Cinghiali e peste suina, l'appello di Coldiretti: "Siamo nell'emergenza"
Ospite in collegamento Niccolò Sacchetti - presidente di Coldiretti Roma
“I cinghiali sono una vera calamità naturale”: a dirlo tanti produttori di Coldiretti, schiacciati dall'emergenza ungulati (e non solo). Un tema che è stato trattato nell'incontro “Cinghiali: vera calamità naturale”, giovedì 13 giugno a Roma, in un auditorium Parco della Musica gremito di partecipanti e produttori. Tra le associazioni di categoria capitoline c'erano non solo Coldiretti, ma anche CNA, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio.
La convivenza con gli ungulati (che a Roma è sperimentata ormai da un po'), rappresenta un problema molto avvertito tra chi, nel Lazio e non solo, vive di agricoltura. La presenza di questi animali, nella nostra Regione, si attesta sui 250mila esemplari che, complessivamente, sono in grado di causare danni da oltre 10 milioni di euro all’anno.
Ma non ci sono solo i danni direttamente causati all’agricoltura. I cinghiali infatti sono portatori della peste suina africana. Un virus che ha messo in ginocchio intere aziende: comparso quasi due anni fa in Piemonte, è arrivato anche negli allevamenti di diverse altre province italiane, costringendo gli allevatori ad abbattere circa 40.000 suini. Il virus della peste suina africana è un virus molto resistente nell’ambiente, difficile da eradicare.
Importante sottolineare che il virus della PSA non ha alcuna capacità di entrare nelle cellule umane, neanche se si mangia carne infetta, quindi i rischi per l’essere umano sono nulli. Al contrario, per produttori e agricoltori il rischio sussiste eccome: oltre alla morte degli esemplari, si mette in ginocchio l'intera produzione.
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La convivenza con gli ungulati (che a Roma è sperimentata ormai da un po'), rappresenta un problema molto avvertito tra chi, nel Lazio e non solo, vive di agricoltura. La presenza di questi animali, nella nostra Regione, si attesta sui 250mila esemplari che, complessivamente, sono in grado di causare danni da oltre 10 milioni di euro all’anno.
Ma non ci sono solo i danni direttamente causati all’agricoltura. I cinghiali infatti sono portatori della peste suina africana. Un virus che ha messo in ginocchio intere aziende: comparso quasi due anni fa in Piemonte, è arrivato anche negli allevamenti di diverse altre province italiane, costringendo gli allevatori ad abbattere circa 40.000 suini. Il virus della peste suina africana è un virus molto resistente nell’ambiente, difficile da eradicare.
Importante sottolineare che il virus della PSA non ha alcuna capacità di entrare nelle cellule umane, neanche se si mangia carne infetta, quindi i rischi per l’essere umano sono nulli. Al contrario, per produttori e agricoltori il rischio sussiste eccome: oltre alla morte degli esemplari, si mette in ginocchio l'intera produzione.
