No al termovalorizzatore, sì ad un’economia circolare: continua la protesta dei comitati contro l’inceneritore di Santa Palomba
Ospite in collegamento Marco Alteri, portavoce di "Rete Tutela Roma Sud"
Mentre Roberto Gualtieri tira dritto sulla questione Termovalorizzatore di Santa Palomba, comitati e associazioni non si arrendono e continuano la loro azione di protesta. Il 18 novembre scorso la manifestazione che ha avuto inizio da Piazza della Costituente, Albano, e che ha portato i cittadini fino al Vaticano, con tanto di consegna di una particolare missiva destinata a Papa Francesco, da sempre sensibile ai temi ambientali.
“Roberto Gualtieri impone la sua scelta senza valutare le alternative, ha pubblicato la gara nonostante sia pendente il giudizio in Consiglio di Stato, caricando i giudici di una responsabilità ulteriore”, si leggeva qualche settimana fa in un post social di Tutela Roma Sud (realtà che ha organizzato la manifestazione).
Le preoccupazioni di Tutela Roma Sud sarebbero incentrate proprio sulla natura “impatto zero” dell’impianto. “Da una prima lettura inquinerà ‘rispettando’ i vecchi limiti del 2010, nonostante in Europa siano in fase di revisione perché considerati non sufficienti a tutelare la salute.”. A preoccupare sarebbe poi l’altezza (85 metri) che potrebbe “fare arrivare i fumi sui Colli Albani”, oppure “Vogliono prendere l’acqua tramite pozzi in un’area già in emergenza e sottoposta a tutela”.
Leggi anche: https://www.radioroma.it/2023/11/18/tutela-roma-sud-termovalorizzatore-18/
Insomma, una situazione complessa che difficilmente potrebbe districarsi in maniera rapida “accontentando” tutte le parti. I comitati coinvolti nella protesta (in piedi ormai da anni), si schierano fortemente contro il primo cittadino: “Gualtieri, forte dei super poteri commissariali, non è affatto preoccupato di violare impunemente il diritto alla salute di alcune centinaia di migliaia di persone che, nei comuni dei Castelli romani, della litoranea e della periferia del Municipio 9 di Roma, vivono e lavorano e che saranno costrette a respirare h24 i veleni emessi dal mega impianto”.
Veleni che, secondo quanto ribadito da associazioni e cittadini, contaminerebbero inevitabilmente falde acquifere e terreni, andando di conseguenza a compromettere aree agricole e produzioni locali di pregio, pascoli e allevamenti.
Concludono i comitati, annunciando una nuova azione di protesta: “Siamo consapevoli che l’inceneritore di Roma costituisca la madre di tutti i conflitti ambientali. Per questo, la manifestazione di sabato 2 dicembre rappresenta un primo appuntamento, anche per le tante realtà impegnate nelle altre vertenze generate dal prepotente esercizio che Gualtieri fa dei poteri straordinari conferitigli dal governo. Il 2 dicembre portiamo quindi in piazza a Roma la protesta popolare contro chi, forte dei propri poteri, calpesta i nostri territori e i nostri diritti”.
Leggi anche: https://www.radioroma.it/2023/11/23/termovalorizzatore-santa-palomba-comitati-gualtieri-viola-il-diritto-alla-salute-dei-cittadini/
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Mentre Roberto Gualtieri tira dritto sulla questione Termovalorizzatore di Santa Palomba, comitati e associazioni non si arrendono e continuano la loro azione di protesta. Il 18 novembre scorso la manifestazione che ha avuto inizio da Piazza della Costituente, Albano, e che ha portato i cittadini fino al Vaticano, con tanto di consegna di una particolare missiva destinata a Papa Francesco, da sempre sensibile ai temi ambientali.
“Roberto Gualtieri impone la sua scelta senza valutare le alternative, ha pubblicato la gara nonostante sia pendente il giudizio in Consiglio di Stato, caricando i giudici di una responsabilità ulteriore”, si leggeva qualche settimana fa in un post social di Tutela Roma Sud (realtà che ha organizzato la manifestazione).
