 2020
02:55sono stati persi 72.000 posti di lavoro nell'area metropolitana di cui 44.000 soltanto a Roma,
03:03cioè è oltre il 60% di questa perdita si è si è riflettuta su Roma. Faccio un esempio forse un
03:12po' banale, è come se un capologo di provincia, mettiamo Rieti, visto che siamo Roma capitale
03:18Rieti, tutti gli abitanti se fossero tutti i lavoratori di Rieti non avrebbero più il posto
03:24di lavoro. Posso chiederle come mai proprio Roma si trova in questa condizione così preoccupante
03:33rispetto ad altre? Sì diciamo che Roma è sempre grandi numeri nel bene e nel male, adesso purtroppo
03:41questo è un grande numero che sta prendendo una piega probabilmente inaspettata, ma lei ha già
03:50ricordato e ha fatto bene che il traino di questa incidenza negativa è dovuta al fatto che Roma
03:59sostanzialmente è una città turistico-culturale e nel 2020 e nel 2021 gli accessi sono stati
04:07sicuramente molto più bassi degli altri anni e ricordava sempre giustamente che 110 ricezioni,
04:17110 strutture ricettive hanno chiuso e non riapriranno e il problema non è soltanto stato
04:28dei lavoratori dipendenti diretti di quegli alberghi ma anche dell'indotto perché non ci
04:33dimentichiamo che dentro gli alberghi ci lavorano anche gli addetti alla sicurezza, gli addetti alle
04:38pulizie, gli addetti al ravanolo, al lavaggio di tutte le cose necessarie, delle lenzuola,
04:49delle coperte, per cui è un indotto importante e queste 110 attività non riapriranno. Mentre sulle
05:00altre siamo fiduciosi perché già quest'anno e speriamo di vederlo nel prossimo record, già
05:06quest'anno c'è stata una buona ripresa però è chiaro che l'abitabilità degli alberghi è sempre
05:13quella e hanno raddoppiato i posti per cui quello che si è perso negli anni 2020-2021 non si
05:20recupererà nel 2022-2023, ci vorranno anni per recuperare. Nella sua nota lei ha sottolineato
05:28come una delle cause principali di questa difficoltà nella ripresa occupazionale in
05:34particolar modo nella capitale sia dovuta ai due anni di pandemia che hanno inferto una ferita
05:39gigantesca nel mondo del lavoro. Lei crede però che ci siano anche altri aspetti da prendere in
05:44considerazione? A me viene ad esempio da pensare il conflitto in Russia-Ucraina. Certo, questo
05:51possiamo però addebitarlo intanto alle 295 mila persone che sono in stato di difficoltà economica
06:00perché è vero che abbiamo 1.720.000 e passa occupati ma abbiamo anche delle persone che pur
06:11lavorando hanno delle forti difficoltà ad arrivare al fine mese e quando ci arrivano spesso e
06:18volentieri debbano scegliere se pagare la data del mutuo, le bollette correnti o questo, cosa
06:25ancora più grave, rimandare delle visite mediche necessarie per la loro salute. Poi è chiaro che
06:32l'incertezza che a livello europeo, ma in Italia si è riflettuta abbastanza, abbiamo visto con il
06:42caro carburante, con le aziende energivore che fanno difficoltà, tante hanno scelto di non
06:49produrre più perché costa più pagare l'energia per produrre che poi il ricavo che si fa dalla
06:57merce che si vende. Per cui è un combinato di sposto di queste cose, l'incertezza anche politica
07:04che c'è stata fino a poco tempo fa, però vogliamo anche dare una voce di speranza perché non
07:11possiamo soltanto fare il conto della spesa. Per cui noi crediamo che il 2022 sia stato un
07:19anno in leggera ripresa. La scorsa settimana è stato già licenziato un DPCM in cui si sbloccano
07:3087 opere proprietarie dal giubileo con circa un miliardo e 800 milioni che arriveranno a Roma,
07:39ai quali si aggiungeranno altri 500 milioni derivanti da opere finanziate dal PNNR,
07:45complessivamente con un altro DPCM che seguirà l'inizio dei lavori, si arriverà quasi a 4
07:52miliardi che Roma potrà utilizzare per l'accoglienza a milioni di pellegrini nel 2025.