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00:00non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani buon venerdì a tutti
00:13voi buongiorno ben trovati all'ultima puntata di questa settimana il racconto
00:18di Roma e provincia in compagnia dei nostri ospiti ogni giorno con una
00:23notizia diversa e in diretta sul canale 14 del digitale terrestre per Radio Roma
00:29News. I cinghiali sono una vera e propria calamità a dirlo sono i produttori di
00:35col diretti schiacciati dall'emergenza ungulati e non solo i romani all'ascolto
00:41lo sanno bene la convivenza con questi esemplari negli ultimi anni è diventata
00:46molto difficile problemi legati non soltanto all'invasione letterale in
00:50molte zone della nostra città di questi animali ma anche problemi legati alla
00:55sicurezza e dunque il problema del cinghiale non è soltanto legato alla
01:00sicurezza delle nostre città ma a quanto pare anche per gli agricoltori per i
01:05produttori parliamo esattamente così. Emergenza cinghiali nel Lazio con un
01:10danno stimato per gli agricoltori di oltre 10 milioni di euro e quanto emerge
01:14dal rapporto col diretti sulla presenza dei cinghiali nelle varie regioni
01:18italiane secondo col diretti nel Lazio la
01:21situazione fuori controllo ed è insostenibile sia per i cittadini che
01:25per gli agricoltori che si sono visti devastare le produzioni a causa della
01:30presenza di circa 100.000 cinghiali in alcuni casi il danno ha riguardato
01:35anche l'ottanta per cento del raccolto a rischio anche le produzioni di pregio il
01:40problema della diffusione non gestita dei cinghiali coinvolge direttamente gli
01:44agricoltori ma ormai si tratta di un fenomeno che non riguarda più soltanto
01:48settore primario basti pensare ai pericoli per l'incolumità pubblica nelle
01:53zone rurali ma anche nei pressi dei centri abitati la corretta gestione della
01:57fauna selvatica chiama tutta la società civile a un lavoro condiviso tante
02:03dunque le proposte si studiano alternative per risolvere quella che è
02:07una vera e propria emergenza ma sta diventando un'emergenza soprattutto per
02:11chi nel Lazio di agricoltura ci vive ed è proprio il tema che ha riunito tanti
02:17agricoltori produttori e realtà appunto del Lazio ieri in un incontro che si è
02:21tenuto all'auditorium parco della musica un incontro lanciato dalla stessa col
02:26diretti che vuole risolvere in concreto questa situazione pensate l'avete sentito
02:31nel servizio si parla di 10 milioni di euro l'anno danni davvero ingenti per un
02:36settore che negli ultimi anni tra le altre cose sta soffrendo anche per altri
02:40aspetti pensate ad esempio alla società di cui parleremo tra pochissimo o altro
02:45problema che è strettamente tra le altre cose collegato a quello degli
02:49ungolati la peste suina bene oggi con noi c'è il presidente di col diretti
02:54roma nicolò sacchetti che ci racconterà magari ecco un po di dettagli anche di
02:58questo incontro di ieri che ha visto una partecipazione molto forte da parte non
03:03soltanto dei col diretti ma anche di altre realtà come cna conf commercio
03:07conf esercenti poche le sedie vuote ieri a dimostrare quanto questo problema sia
03:12realmente sentito dunque do il mio benvenuto ovviamente il buongiorno alla
03:16presidente qui a non solo roma buongiorno a lei buongiorno a lei grazie
03:22di averci chiamato grazie a lei presidente allora ieri un incontro che
03:27ha visto una partecipazione insomma molto forte da parte non soltanto di
03:31col diretti ma l'abbiamo detto anche di altre realtà pochissime sedie vuote a
03:35dimostrazione del fatto che un problema reale un problema che c'è guardi è un
03:41problema sentitissimo si parla tanto di cambiamenti climatici sì città
03:45grandinate eccetera eccetera per una fetta importante di agricoltori non è
03:51neanche quello più un problema perché arrivano prima i cinghiati e distruggono
03:55veramente tutto lasciano in ginocchio gli agricoltori c'è c'è un doppio un
04:02doppio dramma no c'è quello economico che è sicuramente il più rilevante c'è
04:07la tristezza di lavorare per la stazione sapendo che si ripeterà anno dopo anno
04:14e la sensazione di un grande abbandono da parte degli agricoltori questa forse
04:19l'elemento di maggior disperazione è un tema veramente che riguarda tutta
04:24l'agricoltura del nostro territorio ormai stanno invadendo anche le zone