Le preoccupazioni di Tutela Roma Sud sarebbero incentrate proprio sulla natura “impatto zero” dell’impianto. “Da una prima lettura inquinerà ‘rispettando’ i vecchi limiti del 2010, nonostante in Europa siano in fase di revisione perché considerati non sufficienti a tutelare la salute.”. A preoccupare sarebbe poi l’altezza (85 metri) che potrebbe “fare arrivare i fumi sui Colli Albani”, oppure “Vogliono prendere l’acqua tramite pozzi in un’area già in emergenza e sottoposta a tutela”.
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Insomma, una situazione complessa che difficilmente potrebbe districarsi in maniera rapida “accontentando” tutte le parti. I comitati coinvolti nella protesta (in piedi ormai da anni), si schierano fortemente contro il primo cittadino: “Gualtieri, forte dei super poteri commissariali, non è affatto preoccupato di violare impunemente il diritto alla salute di alcune centinaia di migliaia di persone che, nei comuni dei Castelli romani, della litoranea e della periferia del Municipio 9 di Roma, vivono e lavorano e che saranno costrette a respirare h24 i veleni emessi dal mega impianto”.
Veleni che, secondo quanto ribadito da associazioni e cittadini, contaminerebbero inevitabilmente falde acquifere e terreni, andando di conseguenza a compromettere aree agricole e produzioni locali di pregio, pascoli e allevamenti.
Concludono i comitati, annunciando una nuova azione di protesta: “Siamo consapevoli che l’inceneritore di Roma costituisca la madre di tutti i conflitti ambientali. Per questo, la manifestazione di sabato 2 dicembre rappresenta un primo appuntamento, anche per le tante realtà impegnate nelle altre vertenze generate dal prepotente esercizio che Gualtieri fa dei poteri straordinari conferitigli dal governo. Il 2 dicembre portiamo quindi in piazza a Roma la protesta popolare contro chi, forte dei propri poteri, calpesta i nostri territori e i nostri diritti”.
Leggi anche: https://www.radioroma.it/2023/11/23/termovalorizzatore-santa-palomba-comitati-gualtieri-viola-il-diritto-alla-salute-dei-cittadini/
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08Buongiorno e bentrovati ad un nuovo appuntamento dedicato all'informazione, all'approfondimento giornalistico.
00:14Tutto questo è Non Solo Roma, siamo in diretta sul canale 14 del digitale terrestre per Radio Roma Television,
00:21termo valorizzatore di Santa Palomba.
00:24Da una parte Gualtieri, il sindaco di Roma, che tira dritto sulla questione e annuncia per il 2026 che l'impianto si farà.
00:32Dall'altra, associazioni e comitati di quartiere che non si arrendono e continuano la loro azione di protesta.
00:39Gualtieri viola il diritto alla salute dei cittadini, dicono testualmente i comitati,
00:44che puntano chiaramente ad un'alternativa alla megastruttura, un'alternativa che punti decisamente sull'economia circolare,
00:52sulla cosiddetta economia circolare.
00:54La struttura, che è fortemente voluta dal primo cittadino di Roma, porta delle cifre davvero astronomiche.
01:01Parliamo di 7 miliardi di euro e 30 anni di durata.
01:05Non c'è soltanto la questione legata alla salute, portata avanti chiaramente da comitati e associazioni,
01:10ma c'è anche la tutela ambientale.
01:13I cittadini infatti sottolineano che questa megastruttura andrebbe di fatto ad avvelenare le falde acquifere,
01:19ma anche i territori circostanti al territorio di Santa Palomba,
01:23compromettendo ad esempio il settore agricolo e le eccellenze del territorio.
01:28Insomma, una situazione davvero complessa che, a quanto sembra, non potrà essere risolta in tempi rapidi,
01:34accontentando entrambe le parti.