07:58Si tratta sempre purtroppo, dobbiamo sottolinearlo, di dati ipotetici perché non sappiamo se con
08:05l'arrivo del giubileo 2025 e con i fondi del PNNR non abbiamo la certezza matematica che il mondo
08:13del lavoro si risollevi. Sono ipotesi che stiamo facendo, che ovviamente ci auguriamo siano ipotesi
08:19che poi andranno a buon fine. Dottor Costantini, ci sono dei settori, oltre a quello alberghiero,
08:25che soffrono di più a Roma rispetto ad altri? Sì, sicuramente. C'è il commercio sia nel
08:33dettaglio che nella grande distribuzione. Questo perché? Per due motivi. Uno perché
08:39quando girano meno potenzialità economiche magari si fa spesa razionando, prendendo solo
08:48il necessario. Due, molte grandi marche, soprattutto in questo momento Carrefour è
08:56l'ultima, si sono disimpegnate dall'Italia e hanno già ceduto la maggior parte delle
09:03loro attività in Italia e a Roma erano parecchie, ad altri competitor più piccoli,
09:11spesso e volentieri piccola società, che hanno anche non assunto tutto il personale che era
09:19dentro quel grande supermercato. Ultimo, ma non da ultimo, il lockdown ci ha costretto a tutti,
09:29anche a chi parla, a fare le commerce. E c'è una riduzione anche per questo.
09:42Certo, perché molti scelgono di acquistare online piuttosto che regarsi in un negozio,
09:48in una sede fisica. Esattamente, per cui l'azienda guadagna lo stesso, ma il lavoratore che era lì
09:53a mostrare il prodotto non c'è perché io e lei l'abbiamo già scelto e non serve. Ci sono invece
10:08delle categorie che sono più svantaggiate rispetto ad altre. Si parla molto spesso dei giovani,
10:14sono i giovani che ne risentono di più in questo momento. Sì, questo è un altro dato su quale ci
10:22siamo soffermati. A Roma ci sono circa settantaquattromila NIT che, a beneficio dei
10:29telespettatori, ma lo sappiamo tutti, sono quei giovani dai quindici ai ventinove anni che non
10:35lavorano, non studiano, non cercano un lavoro e non frequentano corsi professionali. Abbiamo
10:42anche fatto una piccola ricerca in cui si dice che il settantacinque per cento di questi giovani
10:49hanno un diploma di scuola media superiore o addirittura sono laureati, però non cercano
10:54il lavoro. Questa è una cosa su cui ci dobbiamo interrogare perché è lungi da noi l'idea di
11:01credere che queste persone non vogliano lavorare. Probabilmente non hanno o non gli si propone
11:08l'occasione per esplicare il loro lavoro e qui torniamo a una cosa cara alla CISL, serve un
11:19patto per il lavoro che regoli veramente le attività lavorative, sia propedeutico ad avere
11:28dei lavori dignitosi, dei lavori in regola, dei lavori contrattualizzati. Sicuramente ci sono
11:35delle cause un pochino più profonde rispetto a questa scelta di cui parlava l'epoco fa e che
11:40sarebbe interessante approfondire magari tra qualche istante perché dobbiamo fermarci per
11:45il consueto minuto di pubblicità. Chiedo cortesemente al dottor Costantini di restare
11:49in nostra compagnia, anche voi restate con noi per continuare a parlare di tutte le tematiche
11:53legate al mondo del lavoro. Bentornati a Roma di giorno, l'approfondimento giornalistico sulle
12:01notizie di attualità e cronaca della Capitale. Abbiamo aperto il nostro spazio oggi tornando a
12:07parlare di lavoro perché secondo un report presentato dal Comune di Roma la Capitale
12:12sarebbe in affanno. Secondo questo report infatti ci sono dei numeri ben precisi 295 mila le persone
12:19in cerca di occupazione al momento. Ci sono poi diversi aspetti da prendere in considerazione
12:25come ad esempio quello legato alla cassa integrazione e anche all'inattività. In
12:30particolar modo c'è un settore che sembra essere più svantaggiato rispetto agli altri è quello del
12:35settore alberghiero. Questo perché? Perché Roma si regge quasi interamente sul turismo quindi
12:40immaginiamo che questo comparto soffra al momento di più rispetto ad altri. Siamo in compagnia oggi
12:47di Carlo Costantini segretario generale di CISL Roma Rieti con il quale stavamo parlando ad esempio
12:54del fatto che i giovani sembrano essere la categoria al momento che soffre di più. Dottor
12:59Costantini lei prima sottolineava che ci sono dei numeri ben precisi di giovani che sono addirittura
13:04laureati quindi hanno comunque un titolo di studio molto alto ma che al momento non cercano un'
13:11occupazione lavorativa. Secondo lei c'è un motivo ben preciso dietro questa scelta perché molti
13:17parlano in maniera anche diciamo un po' sterile forse che di reddito di cittadinanza cioè si
13:23sottolinea come questo strumento di aiuto nei confronti delle persone che non hanno un lavoro
13:28disincentiva paradossalmente nella ricerca di un lavoro. E' veramente così? Beh diciamo questa è
13:36stata una querelle e lo è tuttora tra gli opposti schieramenti ma voglio soltanto ricordare che