04:28ad agricoltura più avanzata no penso alle zone di maccarese con le carote le
04:33patate gli ortaggi insomma sta invadendo ovunque questa calamità noi
04:39da tempo ci lavoriamo abbiamo lavorato forse sbagliando pensando di affrontare
04:46il problema con il buon senso no perché tutto sommato come ha detto lei è un
04:51problema che riguarda tutte le parti sociali riguarda i cittadini riguarda
04:56gli agricoltori riguarda anche una buona fetta del mondo ambientalista quello
05:01equilibrato e buon senso se ne parla se ne parla spesso poco ma insomma le gli
05:07eccessi gli squilibri ecologici creano dei grossi danni anche alla biodiversità
05:12che è proprio quella che si vuole tutelare e quindi il problema assolutamente va va
05:17risolto in ogni modo possibile come avete cercato di tamponare il
05:21presidente fino ad oggi non ci siamo riusciti se ci fossimo riusciti non ci
05:31saremmo trovati ieri 1500 persone tutti con lo stesso sentimento di disperazione
05:39di risolutezza nel provare ad affrontare il tema noi abbiamo lavorato tantissimo
05:44da un punto di vista normativo sia a livello nazionale che a livello
05:47regionale e in questi tanti anni di lavoro siamo addirittura riusciti a
05:52ottenere una modifica normativa sulla 157 con l'approvazione di questo articolo
05:5919 ter riguardante il piano straordinario per la gestione e il
06:04contenimento della fauna selvatica che insomma permette finalmente di operare a
06:09tutto campo per un vero e proprio contenimento delle specie nocive in
06:15generale ma del cinghiale nella fattispecie
06:18questo ci permette di farlo anche nelle aree protette dove forse il problema è
06:23più sentito che in altre aree perché lì le popolazioni si concentrano in maniera
06:28spaventosa e per l'appunto proprio lì dove la biodiversità dovrebbe essere
06:33diciamo più tutelata invece questo eccesso di concentrazione e popolazione
06:37crea dei grandi danni abbiamo fatto a suo tempo anche delle
06:41proposte di collaborazione con federparchi lega ambiente proprio perché
06:47il tema è condiviso e la regione lazio per mettere gli agricoltori a disposizione
06:52delle aree protette noi che siamo i veri custodi del territorio siamo sempre
06:57presenti sul territorio consapevoli delle difficoltà di reperire
07:03personale per fare queste catture questi abbattimenti ci vuole impegno tempo e
07:08denaro per catturarli e poi per rimettere i cinghiali nella filiera
07:13noi ci siamo messi a disposizione ma i risultati non sono stati quelli che ci
07:17aspettavamo insomma c'è ancora un po di reticenza insomma a Roma anche tante
07:24altre anime e la percezione è forte quando gli animali ci sono anche in
07:30città quindi anche da parte i cittadini come il problema in città si risolve
07:34sembra quasi dimenticato invece per l'agricoltore
07:38purtroppo il problema non è risolto per niente anzi forse va peggiorando
07:43più che altro presidente forse a Roma i romani si sono un po abituati alla
07:48convivenza purtroppo forzata con questi ungolati non ci fanno neanche più caso
07:52però è chiaro che per l'agricoltura diventa un problema serio no perché
07:55comincia a scarseggiare immagino anche il cibo sulle nostre tavole è proprio una
08:00filiera che si interrompe che procede a singhiozzo ed è ovviamente un problema
08:05che va risolto no? Guardi se vogliamo forse ancora più grave perché noi
08:11facciamo tanto per tutelare il Made in Italy la dieta mediterranea e il nostro
08:16eccellenze la salubrità e la qualità dei nostri cibi noi siamo il primo paese
08:22per salubritare i nostri cibi e per filiera insomma per qualità della nostra
08:28filiera quando ci sono delle riduzioni drastiche delle produzioni sul nostro
08:33territorio sulle tavole noi continueremo a avere prodotti ma avremo prodotti che
08:37vengono dall'estero di cui purtroppo noi non sappiamo niente non sappiamo come
08:43sono prodotti noi ci siamo dei vincoli sempre più stringenti sui prodotti
08:47fitosanitari da utilizzare sulle metodologie e quindi gli agricoltori
08:51italiani debbono rispettare regole hanno dei costi molto alti per la
08:56produzione e la devastazione cinghiale riduce la produzione e noi importiamo
09:01sulle nostre tavole prodotti che non hanno quello che noi chiamiamo la
09:05reciprocità delle regole d'ingaggio e quindi non sappiamo bene come il grano