01:36Ne parliamo nel dettaglio con Marco Alteri, portavoce di Rete Tutela Roma Sud,
01:42che tra le altre cose è la realtà che ha organizzato una manifestazione che si è tenuta il 18 novembre scorso,
01:48che ora ci faremo raccontare.
01:50Buongiorno Marco, bentrovato a Non Solo Roma.
01:53Buongiorno, grazie per essere stato invitato.
01:58Sabato scorso siamo andati in cammino da Albano al Vaticano per consegnare una lettera a Papa Francesco,
02:08che ci ha ispirato con l'enciclica Laudatosi, scritta già nel 2015,
02:15dove in maniera molto lungimirante, sui rifiuti, diceva che la scelta doveva essere affidata agli scienziati,
02:24alla scienza, per trovare le soluzioni meno impattanti per l'ambiente e la salute dei cittadini.
02:32Ispirati da questo abbiamo voluto segnalare le incongruenze di questo impianto,
02:39che viene realizzato con i poteri speciali per il Giubileo, che ci sarà nel 2025,
02:45ma secondo l'ultimo cronoprogramma messo a bando, il collaudo è previsto nel 2028 addirittura,
02:53quindi non più il 2026 come aveva dichiarato Gualtieri.
03:00C'è anche un problema giuridico, costituzionale, perché i poteri speciali si danno in maniera limitata nel tempo
03:12e all'oggetto per il quale sono stati dati, quindi questo impianto non serve a Giubileo
03:18e per questo noi chiediamo di valutare le alternative nell'interesse di Roma,
03:24perché crediamo che l'interesse di Roma sia avere strade pulite e al minor costo possibile,
03:32quindi se esiste una tecnologia alternativa che costa meno ed è meno impattante per l'ambiente, va valutata.
03:43Marco io vado dritta al punto, come mai secondo te Gualtieri, scusate il giro di parole,
03:49tira dritto su questa questione, perché tu hai spiegato benissimo che se il collaudo parte ufficialmente nel 2028,
03:56chiaramente non ci siamo per il Giubileo, perché l'anno santo è previsto per il 2025,
04:01ma non c'eravamo neanche se Gualtieri rispettava ciò che aveva detto, cioè il 2026,
04:08quindi perché secondo te lui ci tiene così tanto a realizzare questa struttura e non considera ipotesi alternative?
04:17Probabilmente non è solo Gualtieri a tenerci, ma chi vuole gestirlo per 33 anni e quindi
04:27accaparrarsi un affare da 7 miliardi e 400 milioni preme affinché il sindaco tiri dritto.
04:36Ricordo noi ci siamo semplicemente letti le carte, nella valutazione ambientale strategica
04:43c'è stata un'azienda italiana, della quale non faccio il nome, perché noi non sponsorizziamo una tecnologia piuttosto che un'altra,
04:49vogliamo soltanto che si puntate per scegliere la migliore, però aveva proposto una tecnologia basata sul riciclo chimico,
04:57che è risultata vincitrice di un bando europeo, quindi finanziata per circa 196 milioni di Euro,
05:06e nella risposta data dall'ente proponente, cioè la città metropolitana, gli hanno detto no, non ci interessa,
05:14perché noi abbiamo scelto la termocombustione. Quindi diciamo che questo tenerci tanto, secondo me,
05:25ha una motivazione precisamente di interesse economico, non hanno altri brevetti all'infuori di una grande stufa che brucia tutto,
05:34e quindi non sono tecnologicamente pronti per sostenere il confronto con le alternative.