13:45nell'anno buio 2020 piuttosto che 2021 con gli strasci del covid il reddito di cittadinanza ha
13:54fatto da ammortizzatore sociale perché non possiamo dimenticarci che Roma in una precedente
14:01intervista disse che stava diventando la città dei lavoretti e in effetti chi faceva dei lavoretti
14:09non era come si dice in regola non aveva un contratto e si è visto chiudere l'attività
14:17del alimentare piuttosto che un'attività non necessariamente che dovesse restare aperta non
14:26poteva andare in cassa integrazione perché era sconosciuto all'Ips. L'unico rifugio è stato il
14:31reddito di cittadinanza e poi io credo che insomma ormai giocare su questa cosa che ci
14:40sarebbe un esercizio di fannulloni che preferisce il reddito di cittadinanza ad un lavoro perché
14:46il reddito di cittadinanza poi come abbiamo anche visto negli ultimi decreti insomma non avrà vita
14:53è un lavoro quando uno lo prende è tutta un'altra cosa per cui penso che possa essere
15:02una minima percentuale di persone che preferiscono finché dura il reddito di cittadinanza e poi
15:10bisogna sempre vedere qual è la qualità del lavoro che si offre. Infatti forse è quello il problema
15:17esatto. Se ci si propongono poi non voglio andare ad esasperare i numeri ma ci sono dei
15:26casi in cui si propongono 3 euro l'ora per 8 ore di lavoro allora io sfido chiunque a dire benissimo
15:34ad apprendere 3 euro l'ora magari in grigio perché non c'è nessun contratto che dice 3 euro l'ora
15:40oppure non lo so come e lascio il reddito di cittadinanza cioè questo non è un'offerta di
15:46lavoro è uno sfruttamento. Anche su questo mi voglio riallacciare un attimo io credo mi spingo
15:54a dare una notizia che forse verrà confermata noi ci auguriamo di sì ma entro febbraio
16:01probabilmente firmeremo finalmente con l'amministrazione capitolina il patto per il
16:06lavoro ed era uno dei cavalli di battaglia rispetto alla campagna elettorale del già
16:15eletto sindaco Valtieri e con questo noi cercheremo di dare una nuova spinta perché
16:21anche il comune deve essere propositivo deve vigilare e deve dare le opportunità e su questo
16:30colgo occasione anche per dire che il bilancio che si sta chiudendo in questi giorni nel quale
16:35noi siamo parte attiva deve essere un bilancio coraggioso non può essere un bilancio difensivo
16:42perché non è il momento a Roma di fare bilanci difensivi ma è un momento di investire sulla
16:50qualità del lavoro, sull'infrastruttura e sui giovani. Anche riferimento a quello che lei
16:56sottolineava prima cioè l'arrivo del giubileo nel 2025 il probabile Expo Roma 2030 e i fondi
17:04del PNRR che dovrebbero aiutare in tal senso. Questo piano del lavoro che voi vi apprestate
17:10a firmare in che cosa consiste? C'è qualche dettaglio che può darci in più? Sì è articolato
17:17in dieci punti sono tanti ci vorrebbe una tocca per stocciolarli tutti però si parte dalle società
17:27partecipate da una ristrutturazione delle società partecipate perché le società partecipate sono
17:34specchio di un'amministrazione mentre a Roma purtroppo questa amministrazione è venuta da un
17:41anno fa e mi possiamo imputare che sa che cosa ha fatto ma tante altre amministrazioni ormai io
17:47credo ormai le ultime tre hanno trasformato le società partecipate in carrozzoni dove nessuno
17:53sa cosa deve fare e abbiamo visto ATAC come è andata a finire, abbiamo visto AMA, abbiamo visto
18:01società partecipate come Farmacap che non hanno firmato i bilanci, anche AMA ha firmato i bilanci
18:08per molti anni, Roma Metropolitane che è la società che deve garantire la mobilità a Roma almeno
18:16quella su ferro dove i lavoratori anche dicembre scorso hanno preso la tredicesima lo stipendio in
18:27ritardo. Ci vuole una razionalizzazione delle società partecipate che devono essere funzionali
18:32al cittadino perché le società partecipate sono lo specchio della città, se vanno bene le società
18:38partecipate va bene tutta la macchina del Comune. Certo, in riferimento a quello che lei sta dicendo
18:44io non so se c'entra molto quello che sto per dire, mi corregga in caso se sbaglio, ci sarebbe
18:49anche la questione legata alla Cassi Integrazione perché mi sembra di capire che a Roma è in aumento
18:54dell'1,2% rispetto a tutte le altre città italiane ma in particolar modo rispetto a Lazio. C'è 186
19:02milioni di ore utilizzate a Roma nel 2021 e sì è un dato allarmante, allora è un pezzo strascico
19:16di quello che è successo nel 2020 perché come ho detto prima se una società ha perso un affatto
19:21ricavi non è che riapre, si sciocca le dita e ricominciano a piovere soldi, però probabilmente
19:29c'è anche una mancanza di visione o di coraggio anche da parte dell'aziende, su questo non lanciamo
19:37anche la proposta di un grande patto sociale come dice la Cisla, come dice il nostro segretario