09:11canadese al grifosate come tante altre cose che accadono in questo paese che
09:16sono sono veramente inquietanti le faccio un esempio assurdo insomma di cui
09:22parliamo da tanto tempo ma che non si riesce a risolvere faccia conto arriva
09:27il triplo concentrato dalla Cina e quello lì viene importato in Italia non le
09:34dico in che condizioni arriva e viene diciamo diluito con dell'acqua diventa
09:42passata di pomodoro e viene venduta come passata di pomodoro italiano noi
09:47siamo assolutamente fermamente convinti che deve essere passata di pomodoro
09:51italiano o prodotto italiano quello che viene dal lavoro dei nostri
09:55agricoltori che viene dalla nostra terra e questo è un elemento fondamentale e il
10:00problema dei cinghiali insomma non fa altro che alitare questo processo che è
10:06decisamente sbagliato a nostro avviso e non fa del bene anche alle nostre famiglie
10:11ai nostri bambini che mangiano prodotti assolutamente assolutamente è veramente a
10:17tratti un po inquietante ma quello che lei ci sta raccontando presidente ci fa
10:21ci fa anche un po paura ecco sinceramente nell'incontro di ieri
10:25andando nello specifico sono state avanzate le proposte cosa chiedete perché
10:30se è chiaro che se i metodi adottati fino ad oggi non hanno portato i risultati
10:35sperati forse bisognerà cambiare direzione ma quale direzione prendere
10:38allora guardi io le devo dire che sono uscito dall'incontro di ieri molto
10:45fiducioso perché siamo convinti che l'amministrazione regionale saprà dare
10:51una spallata diciamo a queste ostruzionismi che ci sono stati non
10:56ovunque però in alcuni in alcuni contesti insomma è stato difficile
11:00portare avanti le dinamiche con la corretta con la corretta spinta manca da
11:06un punto di vista normativo le parlavo di quell'articolo 19 ter di modifica la
11:12legge 157 riguardante il piano straordinario per la gestione e il
11:17contenimento della fauna questo deve essere recepito dalle regioni e quindi
11:23noi stiamo aspettando insomma sollecitando sollecitando questo
11:28passaggio da parte della regione che è un elemento importante ma c'è la piena
11:32disponibilità a farla metterla in pratica c'è anche il piano straordinario
11:37per la peste suina che è un altro elemento di grande preoccupazione che ha
11:42fatto dei danni spaventosi in altre regioni lo ha già fatto in alcuno
11:46l'altro ieri proprio c'era un allevatore che si è trovata ad avere un allevamento
11:52molto importante nella zona rossa malgrado avesse tutti animali indenni e
11:57sani si sono stati abbattuti tutti gli animali e lui diciamo è stato risarcito
12:02per il costo dell'animale ma ben lungi da risarcire il costo del danno per tutta
12:10la sua filiera, per tutte le sue produzioni, è un tema per Lazio drammatico figuriamoci per
12:16l'Emilia, il Parma e quelle zone lì. Ecco le nostre notizie, il nostro racconto su Roma e
12:21provincia e abbiamo aperto oggi parlando di un tema molto caro alla filiera
12:26dell'agricoltura ma anche dell'allevamento, emergenza cinghiali a
12:30Roma lo sappiamo bene la convivenza con gli ungolati è stata sperimentata ormai
12:34da diverso tempo tanto da arrivare in un certo senso far arrivare in un certo
12:40senso i romani quasi ad abituarsi a questa presenza costante letterale in
12:45tantissime zone della nostra città ma se per i romani sta diventando forse in un
12:49certo senso una sorta di abitudine così non lo è per gli agricoltori che sono
12:53letteralmente schiacciati da questa emergenza questi esemplari distruggono
12:58intere produzioni agricole generando ovviamente un danno non soltanto
13:03economico ma anche di altri tipi che stavamo approfondendo proprio con il
13:08presidente di col diretti Roma Nicolò Sacchetti che è qui oggi con noi a non
13:13solo Roma. Presidente, poco prima della pubblicità avevamo anche accennato ad
13:17un altro problema perché l'agricoltura e l'allevamento del Lazio non deve soltanto
13:22affrontare il problema angolati che lo abbiamo visto insomma è abbastanza
13:25urgente 10 milioni di euro di danno ogni anno insomma un problema davvero molto
13:31sentito ma c'è anche il problema della peste suina che è arrivata in Italia se
13:36non vado errata un paio di anni fa al nord ma si è diffusa in un certo senso a
13:40macchia d'olio anche in altre zone arrivando anche nel Lazio non è
13:45pericolosa per l'uomo ma è pericolosa ovviamente per l'allevamento.