05:41Certo, e le alternative chiaramente voi puntate sull'economia circolaria,
05:47ricordiamolo per chi magari non conoscesse bene questa tematica, voi vi opponete soprattutto per due questioni,
05:55cioè si va ad impattare sulla salute dei cittadini in maniera evidente, ma si va ad impattare anche sull'ambiente,
06:01come dicevo io in apertura. Esatto, perché comunque quando c'è un processo di conduzione,
06:10le emissioni inquinanti non sono nulle, quindi chi dice questo dice il falso, ci sono dei limiti di legge
06:18che non garantiscono appieno la salute dei cittadini, perché proprio di recente c'è stata una dichiarazione
06:28da parte degli scienziati dell'agenzia europea per la sicurezza alimentare, che già nel 2018 hanno
06:35dichiarato che i limiti sulle diossine presenti negli alimenti previsti dalla norma europea
06:42non sono sufficienti a garantire la salubrità degli alimenti, dovrebbero essere ridotte di 7 volte.
06:51Quindi crediamo che questo impianto abbia un impatto enorme sul territorio a causa delle sue dimensioni,
07:00che comporta anche un appresentimento sulle infrastrutture della mobilità, in particolare quelle stradali,
07:11che verrebbero gravate da quasi 300 camion al giorno, tra quelli destinati a portare i rifiuti,
07:19più tutto il traffico indotto per le scorie, perché ricordiamo che gli inceneritori a recupero di energia
07:27non fanno scomparire i rifiuti, ma li trasformano in emissioni gassose e scorie,
07:34che vanno comunque stoccate in discariche speciali perché tossiche.
07:39Quindi quando dicono discarica zero, anche lì è propaganda e riprendo tutte le responsabilità un falso.
07:49Assolutamente, però se ci sono anche questi dati dal punto di vista della salute, come hai specificato tu prima,
07:57perché non vengono tenuti in conto dall'amministrazione capitolina?
08:01Anche questo è un aspetto che ci lascia un po' interdetti.
08:06Gualtieri sa, secondo dei dati scientifici, che questo termo valorizzatore potrebbe impattare sull'ambiente
08:13e sulla salute dei cittadini, come fa per legge a tirare dritto a realizzarlo?
08:20Per legge questo lo vediamo, perché domani c'è l'udienza al Consiglio di Stato,
08:26quindi noi contestiamo il mancato rispetto delle normative europee, perché ricordiamo che con i suoi poteri speciali
08:34può derogare alla normativa regionale e nazionale, ma non a quella europea.
08:40Quindi, ad esempio, la valutazione delle alternative è un preciso obbligo previsto dalla normativa europea,
08:48quindi non l'ha fatto. Può derogare alla normativa nazionale, che ricordiamo però che se esiste è a tutela di un diritto,
08:58della salute, dell'ambiente, quindi ogni deroga è una forzatura che lede un diritto, che lede comunque una tutela.
09:09Mi viene in mente, ad esempio, il dibattito pubblico. Viene fatto il dibattito pubblico su opere anche più piccole,
09:17come può essere uno stadio, però è stato negato il dibattito pubblico su quest'opera, nonostante sia stato richiesto
09:26con delibera consigliare dai comuni limitrofi, che rappresentano oltre 270 mila abitanti.
09:35Come pensate di muovervi Marco, oltre alla protesta del 2 dicembre, tra pochissimi giorni, ci sono altre azioni
09:45che volete mettere in atto? Diciamo che durante questi anni siete scesi tante volte in campo, anche dal punto di vista
09:54legislativo, avete fatto ricorso al TAR. Sì, essendo stato un esito negativo del ricorso al TAR abbiamo impugnato
10:04la sentenza in Consiglio di Stato e siamo disposti ad andare fino alla Corte di Giustizia Europea, anzi al Consiglio di Stato
10:12abbiamo proprio chiesto questo. Noi riteniamo che dobbiamo andare avanti nell'interesse della città fino alla fine,
10:21nel senso che un paese povero di materie prime come l'Italia, a causa della guerra in Ucraina, ha scoperto la debolezza
10:29di continuare a importare materie prime vergini. Le materie prime seconde sono rivelate sempre più preziose e oggi
10:43in maniera straordinaria l'Italia ha un primato nel riciclo, escluso il Lazio che è terzo ultimo, seguito soltanto da Calabria e Sicilia,
10:52a causa delle inadempienze delle amministrazioni capitoline che continuano a non investire nella raccolta differenziata,
11:02continuano con la raccolta stradale che è una delle cause del degrado di Roma e veramente non capiamo quale interesse si persegue.