19:41generale Lugisbarra a livello nazionale ma noi lo vogliamo lanciare anche su Roma perché per fare
19:47delle cose bisogna essere in due, se siamo da soli non si realizzerà nulla. E nel caso di Roma forse
19:55in più di due. Io dico no, ci vuole le parti sociali, ci vuole l'amministrazione, ci vogliono
20:04le associazioni territoriali, allora questo triangolo è compreso anche nel fatto che il
20:09lavoro, perché sono presenti tutte le associazioni territoriali che hanno dato la loro disponibilità,
20:13questa sinergia deve portare Roma nei prossimi anni a riconquistare quel ruolo di grande capitale
20:19europea e su questo io spenderei anche un'idea che sta supportando e portando avanti anche la
20:26Cisla, Roma deve essere equiparata alle sue consorelle europee che hanno dei poteri molto
20:35più ampi di quelli che ha Roma. Roma dovrebbe essere tipo una regione, chiaramente facendo
20:42le cose per vista della Costituzione non può fare leggi sulla sanità ma potrebbe legiferare
20:47su altre cose, per cui se seguiamo soltanto l'input delle leggi governative, le leggi
20:55nazionali, io dico che quando si ha una malattia la stessa medicina non è che vale per tutti i
21:01pazienti. Così gli stessi territori, le stesse regioni, le stesse capitali non è detto che
21:09possano soffrire allo stesso modo di una legge, una per tutte, la regolazione sulle assunzioni,
21:17bisogna anche capire che se va bene al Veneto potrebbe non andare bene alla Campania, se va
21:24bene a Roma potrebbe non andare bene a Treviso. Allora dare più autonomia a queste grandi capitali
21:32credo che sarebbe una cosa buona, sono 30 anni che se ne parla, io credo che dovrebbe essere
21:38attuata. Ultima domanda e poi la lascerò andare, nel caso in cui il mercato del lavoro non si
21:46rialzasse paradossalmente quali potrebbero essere le conseguenze più imminenti per Roma? Noi
21:53ovviamente ci auguriamo di no, però dobbiamo cercare di abbracciare un po' tutte le ipotesi.
21:58Sì, sarebbe come si dice un'aiatura, pure io credo fortemente che non sarà così. Anche noi
22:09ovviamente. Certo, ci mancherebbe tutto, credo che tutti quelli che in questo momento stanno
22:14ascoltando la trasmissione non si augurino nulla o di ripassare neanche un mese di quello che è
22:19stato passato negli ultimi tre anni, però cercheremo di fare il nostro possibile a livello
22:26sindacale e credo che anche il patto per il lavoro possa aiutare nei momenti di difficoltà,
22:32perché quando si è insieme e si tira tutti dalla stessa parte abbiamo gli stessi obiettivi. In
22:38questo caso sarebbe la protezione dei lavoratori per il sindacato, ma anche la protezione delle
22:43aziende, perché se un'azienda va male non basta dire va bene facciamo la cassa integrazione. La
22:49cassa integrazione non porta a nessuna parte, o almeno salva il lavoratore per qualche tempo,
22:55non è infinita. Allora recuperare le risorse per agevolare le assoluzioni, per evitare che
23:03le aziende chiudano, per ricostruire dei settori che sono in crisi, perché quando cammina un
23:11settore c'è il lavoro, se il settore non cammina non c'è. Bisogna avere questa sinergia che noi
23:17ci auguriamo che venga supportata, ma credo che il clima che in questo momento c'è, almeno nel
23:24nostro territorio, vada nella direzione giusta. Ce l'auguriamo veramente con tutto il cuore anche
23:32noi. Io purtroppo ho terminato il tempo a disposizione, voglio ringraziare di cuore il
23:36segretario generale il dottor Costantini per questo intervento, grazie davvero. Grazie,
23:41grazie a voi, buon lavoro. Grazie ancora. Ci fermiamo nuovamente per il minuto consueto di
23:48pausa, tornate con noi, restate con noi perché ora torniamo a parlare di uno spettacolo teatrale,
23:54quindi di arte in generale, in riferimento al Giorno della Memoria del 2023. Restate con noi.
23:59Bentornati a Roma di giorno, seconda parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento
24:05giornalistico sulle notizie di attualità e cronaca della capitale. L'assessorato alla
24:11cultura di Roma ha dato il via al progetto Memoria Genera Futuro, una serie di appuntamenti in
24:18occasione del Giorno della Memoria che, come molti livroi sapranno, a livello internazionale
24:24è fissato per il 27 gennaio di ogni anno. Ebbene, in questa serie di appuntamenti inseriti appunto
24:31in questo progetto, c'è uno spettacolo molto importante che prende il titolo di stasera ho
24:36deciso di venirmi a trovare per fare due chiacchiere con me stesso. Uno spettacolo scritto
24:42da Bruno Maccalini e Antonella Ottai che viene liberamente interpretato su alcune opere molto
24:49importanti di un cabarettista ebreo, un personaggio eccelso e soprattutto eclettico e a tratti
24:55irriverente che è quello di Fritz Grumbam. Bene, noi ci facciamo raccontare tutti i dettagli di
25:02questo spettacolo dal protagonista stesso, quindi Bruno Maccalini, a cui do il mio benvenuto.