13:51Assolutamente guardi ovviamente tutti i suini sono soggetti a contrarla e
13:58quindi a morire e ovviamente le regole sono chiarissime e quando si arriva in
14:06una zona di infetta purtroppo non ci sono alternative però diciamo questo
14:11abbattimento forzoso ovviamente ha degli impatti drammatici sul territorio.
14:16Le pensi solo noi nel Lazio la filiera suinicola tra produzione e indotto vale
14:22800 milioni, non ho i dati dell'Emilia Romagna ma le lascio immaginare tra Parma, San Daniele e tutto quel compensatorio lì l'impatto di una malattia come quella della peste suina è un
14:44problema gigantesco, i vettori sono i cinghiali quindi a maggior ragione è
14:49indispensabile il ritorno alla popolazione per evitare una vera
14:53catastrofe che si trasmette lungo il territorio appunto attraverso i
14:59maiali selvaggi. Sono collegate le due cose strettamente collegate tra di loro
15:04Presidente? Esatto assolutamente ed è arrivata dal nord Europa attraverso i
15:09cinghiali. Come pensate di arginare invece questo di problema secondo lei?
15:16Come è possibile arginarlo? Abbiamo parlato un po' dell'emergenza
15:19cinghiali, voi avete avanzato le vostre proposte, lo ricordiamo nell'incontro
15:23che si è tenuto ieri all'auditorium Parco della Musica a Roma. Il problema
15:27della peste suina invece che poi è collegato appunto. Appunto è
15:33assolutamente urgentissimo un contenimento ma c'è il commissario della
15:38peste suina che si occupa esclusivamente di questo tema e per l'appunto come lei
15:42faceva dicendo le strade per affrontarle da un punto di vista giuridico un
15:46contenimento importantissimo della popolazione di cinghiali va sia sulla
15:52legge 157 sia sulle norme emanate dal commissario della PSA. Quindi diciamo
15:59entrambe le strade portano nella stessa direzione. È necessario ridurre la
16:03popolazione e riportarla nelle aree dove diciamo non c'è un contatto continuo
16:08con le attività agricole di tutti i giorni.
16:11Insomma originariamente il cinghiale era localizzato soprattutto nei boschi
16:18della Marema, nell'entroterra, insomma in numeri decisamente meno
16:24sostenuti di quelli attuali. Oggi ci troviamo con popolazioni ingenti anche
16:28nelle aree di Maccherese e nelle aree appunto dove la suinicoltura è molto
16:32importante. Quindi la strada maestra è una riduzione alla popolazione, non ce
16:38ne sono altre perché è impossibile recintare, isolare intere aree con gli
16:44allevamenti di suini. Certo, insomma Presidente a conclusione possiamo dire
16:50che non è stato per niente un periodo facile un po' per l'agricoltura
16:53dell'allevamento. Insomma emergenza cinghiali, peste suina africana, siccità,
16:57cambiamento climatico. Insomma noi speriamo di, mi piacerebbe ospitarla di
17:02nuovo magari con dati un po' più positivi. Ecco questo è il nostro augurio.