11:14Sembra quasi che i rifiuti per strada siano necessari a esasperare le persone e far accettare quello che sarebbe inaccettabile,
11:24cioè una stufa per bruciare tutti i rifiuti.
11:27Giustamente voi fate anche un altro discorso, è come se stesse dicendo che Gualtieri vuole esasperare letteralmente i propri cittadini,
11:38è meglio avere rifiuti per strada o è meglio avere un inceneritore che però sia lontano da Roma, perché di fatto va a aggravare un territorio circostante da Roma.
11:48Io vorrei approfondire questo piccolo aspetto con te Marco e poi in ultima analisi vorrei chiederti se tu ci spiegassi
11:54che cosa si intende per economia circolare e nella pratica qual è l'alternativa che voi proponete,
12:00che magari dovrebbe essere ascoltata dal Sindaco Gualtieri.
12:03Torniamo tra pochissimi istanti, qui ti chiedo di restare ancora qualche minuto in nostra compagnia,
12:09tra pochissimi istanti dopo la pubblicità continuiamo a parlare di questa controversa,
12:13questione legata al termovalorizzatore che dovrebbe sorgere nel 2026 a Santa Palomba.
12:19Bentornati a Non Solo Roma, continuiamo con la nostra informazione,
12:25il nostro approfondimento giornalistico che si sta concentrando in questa prima parte
12:30sulla controversa questione del termovalorizzatore di Santa Palomba,
12:34un progetto fortemente voluto dal primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri,
12:39che ne ha annunciato gli impianti per il 2026.
12:42Ma se da una parte c'è appunto Gualtieri che tira dritto sulla questione e dall'altra
12:47ci sono associazioni, comitati, anche la stessa Lega Ambiente che continua nella sua azione di protesta.
12:53L'ultima ad esempio è stata il 18 novembre scorso,
12:56quando alcuni comitati di Gualtieri sono partiti da Albano e sono arrivati fino al Vaticano
13:01per consegnare una speciale missiva a Papa Francesco, da sempre molto sensibile ai temi ambientali.
13:08C'è poi un'altra protesta che si svolgerà con tutta probabilità sabato 2 dicembre,
13:14quindi tra pochissimi giorni. Capite dunque che l'impegno di questi comitati, di queste associazioni, non si ferma.
13:20Loro non vogliono l'inceneritore a Santa Palomba, ma puntano ad una soluzione alternativa,
13:25soluzione alternativa che punterebbe sull'economia circolare.
13:28Ne stiamo parlando nel dettaglio con Marco Alteri, portavoce di Totela Roma Sud.
13:36Marco, poco prima della pubblicità ho anticipato le domande che vorrei farti.
13:42Cioè voi avete parlato di un'alternativa, alternativa che punti sull'economia circolare,
13:47ma nella pratica un impianto che garantisca l'economia circolare non può essere chiaramente un termovalorizzatore.
13:55Cosa proponete?
13:57Allora, significa intervenire a monte, cioè prima che si formi il rifiuto.
14:03Dobbiamo considerare gli scarti e trattarli come se fossero materie prime
14:09e quindi la città di Roma diventerebbe una miniera urbana dalla quale estrarre carta,
14:15plastica, materiali ferrosi suddivisi in alluminio e altri e da apriare a riciclo.
14:24Significa reinserirli nel ciclo produttivo per produrre altra carta, altro vetro, altro alluminio.
14:32Questo significa interrompere un circuito vizioso che ha portato nel tempo ad alimentare le discariche e gli inceneritori,
14:44per cui la città non si troverebbe più a pagare per smaltire, ma ad essere pagata per le materie prime che raccoglie.