25:07Buongiorno, ben trovato. Grazie, grazie dell'ospitalità. Spero di aver pronunciato
25:13nella maniera corretta Fritz Grumbam, non so se ho sbagliato. No, no, lo ha pronunciato benissimo,
25:20semmai il mio cognome l'ha pronunciato male perché ha due L, ma non si preoccupa. Chiedo
25:27scusa. Non c'è nessun problema, però Grumbam, che poi in italiano vuol dire albero verde,
25:33l'ha pronunciato bene. Allora, perché questo testo, peraltro inedito in Italia,
25:40come inedito è anche l'autore, e perché questo testo nel giorno della memoria? Allora,
25:46io dopo una lunga ricerca fatta con Antonella Ottai, studiosa, docente della sapienza e
25:54appassionata del teatro cabarettistico di Weimar, quindi stiamo parlando degli anni 20-30 del secolo
26:01scorso ovviamente, e insieme a lei ci siamo imbattuti in una serie di cabarettisti dell'epoca,
26:09ebrei, che facevano cabaret negli anni ovviamente del massimo fulgore, quindi negli anni 20,
26:18quando Berlino, un po' come Parigi, era la capitale dell'intrattenimento. Ma la cosa che
26:24ci impressionò e che subito attirò la nostra attenzione è che questi scrittori, che poi
26:31verremo nello specifico a Fritz e Grünbaum, non solo recitavano un cabaret forte, pungente,
26:37satirico, ma come furono ahimè deportati nei campi prima di smistamento e poi nei campi di
26:47concentramento dove videro la morte, loro continuavano a recitare questo stesso repertorio,
26:56questi stessi monologhi divertenti quindi di cabaret, davanti agli internati dei campi,
27:05ma soprattutto davanti ai loro aguzzini. E questo è un aspetto poco conosciuto non solo
27:13nel mondo del teatro, ma nel mondo proprio della storia volesse, maiuscola, perché la
27:18cosa subito che è, non solo a me, attore, autore, regista, ma la cosa che veramente è
27:25è balzata subito all'occhio è come avessero potuto questi signori, che erano dei famosi
27:32attori negli anni venti, poi ritrovandosi nei campi di concentramento, come avessero potuto
27:37recitare ancora quello stesso repertorio che non era un repertorio frivolo, era un repertorio di
27:45denuncia, per intenderci senza nulla togliere allo storico bagaglino, non facevano una satira
27:53fine a se stessa, di presa in giro, come la potremmo concepire oggi, nei tempi moderni,
27:59facevano una satira veramente politica, per cui ci siamo chiesti ma com'è stato possibile che
28:06questi testi, soprattutto di questo Fritz Grunbaum, potessero essere destinati a una platea nei campi
28:15di concentramento? Il mistero è presto svelato, abbiamo scoperto, io non lo sapevo, quindi faccio
28:22ammenda io per prima, che nei famosi campi di Theresienstadt e di Westerbork in Olanda,
28:32i nazisti avevano praticamente inscenato un teatro nel teatro, ossia siccome c'erano delle
28:41visite saltuali, quindi quello che definiremmo il metateatro? Esattamente, il metateatro,
28:48sì, se vogliamo un po' arrotondando il concetto, ma sicuramente la strada è quella,
28:57cioè volevano dimostrare questi aguzzini, questi nazisti, che in questi campi non solo si lavorava,
29:07ma si faceva addirittura dell'intrattenimento e questo permetteva loro, i nazisti, di fare
29:15bella figura davanti ai rappresentanti della Croce Rossa Internazionale che venivano a fare
29:21ogni tanto delle ispezioni. Ed ecco perché si faceva a cabare nei campi, altrimenti sarebbe
29:27una cosa inspiegabile. Cosa è successo? Perché ovviamente non voglio farla molto lunga. Noi
29:33abbiamo recuperato, io Antonello Ottai, i testi in particolare di questo Fritze Grunbaum, che lui
29:39non solo aveva tratto dal suo repertorio che aveva recitato a Berlino, ma che aveva scritto
29:46proprio lì, nei lager nazisti, e che rappresentava davanti a questa platea. E ribadisco un concetto,
29:56seduti in platea, in prima fila, c'erano gli stessi aguzzini che da lì a poco li avrebbero
30:02mandati poi alle camere a gas. Un aspetto molto coraggioso nel carattere di Fritze Grunbaum, no?