17:07La ringrazio, guardi gli agricoltori sono la quintessenza della resilienza, se ne
17:13parla sempre di questa resilienza, credo che la incarniamo. Però è un periodo
17:17veramente veramente difficile, sono troppe le difficoltà economiche.
17:22Speriamo in tempi migliori. Assolutamente sì, ma arriveranno
17:26Presidente. Grazie nel frattempo per essere stato in nostra compagnia.
17:29Grazie a lei, grazie. A presto. Ebbene come avete potuto sentire
17:35effettivamente abbiamo parlato di temi molto legati all'ambiente. Uno fra
17:39questi è la siccità. Ebbene vorrei approfondire con voi proprio questo
17:44aspetto in riferimento ad una recentissima notizia. C'è un allarme,
17:48quello lanciato dalla CGL, la nota sigla sindacale, in riferimento proprio
17:53eccessivo caldo. Eccessivo caldo che potrebbe essere collegato al giubileo.
17:58Vi chiederete in che modo ovviamente come fanno questi due aspetti ad essere
18:01collegati. Perché per creare tutte le iniziative che si ripercorranno
18:08proprio nel giubileo ci sono dei lavoratori che proprio in questo momento
18:12stanno lavorando affinché tutto sia pronto per l'apertura della Porta Santa.
18:16Ma l'allarme caldo potrebbe creare un fattore di rischio proprio nei cantieri.
18:22Ebbene nei prossimi giorni Roma si troverà ad affrontare una grave ondata
18:26di caldo con temperature che superano la media stagionale e in contemporanea la
18:30città è piena di cantieri attivi legati proprio al giubileo ma anche al PNRR
18:36coinvolgendo decine di migliaia di operai ed ili.
18:39La situazione richiede misure immediate per garantire la sicurezza e la salute
18:43dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estremi.
18:46Nicola Capobianco, segretario generale della Filca CISL di Roma, ha lanciato
18:51proprio un appello per un'azione tempestiva e coordinate. Quali sono le
18:55preoccupazioni chiaramente per la salute dei lavoratori nei cantieri del
18:58giubileo? Capobianco avrebbe sottolineato l'urgenza di mettere in atto tutte
19:03azioni necessarie chiaramente per tutelare i lavoratori nei cantieri.
19:07L'anno scorso durante i periodi più caldi si sono verificati infatti numerosi
19:11malori tra lavoratori edili a Roma e provincia con un incremento significativo
19:15di incidenti. Capobianco ha inoltre sottolineato che c'è la necessità di
19:22intervenire proprio in tal senso esortando a emanare rapidamente un
19:27decreto per proteggere i lavoratori nei cantieri. Ovviamente questa esortazione
19:30arriva ovviamente alle istituzioni. L'Inf permette di sospendere il lavoro e di
19:35ricorrere alla cassa integrazione quando la temperatura raggiunge 35 gradi o in
19:40presenza di un alto tasso di umidità. Tuttavia il governo non ha escluso
19:45questa misura nella legge di bilancio 2024 nonostante nel 2023 siano stati
19:50distanziati 8,6 milioni per ammortizzatori sociali aggiuntivi.
19:55Il sindacato ha inoltre chiesto il ripristino immediato del fondo per
19:59l'emergenza caldo e l'adozione di misure che permettano lo slittamento delle
20:03previsioni contrattuali sia per i lavori pubblici che per quelli privati.