14:53Questo comporterebbe anche una riduzione della tari.
14:59Considera che la regione italiana che ha la raccolta differenziata più evoluta è il Veneto,
15:08è arrivata mediamente al 73% con punte dell'80% nella provincia di Treviso e ha la tari più bassa d'Italia.
15:19Proprio per questo motivo, perché non paga per lo smaltimento, ma vende le materie prime e questo genera occupazione,
15:30non solo diretta nella raccolta differenziata, ma anche indiretta perché nel momento in cui le materie prime sono sul territorio nazionale,
15:39le aziende che devono impiegarle non possono più delocalizzare dove c'erano le materie prime vergine, ma devono impiantare i propri stabilimenti in Italia.
15:54Quindi è un circuito virtuoso sul quale non lo proponiamo solo noi, ma è un qualcosa in cui crede l'Europa.
16:07Tutta la gerarchia europea dei rifiuti è improntata a questo modello di economia circolare che è incentivato.
16:17Quindi l'Europa non finanzia più impianti come gli incineritori a recupero di energia, chiamati da qualsiasi termovalorizzatore, perché investe in tecnologie alternative.
16:31Quindi anche per la parte non riciclabile è possibile investire in innovazione ed essere per una volta leader e non andare a realizzare un impianto che è in via di dismissione in tutta Europa.
16:47Ricordiamo che gli incineritori nascono nel nord Europa negli anni 70-60 con uno scopo che non era quello di gestire i rifiuti, ma di scaldarsi.
16:58Il bisogno di scaldarsi dei paesi del nord copriva un periodo molto lungo durante l'anno.
17:10Fare una rete di teleriscaldamento alle nostre latitudini non è economicamente fattibile, motivo per cui ad esempio il termovalorizzatore di Acerra non ha teleriscaldamento perché verrebbe utilizzata due mesi l'anno.
17:25Quindi sono impianti che rispondono a bisogni diversi in epoche diverse, ormai questi bisogni sono superati e dobbiamo puntare su impianti innovativi.
17:38Però con un pizzico di malizia verrebbe da dire che gli impianti innovativi danno meno profitti, meno guadagni, allora a questo punto dovremmo dire Marco?
17:48Per questo dobbiamo lavorare a cambiare il modello, perché non è possibile che sia più conveniente estrarre le materie prime vergini dal pianeta che sappiamo che sono limitate.
18:01Noi non lo chiediamo per un capriccio, il modello è fallito. Quando un'impresa ha i ricavi inferiori ai costi fallisce.
18:14Questo è un modello economico in cui esauriamo le materie prime che il pianeta riesce a rigenerare già a maggio, sapete che ogni anno si festeggia il giorno in cui il pianeta non rigenera più le materie prime consumate dall'uomo.
18:33Quindi significa che è un modello fallito. Quindi noi chiediamo di investire in queste tecnologie perché amiamo la città di Roma, ma diciamo che amiamo proprio il pianeta Terra e vorremmo che il genere umano fosse preservato ancora per il futuro dei nostri figli, nipoti e pronipoti.
18:57C'è anche un altro aspetto su cui voi insistete parecchio, detto in parole povere noi non vogliamo prenderci i rifiuti di Roma, perché il territorio dei castelli mi sembra di capire che è molto virtuoso dal punto di vista dei rifiuti e della raccolta differenziata. Così arriverebbe a non esserlo più?
19:17Sì, diciamo sarebbe un paradosso. Il comune di Albano ad esempio fa l'80% di raccolta differenziata con tariffa puntuale, nel senso che i cittadini pagano in base a quanto indifferenziato producono, quindi sono incentivati a ridurlo il più possibile e per anni sapete che la discarica di Albano è stata chiusa proprio per il risultato raggiunto anche nella differenziata
19:44ed è stata riaperta proprio per prendere i rifiuti di Roma all'epoca dell'aggiunta raggi, confermato dall'aggiunta Gualtieri quando è stato eletto fino a febbraio di quest'anno.