30:14Di estremo coraggio perché allora, questo ci fa intendere come la risata, alla fine può essere
30:22veramente l'unico appiglio, l'unico sipario a cui aggrapparsi. Perché ovviamente, in un momento
30:33di disperazione, questi, mettiamoci anche nei panni di questi internati, perché recitavano?
30:42Se non per il gusto dello sberleffo e di avere ancora un minimo di libertà laddove non era
30:49concessa, ma perché speravano in questo modo di allungarsi la vita. Difatti noi, uno dei
30:56sottotitoli, essendo già il titolo molto lungo, è appunto ridere allunga la vita. Probabilmente
31:05gliel'avrà allungata solo di qualche settimana perché faceva comodo, abbiamo detto ai comandanti
31:11dei campi, far sì che questi artisti recitassero e intrattenessero la Croce Rossa, gli internati e
31:22gli stessi gerarchi nazisti che facevano le loro visite saltuari. Poi ovviamente, finito il teatrino,
31:32Baracca e Burattini e ovviamente sono stati puntualmente chi fu mandato nelle camere a gas,
31:39chi preferì la strada più breve del suicidio e insomma Grunwald fa parte purtroppo dei primi,
31:47di quelli che fu mandato a Dachau, dove trovò tragicamente la morte. Quindi la
31:54nostra è stata una ricerca di questi testi, alcuni dei quali sono anche partiture musicali,
32:00infatti lo spettacolo è anche musicato, con dei piccoli interventi musicali e quindi anche
32:09le stesse partiture erano state scritte proprio in queste tristi stanze. Quello che incuriosisce
32:22molto di questi testi di Grunwald è il fatto che lui dialoghi con se stesso, come mai questa scelta
32:28secondo lei, c'è un messaggio particolare immagino dietro? Allora diciamo questa è un'altra
32:34caratteristica di Grunwald, lui già ancora prima di essere perseguitato e trasportato nei campi,
32:42aveva questo repertorio, in genere lui faceva questo repertorio o con se stesso, quindi parlando
32:51con un altro da sé che non c'era. Io faccio sempre l'accostamento con chi per strada parla
32:57al telefonino e noi quando vediamo una persona del genere o noi stessi pensiamo questo è un matto
33:03che parla da solo, in realtà sta parlando con l'auricolare. Lui si era creato questo modo di
33:10sdoppiarsi, oppure poi ovviamente in altre occasioni invece aveva proprio una spalla,
33:17la famosa spalla che gli teneva molta. Noi abbiamo preferito concentrarci invece su quelle
33:23che sono proprio le parti dialogate con se stesso, anche perché per un attore diventa anche più
33:31performante, più divertente, quindi questo parlarsi con sé. Ma è un po' quello che facciamo
33:35noi nella vita di tutti i giorni, noi parliamo sempre con noi stessi, magari parliamo a bassa
33:40voce ma chi di noi non si confronta con se stesso. Ed è bello il tragico che lui, questo Fritz
33:49Glumbach, trattava con se stesso argomenti di tutti i tipi, tra cui il suo suicidio. Lui più
33:56di una volta tentò il suicidio, questo ancora prima di arrivare dove poi è arrivato e lui parla del
34:04suicidio in maniera paradossalmente divertente, perché tutti questi monologhi che sono per certi
34:13tragici, col senno di poi, sono divertentissimi. Allora il pugno nello stomaco che arriva allo
34:20spettatore è di assistere a uno spettacolo divertente che però poi improvvisamente scopre
34:27trovarsi non su un palcoscenico normale, ma su un palcoscenico di blagher. Questa forse è la cosa
34:36che ancora oggi io ne parlo, mi si accappona la pelle. Io so che lei ha trascorso moltissimi
34:48dei suoi anni in Germania, quindi immagino che avrà vissuto un po' quell'area di aspetto
34:56terrificante, perché chi ha visitato un campo di concentramento, soltanto chi ha visitato un campo di
35:03concentramento può capire di cosa stiamo parlando, soltanto chi ha studiato bene questo aspetto può
35:10capire quanto possa essere terribile quello che stiamo raccontando e soprattutto quello che ha
35:15voluto mettere in scena Grünbaum e quello che ora starete facendo sicuramente voi con il vostro
35:20spettacolo. Devo però fermarmi per il consueto minuto di pausa, chiedo cortesemente al dottor
35:27Macallini, spero di averlo pronunciato bene. Mi permetto di darti del tuo Bruno, ti chiedo
35:34cortesemente di restare in nostra compagnia, ci riprendiamo tra esattamente un minuto.
35:39Ben tornati a Roma di giorno, ultima parte del nostro spazio dedicato all'approfondimento
35:49giornalistico sulle notizie di attualità e cronaca della Capitale. Continuiamo a parlare
35:55di questo spettacolo teatrale che sarà messo in scena sabato 28 gennaio al Teatro Torlonia di Roma.