20:07Capobianco infine ha evidenziato l'importanza di considerare le nuove
20:11condizioni climatiche nella progettazione delle opere per il
20:14Giubileu da parte delle amministrazioni pubbliche e di incentivare l'uso di
20:19dispositivi adatti alle alte temperature nei cantieri e qui vi invito anche ad
20:24approfondire leggendo purtroppo i dati sugli incidenti mortali. E proprio in
20:29riferimento alla questione siccità in Italia questo sta diventando un vero e
20:34proprio problema non soltanto nelle città notoriamente più calde ma anche
20:39nelle altre. Guardate. In Italia è sempre più emergenza siccità. Dal 2020 a metà
20:45maggio 2024 nella penisola si sono registrati 81 danni da siccità
20:51prolungata. Lombardia, Piemonte e Sicilia sono le regioni più colpite in questi
20:56anni seguite da Sardegna, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. A scattare questa
21:01fotografia è Legambiente che in occasione della giornata mondiale
21:05dell'ambiente fa il punto della situazione con i nuovi dati del suo
21:08osservatorio cittaclima lanciando al tempo stesso un doppio appello al
21:13governo Meloni e all'Europa in vista della prossima legislatura europea.
21:18Per l'associazione ambientalista servono interventi rapidi, concreti e integrati
21:22non più rimandabili. Tre, le azioni che indica l'esecutivo Meloni per
21:27fronteggiare al meglio il problema della siccità. Serve una ridefinizione di una
21:32regia unica da parte delle autorità di bacino distrettuale, una strategia
21:36nazionale integrata a livello di bacini idrografici e incentivare buone pratiche
21:41che permettano di trattenere il più possibile l'acqua sul territorio e
21:45promuovere i sistemi per il recupero delle acque piovane e per il riuso delle
21:50acque reflue. Mentre all'Europa e alla prossima legislatura europea che verrà
21:55Legambiente chiede di approvare una legge quadro sulla resilienza climatica per
22:00coordinare norme stringenti sull'adattamento con efficaci piani
22:04nazionali e adeguate risorse economiche in tutti i paesi membri.
22:10Emergenza climatica e dunque giubileo, ma come sapete sono previsti circa 32
22:15milioni di pellegrini proprio per l'apertura della Porta Santa, un anno
22:19straordinario per Roma. Ma prima c'è la stagione estiva e dunque
22:24strettamente collegato al fatto del giubileo, delle presenze turistiche
22:28nella nostra capitale, se ne prevedono altrettante anche per questa
22:32stagione estiva. Vi diamo qualche numero.
22:36Il turismo italiano continua a crescere e dopo un avvio del 2024 con il segno
22:41più nei primi cinque mesi dell'anno le presenze nelle strutture ricettive sono
22:45cresciute del più 3,8 per cento. Anche le previsioni estive sono positive. Tra
22:50giugno e agosto si prevedono 216 milioni di presenze turistiche nelle strutture
22:55ricettive ufficiali con un incremento dell'1,5 per cento rispetto alla scorsa
23:00estate. E quanto emerge dall'indagine di centro studi turistici di Firenze per
23:05Assoturismo con Fesercenti su 1512 imprenditori della ricettività in Italia.
23:11A trainare il trimestre estivo saranno ancora i turisti stranieri, mentre la
23:15domanda italiana dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile. Nel dettaglio le
23:19presenze straniere dovrebbero arrivare a 105 milioni con un balzo del 2,5 per
23:24cento, mentre il mercato italiano segnerà più 0,5 per cento.
23:30Per il turismo proveniente dall'estero, dalle richieste di prenotazione emerge la
23:34conferma dei principali mercati tradizionali, con incrementi più
23:38significativi per i flussi tedeschi, francesi, svizzeri, olandesi, lacchi,
23:42austriaci, belgi, britannici e brasiliani. Tra i mercati extraeuropei le
23:47segnalazioni di aumento sono state registrate essenzialmente per il mercato
23:52statunidense. Un trend di stabilità è stato segnalato per il mercato canadese
23:56e scandinavo, mentre in leggera flessione risultano le richieste provenienti dal
24:01mercato cinese, giapponese, indiano e spagnolo.
24:05Ci fermiamo nuovamente per un brevissimo minuto di pausa. Restate ancora in nostra
24:10compagnia. Tra pochissimi istanti i nostri consueti approfondimenti sul
24:14territorio. Andiamo sul litorale del Lazio. A tra poco.
24:20Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.