19:59Quindi diciamo che i castelli romani hanno supportato Roma nei momenti di emergenza che crediamo però non sia casuale, nel senso che questa emergenza è voluta proprio perché altrimenti potrebbero fare la raccolta differenziata.
20:17A quel punto secondo i calcoli del piano regionale dei rifiuti se Roma arrivasse al minimo previsto dalla normativa europea del 65% basterebbe il termovalorizzatore di San Vittore esistente che dovrebbe andare a fine ciclo e avremmo tutto il tempo per realizzare quegli impianti innovativi e alternativi per superare anche l'inceneritore di San Vittore.
20:44Le alternative ce ne sono, ce ne sono tantissime mi sembra di capire Marco.
20:49Sì, noi non ne citiamo nessuna in particolare perché vogliamo essere liberi, non vogliamo apparire come sponsor di una tecnologia anche perché dietro ogni brevetto c'è un interesse di un'azienda interessata a promuoverlo.
21:06Quindi noi come cittadini e come società civile non ci facciamo sponsor di una in particolare però crediamo che vadano prese in considerazione.
21:19Assolutamente, tra le altre cose visto che tu prima hai citato la Raggi so che avete anche il suo appoggio in un certo senso, la vostra azione di protesta è appoggiata anche dal Movimento 5 Stelle e dalla lista civica Raggi.
21:35Chiaro che loro ovviamente si trovano all'opposizione quindi in qualche modo devono andare comunque contro il partito democratico ovviamente, però è interessante anche questo aspetto che ricevete l'appoggio anche dal punto di vista politico.
21:49Sì, ci sono forze politiche non soltanto del Movimento 5 Stelle che dal punto di vista programmatico avversano questa scelta e anche i Verdi sono contrari.
22:03Prima hai citato Lega Ambiente, parliamo di società civile, ma anche la CGL è il contrario, proprio per quel discorso di occupazione, di valorizzazione anche delle professionalità che c'è dietro la raccolta differenziata.
22:20Anche il maggior sindacato italiano ha maturato questa consapevolezza per cui dobbiamo assolutamente cambiare passo e andare in una direzione che ci consenta di preservare salute, efficienza economica.
22:39I vantaggi di questa strategia sono talmente tanti che è una strategia che possiamo considerare win-win, nel senso curiamo la città, non facciamo danni all'ambiente, alla salute e magari riduciamo anche i latari.
22:53Con la strategia vecchia del termovalorizzatore, è una strategia in cui si perde su ogni fronte, ambientale, economico, il bando di cara parla di 185 euro a tonnellata.
23:09Oggi Ama, bilancio 2021, spende per lo smaltimento 143 milioni di euro per 874 mila tonnellate di rifiuti, quindi mediamente se uno fa una revisione sono 163 euro a tonnellata, quindi praticamente il nuovo bando parte da una base che è superiore al costo attuale.
23:35Wow, sono numeri da considerare chiaramente, hai perfettamente ragione Marco.
23:40Allora appuntamento al 2 dicembre al Campidoglio, io nel frattempo ti ringrazio.
23:44Se posso fare un appello?
23:46Certo, assolutamente.
23:47Per il 2 dicembre, ai cittadini romani difendete la vostra città, nostra città, perché assolutamente è in gioco il futuro, quindi vi aspettiamo in Campidoglio alle 14.30.
24:03Bene, grazie Marco, è stato un piacere averti nostro ospite qui, un'analisi chiarissima, alternative che speriamo vengano prese in considerazione in un certo senso, vengono ascoltate se non altro.
24:14Grazie davvero Marco, a presto.
24:16Grazie.
24:18Bene, ci fermiamo per un breve momento di pausa, restate ancora qui in nostra compagnia, tra pochissimi istanti restiamo sempre nella Capitale con il nostro approfondimento del mercoledì.
24:32Le Notizie dalla Regione, con Elisa Mariani.