36:02Lo spettacolo prende il titolo di stasera ho deciso di fare due chiacchiere con, chiedo scusa,
36:09stasera ho deciso di venirmi a trovare per fare due chiacchiere con me stesso, uno spettacolo di
36:14Antonella Ottai e Bruno Macallini che è liberamente tratto dalle opere di Fritz Grünbaum. Questo
36:21spettacolo si inserisce nel progetto Memoria Genera Futuro che è promosso dall'Assessorato
36:27alla Cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria per quest'anno il 2023.
36:34Come molti di voi sapranno il Giorno della Memoria a livello internazionale è stato fissato il 27
36:40gennaio appunto di ogni anno e noi oggi siamo proprio in compagnia del protagonista di questo
36:46spettacolo ma anche ideatore e appunto curatore di questo spettacolo Bruno Macallini con il quale
36:52stavamo appunto parlando di alcuni dettagli fondamentali proprio della figura di Fritz
36:57Grünbaum e Bruno tu prima sottolineavi il fatto che è come se Grünbaum volesse diciamo descrivere
37:04la realtà nella quale si trovava in modo dissacrante ora io non so se vado errata ma
37:09da come ho capito in alcuni dei suoi sketch lui spesso citava la figura di Freud e di Einstein
37:15che sono state due figure altrettanto comunque significative per l'epoca quindi possiamo dire
37:21che in un certo senso lui dissacrasse un po' tutta la società e il periodo storico nel quale si trovava?
37:26Allora sì per agganciarmi anche però non voglio assolutamente non rispondere a questa domanda
37:35però mi riaggancio a quanto detto prima dell'interruzione pubblicitaria cioè dobbiamo
37:41inquadrare il periodo storico in cui è vissuto Grünbaum come un periodo storico molto importante
37:47molto ferbito dal punto di vista culturale cioè la Berlino degli anni venti che era fatta appunto
37:53di tanti artisti ma era fatta anche di Freud, era fatta di Einstein, quello è il periodo d'oro, di
38:02tanti, Arthur Schnitzler un altro personaggio importante nella cultura del tempo, Freud in
38:08particolare era anche amico o comunque un buon conoscente di Grünbaum e qui entra in gioco anche
38:16la psicanalisi che non ha un ruolo irrilevante nello spettacolo anzi c'è un momento in cui lui,
38:24io, parlo sempre con me stesso però c'è un momento in cui si appalesa l'unica volta
38:30l'immagine di Freud perché poi in realtà noi possiamo rendere questa questa serata anche come
38:40una seduta psicanalitica, poi a volte dialogo anche per non parlarmi sempre addosso con un
38:47pupazzo che poi non è altro che il mio doppio, poi a volte parlo con la mia voce registrata su
38:53un disco perché allora ovviamente si incidevano i monologhi sul disco, c'erano i vecchi vinili a
39:0178 giri. Comunque ecco questo stoppiamento quindi avveniva un po' citandosi addosso e un po' parlando
39:08con altri sé e c'è un momento dello spettacolo in cui io parlo proprio rivolgendomi non all'immagine
39:14di Patripio ma all'immagine di Freud e questo proprio per rifarmi alla tua domanda visto che
39:21ci diamo del tu, era un momento veramente ricco e sicuramente le influenze di Freud e Einstein
39:29hanno inciso molto sia nella formazione culturale ma anche proprio teatrale di Grunbaum e di tanti
39:37altri cabarettisti, Einstein anche altrettanto. Einstein era un po' preso a modello come la persona
39:49che quindi aveva in qualche modo raggiunto dei principi e delle teorie oltre le quali non si
39:58poteva andare. Ecco allora qui invece entra in gioco il lato comico, divertente di Grunbaum che
40:06paradossalmente mette in certi momenti anche in dubbio le teorie di Einstein. Un'altra cosa vorrei
40:16aggiungere perché è un particolare molto importante, sempre rifacendomi alla tua penultima
40:22domanda. Io vivendo in Germania ho potuto constatare, questo lo dico anche con grande
40:28rammarico, che mentre i tedeschi hanno un po' fatto i conti con il proprio passato noi a me
40:35ancora non del tutto, adesso è inutile qui aprire polemiche o parentesi che non ci riguardano,
40:44stiamo parlando di teatro, però è pur vero che qui ci sono ancora molti dubbi o molte incertezze
40:51sul prendere posizione rispetto a un momento tragico della storia. In Germania posso garantirvi
40:59in 12 anni di vita vissuta che i conti sono stati fatti al punto che i tedeschi non celebrano la
41:11giornata della memoria solamente il 27 gennaio, credetemi la celebrano tutto l'anno, però a questo
41:20devo aggiungere che dobbiamo l'istituzione della giornata della memoria ad un italiano,
41:28esattamente al noto giornalista Furio Colombo, allora senatore, che adesso non mi ricordo l'anno
41:37esatto, credo alla fine degli anni 70, all'inizio degli anni 80 portò in Parlamento questa proposta
41:46di legge che poi ovviamente fu ratificata dai rami del Parlamento, quindi dobbiamo a un italiano
41:51e a Furio Colombo l'istituzione della giornata della memoria in tutto il mondo, ecco forse
41:58bisognerebbe ricordarsene anche nei giorni precedenti e in quelli successivi. Certo anche
42:06in altri periodi dell'anno, però io penso e questa domanda si collega direttamente al tuo lavoro,
42:11quello che tu fai nella vita, penso che i contesti teatrali o comunque artistici abbiano diciamo
42:18un'incidenza più forte nel far ricordare determinate cose, cioè io penso che uno spettacolo come quello
42:24che tu metterai in scena sabato 28 gennaio vada ad incidere più profondamente nel farci ricordare
42:30determinati aspetti, immagino che tu ovviamente sarai d'accordo con me. Sì, è così, ma infatti non a caso io poi mi
42:37appalgo anche di contributi, peraltro grazie perché vedo che avete fatto passare e fatto
42:42scorrere alcuni contributi, proprio perché io voglio dare testimonianza del fatto che quello
42:47che io sto raccontando non è romanzato e non è frutto di una libera fantasia, ovviamente la
42:54libertà è stata quella, io siccome ho anche tradotto questi testi, perché non erano mai stati tradotti,
42:59è chiaro che ho dovuto sempre con l'aiuto di Antonello Ottai tentare anche di adattarli ad un
43:05linguaggio, ad un tipo di humor più specifico, perché poi ovviamente alcune battute magari
43:14possono far ridere in una lingua e possono far ridere meno in un'altra, quindi ho cercato un po' di adattare ma non
43:21ho mai cambiato una virgola a livello di significato. Però proprio per tornare al tuo
43:28discorso, l'aiuto di questi contributi fa sì che il pubblico si renda conto che quello che
43:35io sto raccontando in effetti è veramente successo. Questo spettacolo peraltro, stasera
43:42ho deciso di venirmi a trovare, fa parte di una trilogia, segue uno spettacolo che io ho già fatto
43:48sempre sulla sorte di questi cabarettisti, si chiamava Ridere Rende Liberi e a questo succederà
43:58l'anno prossimo un terzo capitolo dove però la figura centrale, anche per rispettare le quote
44:05rosa, non sarà un uomo, quindi non sarò io, ma sarà una diva, perché non dimentichiamoci che anche
44:12la donna, la diva, quindi l'attrice, l'interprete, la coreografa del tempo, la danzatrice,
44:23l'intrattenitrice, cioè la donna di palcoscenico degli anni venti non era da meno rispetto agli
44:31uomini, quindi insomma questa trilogia confluirà l'anno prossimo con la figura femminile. Devo
44:41dire però che dall'indagine che abbiamo fatto non ci risulta fortunatamente riscontro o memoria
44:49di donne attrici cabarettiste finite nei campi di concentramento, però poi ovviamente non c'è data
44:58da sapere la realtà. Però speriamo che questo dato sia vero. Sì, lo spero anch'io. Bene, allora
45:10prima di concludere questa intervista vogliamo dare qualche dettaglio in più su questo spettacolo,
45:14perché magari chi ci ascolta si sarà sicuramente incuriosito e vorrà venire a vederti. Allora sì,
45:20in attesa di riproporlo in maniera più stanziale a Roma e poi anche in tournée noi facciamo questa
45:28unica recita il 28 gennaio come già anticipato, sabato possiamo dirlo non prossimo cioè non
45:36domani ma il sabato successivo alle ore 20 grazie all'assessorato e al teatro di Roma che hanno
45:44ritenuto appunto a loro lo spettacolo importante, ma importante ecco a livello di storia che si
45:55racconta. Poi se siamo riusciti a fare anche del nostro come attore, come regista e anche come
46:03diciamo curatore dell'operazione ne saremmo doppiamente felici, soddisfatti. Certo, bene,
46:10allora diamo appuntamento ai nostri telespettatori al teatro Turlonia sabato 28 gennaio appunto a
46:15Roma con Stasera. Ho deciso di venirmi a trovare per fare due chiacchiere con me stesso. Un titolo
46:22per nulla. È molto bello, grazie davvero Bruno per questo intervento e per questa tua testimonianza,
46:30grazie ancora. Grazie a te, buona giornata, buon lavoro, arrivederci. Bene, ci fermiamo
46:37nuovamente per oggi, noi però torniamo domani sempre alle 13 alle 14 su questo canale, il
46:43canale 14 del Digitale Terrestre con un nuovo appuntamento con Roma Di Giorno per tutte le
46:49notizie di attualità e cronaca della Capitale. Grazie per averci seguito, una buona giornata a
46:54tutti voi. Roma Di Giorno, le notizie della Capitale con Elisa Mariani.

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